calicero

ma tu che sei della banda dei solidaroni, dei buoni, dei giusti, non dovresti generalizzare... ci son molto più drogatoni negli umili centri sociali

e poi i valori sono di tanti tipi, non solo far del "bene" (che tanto si sa che è solo autocompiacimento), quindi chi fa soldi poi può fare molte più cose, è più libero
tu parli di quei pochi skiafi di lavoro e soggiogati dal potere... che poi se fanno quello che vogliono (anche fosse solo sottomettere i dipendenti muttlesky) vivono bene e sono felici, sono liberi di fare quello che vogliono

secondo me non c'è differenza tra un volontario ed un manager, tutti e 2 usano gli altri per sentirsi meglio... tò, il volontario in teoria fa del bene... ma è il pensiero che conta

Winston_Smith

Il volontario fa del bene in teoria? Cali, non sapevo fossi diventato amante della vodka tutto a un tratto...
Attento al test del palloncino...
Guarda che il volontario vero ha anche l'intenzione di aiutare gli altri, non solo quella di sentirsi bene...

Comunque secondo me sarebbe meglio restare sul tema del topic (cioè se il volontariato può servire come mezzo di socializzazione e di superamento delle fobie), piuttosto che partire con la guerra solidaroni-individualistoni.

A mio parere il volontariato può essere un mezzo di socializzazione come qualsiasi altra attività o corso che permette di seguire un proprio interesse o passione, fornendo così un "terreno comune" di incontro e confronto con altre persone e riducendo la distanza a volte abissale che un timido/fobico può percepire con l'altro.
Quindi, come già ha detto Sentenza, è importante che si abbia una "vocazione" e un interesse genuino per queste cose. Se lo si vede solo come un mezzo, imho, se ne sentirà il peso (vedi i discorsi sul lavorare gratis). Se invece si è veramente convinti, allora "dove c'è gusto non c'è perdenza (cit.)" e facendo una cosa che piace, fa sentire bene e fa anche, last but non least, del bene agli altri, ci sono più probabilità che si sia abbastanza sereni per poter superare, almeno in parte, la paura del giudizio e del contatto con gli altri.

Sentenza

sarei curioso di vederti come dirigente di una grande azienda , a mangiare e bere a pranzo e cena tutti i giorni con i tuoi clienti..
il pensiero è quello che conta? Io userò anche gli altri per sentirmi bene, ma gli altri possono godere di quello che mi sento loro di dare.
Mi pare che sei tu che generalizzi, mettendo sullo stesso piano chi sceglie di dedicare il proprio tempo libero a fare ciò per cui sente di essere predisposto, ma, il manager lo fa per lavoro e spesso (non sempre) il suo unico fine è il business, l'uomo è visto come una risorsa da spremere e da cui attingere soldi.
Il pensiero è quello che conta? Ma se io volessi uccidere tutti, ma non lo faccio, sono da mettere sullo stesso piano di Pietro Pacciani?

Stacco che sono in turno stanotte

PS : la cannabis dei centri sociali è una cosa ( non mi si venga a dire che nessuno ha mai fumato una canna, perchè non ci credo neanche morto), la cocaina dei vip è ben altra cosa, ben più pericolosa..
Poi a me la canna non mi dà effetto!!

calicero

ma pacciani non è stato mai riconosciuto colpevole o sbaglio?

cmq secondo me è inutile illudere la gente, tipo fare la carità a chi non cambierai mai la vita, molto meglio un bel chirurgo che salva vite, se vuoi una cosa fatta bene la devi pagare (cit.)

notte, spero che sia il lavoro pagato

Winston_Smith

Per il resto ti quoto, ma vorrei evidenziare che io non ho mai fumato una canna, quindi qualcuno c'è

Niente contro chi lo ha fatto, intendiamoci.

Winston_Smith

Fare del volontariato non cambia la vita ad esempio ad un'anziano che viene assistito? Se c'è vera voglia di aiutare gli altri, non è necessario essere pagati per lavorare meglio.

Milo

Io non ho mai fumato una sigaretta pensa te se mi faccio una canna....

ZiO1

Come cazzo hai fatto?

Winston_Smith

Beh, non è che ci sia la canna forzata, come i tre giorni di visita militare. Se non te ne vuoi fare una, non te la fai.

calicero

su fobia sociale queste domande non dovrebbero manco porsi
capisco esposizione che è solo un po' timido, però insomma...
cacchio dai, è una cosa da estroversoni, che si fa in comitiva, che devi comprare da estroversoni, che si faceva da regazzini a scuola al limite, tra l'altro
quindi win in sto caso è stato vf, peccato sia anche comu

muttley

Lo scandalo non è che ci sia gente che decide di fare del bene al prossimo senza essere remunerata, ma che tali azioni socialmente utili non vengano riconosciute come attività vere e proprie e quindi meritevoli di salario. Se pensate al fatto che i preti sono stipendiati per officiare inutili e bizzarre cerimonie capirete la portata tragica di tale stato di cose.

ZiO1

Nono, ma io penso che sia impossibile non farsi mai un tiro in tutta la vita, di un qualsiasi cosaa sia, come non beremai, non trombare mai, può succedere, però io la vedo veramente dura, come fate?

calicero

è lo stato a pagare i preti?

ma procurarsi una droga richiede una grande dose di coraggio, un timido può salvarsi nel periodo della scuola, poi quando è fobico e solo... insomma io non saprei come procurarmi nulla e non avrei il coraggio di interagire con nessuno sconosciuto x ste cose, non è come comprare in un negozio, che x alcuni è già una bella impresa... insomma a volte mi chiedo chi davvero qui non abbia scambiato solo un po' di timidezza (cit.) con la nobile fobia, tutti vita vissuti, dove sono i genuini fobici che non hanno vissuto niente di niente? non c'è più religione (cit.)

uffolo

mi aggrego, mai fumato una canna, e mai fumato niente in vita mia...e ne vado fiero.

Thermaltake

Mi aggredo pure io alla combriccola dei non fumatori di nulla

muttley

Fino al 1984 si, ora i contribuenti finanziano la macchina vaticanense con il famigerato 8 per mille che è volontario solo per modo di dire, perché ci sono ancora troppi inghippi che fanno si che i soldi di chi "non si esprime" finiscano comunque alla chiesa. Bisognerebbe fare come in america: comunità religiose foraggiate soltanto dai sostentamenti e dalle donazioni dirette dei fedeli.

Winston_Smith

Beh, per non bere mai basta non amare l'alcool (io non sono astemio).
Per non trombare mai, basta non riuscire a trovare un esemplare di femmina maggiorenne consenziente (se sei timido e insicuro, non è difficile, credimi ).
E poi ripeto che le canne non sono acqua, non le trovi dovunque. Se non ti interessano e/o non trovi quello che "te la passa", non c'è da meravigliarsi che uno non ne faccia mai uso. A me ne proposero una solo dopo l'esame di teoria della patente, per festeggiare (non a caso erano persona che si conoscevano tra loro o comunque estroversoni). Io dissi "Aspetto l'esame pratico..." e rifiutai elegantemente

Nick

Bah basta conoscere il posto di smercio, dopodichè è come entrare in un negozio e comprare qualsiasi cosa, anzi forse c'è più cortesia che dal tabaccaio.
Il vero cagotto ce l'hai quando senti una sirena o vedi il blu dei lampeggianti ma nelle piazze più importanti alcuni forniscono un simpatico servizio di scorta ad uso del consumatore (cfr Gomorra).

Detto questo i fobici evitassero, gli altri si divertano come più gli aggrada.

Winston_Smith

Io direi piuttosto che ognuno si diverta come più gli aggrada, con o senza canne.

Nick

Beh certo, è un consiglio mica un diktat,
Dopo anni di uso e abuso credo che chi soffre di ansia sociale non si divertirà mai a farsi una canna in compagnia, magari a casa sua con un po' di musica soft in sottofondo...ma in compagnia peggiora i sintomi della fobia e di parecchio. Almeno per me è così poi...