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Originariamente inviata da Pablo's way
Direi che il mio problema è a monte, la mia inazione non dipende dall'entità dello sforzo necessario, ma dall'assenza di desideri importanti.
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Tante volte le due cose sono collegate a duplice mandata.
Da piccolo per esempio andavo pazzo per la Ferrari Testarossa. Ne avevo pure un modellino radiocomandato, fighissimo, con tanto di fari motorizzati.
Ora, per quanto reputi ancora quel modello di auto un'autentica opera d'arte, non sono lì a morirci. Perché non essendo raggiungibile subentrano a livello inconscio dei meccanismi omeostatici che ci impediscono di dedicare energie a sicure delusioni.
Domandati quindi se, a prescindere dalla carenza di forte desiderio, le cose verso cui provi un'inclinazione non sufficientemente forte da farti prendere iniziativa al loro raggiungimento le senti come raggiungibili oppure credi che la sfida superi le tue capacità.
Metti alla frusta questa valutazione, obiettala, specialmente se, come credo, la sfiducia è preponderante alla convinzione. Domandati "e se non fosse vero che non posso farcela? Se dipendesse solo da un mio maggior coinvolgimento? Se fosse necessario ponderarci di più e cercare soluzioni nuove? Se dipendesse dall'impegno, dalla dedicazione, o dall'accettare rinuncie in altri ambiti meno importanti?"
Magari non è così e ti convinci che autenticamente non desideri quelle cose per davvero. Ma magari invece no.