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06-10-2020, 19:37
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#1
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Principiante
Qui dal: May 2020
Messaggi: 64
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Metto qui, anche se non so se sia la sezione giusta...
Nel tempo mi sono resa conto di volermi isolare da tutti, perché sostanzialmente nessuno mi suscita entusiasmo, nessuno mi sembra interessante. Forse gli altri percepiscono questa mia "noia" quando mi trovo con loro, o forse sono io che metto in atto comportamenti velatamente aggressivi per allontanarli, non so. Sta di fatto che penso sia una delle ragioni per cui sono isolata socialmente.
La mia non è una "superbia", perché non mi sento superiore a nessuno, anzi. E' che, praticamente, i rapporti umani mi annoiano. Punto. Però risento molto della solitudine in cui mi trovo. E va detto che non riesco assolutamente a vivere da sola... non so organizzare il mio tempo, a malapena riesco a ricordarmi di cucinarmi ecc.
Voi vi siete mai sentiti così? Se sì, come ve la sbrigate?
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06-10-2020, 19:45
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#2
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Esperto
Qui dal: Sep 2015
Ubicazione: Tír na nÓg
Messaggi: 13,426
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Quote:
Originariamente inviata da misanthropyh_
Voi vi siete mai sentiti così? Se sì, come ve la sbrigate?
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Succede anche a me, ma è il mio problema un po' con tutto, qualunque cosa mi circondi dopo un po' mi viene a noia.
Anche coi rapporti umani a un certo punto mi costa fatica e uggia riuscire a "coltivarli" con continuità, diventa un impegno, quasi un lavoro, e allora lascio perdere.
E in genere, sì, faccio davvero fatica a trovare persone che mi accendano un interesse vivo, che permanga tale nel tempo. Accade una volta ogni tanti anni, per dire.
Ne avevo già parlato anche qui:
https://fobiasociale.com/estrema-sel...zazione-71780/
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06-10-2020, 19:48
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#3
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Esperto
Qui dal: Oct 2014
Messaggi: 12,374
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Si, mi capita soprattutto quando sto con persone che non conosco bene, con le poche vecchie amicizie che conosco da una vita e siamo simili caratterialmente questa sensazione quasi sparisce.
Inviato dal mio SM-J510FN utilizzando Tapatalk
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06-10-2020, 20:22
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#4
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Banned
Qui dal: Feb 2019
Ubicazione: WindGap
Messaggi: 6,016
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Mi è successo in modo quasi ininterrotto per due anni, ora anche a periodi va cosi...chi mi seguiva e chi mi segue mi ha consigliato di portare comunque avanti i rapporti che ho, ed è quello che ho fatto, anche se sono decisamente ridotti..non tanto di numero ma in frequenza e ''qualità'' dello stare insieme. Poi spesso capita che comunque ci sto bene, però lo slancio per i rapporti umani non ce lo avevo più, e ora torna solo a fasi.
Come me la sbrigo?Appunto come ho scritto, se anche sono in periodo ''no'' mi sforzo di fare il minimo indispensabile, auguri di compleanno, uscite ogni tanto, ci sono al telefono etc...ho la fortuna che comunque prima di spegnermi in questo senso avevo un circolo di amici con cui uscivo molto spesso e stavo davvero bene e una migliore amica. se fossi diventata così prima di coltivarlo credo non me lo sarei fatto. Paradossalmente anni fa ero molto più timida, ma avevo anche molto più bisogno di compagnia e credevo di più nell'amicizia.
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Ultima modifica di CamillePreakers; 06-10-2020 a 20:27.
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06-10-2020, 20:23
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#5
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Banned
Qui dal: May 2012
Ubicazione: Südtirol
Messaggi: 6,826
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Io sono così, però in me devo ammettere come invece ci sia un elemento di superbia; riesco anche a vivacchiare decentemente da solo, non è granché stimolante, ma quando mi espongo al contatto umano a casaccio spesso inorridisco ( ), quindi ormai cerco di studiarmelo bene per evitare per quanto possibile le sensazioni spiacevoli.
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06-10-2020, 20:53
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#6
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Intermedio
Qui dal: Apr 2020
Ubicazione: Parma
Messaggi: 283
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Mi capita spesso di provare una sensazione molto simile, soprattutto nel caso di nuove conoscenze. Dopo un primo periodo iniziale di forte entusiasmo, dovuto alla sensazione di novità , sento il bisogno sempre maggiore di stare da sola a causa di una graduale perdita di interesse. Cerco però di sforzarmi di mantenere i contatti con persone a cui tengo, anche se con molta fatica.
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06-10-2020, 20:57
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#7
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Esperto
Qui dal: Aug 2006
Ubicazione: Campania
Messaggi: 8,197
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A me dipende dal tipo di rapporto e da cosa si fa. Certe cose mi annoiano a morte, altre mi piacciono tantissimo. In realtà siccome in pratica le seconde spesso si "pagano" in base alla sopportazione delle prime, se il rapporto diventa eccessivamente sbilanciato in favore di queste, finisco col buttare via il bambino insieme all'acqua sporca e mi ritrovo nella stessa situazione che hai descritto tu.
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Ultima modifica di XL; 06-10-2020 a 21:03.
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06-10-2020, 21:04
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#8
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Esperto
Qui dal: Aug 2013
Ubicazione: Trani
Messaggi: 9,419
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Diciamo che mi piace ridere e non ci riesco interagendo da solo, certo se poi devo stare con gli altri e farmi due palle tante allora magari preferisco stare da solo.
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06-10-2020, 21:46
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#9
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Esperto
Qui dal: Jan 2014
Messaggi: 2,951
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Mi ci rispecchio parecchio, dopotutto passo la maggior parte del mio tempo da solo e mi piace molto farlo, le cose da fare non mi mancano.
Questa sensazione che descrivi va a periodi, di base comunque faccio fatica a trarre piacere nella compagnia con persone che percepisco estremamente distanti, ci ho provato in passato ma mi annoio davvero troppo, sto anche male. Invece riguardo le mie poche amicizie, se ben dosato trovo piacevole il passare del tempo insieme, mangiare qualcosa insieme, chiacchierare di varie cose, giocare a qualcosa, o vedere qualcosa ecc. Però deve esserci un equilibrio, non riuscirei ad esempio a vedere ogni giorno qualcuno, mi serve tempo per ricaricare le batterie per la socialità, quella poca che ho.
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06-10-2020, 22:14
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#10
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Intermedio
Qui dal: Aug 2020
Messaggi: 133
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mi risulta difficile essere costante e coltivare delle amicizie, di conseguenza mi isolo e spesso preferisco la solitudine, anche se poi, come hai detto anche tu, mi pento
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06-10-2020, 23:22
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#11
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Esperto
Qui dal: Feb 2015
Ubicazione: N
Messaggi: 587
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Da evitante mi capita spesso l'impulso, non che ora ci voglia tanto.
Da persona abituata ormai alla solitudine, riesco ad essere davvero spontaneo soltanto quando mi trovo con una persona mentalmente, perché tanto il sapere lo si può trovare benissimo online, mi manca la persona con cui condividere questi miei ragionamenti però. Proprio questa mia abitudine alla solitudine mi ha reso troppo selettivo probabilmente, dovrei provare cosa mi sto perdendo, così da sentirne il bisogno, credo, anche se a leggere questo forum, forse, nelle mie condizioni, quel che mi sto perdendo è solo una grande valanga di merda, che comunque mi colpirà inevitabilmente in futuro.
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07-10-2020, 06:42
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#12
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Esperto
Qui dal: Jan 2018
Messaggi: 4,072
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Stessa sensazione. Ma non mi sforzo di stare con gli altri perché onestamente delle cose che fanno gli altri non mi interessa nulla, nel senso che mi da noia tutto quello che fanno gli altri. Anche anni fa ho provato a sforzarmi, ma ricordo che quelle poche volte che ho fatto dei tentativi con una fatica immane a essere come gli altri, mi annoiava qualsiasi cosa. Non mi è mai fregato nulla di discoteche, feste, vita mondana, concerti, piscine, palestre, sport, compleanni, musica metal e techno, non mi è mai fregato niente di far parte di quelle compagnie sul piazzale delle scuole o in paese alla sera dove il meccanismo principale era fumare spinelli, andare in giro a rompere i coglioni alla gente, e a fare a gara a chi si passava più ragazze della compagnia, non ho mai avuto le situazioni tipiche ah mi sono messo con quella, ho limonato con quell'altra che il mese prima era assieme a quell'altro di una compagnia del paese vicino, e da più grande, cioè a 25,27,30 anni non mi sono comunque mai interessati i modi, i concetti di uscire e conoscere una persona che vigono in questa società basata molto più sull'apparenza che sull'essere interiore.
Sinceramente non sono mai riuscito a capire e mai capirò il perché, per trovare una persona ed essere accettati, bisogna per forza passare da tutte ste menate e da cose che non mi interessa fare e da situazioni che mi provocano solo ansia e disagio.
Trovo anche assurdo che per piacere alle persone ed essere accettati e stimati dagli altri bisogna per forza fare quelle cose, ma possibile che non lo si capisce che una persona può essere valida anche se non partecipa a feste, festini e carnevale e pippe varie?
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07-10-2020, 08:52
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#13
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Esperto
Qui dal: Sep 2020
Ubicazione: In una città lombarda
Messaggi: 675
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anch'io mi ritrovo nelle tue parole. per me non ha senso obbligarmi a stare in mezzo a persone che non mi portano nulla di positivo nella vita se non un grande vuoto.
spesso sento un vuoto perché sono sola, ma preferisco questo a quello causato da esperienze inutili con gli altri.
è faticoso creare legami umani interessanti e io non sento di avere sempre le energie per affrontare questa fatica.
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07-10-2020, 09:41
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#14
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Esperto
Qui dal: Jan 2018
Messaggi: 4,072
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Con la depressione si viaggia al 20/30 % delle energie, non di più
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07-10-2020, 10:06
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#15
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Esperto
Qui dal: Dec 2019
Ubicazione: Monsters in the parasol
Messaggi: 2,697
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Stare in compagnia non è obbligatorio. E' cosa buona e giusta se si hanno persone con cui si sta bene e c'è affinità, le compagnie tossiche o di convenienza e/o circostanza sono il male assoluto, fanno rimpiangere la solitudine.
O meglio la fanno rimpiangere a me perchè vedo la gran parte delle persone che pur di non stare sole accettano questo tipo di dinamiche malate, io non ci riesco. Poi mi devo anche sentir dire che è colpa mia, che le cose funzionano così e le devo accettare, che il mio comportamento è immaturo.
Dunque se il concetto di socialità nella vita adulta si basa solo e unicamente su una transazione commerciale, uno scambio di benefici, preferisco tirarmene fuori. Vedo questo schifo andare avanti tutti i giorni e non posso fare niente per cambiarlo, non ho nulla da offrire e se qualcuno mi chiama lo fa per pietà.
Tutto questo è oggettivamente peggio della morte, come si fa a non isolarsi in queste condizioni? Guardo le persone e non ci vedo niente di buono, vedo solo il male in tutti.
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07-10-2020, 13:29
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#16
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Esperto
Qui dal: Jan 2018
Messaggi: 4,072
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Quote:
Originariamente inviata da Black_Hole_Sun
Stare in compagnia non è obbligatorio. E' cosa buona e giusta se si hanno persone con cui si sta bene e c'è affinità, le compagnie tossiche o di convenienza e/o circostanza sono il male assoluto, fanno rimpiangere la solitudine.
O meglio la fanno rimpiangere a me perchè vedo la gran parte delle persone che pur di non stare sole accettano questo tipo di dinamiche malate, io non ci riesco. Poi mi devo anche sentir dire che è colpa mia, che le cose funzionano così e le devo accettare, che il mio comportamento è immaturo.
Dunque se il concetto di socialità nella vita adulta si basa solo e unicamente su una transazione commerciale, uno scambio di benefici, preferisco tirarmene fuori. Vedo questo schifo andare avanti tutti i giorni e non posso fare niente per cambiarlo, non ho nulla da offrire e se qualcuno mi chiama lo fa per pietà.
Tutto questo è oggettivamente peggio della morte, come si fa a non isolarsi in queste condizioni? Guardo le persone e non ci vedo niente di buono, vedo solo il male in tutti.
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Si vede tanta superficialità, nessuno o quasi nessuno guarda gli aspetti morali ed interiori in una persona, quasi tutti guardano al come si appare a come ci si presenta, a chi ha di più, chi conta di più a livello sociale, di conoscenza nella società. Chi è solitario può anche essere una bella persona dentro ma non se ne frega niente nessuno. Meglio, dal loro punto di vista, passare oltre, piuttosto che soffermarsi alle qualità morali di una persona
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07-10-2020, 13:33
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#17
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Banned
Qui dal: Jun 2019
Ubicazione: Negaverso
Messaggi: 6,184
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Io mi sono isolata nel tempo perché sono stata ferita e usata, ma di base non sono estroversa ,anzi ...sono diventata selettiva ,da sola so starci ma quando trovo qualcuno che mi capisce , ed ho avuto questa fortuna,per me quel rapporto vale più di 100 messi assieme e me ne prendo cura. E non cambierei quell' "1" per nessun altro tipo di rapporto superficiale che potenzialmente potrebbero essere Infiniti.
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Ultima modifica di Clover; 07-10-2020 a 13:36.
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07-10-2020, 14:35
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#18
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Esperto
Qui dal: Jan 2019
Ubicazione: Provincia di Bologna
Messaggi: 5,130
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direi anche io, ma non centra solo l'interesse... centra il consumo di energie, gli appuntamenti da fissare a cadenza settimanale, il fatto che ad un certo punto la persona che ci interessa andrà ad interagire con altre persone che si sommeranno al totale.
In oltre molte cose normali che dovrebbero essere spontanee in me non avvengono spontaneamente (devo pianificare), mi devo sforzare per avere un certo tipo di tatto,tendo ad analizzare più le persone in base agli interessi e alle affinità che hanno con me, piuttosto al loro mondo interiore (avendone uno criptico io stesso)
Credo di essere un asociale che qualche volta ha bisogno di socialità ( come la vitamina D da prendere in caso di carenza di sole), per poi tornare nella mia solitudine asociale.
Riguardo ai sentimenti, facendo fatica ad identificare correttamente i miei stessi sentimenti immaginate il confronto con un altra persona: un disastro su tutta la linea. Anzi, togliete pure la linea....
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07-10-2020, 14:41
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#19
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Principiante
Qui dal: Sep 2020
Messaggi: 67
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Succede anche a me. Per questo ho la necessità di alternare periodi di solitudine volontaria a momenti in cui sto in mezzo alla gente (seppur superficialmente).
Tutto mi viene abbastanza a noia, quindi ho bisogno di "ricaricare" un certo interesse sociale. Rimango "a digiuno" e un po' di fame mi viene.
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07-10-2020, 14:50
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#20
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Esperto
Qui dal: Dec 2019
Ubicazione: Monsters in the parasol
Messaggi: 2,697
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Quote:
Originariamente inviata da Ste1987
Succede anche a me. Per questo ho la necessità di alternare periodi di solitudine volontaria a momenti in cui sto in mezzo alla gente (seppur superficialmente).
Tutto mi viene abbastanza a noia, quindi ho bisogno di "ricaricare" un certo interesse sociale. Rimango "a digiuno" e un po' di fame mi viene.
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Anche a me a volte viene fame. Ma poi penso a cosa andrei incontro e mi si chiude lo stomaco.
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