FobiaSociale.com  
     

Home Messaggi odierni Registrazione FAQ
 
Vai indietro   FobiaSociale.com > Psico Forum > Ansia e Stress Forum
Rispondi
 
Vecchio 07-07-2013, 00:25   #1
Principiante
L'avatar di outcast
 

avevo 22 anni quando, praticamente per la prima volta, decisi che dovevo fare qualcosa per cambiare. mi sforzai di uscire, feci dei cambiamenti.

tre anni non sono pochi, a pensarci. cosa è cambiato? alla fine un bel nulla. sono cambiato solo esteriormente, nel senso che magari adesso sono più sciolto nel conversare.

se proprio devo tirare le somme, sono stati tre anni di totale fallimento. non è cambiato niente e la colpa è mia. anzi non sono neanche sicuro che ci sia colpa. nel senso che a volte penso che non esista libero arbitrio, penso di non potermi comportare diversamente da come faccio, di non avere realmente potere di cambiare.

sono ormai diversi giorni che sto a pezzi. mia madre è preoccupata e vuole che riprenda i farmaci, ma non servirebbe a niente. mio fratello ogni tanto cerca di farmi uscire per una birra, ma io rifiuto. non ha alcun senso, non serve a niente. distrarsi, a che scopo? il problema resta, mi viene da pensare che la vita sia un tumore e sia tutto un distrarsi per non pensare. forse è questo che fanno i normali. bevono e trombano per non restare soli coi pensieri.

io vorrei solo essere normale. vorrei smettere di provare invidia, gelosia, paura, ansia. e poi vorrei avere qualcuno da amare credo. un paio di giorni fa una donna mi abbraccia senza motivo. io ricambio con molto imbarazzo, ma dopo un po' mi accorgo che è una cosa molto bella, ma che non avrò mai. se non del tutto casualmente come in questo caso. e con imbarazzo.

io credo che dio, satana, il caso, mio padre, non so chi, ma credo mi abbia fregato. di brutto. io non sarò mai come gli altri. posso uscire mille volte, starò male mille volte. posso frequentare mille donne ed essere incapace di provare e ricevere un sentimento puro. c'è qualcosa di fortemente sbagliato nella mia testa. come i pazzi io dovrei solo stordirmi di medicine e vegetare.

io che ambivo a ben altro. quando ero piccolo non immaginavo che sarebbe andata così, pensavo ci sarebbe stato amore. bei posti da visitare, appartamenti con paesaggi diversi alla finestra. condivisione. mi immaginavo una ragazza con la quale condividere la malinconia che ho sempre provato e accogliere la sua.

e invece, sorpresa. a 11 anni scopro che la vita fa schifo e che la gente è pazza. poi dopo scopro che io sono più pazzo di loro. e poi vedo le differenze, certi non fanno alcuna fatica a vivere perché vengono da una famiglia normale, hanno un cervello normale. gli unici ostacoli per loro sono esterni. possono non riuscire a trovare uno stipendio adeguato, possono innamorarsi e non essere ricambiati. può morire qualche caro. solo limiti esterni, superabili, che comunque ti ci rassegni.

io invece sono bacato. vivo come se non avessi le braccia o il pisello, come se fossi cieco o altro. perché sono sbagliato dentro. e sono vecchio. sono vecchio per cominciare, sarei giovane se dovessi solo vivere. io invece devo prima guarire da qualcosa che non so neanche cos'è e poi forse.

leggo ovunque "cambia i pensieri". tutte balle. non si cambiano i pensieri. si sono cristallizzati negli anni. sono automatici. la realtà è la realtà ma il modo in cui la interpreti non cambia. come lo cambi? mi viene in mente solo l'ipnosi, o la lobotomia. ma dico, che campo a fare? non credo neanche in dio, nell'aldilà, manco nell'amore alla fine credo. che era un po' l'ultima spiaggia. yoga, respirazione, meditazione, gli unici che soffrono di meno imitano le piante. io tanto domani ricomincio a fare finta di avere qualche speranza, lo faccio sempre, ma so che dovrei arrendermi e spararmi come kurt cobain o diventare un alcolista come bukowski, cosa che avrei già fatto se mi piacesse l'alcol. oppure fare la fine di jim morrison. se non fossi un coglione sceglierei questo. invece sto qui ad assillare lo psicologo o a elemosinare attenzioni da gente che a stento si accorge che esisto.
Vecchio 07-07-2013, 00:42   #2
Intermedio
 

Ciao. Ho ben chiaro il tuo messaggio perché ho vissuto (e sto vivendo) molte delle cose di cui parli.

Ti voglio solo dire che devi provare a reagire ORA..non ti so dire come, prova a farti aiutare da uno specialista ma fai di tutto per cercare di reagire. Anche solo ritrovare un po' dell'ottimismo da "22enne"

Ti prego, fallo. Da come scrivi e da quello che scrivi ho la sensazione che tu sia di fronte ad un baratro senza fine, forse è già troppo tardi e ti stai già inabissando. Reagisci ORA e subito.....in qualsiasi modo. accontentati anche di un risultato insignificante ma non mollare la presa.

Come te, verso i 21-22 anni provai a cambiare la mia triste e solitaria vita. Mi impegnai al massimo, provai di tutto, tirai fuori forze che non sapevo di avere. Non cambiò nulla. Poi, verso i 25 anni, iniziai a "resocontare" i fallimenti...a capire che nonostante gli sforzi non era cambiato nulla. Fu la fine. La mia vita iniziò a scivolare via. La mancanza di "speranza" mi ha distrutto nell'animo e nel fisico.
Sono mesi che, da obeso, passo intere giornate a letto a non far nulla e a divorare schifezze.

Non fare la mia fine. Davanti a te c'è un abisso...cerca di reagire.
Vecchio 07-07-2013, 00:42   #3
Esperto
L'avatar di super unknown
 

Quando prendevi i farmaci stavi meglio? Stai scrivendo da depresso... i normali, non tutti bevono e trombano la prima che glie la da per non affollare la testa da pensieri negativi e affini, e poi sono molto meno di quanto tu possa immaginare a fare ciò, non prendendo i farmaci, già così stai esercitando il libero arbitrio, che ti sconsiglio di esercitare in questo modo.
Vecchio 07-07-2013, 06:46   #4
Banned
 

Alla fine dicono sempre le stesse cose tipo "vai in palestra" oppure "vai a fare volontariato".Io non ho nessuna fottuta voglia di fare queste cose,non ci trovo nulla di interessante.
Vecchio 07-07-2013, 12:20   #5
Banned
 

Poetico e dannatamente vero. Io ti comprendo.
Vecchio 07-07-2013, 14:34   #6
Banned
 

Quote:
Originariamente inviata da outcast Visualizza il messaggio
e poi vedo le differenze, certi non fanno alcuna fatica a vivere perché vengono da una famiglia normale, hanno un cervello normale. gli unici ostacoli per loro sono esterni. possono non riuscire a trovare uno stipendio adeguato, possono innamorarsi e non essere ricambiati. può morire qualche caro. solo limiti esterni, superabili, che comunque ti ci rassegni.
Il punto è questo. Alcuni nascono col tutto servito, e altri si ritrovano a sudarsi tutto, anche un abbraccio.
Devi accettare che parti in svantaggio. Ma spesso, chi parte in svantaggio è chi ha un potenziale doppio rispetto a chi della sofferenza non ne ha mai vista nemmeno l'ombra.
Vecchio 07-07-2013, 16:13   #7
Principiante
L'avatar di outcast
 

Quote:
Originariamente inviata da luxor Visualizza il messaggio
Ciao. Ho ben chiaro il tuo messaggio perché ho vissuto (e sto vivendo) molte delle cose di cui parli.
Ti voglio solo dire che devi provare a reagire ORA..non ti so dire come, prova a farti aiutare da uno specialista ma fai di tutto per cercare di reagire. Anche solo ritrovare un po' dell'ottimismo da "22enne"
Ti prego, fallo. Da come scrivi e da quello che scrivi ho la sensazione che tu sia di fronte ad un baratro senza fine, forse è già troppo tardi e ti stai già inabissando. Reagisci ORA e subito.....in qualsiasi modo. accontentati anche di un risultato insignificante ma non mollare la presa.
Come te, verso i 21-22 anni provai a cambiare la mia triste e solitaria vita. Mi impegnai al massimo, provai di tutto, tirai fuori forze che non sapevo di avere. Non cambiò nulla. Poi, verso i 25 anni, iniziai a "resocontare" i fallimenti...a capire che nonostante gli sforzi non era cambiato nulla. Fu la fine. La mia vita iniziò a scivolare via. La mancanza di "speranza" mi ha distrutto nell'animo e nel fisico.
Sono mesi che, da obeso, passo intere giornate a letto a non far nulla e a divorare schifezze.
Non fare la mia fine. Davanti a te c'è un abisso...cerca di reagire.
ti ringrazio per questo messaggio, lo apprezzo molto. io in genere non mi rassegno mai sul serio, resto immobile ma almeno ho le antenne sintonizzate per captare qualche segnale di speranza. provarci ci si prova sempre, spero che lo faccia anche tu.

Quote:
Originariamente inviata da super unknown Visualizza il messaggio
Quando prendevi i farmaci stavi meglio? Stai scrivendo da depresso... i normali, non tutti bevono e trombano la prima che glie la da per non affollare la testa da pensieri negativi e affini, e poi sono molto meno di quanto tu possa immaginare a fare ciò, non prendendo i farmaci, già così stai esercitando il libero arbitrio, che ti sconsiglio di esercitare in questo modo.
coi farmaci le crisi duravano di meno, ma c'erano comunque, e il background di inadeguatezza e odio verso sé stessi non spariva. alla fine ho deciso che non potevo prenderli per sempre. è vero però che ho scritto da depresso e quindi forse ho distorto molto, e anche attualmente sono tristissimo e vedo ancora tutto nero.

Quote:
Originariamente inviata da Balordo Visualizza il messaggio
Poetico e dannatamente vero. Io ti comprendo.
grazie. speriamo solo non sia tutto così vero come sembra ora!

Quote:
Originariamente inviata da Orto d'Osso Visualizza il messaggio
Non è vero, stare fermo immobile non significa necessariamente imitare la pianta. Respirare significa stare fermo e muoversi ciclicamente (inspirazione/espirazione): il fuoco è fermo sempre su se stesso ma si muove continuamente, il cielo si muove sempre (correnti e atmosfera) ma è sempre identico nei millenni, nell'universo tutto si muove ma tutto alla fine resta fermo perché torna sempre al punto di prima. In realtà ciò che hai nominato se fatto correttamente ti pone in una condizione in cui la sofferenza non la senti non perché la dimentichi (come tu hai giustamente detto dei normali, scopano e bevono per dimenticare) ma perché ce l'hai davanti, impari a conoscerla, a vederla, a conviverci, e se sei bravo, anche a distruggerla Non sminuire queste cose, seguile perché ti possono salvare.
hai perfettamente ragione, mi rendo conto che nel momento negativo ho sminuito troppo queste cose che in realtà rispetto e alle quali forse dovrei anche affidarmi ogni tanto.

Quote:
Originariamente inviata da Betsy Cherry Visualizza il messaggio
Il punto è questo. Alcuni nascono col tutto servito, e altri si ritrovano a sudarsi tutto, anche un abbraccio.
Devi accettare che parti in svantaggio. Ma spesso, chi parte in svantaggio è chi ha un potenziale doppio rispetto a chi della sofferenza non ne ha mai vista nemmeno l'ombra.
purtroppo il potenziale rischia sempre di restare inespresso...
Vecchio 07-07-2013, 17:31   #8
Banned
 

Ti capisco Quando non vedi dei risultati veri e impossibile non cadere nei vecchi schemi mentali e di dover ricominciare poi ogni volta.
Anche io sono del idea di non sminuire quei mezzi utili per la serenita. in caso che non funzionano dovresti vedere se ce qualcosa che stai facendo male o che non lo stai facendo. Queste delusioni di vita sono cose che capitano anch e ai normali e la cosa piu inteligente da fare e cominciare a riscoprirsi o a ricostruirsi al piu presto . Non conosco bene la societa ma ho sempre limpressione che superata un po gli anni di scuola perde un po il senso di gara perche ci si rende conto che la vita non e semplice e non e corta ( quindi non si sa mai ) e sopratutto la cosa piu importante di tutte e il nostro benessere. ( questa era come risposta anche per il tuo altro topic)
Vecchio 07-07-2013, 18:04   #9
Principiante
L'avatar di Disassociative
 

Mi ritrovo praticamente in tutto ciò che scrivi... ho fatto sforzi immensi per tentare di stare meglio e di fare una vita migliore, non è servito a niente... Mi sono rivolto a degli specialisti, sono stato imbottito di farmaci, non è servito a niente... Ho fatto l'impossibile per migliorare il mio aspetto fisico ecc. e neanche questo è servito. Ho tentato di farmi amare per ciò che sono e sono stato deriso, ho recitato una parte ed è andata solo un pochino meglio. Sembra quasi che ci sia una forza sovraumana che ti ricolloca puntualmente nella tua casella, che ti dice "quello è il tuo ruolo nella società, forse sarai più fortunato nella prossima vita... se ci sarà". Con me il destino è stato beffardo e mi ha ributtato di tre passi indietro ogni volta che riuscivo a farne uno. In certi momenti riesco ad odiare i miei genitori perchè alla fine è colpa loro se sono qui, poi mi pento perchè alla fine sono gli unici a provare a volermi bene in questo mondo ridicolo...
Vecchio 07-07-2013, 18:10   #10
Esperto
 

Quote:
Originariamente inviata da Betsy Cherry Visualizza il messaggio
Il punto è questo. Alcuni nascono col tutto servito, e altri si ritrovano a sudarsi tutto, anche un abbraccio.
Devi accettare che parti in svantaggio. Ma spesso, chi parte in svantaggio è chi ha un potenziale doppio rispetto a chi della sofferenza non ne ha mai vista nemmeno l'ombra.
Quoto Betsy!
Vecchio 07-07-2013, 18:42   #11
Principiante
L'avatar di outcast
 

Quote:
Originariamente inviata da Disassociative Visualizza il messaggio
Mi ritrovo praticamente in tutto ciò che scrivi... ho fatto sforzi immensi per tentare di stare meglio e di fare una vita migliore, non è servito a niente... Mi sono rivolto a degli specialisti, sono stato imbottito di farmaci, non è servito a niente... Ho fatto l'impossibile per migliorare il mio aspetto fisico ecc. e neanche questo è servito. Ho tentato di farmi amare per ciò che sono e sono stato deriso, ho recitato una parte ed è andata solo un pochino meglio. Sembra quasi che ci sia una forza sovraumana che ti ricolloca puntualmente nella tua casella, che ti dice "quello è il tuo ruolo nella società, forse sarai più fortunato nella prossima vita... se ci sarà". Con me il destino è stato beffardo e mi ha ributtato di tre passi indietro ogni volta che riuscivo a farne uno. In certi momenti riesco ad odiare i miei genitori perchè alla fine è colpa loro se sono qui, poi mi pento perchè alla fine sono gli unici a provare a volermi bene in questo mondo ridicolo...
ma siamo sicuri che i nostri sforzi, che non nego ci siano stati, siano stati indirizzati verso il centro delle problematiche? siamo sicuri di aver realmente affrontato il mostro guardandolo negli occhi? io di questo, sinceramente dubito... ed è l'unica speranza che mi rimane. quella di impazzire e di affrontare sul serio la paura.
Vecchio 07-07-2013, 18:46   #12
Principiante
L'avatar di outcast
 

Quote:
Originariamente inviata da Era Visualizza il messaggio
Ti capisco Quando non vedi dei risultati veri e impossibile non cadere nei vecchi schemi mentali e di dover ricominciare poi ogni volta.
Anche io sono del idea di non sminuire quei mezzi utili per la serenita. in caso che non funzionano dovresti vedere se ce qualcosa che stai facendo male o che non lo stai facendo. Queste delusioni di vita sono cose che capitano anch e ai normali e la cosa piu inteligente da fare e cominciare a riscoprirsi o a ricostruirsi al piu presto . Non conosco bene la societa ma ho sempre limpressione che superata un po gli anni di scuola perde un po il senso di gara perche ci si rende conto che la vita non e semplice e non e corta ( quindi non si sa mai ) e sopratutto la cosa piu importante di tutte e il nostro benessere. ( questa era come risposta anche per il tuo altro topic)
la penso come te anche se in tutto questo tempo ho realizzato veramente poco.
Rispondi


Discussioni simili a vomitare negatività
Discussione Ha iniziato questa discussione Forum Risposte Ultimo messaggio
Paura di vomitare Ajdsar Attacchi di panico Forum 8 29-03-2013 19:47
La mia negatività allontana le persone. Jupiter SocioFobia Forum Generale 29 29-06-2012 14:55
Emanare negatività luposolitario SocioFobia Forum Generale 34 30-10-2010 21:05
positività/negatività jack10 SocioFobia Forum Generale 6 01-07-2009 09:37
Vomitare il mondo Redman SocioFobia Forum Generale 16 10-09-2006 01:40



Tutti gli orari sono GMT +2. Attualmente sono le 15:43.
Powered by vBulletin versione 3.8.8
Copyright ©: 2000 - 2024, Jelsoft Enterprises Ltd.
Powered by vBadvanced CMPS v3.2.2