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16-03-2019, 11:07
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#21
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Intermedio
Qui dal: Feb 2019
Ubicazione: Monza
Messaggi: 116
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mi ci ritrovo assolutamente nei tuoi pensieri e desideri ... Alla fine sono andato per lunghi tratti contro la mia vera natura. Sono arrivati i figli e solo lì ho capito (al di la del bene) che la mia natura non è cambiata anzi è peggiorata
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16-03-2019, 13:43
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#22
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Avanzato
Qui dal: Jun 2018
Messaggi: 445
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Mi hanno etichettata come "Donna senza cuore" perché a me non piacciono i bambini e non voglio avere figli.
I bambini sono senza filtri e dicono le cose come stanno, ma dire cose che a me fanno male mi hanno fatto provare un certo disgusto per loro e per i loro genitori.
Sì, sono in un periodo della mia vita dove sono strafottutamente egoista, dopo anni a pensare agli altri, dedico gran parte del mio tempo a curare il MIO corpo, la MIA mente, la mia vita.
No, non è tanto il fatto di vedere il mio corpo che si trasforma in quei nove mesi. Il mio corpo è già abbastanza deforme, ci sto lavorando ma al momento non ci sono molti cambiamenti esterni. Questi cambiamenti hanno devastato anche la mia mente, adesso che forse noto dei miglioramenti, non vorrei cadere in basso ancora una volta.
Avere figli non è mai stato un mio desiderio di vita. Se dovessi mai trovare qualcuno, ne parlerò sicuramente, se vorrà avere figli, ne avremo da discutere... Io faccio fatica a prendermi cura di me stessa, figuriamoci di un essere umano che avrebbe bisogno di cure ed attenzioni per molti anni a venire. Se dovessero mai venire, OK, mi adatterò, ma non rientra minimamente nelle mie priorità.
Aggiungiamo anche il desiderio di mia madre che vuole diventare nonna a tutti i costi. Mio fratello è sposato da cinque mesi, e per quanto entrambi abbiano voglia di avere figli, non hanno intenzione di farli ORA. Per motivi economici, di lavoro, ma sembra che mia madre non lo vuole capire. Lei si sente inferiore. Perché i miei due zii sono diventati di recente nonni. Si sente incompleta.
Per me forzare entrambi i propri figli a procreare, contando che uno non li vuole ORA e una non li vorrebbe MAI, questo sì è essere egoisti.
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Ultima modifica di Torschlusspanik; 16-03-2019 a 13:45.
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16-03-2019, 13:50
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#23
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Esperto
Qui dal: Mar 2019
Ubicazione: Torino
Messaggi: 730
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Io non ci vedo egoismo nel fare un figlio, è ovvio e logico che sia un pensiero che nasce da un desiderio personale. Ma con questa definizione ogni cosa che facciamo è egoista.. E di conseguenza non lo è nessuna. La parola perde di significato e forza.
Preferisco considerare di per sé il processo naturale e neutrale, e applicare sopra l'egoismo in quei casi in cui la motivazione è puramente egoista volere risolvere i problemi di coppia ad esempio.
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16-03-2019, 14:30
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#24
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Intermedio
Qui dal: Sep 2016
Messaggi: 209
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Ci ho pensato in uno periodi peggiori della mia vita, quando ero depressa e senza una direzione causa disoccupazione. Paradossalmente, ora che mi sono stabilizzata col lavoro e sono più serena, non ci penso più e penso di non aver proprio voglia di impiegare tempo ed energie in un'impresa simile; come dire, penso di star bene così e non ho voglia di avere nuove preoccupazioni.
Ovviamente non posso predire il futuro, ma sicuramente non è una cosa che sto programmando e di cui ho desiderio. Anche perché mi vedo già troppo avanti con l'età per avere un figlio.
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16-03-2019, 16:13
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#25
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Esperto
Qui dal: Oct 2016
Ubicazione: Quarto pianeta della stella Sirio
Messaggi: 5,130
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Un figlio lo ami incondizionatamente anche se viene fuori un coglione della peggior specie. Ed è proprio il forte legame emotivo che non ti fa pesare veder girare per casa una persona con cui mai avresti scelto di avere a che fare.
Poi c'entra anche come si cresce un bambino, fatico molto a credere che un mio ipotetico figlio possa diventare un bullo. È proprio una cosa impossibile.
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16-03-2019, 18:04
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#26
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Esperto
Qui dal: May 2010
Messaggi: 3,855
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Quote:
Originariamente inviata da Antares93
Volere un figlio è sempre un desiderio egoistico. Nessuno mette al mondo un figlio senza sentirne lui per primo il bisogno. Così come nessuno ha chiesto ai propri genitori di essere messo al mondo.
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Questo concetto non è applicabile solo a specifiche situazioni.
Ogni persona possiede desideri, quindi l'egoismo è un tratto che "vivifica" (nel bene o nel male) la persona stessa, la fa esistere e quindi permea ogni venatura della sua esistenza, ogni sua azione/necessità.
Ogni atto che essa compie ha come primo "scalino" (in ordine temporale e forse anche d'importanza) il conseguimento della propria soddisfazione; di fatto, possiamo considerare l'altruismo come un prodotto sano dell'ego in quanto, a parer mio, concettualmente e praticamente applicabile sia agli altri che verso sé stessi se non v'è un discapito nei confronti dei primi (e vice versa): è metaforicamente la Bilancia di san Michele, ove lo sviluppo del Sahasrara ha importanza nodale contro l'ignoranza e, all'occorrenza, unico equilibratore indiretto (se scarno) della duplicità interno/esterno dell' Anahata.
Quote:
Originariamente inviata da Antares93
La differenza la fa il modo in cui poi quel figlio lo si cresce.
È ben più egoista mettere al mondo un figlio e renderlo il traguardo della propria vita.
Mettere al mondo un figlio con il pensiero che esso possa in qualche modo, essere la rivincita dei propri fallimenti o la soluzione dei propri problemi non solo è egoista ma è anche dannoso per il figlio stesso. Perché, se ciò dovesse avvenire, si finirebbe per distruggere la personalità del figlio e plasmarla a somiglianza della propria.
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Collegandomi a quanto scritto poco sopra, ciò non è di default negativo.
Al positivo il traguardo della propria vita diverrebbe coprodotto alla variabile del traguardo della sua vita: "È questo ciò che ti appassiona?" -> "Perché?" -> "Ha effetto costruttivo (inteso sia con senso intrapsichico che con adeguato riguardo altrui)?" -> "Sì? Bene, sono fiero di te."
Certo, si avvertirebbe più soddisfazione nel caso in cui il proprio rampollo avesse ereditato caratteristiche (al meglio) molto simili alle nostre, ma ciò al limite può essere considerato un piacevole plus, non un must.
Nella crescita e nello sviluppo dell'individualità tramite il rapporto genitore/prole, l'antagonista è dato dalla cobelligeranza tra ignoranza e, conseguentemente cieca, imposizione.
Ogni predisposizione è immersa in una matrice di biunivocità direttiva, in cui l'azione derivante dipende dal processo mediante il quale essa viene incentivata.
Per formare l'azione in forma costruttiva, sarebbe bene intervenire in modalità proattiva; tale approccio è proporzionale al grado di visione neutrale d'insieme, dall'elaborazione razionale dei dati derivanti, quelli creati via via nel mentre e, in ultimo step, dal dialogo conoscitivo delle parti.
Un genitore può arrivare a conoscere da sé anche buona parte (se capace) delle caratteristiche cognitive del figlio, ma comprenderne forme, colori, articolazioni e combinazioni degli stessi è possibile solo con la parola scaturita dall'interesse dell'insieme genitore-figlio, non concentrandosi sui singoli elementi che, in tal caso, darebbe vita a dibattiti stressanti oppure a soliloqui inutili; ergo litigi chiassosi o passivo-aggressivi.
In nuce, la figura del genitore ideale (quindi giusto) non è che un catalizzatore disciplinare ove l'obiettivo non dovrebbe essere altro che massimizzare "l'efficienza" del figlio limitando, nel suo intero percorso di crescita, gli errori di percorso (nella soglia del possibile)... altrimenti che guida sarebbe colui/colei che annichilisce la volontà altrui se tale attitudine non è deleteria?
- Addendum -
Va da sé che a tal proposito è impreteribile che l'opzione positivistica di un tale rapporto debba, per l'appunto, includere l'esistenza di un rapporto in linea con il proprio ruolo; sarebbe pleonastico cercare di applicarlo in situazioni già in partenza compromesse come l'abbandono del genitore stesso.
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Ultima modifica di Jai; 16-03-2019 a 18:14.
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16-03-2019, 18:07
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#27
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Esperto
Qui dal: Oct 2016
Ubicazione: Quarto pianeta della stella Sirio
Messaggi: 5,130
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Ovviamente sì, dipende dalle singole persone. Per fortuna, non siamo tutti uguali.
Non credo sia impossibile poter essere un buon genitore, anche per chi è più problematico.
A volte l'amore per un figlio può aiutare ad uccidere certi mostri che ci portiamo dentro.
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16-03-2019, 18:32
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#28
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Esperto
Qui dal: Apr 2011
Messaggi: 607
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Per valutare le proprie capacità di genitore serve il senso della proporzione che è difficile avere, fra le altre cose, anche per il diffuso negazionismo molto forte dei propri difetti: appena ci si rende conto di avere un difetto si tende a sottostimarsi confrontandosi con altri che affermano di non averlo.
Per essere un genitore migliore della media basta veramente molto poco, è sufficiente avere livelli solamente alti e non altissimi di meschinità.
Questo da un punto di vista relativo, per valutare invece da un punto di vista assoluto se è giusto o meno fare un figlio entrano in gioco le proprie credenze sull'essere umano, la realtà, il senso della vita, ecc.
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16-03-2019, 20:35
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#29
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Banned
Qui dal: Dec 2009
Ubicazione: Inferno
Messaggi: 2,707
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Non si dovrebbero mettere al mondo dei bambini, quando si hanno dei problemi psicologici. I figli non dovrebbero essere un capriccio.
Non si devono fare figli per colmare il vuoto interiore o per diventarne dipendenti.
Per quanto mi riguarda, il mio istinto materno è inesistente. I bambini non mi piacciono e non saprei come comportarmi. Sono assolutamente incapace di prendermi cura di qualcuno.
Sono molto instabile emotivamente. Probabilmente ci sarebbero giorni in cui sarei molto dolce e affettuosa, e altri in cui sarei troppo presa dai miei problemi per occuparmi di un bambino. Sicuramente crescerebbe con qualche problema avendo una madre del genere.
Tra l'altro, secondo me il problema grosso non è tanto quanto sono piccoli, ma quando crescono. Io ho enormi difficoltà ad accettare chi è troppo diverso da me, e dubito che riuscirei a voler bene a un figlio se fosse troppo diverso da me. So che non è normale e che dovrei amarlo incondizionatamente, ma non ci riuscirei, così come non riesco a voler bene a dei membri della famiglia solo perché siamo legati dalla parentela. Con questi presupposti, direi proprio che fare un figlio è fuori discussione.
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16-03-2019, 20:53
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#30
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Esperto
Qui dal: Apr 2011
Messaggi: 607
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Chiunque riflettendo arriva alla conclusione che ogni desiderio nasce da un bisogno personale, perché questa riflessione puramente razionale sia utile in pratica serve il senso della proporzione che in questo caso si ottiene ricordandosi che ognuno è diviso in più parti e che quindi c'è da tenere conto di quali parti di sé votano per un desiderio e che percentuale costituiscono del parlamento (l'essere divisi in più parti, cogliendone un minimo le effettive proporzioni, questa sì è una visione terribile da sostenere, non quella dell'intrinseco egoismo di ogni desiderio; per aumentare il proprio senso della proporzione c'è sempre da faticare e soffrire).
L'egoismo di un genitore è sano in base a quale percentuale di sé si sta prendendo cura.
Il genitore che rifà ai figli quello che di psicopatologico è stato fatto a lui per il bisogno molto umano di farlo si sta prendendo cura solo della piccola parte meschina di sé che ha quel desiderio (a lungo termine facendo così starà peggio nel complesso).
Il lupo che dice all'agnello a valle che gli sta sporcando l'acqua si è perso per strada quasi tutto (non solo della realtà interna, ma anche esterna: non ha cose più utili da fare che bullizzare l'agnello?), quindi in realtà non è neppure definibile egoista, se per egoismo si intende il tenere a sé.
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16-03-2019, 21:30
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#31
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Esperto
Qui dal: Aug 2013
Ubicazione: Trani
Messaggi: 9,419
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Lo vorrei, la vedo una cosa positiva, sarà che mi sento pronto ad affrontare tutto quello che comporta crescerlo, unico problema pero è essere sicuro di farlo e crescerlo con la persona giusta.
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19-03-2019, 12:41
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#32
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Esperto
Qui dal: Jan 2019
Ubicazione: Provincia di Bologna
Messaggi: 5,135
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Quando si diventa genitore si hanno responsabilità verso la nuova creatura, e visto che in questo momento faccio fatica persino a prendermi cura di me stesso... Poi ovviamente la paternità può cambiarti, cosa da non escludere, ma è impossibile da prevedere finché non la provi. Poi subentrano anche altri pensieri del tipo: perché dovrei rovinare la vita ad una povera ragazza con le mie disfunzioni della personalità, e per giunta metterla incinta ? Poi ci sarebbe la parte economica, fondamentale se non si vuole finire coi servizi sociali che ti suonano al campanello.
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19-03-2019, 14:41
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#33
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Esperto
Qui dal: Apr 2010
Messaggi: 11,578
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Ma se siamo in quasi 8 miliardi al mondo! Dobbiamo smetterla di riprodurci.
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19-03-2019, 14:52
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#34
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Banned
Qui dal: Mar 2019
Messaggi: 45
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Bah, non ne ho particolare voglia, anche perché nemmeno sono fidanzato.
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19-03-2019, 15:45
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#35
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Esperto
Qui dal: Oct 2016
Ubicazione: Quarto pianeta della stella Sirio
Messaggi: 5,130
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Credo che la paura di far del male al proprio figlio sia presente nell'inconscio di ogni madre.
Purtroppo ci si può ammalare di depressione post parto anche se si è sempre state perfettamente sane, figuriamoci se ci sono pregressi problemi psicologici o sono ancora presenti.
Ho sempre accudito bambini anche durante i miei momenti peggiori, e questo mi è stato di grande aiuto, ma ovviamente se dovessi partorire io, con i relativi scombussolamenti ormonali, avrei bisogno di un forte supporto psichiatrico/psicologico e affettivo.
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19-03-2019, 18:49
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#36
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Banned
Qui dal: Dec 2016
Ubicazione: Terra dei cuochi
Messaggi: 4,333
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Giusto per dire una cosa diversa rispetto alla cazzata "pessimista" che ripeto spesso in merito ad avere figli (cazzata che si può dire io sia obbligato a credere), dico che l'idea di crescere un bambino mi piacerebbe molto. È di certo una cosa unica al mondo, e non credo nemmeno che bisogni essere chissà quale esempio per il bambino per crescerlo bene, per indirizzarlo verso la retta via. Credo che ne sarei capace, in un ipotetico universo in cui io abbia un lavoro decente e almeno una persona che se ne prenda cura quando non ci sono. Forse mi basterebbe solo guardarlo negli occhi per trovare la forza di fare qualsiasi cosa, soprattutto per fare cose che per me non farei mai. Forse immaginarci come bambini bisognosi potrebbe essere un utile trucco per motivarci. Sto volando altrove ora, basta
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19-03-2019, 18:56
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#37
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Esperto
Qui dal: Dec 2012
Ubicazione: Emilia-Romagna
Messaggi: 8,317
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Non per vantarmi, ma sarei il padre migliore del mondo.
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19-03-2019, 19:30
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#38
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Esperto
Qui dal: Aug 2007
Messaggi: 23,128
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Anche volere un partner è un bisogno egoistico.
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19-03-2019, 21:55
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#39
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Banned
Qui dal: Apr 2013
Ubicazione: Milano
Messaggi: 14,714
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l'unica ragione per cui trovo bello avere un figlio è avere qualcosa che unisca due partner, vedere gli occhi della persona amata nei suoi, vedere quella persona guardare felice quel bambino che è parte di entrambi. Ma purtroppo i bambini non mi fanno molto effetto
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20-03-2019, 00:08
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#40
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Esperto
Qui dal: Oct 2016
Ubicazione: Quarto pianeta della stella Sirio
Messaggi: 5,130
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Quote:
Originariamente inviata da stellina0391
Detto ciò, secondo me chi vuole bambini e ha dei problemi (sociofobia, depressione, ecc...) dovrebbe senza dubbio evitare di metterli al mondo.
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Dipende dal tipo di problema e dalla sua gravità. Cerchiamo di non generalizzare.
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