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Vecchio 29-01-2009, 18:59   #1
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stavo pensando che tempo fa erano usciti diversi thread in cui si parlava del teatro....per un momento anche a me era venuta in testa l'idea del teatro...poi...poi mi sono detto "l'impulsività per agire in certe situazioni riesco ad averla....il mio problema non è mostrarmi rilassato nella conversazione...".

Oggi pensando e ripensando sono arrivato a pensare che il volontariato non è una cattiva idea....dovrebbe essere inserita per bene tra le ore di studio ecc...ecc...
però pensavo che forse qualche ora di volontariato tra vecchietti e vecchiettini ad esempio ti obbliga a parlare volente o nolente...

potrebbe essere davvero una soluzione?

secondo me lascia anche diversi aneddoti da raccontare e poi si sa....i vecchiettini hanno sempre qualcosa da raccontare...basta che afferri un attimo l'amo che ti gettano e hai 10 minuti di monologo assicurato ...
Vecchio 29-01-2009, 19:51   #2
Esperto
L'avatar di vetro
 

Qualche anno fa,andavo a comprare i cd/dvd masterizzabili da un signore piuttosto avanti con l'eta' che riparava televisori.Mi ricordo che iniziavo a parlare e non finiva piu'.Forse faceva piu' assistenza tenica che vendita e quindi quelle poche volte che interloquiva con qualcuno si lasciava andare.Per educazione sono sempre stato ad ascoltarlo e ogni volta dovevo inventare una scusa per troncare di netto la discussione.Pero' era simpaticissimo. :lol:
Vecchio 29-01-2009, 20:42   #3
Banned
 

Sì, può decisamente essere una soluzione, faresti del bene agli altri, e anche e soprattutto a te stesso (scusa il cinismo ma un pò di sano egoismo non fa mai male)
Nel mio caso potrebbe servire ad incalanare la mia eccessiva sensibilità in qualcosa di positivo, e ad esercitarmi nelle relazioni con altre persone (discorso forse un pò contorto, ma abbi pietà, ho la febbre e non riesco a spiegarmi meglio al momento.. :roll: )

Io mi sono iscritto ad un corso per entrare nella Pubblica Assistenza della mia città come operatore di centrale per le emergenze e operatore di protezione civile, ma mi piacerebbe pure fare qualcosa di più impegnativo, tipo stare a contatto con anziani e bambini.

Una cosa per volta però al momento..
Vecchio 29-01-2009, 21:04   #4
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Originariamente inviata da Sentenza
Sì, può decisamente essere una soluzione, faresti del bene agli altri, e anche e soprattutto a te stesso (scusa il cinismo ma un pò di sano egoismo non fa mai male)
Nel mio caso potrebbe servire ad incalanare la mia eccessiva sensibilità in qualcosa di positivo, e ad esercitarmi nelle relazioni con altre persone (discorso forse un pò contorto, ma abbi pietà, ho la febbre e non riesco a spiegarmi meglio al momento.. :roll: )

Io mi sono iscritto ad un corso per entrare nella Pubblica Assistenza della mia città come operatore di centrale per le emergenze e operatore di protezione civile, ma mi piacerebbe pure fare qualcosa di più impegnativo, tipo stare a contatto con anziani e bambini.

Una cosa per volta però al momento..
Ho cominciato a fare qualcosa di simile. Credo che nell'ambiente del volontariato la densità di bulli e stronzi sia inferiore alla media, perciò potrebbe essere un buon modo non dico per farmi degli amici, ma quantomeno per avvicinarmi ad una vita sociale decente (e per avere qualcosa da raccontare le poche volte che apro bocca).
Vecchio 29-01-2009, 21:08   #5
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Quote:
Originariamente inviata da Solo97
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Originariamente inviata da Sentenza
Sì, può decisamente essere una soluzione, faresti del bene agli altri, e anche e soprattutto a te stesso (scusa il cinismo ma un pò di sano egoismo non fa mai male)
Nel mio caso potrebbe servire ad incalanare la mia eccessiva sensibilità in qualcosa di positivo, e ad esercitarmi nelle relazioni con altre persone (discorso forse un pò contorto, ma abbi pietà, ho la febbre e non riesco a spiegarmi meglio al momento.. :roll: )

Io mi sono iscritto ad un corso per entrare nella Pubblica Assistenza della mia città come operatore di centrale per le emergenze e operatore di protezione civile, ma mi piacerebbe pure fare qualcosa di più impegnativo, tipo stare a contatto con anziani e bambini.

Una cosa per volta però al momento..
Ho cominciato a fare qualcosa di simile. Credo che nell'ambiente del volontariato la densità di bulli e stronzi sia inferiore alla media, perciò potrebbe essere un buon modo non dico per farmi degli amici, ma quantomeno per avvicinarmi ad una vita sociale decente (e per avere qualcosa da raccontare le poche volte che apro bocca).
esatto io lo farei anche molto per questo....se inizi a davere una vita sociale più attiva e a fare qualche esperienza (per quanto banale) beh hai qualcosa da raccontare....si risolverebbe praticamente il mio problema principale degli argomenti in parte...
Vecchio 29-01-2009, 21:34   #6
Esperto
L'avatar di JohnReds
 

Sinceramente avendo io problemi sociali già di mio non mi metterei mai a stare con dei vecchi. A me - giudizio personale - mette una depressione infinita tutto quanto abbia a che fare con la vecchiaia e gli ospedali...il mio consiglio per te giova è cmq quello di trovare qualcosa, uno sport/hobby/attività varia che ti dia, tra le altre cose, motivi di conversazione...io l'ho fatto, mi ha aiutato, e questo è stato il mio primo post, guarda caso:

http://www.fobiasociale.com/postp106...hlight=#106532

secondo me infatti una delle ricette principi, se non l'unica ricetta, per uscire dal nostro problema (mio, di giova e di quelli che lo condividono) è proprio fare quante più cose possibile, per
1)evitare di passare le giornata a farsi seghe mentali (e fisiche).
2)avere nuovi spunti di vita, di contatto umano, e di (questo è secondario cmq) argomenti di conversazione.

Secondo me andà da' vecchi non è il max della vita, trovati un'associazione dove c'è un pò di vita giovanile...secondo me è utile fare cose che ci prendono e ci appassionano, così da deviare il cervello dall'obbligo del "devo parlare" e anzi iniziare a concentrarci sulle cose che ci piacciono.

Lo stesso consiglio do anche a te, Lilly: sei sicura che ti aiuti stare in ambienti deprimenti? Anzi, come va a non venirti la depressione? io sono già triste e solitario di mio, e ho l'esigenza proprio di stare con persone più vive di me... :roll:
Vecchio 29-01-2009, 21:41   #7
Esperto
L'avatar di valmor
 

Quoto John, anche io non potrei, avendo problemucci di depressione tra le altre cose mi vedo assolutamente inadeguato per assistere chi ha altri problemi, magari di salute fisica o vecchiaia. Riguardo a trovarsi attività che ti interessino, di solitarie non ci sono problemi ci son tante cose da fare, col contatto sociale io ci provai moolto tempo fa, ma non sono riuscito a socializzare come sempre, perchè pur avendo cose di cui parlare già alle prime battute mi mettevo da parte diciamo...
Vecchio 29-01-2009, 21:53   #8
Banned
 

Io però penso che delle volte proprio il frequentare posti dove si vive il livello più basso dell'esistenza umana possa aiutare a dare un diverso peso ai propri problemi.
per carità, io parlo perchè i miei problemi completamente ingestibili non lo sono mai stati, e so che frequentare certi posti non è da tutti, e io stesso non saprei se possa effettivamente farcela o no.
Però se è un modo sia per fare del bene sia per dare una mano a se stessi, fare un tentativo non costa nulla..

Quote:
Originariamente inviata da JohnReds
Sinceramente avendo io problemi sociali già di mio non mi metterei mai a stare con dei vecchi. A me - giudizio personale - mette una depressione infinita tutto quanto abbia a che fare con la vecchiaia e gli ospedali...il mio consiglio per te giova è cmq quello di trovare qualcosa, uno sport/hobby/attività varia che ti dia, tra le altre cose, motivi di conversazione...io l'ho fatto, mi ha aiutato, e questo è stato il mio primo post, guarda caso:

http://www.fobiasociale.com/postp106...hlight=#106532

secondo me infatti una delle ricette principi, se non l'unica ricetta, per uscire dal nostro problema (mio, di giova e di quelli che lo condividono) è proprio fare quante più cose possibile, per
1)evitare di passare le giornata a farsi seghe mentali (e fisiche).
2)avere nuovi spunti di vita, di contatto umano, e di (questo è secondario cmq) argomenti di conversazione.

Secondo me andà da' vecchi non è il max della vita, trovati un'associazione dove c'è un pò di vita giovanile...secondo me è utile fare cose che ci prendono e ci appassionano, così da deviare il cervello dall'obbligo del "devo parlare" e anzi iniziare a concentrarci sulle cose che ci piacciono.

Lo stesso consiglio do anche a te, Lilly: sei sicura che ti aiuti stare in ambienti deprimenti? Anzi, come va a non venirti la depressione? io sono già triste e solitario di mio, e ho l'esigenza proprio di stare con persone più vive di me... :roll:
Vecchio 29-01-2009, 22:06   #9
Esperto
L'avatar di Redman
 

Quote:
Originariamente inviata da giova88marpionesilenzioso
...basta che afferri un attimo l'amo che ti gettano e hai 10 minuti di monologo assicurato ...
Non vorrei morissi di invidia 8)
Vecchio 29-01-2009, 23:13   #10
Esperto
L'avatar di JohnReds
 

Ehm...deleted :!:
Vecchio 29-01-2009, 23:37   #11
Intermedio
L'avatar di spoon3
 

Non è male l'idea di fare volontariato , anzi secondo me è veramente una buona cosa e può aiutare xchè di solito mette a contatto con nuova gente.
Non c'è solo il volontariato coi vecchietti , ma ci son tanti tipi e modi di volontariato ad esempio coi disabili,con i bambini,nelle strutture,coi malati, ecc... io ho fatto volontariato in comunità,in una struttura di prima accoglienza ed ora mi son iscritto alla protezione civile. Con quest'ultima non è male e non richiede oblighi di orari, infatti loro mandano un sms sul servizio da fare a tale giorno e alla tal ora e se lo si vuol fare basta chiamare il numero verde e dare l'adesione , come "obligo" c'è quello di fare almeno 2 servizzi al mese che non è impegnativo e poi son molto elastici.

Aneddoto ! son andato con una squadra di 4 ragazzi x la protezione civile a Tortoreto (Teramo-Abruzzo) che c'era stata l'alluvione e poi aveva straboccato un lago che c'era caduta mezza montagna dentro.
Il nostro compito era quello di svuotare i garage allagati con un macchinario che in pratica era una grossa pompa che aspirava acqua da una parte e la rigettava dall'altra.
Abbiam fatto turni di 6 ore ciascuno e io mi son trovato il turno dalle 12 alle 6 , bhe dopo 1 ora che la macchina aspirava acqua son andato in panico xchè i tombini, della strada dove ci buttavo l'acqua del garage,si son tutti allagati e non prendevano + acqua , quindi ho tolto il tubo dello scarico dell'acqua dalla strada e lo messo dentro una siepe che credevo dall'altra parte ci fosse un parco.
Eh invece era il giardino di un'altra abitazione e il tubo l'ho messo proprio in corrispondenza della porta di casa ............. verso le 4 della mattina mi è arrivata la padrona di quella casa incazzata nera xchè l'acqua gli era arrivata fino alla camera da letto ! :? è successo un casino del boia !!! poi siam rimasti fino al giorno dopo x mettere tutto a posto .... ora a pensarci ci rido ma quella sera la tipa era furiosa anche xchè mi avea trovato che dormivo come un angioletto mentre le inondavo la casa e quindi ma fatto un mostro :lol:
Vecchio 29-01-2009, 23:52   #12
Esperto
L'avatar di MarcheseDelGrillo
 

Anche io tempo fa avevo pensato di farlo. Per la stessa ragione per la quale, penso, vuoi farlo tu.

Faresti del bene, questo è sicuro. E probabilmente ne riusciresti anche a ricavare qualcosa. Sentirsi parte di una comunità, poter condividere momenti emozionanti con qualcuno e rendersi utili fa sempre bene allo spirito umano.

Tuttavia sono del parere che la chiave di tutto, ahimè, non è qui.
Troppo spesso l'uomo è portato a risolvere i problemi degli altri per distogliersi dai propri.
Credo che per correttezza andrebbe fatto il contrario: prima risolvere i propri problemi, solo poi quelli altrui. E' una questione etica: lenire le ferite altrui con il recondito scopo di lenire le proprie non è quanto di più corretto. Verso gli altri, ma soprattutto verso sè stessi.

Poi è sacrosanto che in questa vita -l'unica che ci è concessa- ognuno agisca come ritiene più opportuno. Ma bisogna essere anzitutto consapevoli delle scelte che si fanno. E magari cercare di indagarne sempre i motivi reali.

In breve, si tratta di essere sinceri con sè stessi. Ma forse, questa, è veramente la cosa più maledettamente difficile per l'essere umano.
Vecchio 29-01-2009, 23:57   #13
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Quote:
Originariamente inviata da MarcheseDelGrillo
Anche io tempo fa avevo pensato di farlo. Per la stessa ragione per la quale, penso, vuoi farlo tu.

Faresti del bene, questo è sicuro. E probabilmente ne riusciresti anche a ricavare qualcosa. Sentirsi parte di una comunità, poter condividere momenti emozionanti con qualcuno e rendersi utili fa sempre bene allo spirito umano.

Tuttavia sono del parere che la chiave di tutto, ahimè, non è qui.
Troppo spesso l'uomo è portato a risolvere i problemi degli altri per distogliersi dai propri.
Credo che per correttezza andrebbe fatto il contrario: prima risolvere i propri problemi, solo poi quelli altrui. E' una questione etica: lenire le ferite altrui con il recondito scopo di lenire le proprie non è quanto di più corretto. Verso gli altri, ma soprattutto verso sè stessi.

Poi è sacrosanto che in questa vita -l'unica che ci è concessa- ognuno agisca come ritiene più opportuno. Ma bisogna essere anzitutto consapevoli delle scelte che si fanno. E magari cercare di indagarne sempre i motivi reali.

In breve, si tratta di essere sinceri con sè stessi. Ma forse, questa, è veramente la cosa più maledettamente difficile per l'essere umano.
Penso che in parte tu abbia ragione, ma la situazione di molti di noi è talmente estrema, assurda e insostenibile che provare certe "scorciatoie" è comprensibile, e quantomeno non dannoso per la nostra già fragile psiche.
Vecchio 30-01-2009, 00:19   #14
Esperto
L'avatar di MarcheseDelGrillo
 

Uno può provare a fare tutto, se lo ritiene necessario. Ma quello che dico io è che non è certamente questa la chiave. Non è così che ci si sentirà bene con sè stessi, non è così che i problemi si definiranno, non è così che si guarirà.
Vecchio 30-01-2009, 00:51   #15
Intermedio
L'avatar di spoon3
 

Quote:
Originariamente inviata da MarcheseDelGrillo
Uno può provare a fare tutto, se lo ritiene necessario. Ma quello che dico io è che non è certamente questa la chiave. Non è così che ci si sentirà bene con sè stessi, non è così che i problemi si definiranno, non è così che si guarirà.
Non ho letto tutto quello che avete scritto che son stanco-cotto , ma ho letto solo questo che hai scritto e lo quoto in pieno.
Almeno x me riesce facile a far del volontariato o comunque ad aiutare gli altri e quindi lo faccio bene , tutti rimangono contenti e spesso mi "inondano" di ringraziamenti e devo dire che aiutare gli altri mi appaga molto , ma appunto non risolve i miei problemi , della serie so e riesco bene ad aiutare gli altri ma non riesco ad aiutare Daniele , me stesso ! Che poi ora è diverso xchè negli ultimi anni mi son messo in gioco e stò migliorado e inizio a stare bene non grazie al volontariato( che mi piace e mi appaga) ma grazie al lavoro che faccio su di me .
Vecchio 30-01-2009, 02:10   #16
Esperto
L'avatar di dottorzivago
 

Faccio volontariato in una pubblica assistenza, vado sull'ambulanza. Ho iniziato questa attività come obiettore di coscenza poi ho continuato come volontario....ormai sono 4 anni. Io lo consiglio vivamente.....di solito c'è anche un discreto numero di giovani con cui socializzare,poi è utile x allargar la nostra ridotta rete sociale.
Io ora ho mollato un po perche vi dico la verità....ho conosciuto quelli ke dovevo conoscere, ragazze e agazzi,....fidanzamenti nn ci sono stati, instaurazione d rapporti utili x uscire da questa situazione nemmeno....quindi c dedico meno tempo rispetto a prima(sono in una fase dove devo raccogliere i frutti dai rapporti, nn solo seminare!!), pero è una cosa che consiglio!

Il teatro sarebbe l'ideale ma per me impensabile....avevo paura a ripetere le scenette in inglese a scuola!!!

Conosco diverse persone che fanno volontariato con anziani.....vedere gente che doffre fa riflettere e maturare, ma d solito troverete colleghi non molto giovani....
Vecchio 30-01-2009, 02:15   #17
Intermedio
L'avatar di addormentato
 

Mah, secondo me tutte le scuse sono possibili pur di non muovere il culo dalla sedia.
Far volontariato è come tutte le cose UNO SCAMBIO, UN BARATTO,
io do a te, tu dai a me. Fare volontariato con gli animali, come dice qualcuno, non è la soluzione di niente... ma come cazzo si fa a dire cose del genere ? Quando guardi una persona che sta male, un animale ferito, e lo aiuti, non risolve i nostri problemi ? Vero, come si risolvono ? Stando col culo su una sedia a lamentarsi ?
Vecchio 30-01-2009, 02:20   #18
Intermedio
L'avatar di spoon3
 

Quote:
Originariamente inviata da Lillyo_O
Quote:
Originariamente inviata da MarcheseDelGrillo
Tuttavia sono del parere che la chiave di tutto, ahimè, non è qui.
Troppo spesso l'uomo è portato a risolvere i problemi degli altri per distogliersi dai propri.
Magari la tua< chiave o quella di Spoon e di altri non è qui..ma se è così per voi non è dettto che lo sia per gli altri. Cercate di parlare in prima persona quando esprimete dei concetti..sembra una fesseriama è importante.Siamo tutti diversi, quelloche per te è un modo per "scappare da tes stesso" e dai tuoi problemi..per un altro è un modo per affrontarli..e di petto. Per ricominciare a stare in mezzo alle persone. Io non sono per nulla motivata verso corsi di ballo o simili..verso determinati settori del volontariato si.

E penso di me stessa un'altra cosa: che per troppo tempo mi sono fissata sui miei problemi, dimenticaNDOMi che esistono gli altri, con i loro. Concentrandomi solo sui miei problemi ho rischiato di diventare arida, oltre che egocentrica. Imparare a dare importanza all'esigenze degli altri..è fondamentale per decentrare l'attenzione da sè..dalle proprie fobie.
Per quanto ne so..l'unico modo x fronteggiare la fobia sociale è esporsi, gettarsi fra le persone, stare con loro, parlarci,esserci. Il problema fobia non lo risolvi di sicuro ragionando su te stesso in solitudine..magari qlche spunto dai libnri e dALla psicoterapia lo ottieni..ma il grosso del lavoro è altro.SEcondo me è l'Esposizione..che poi questa avvenga in un ospedale o in una discoteca, o al lavoro o in altro luogo..ognuno sceglie per sè.

P.s.Quanto al non eticamente corretto aiutare qlcuno quando si sta male..pensaci bene..le persone che si dedicano al volontariato difficilmente saranno le paris hilton della situazione, gli spensierati..di solito sono persone che conoscono la sofferenza perchè l'hanno vissuta e la vivono sulla loro pelle. Non ci vedo nulla di eticamente scorretto in ciò. Il pensiero che io ritengo "distorto"..è credere che il malato in ospedale che ha bisogno che lo lavi ,che gli dai da mangiare perchè solo ..stia a pensare ai cavoli tuoi..ti assicuro che non ci pensa..non gli interessano i tuoi motivi..vuole, chiede aiuto.
Chiedo scusa se mi ha frainteso , xrò certo che io parlo in base a me stesso , alla mia vita ed esperienze e a quello che vedo che mi giova o meno x i miei problemi , quindi quello che fa bene x me non è detto che valga ache x gli altri , xchè come giustamente dici tu , siam tutti diversi .... anzi direi incredibilmente uguali ma tremendamente diversi !
Poi io il volontariato lo consiglio a tutti.
X quello che mi riguarda posso dire che non mi risolve i miei problemi , il mio malessere di depressione e alcune fobie , xrò posso dire sinceramente che mi appaga, mi fa rimanere umile, mi permette di dare in modo incondizionato, mi fa conoscere altre realtà , mi fa conoscere nuova gente , mi da responsabilità, e tant'altro..... che non è poco !
Vecchio 30-01-2009, 02:29   #19
Intermedio
L'avatar di addormentato
 

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Originariamente inviata da spoon3
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Originariamente inviata da Lillyo_O
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Originariamente inviata da MarcheseDelGrillo
Tuttavia sono del parere che la chiave di tutto, ahimè, non è qui.
Troppo spesso l'uomo è portato a risolvere i problemi degli altri per distogliersi dai propri.
Magari la tua< chiave o quella di Spoon e di altri non è qui..ma se è così per voi non è dettto che lo sia per gli altri. Cercate di parlare in prima persona quando esprimete dei concetti..sembra una fesseriama è importante.Siamo tutti diversi, quelloche per te è un modo per "scappare da tes stesso" e dai tuoi problemi..per un altro è un modo per affrontarli..e di petto. Per ricominciare a stare in mezzo alle persone. Io non sono per nulla motivata verso corsi di ballo o simili..verso determinati settori del volontariato si.

E penso di me stessa un'altra cosa: che per troppo tempo mi sono fissata sui miei problemi, dimenticaNDOMi che esistono gli altri, con i loro. Concentrandomi solo sui miei problemi ho rischiato di diventare arida, oltre che egocentrica. Imparare a dare importanza all'esigenze degli altri..è fondamentale per decentrare l'attenzione da sè..dalle proprie fobie.
Per quanto ne so..l'unico modo x fronteggiare la fobia sociale è esporsi, gettarsi fra le persone, stare con loro, parlarci,esserci. Il problema fobia non lo risolvi di sicuro ragionando su te stesso in solitudine..magari qlche spunto dai libnri e dALla psicoterapia lo ottieni..ma il grosso del lavoro è altro.SEcondo me è l'Esposizione..che poi questa avvenga in un ospedale o in una discoteca, o al lavoro o in altro luogo..ognuno sceglie per sè.

P.s.Quanto al non eticamente corretto aiutare qlcuno quando si sta male..pensaci bene..le persone che si dedicano al volontariato difficilmente saranno le paris hilton della situazione, gli spensierati..di solito sono persone che conoscono la sofferenza perchè l'hanno vissuta e la vivono sulla loro pelle. Non ci vedo nulla di eticamente scorretto in ciò. Il pensiero che io ritengo "distorto"..è credere che il malato in ospedale che ha bisogno che lo lavi ,che gli dai da mangiare perchè solo ..stia a pensare ai cavoli tuoi..ti assicuro che non ci pensa..non gli interessano i tuoi motivi..vuole, chiede aiuto.
Chiedo scusa se mi ha frainteso , xrò certo che io parlo in base a me stesso , alla mia vita ed esperienze e a quello che vedo che mi giova o meno x i miei problemi , quindi quello che fa bene x me non è detto che valga ache x gli altri , xchè come giustamente dici tu , siam tutti diversi .... anzi direi incredibilmente uguali ma tremendamente diversi !
Poi io il volontariato lo consiglio a tutti.
X quello che mi riguarda posso dire che non mi risolve i miei problemi , il mio malessere di depressione e alcune fobie , xrò posso dire sinceramente che mi appaga, mi fa rimanere umile, mi permette di dare in modo incondizionato, mi fa conoscere altre realtà , mi fa conoscere nuova gente , mi da responsabilità, e tant'altro..... che non è poco !


Troveranno sempre una scusa, diranno che prima dobbiamo stare bene noi, poi viene l'aiutare gli altri.... probabilemente se facessero volontariato con passione avrebbero gia' trovato una marea di amici e risolto parzialmente i problemi, invece è meglio stare a farsi seghe mentali
Vecchio 30-01-2009, 03:20   #20
Intermedio
L'avatar di addormentato
 

Non sto qua a vantarmi delle mie cose, faccio vari tipi di volontariato
chi dice che non serve è ignorante.
Ma soprattutto chi dice che non è etico farlo per avere qualcosa in cambio !!
Ho sentito decine di persone che fanno volontariato perchè dicono che cosi' stanno meglio !! Ma di che etica parli Marchesedelgrillo ?
Il volontariato è uno scambio, tutti i volontari danno un aiuto e in cambio ricevono gratificazioni.
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