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Vecchio 19-04-2013, 22:39   #1
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Premettendo che con "altri" in questo topic intendo i ragazzi/e,gli uomini e le donne "conformi",più o meno estroversoni e senza problemi,vi chiedo:vi piacerebbe essere come loro oppure tenete alla vostra specificità?...La timidezza e/o l'introversione spesso aiutano a sviluppare una maggiore sensibilità,e certe volte anche una più acuta intelligenza,il problema è che proprio queste cose "limitano" il possibile successo nella vita sociale,dove conta maggiormente la furbizia e un pò di sfacciataggine(almeno nei giovani) piuttosto che una forte intelligenza,e tantomeno una vasta cultura(quella va assai bene se si è molto estroversi e rispettati).In genere chi è timido e/o introverso sta molto a pensare,riflettere,si fa molte delle cosiddette seghe mentali,ma agisce ben poco,mentre ad esempio l'estroverso medio tende a conciliare più o meno le due cose,pensiero e azione,con una predilizione per quest'ultima e tende ad essere mediamente felice.Eh poi ci sono gli estroversoni estremi,che sono quasi sempre felici,concentrati quasi totalmente su di sè e al massimo il gruppo di amici,che se maschi parlano quasi sempre di figa,scopate o stupidaggini,se femmine idem con naturalmente il cazzo al posto della figa,e che preferiscono di gran lunga l'agire al pensare.Ecco,questi vivono felicemente la loro esistenza,non si fanno problemi e spesso neanche scrupoli,hanno successo sempre e comunque,e i loro massimi problemi esistenziali per cui prendersi male sono quando la ragazza o il ragazzo li lascia,o se non riescono a rimorchiare per una scopata in disco e così via.Il loro essere totalmente disnibiti li avvantaggia assai,mentre chi è timido,anche se fosse il genio più intelligente del mondo,avrebbe dei problemi,perlomeno nella vita sociale.Non affermo queste cose per sentito dire ma perchè con questi tipi ho avuto a che farci tra alti e bassi alle superiori ,e poi tra l'altro la maggior parte dei miei amici/e è abbastanza estroversa.A mio parere,vivere come gli estroversoni sarebbe bello,ma d'altro canto il non avere una spiccata sensibilità sarebbe un grosso limite,visto che in questo mondo di egoismo opportunista c'è n'è troppo,e quello che manca è proprio la sensibilità,la solidarietà e l'empatia(a parte la retorica su di esse),e anche un serio e vero individualismo(farsi i cavoli propri e vivere la propria vita seguendo la propria strada,senza interferire con quella degli altri,come fa troppa gente al giorno d'oggi).Forse una via di mezzo sarebbe l'ideale.
Vecchio 19-04-2013, 22:50   #2
Banned
 

Io sono speciale,quindi unico, quindi... ma figurati se voglio fare le stesse cose che fan tutti. Fine momento di vanagloria
Vecchio 19-04-2013, 22:56   #3
Avanzato
L'avatar di Dama del Lago
 

Io sono per la via di mezzo che è quella che dà più soddisfazioni: essere estroversi all'eccesso secondo me non ti fa vivere una vita piena, anzi ti fa vivere una vita piena di cose futili, così come la timidezza estrema ti svuota la vita perchè ti priva del rapporto con gli altri e relative esperienze.
Bisognerebbe bilanciare il tutto, aprirsi con discrezione rispettando se stessi e chi entra in contatto con noi e magari riuscire a trovare chi ha idee simili alle nostre.
Vecchio 19-04-2013, 23:05   #4
Banned
 

No,nonostante il mio essere porti solo rogne nella società d'oggi,non vorrei cambiare
Vecchio 19-04-2013, 23:08   #5
"K"
Intermedio
 

A me ha sempre interessato l'indipendenza, la libertà, e le cose importanti magari sarebbero la dignità, la rispettabilità e di conseguenza la possibilità di poter mandare affanculo chiunque. Poi magari c'è il discorso della volontà e della possibilità, ma il tutto da farsi non sottovalutando l'intelligenza altrui. In fondo le persone sono fondamentalmente opportuniste, sono attratti da chi offre possibilità, ognuno deve essere abile a prostituirsi e ad agghindarsi sui banconi della spesa e a non spaccarsi per la troppa fragilità quando si viene caricati nei carrelli della spesa.
Vecchio 19-04-2013, 23:10   #6
Banned
 

Quote:
Originariamente inviata da lukecd Visualizza il messaggio
perchè XD?
Perché so di essere nel giusto e mi porterò questa consapevolezza anche in punto di morte e chissa.....forse dopo
Vecchio 20-04-2013, 00:10   #7
Esperto
 

Assolutamente no. Desiderato di essere ''funzionale'' nel senso avere una vita sociale, ma non assolutamente estroversa e superficiale.

Desiderato avere una ragazza, ma non fare le stesse cose che fanno gli estroversi totali. Desiderato avere degli amici , ma non parlare delle stesse cose superficiali di cui parlano sempre gli uomini degli argomenti che hai citato e le donne dell'estetista, di moda, e di retroscena sentimentali.

Una vita di tal fatta è indegna di essere vissuta, un'inutile e stolta deriva routinaria e meccanica, un ingranaggio senza un meccanismo di avvio ma con una prospettiva di fine(la morte).

Una via di mezzo è certamente la via migliore. In questa via, bisognerebbe sviluppare una propria specificità, che consiste comunque in un equilibrio tra rapporti affettivi, rapporti sociali, e danaro. L'ultimo fornisce i mezzi per sviluppare i primi due, i primi due alimentano e danno un senso alla fatica fatta per procurarsi il terzo.
Vecchio 20-04-2013, 00:13   #8
Esperto
 

no, non sono per nulla interessato a diventare estroverso. Vorrei solo migliorare un po' le mie ansie.
Vecchio 20-04-2013, 00:49   #9
Intermedio
 

Assolutamente no, voglio rimanere sempre me stesso
Vecchio 20-04-2013, 01:30   #10
Esperto
L'avatar di lupo-solitario
 

vorrei restare me stesso solo con qualche possibilita' sociale in piu'......non chiedo tanto ne altresi voglio conformarmi ai pecoroni estroversi
Vecchio 20-04-2013, 10:25   #11
Esperto
L'avatar di paccello
 

Meno seghe mentali, più capacità con l'altro sesso, queste cose per es. sarebbero gradite.
Vecchio 20-04-2013, 11:24   #12
Intermedio
L'avatar di Brise
 

A me ad esempio piacerebbe non poco diventare molto estroverso. Ma non lo sono, e me ne faccio una ragione, mi accetto così come sono.
Vecchio 20-04-2013, 11:30   #13
Esperto
 

Quote:
Originariamente inviata da Dama del Lago Visualizza il messaggio
Io sono per la via di mezzo che è quella che dà più soddisfazioni: essere estroversi all'eccesso secondo me non ti fa vivere una vita piena, anzi ti fa vivere una vita piena di cose futili, così come la timidezza estrema ti svuota la vita perchè ti priva del rapporto con gli altri e relative esperienze.
Bisognerebbe bilanciare il tutto, aprirsi con discrezione rispettando se stessi e chi entra in contatto con noi e magari riuscire a trovare chi ha idee simili alle nostre.
Quoto!
Vecchio 20-04-2013, 11:34   #14
Esperto
L'avatar di goodenough
 

mi piacerebbe eccome. il mio carattere mi ha limitato molto e mi ha impoverito. parlare con gli altri, fare cose nuove, non aver paura di sbagliare ti fa crescere ti arricchisce e ti rende più maturo e felice
Vecchio 20-04-2013, 12:11   #15
Esperto
L'avatar di Novak
 

Quote:
Originariamente inviata da Savius Visualizza il messaggio
La timidezza e/o l'introversione spesso aiutano a sviluppare una maggiore sensibilità,e certe volte anche una più acuta intelligenza,il problema è che proprio queste cose "limitano" il possibile successo nella vita sociale,dove conta maggiormente la furbizia e un pò di sfacciataggine(almeno nei giovani) piuttosto che una forte intelligenza
il fatto che conti "anche" la sfaggiataggine va bene, ma che conti "di più" la sfacciataggine è solo una tua opinione

l'intelligenza è una grande dote che va saputa sfruttare, può ritorcersi contro così come dare grandi soddisfazioni (pensa al saper porsi, all'ironia, al poter esprimere un parere pensato in tanti contesti)

lo stesso vale per la cultura

Quote:
In genere chi è timido e/o introverso sta molto a pensare,riflettere,si fa molte delle cosiddette seghe mentali,ma agisce ben poco,mentre ad esempio l'estroverso medio tende a conciliare più o meno le due cose,pensiero e azione,con una predilizione per quest'ultima e tende ad essere mediamente felice.
mediamente felice? qualche dato a supporto di una conclusione così azzardata mi pare il minimo

tu confondi l'introversione con le patologie che possono derivarne, invece trascuri quelle che provengono dall'estroversione, considerandola come la cura per tutti i mali della vita (eccetto quando non trovi le prevendite della disco, ci mancherebbe )

sul resto che hai scritto boh, mi dà tanto l'idea che hai una visione distorta delle cose, per tua fortuna vanno meglio di come pensi



rispondendo alla domanda del topic, no non cambierei artificialmente di una virgola il mio modo di essere, invece cambierei le mie capacità di esprimerlo, cosa che peraltro tento di fare da ormai un anno e mezzo.
Vecchio 20-04-2013, 13:27   #16
Avanzato
 

[
l'intelligenza è una grande dote che va saputa sfruttare, può ritorcersi contro così come dare grandi soddisfazioni (pensa al saper porsi, all'ironia, al poter esprimere un parere pensato in tanti contesti)"

Dipende da contesto a contesto.Nella vita sociale in generale se non si ha un minimo di sfacciataggine e di "faccia di culo" è un pochetto più difficile ermergere.Sull'intelligenza come ho già detto va assai bene se si è abbastanza estroversi,ma un timido o un'introverso proprio perchè tale,anche se molto intelligente,è difficile che emerga anche con una grande intelligenza,e spesso una maggiore intelligenza e una vasta cultura lo possono anche limitare nella vita sociale,visto che agli occhi degli altri appare come un tipo estremamente noioso,almeno nella società giovanile,sia chiaro.Lo dico anche perchè conosco abbastanza ragazzi/e molto intelligenti e nemmeno tanto timidi con una molta scarsa vita sociale,e ragazzi/e con una relativamente bassa intelligenza e ben poca cultura(a meno che non sia quella relativa a sesso,droga,macchine e discoteca)ma molto ben inseriti nella vita sociale.


"mediamente felice? qualche dato a supporto di una conclusione così azzardata mi pare il minimo "

Sì è una conclusione azzardata ma non del tutto infondata,a meno che non mi dimostri il contrario.Gli estroversi medi hanno una vita sociale mediamente più felice rispetto ai timidi e agli introversi x svariati motivi:maggiori possibilità,più facilità di venir accettati e di ambientarsi,molte meno possibilità se non quasi nulle di venire discriminati,presi in giro,derisi per via semplicemente del loro carattere o del come esprimono se stessi,maggior autostima e sicurezza in sè stessi e così via.

"tu confondi l'introversione con le patologie che possono derivarne, invece trascuri quelle che provengono dall'estroversione, considerandola come la cura per tutti i mali della vita (eccetto quando non trovi le prevendite della disco, ci mancherebbe )"

No,questa è una tua opinione.Ps:giusto x curiosità,quali sarebbero le patologie provocate dall'estroversione?...Comunque,l'introversione e persino la timidezza sono sempre state considerate se non come una patologia quasi,o comunque gli individui con questo carattere da "normalizzare" per essere integrati nella società.Eh inoltre c'è sempre stata una discriminazione verso tali individui negli ambiti sociali,a partire dalla scuola,che è la base della vita sociale.Cito dalla pagina wikipedia sull'introversione "Le persone in età infantile sono quelle più facilmente aggredibili, anche se i bambini introversi sono percentualmente minoritari rispetto agli estroversi. Inoltre vivono in un mondo, quello scolastico, che richiede una continua relazione sociale, mentre essi rimangono isolati e silenziosi. Sono sensibili e riflessivi, ma la scuola pretende una personalità competitiva; sono fantasiosi, quindi emarginati in un mondo che vuole pragmatismo e risultati rapidi. Il bambino introverso risulta essere quindi oggetto di una vera e propria discriminazione."

"sul resto che hai scritto boh, mi dà tanto l'idea che hai una visione distorta delle cose, per tua fortuna vanno meglio di come pensi"

La mia non voleva essere una generalizzazione,ma una riflessione,magari anche parziale,sul dualismo introversione/estroversione all'interno della società.Chiaramente il mio giudizio è influenzato dalle esperienze che ho avuto e dall'ambiente in cui sono cresciuto e vivo,e infatti è solo una mia riflessione,non certo un'analisi sociologica imparziale che tenga conto di tanti fattori.Ti sarei grato se mi spiegassi perchè a detta tua avrei una "visione distorta delle cose" in questo ambito,e quale sarebbe la tua.Grazie
Vecchio 20-04-2013, 13:39   #17
Intermedio
L'avatar di blueMary
 

Avere meno paranoie,meno pare mentali,ansie e problematiche legate al fatto di essere timida...mmm fammi pensare..sì vorrei decisamente essere come gli estroversoni. I'm sorry
Vecchio 20-04-2013, 14:11   #18
Banned
 

Essendo tendenzialmente un moderato estroverso, molte tematiche non mi tangono.
Inoltre io soddisfatto di me stesso.

Voler essere qualcuno? Non proprio. Magari vorrei essere più estroverso nell'approccio e nell'iniziativa finale con le donne, unico elemento in cui mi vedo un po' introverso.
Vecchio 20-04-2013, 14:46   #19
Esperto
L'avatar di Novak
 

Quote:
Originariamente inviata da Savius Visualizza il messaggio
Dipende da contesto a contesto.Nella vita sociale in generale se non si ha un minimo di sfacciataggine e di "faccia di culo" è un pochetto più difficile ermergere.Sull'intelligenza come ho già detto va assai bene se si è abbastanza estroversi,ma un timido o un'introverso proprio perchè tale,anche se molto intelligente,è difficile che emerga anche con una grande intelligenza,e spesso una maggiore intelligenza e una vasta cultura lo possono anche limitare nella vita sociale,visto che agli occhi degli altri appare come un tipo estremamente noioso,almeno nella società giovanile,sia chiaro.Lo dico anche perchè conosco abbastanza ragazzi/e molto intelligenti e nemmeno tanto timidi con una molta scarsa vita sociale,e ragazzi/e con una relativamente bassa intelligenza e ben poca cultura(a meno che non sia quella relativa a sesso,droga,macchine e discoteca)ma molto ben inseriti nella vita sociale.
Ma sei sicuro che una persona intelligente, ironica, sagace risulti comunque noiosa perchè introversa? Come dicevo prima, sono alcune patologie connesse all'introversione, come la fobia sociale, a poter far risultare apparentemente noiosi, ma sono superabili.

Di per sè l'introversione non è che un'inclinazione caratteriale, consistente in una maggiore propensione all'emotività e all'analisi di sè.
Gli esperti che per anni l'hanno considerata una patologia, ammesso che ve ne siano stati, non hanno più credibilità di quelli che curavano tutti i mali coi salassi.

Quote:
Sì è una conclusione azzardata ma non del tutto infondata,a meno che non mi dimostri il contrario.
E ma quì si inverte l'onere della prova
Ti ricordo che spetta a chi afferma, dunque ti invito a fornirmi esempi pratici

Certo, se nel formulare questo pensiero ti basi sul comportamento degli estroversi che vedi esibirsi nei locali o il sabato sera, confermo che non è tutto oro ciò che luccica, che hanno anche loro tante di quelle insicurezze e pare mentali, nonchè problemi, ma sono bravi a nasconderli a comando.

Anche la sicurezza di sè, è solo esteriore.
In nessun modo un uomo è più sicuro/forte solo in base all'inclinazione caratteriale, ci mancherebbe.

Quote:
No,questa è una tua opinione.Ps:giusto x curiosità,quali sarebbero le patologie provocate dall'estroversione?...C
malattie a carattere maniacale

http://medicinasalute.com/curare/inf...estroversione/

http://www.angelini.it/areatematica-...i-bipolari.htm

Anche impelagarsi in una miriade di relazioni superficiali, senza avere la capacità di costruire rapporti profondi e duraturi, che si compongano anche di momenti più seri (ti ricordo che un rapporto si costruisce sulla condivisione sentita, che dipende dall'intensità dei momenti passati insieme e non per forza dalla connotazione spensierata/frivola o meno degli stessi) è una bella gatta da pelare e ti assicuro che prima o poi porta molti nodi al pettine.


Quote:
La mia non voleva essere una generalizzazione,ma una riflessione,magari anche parziale,sul dualismo introversione/estroversione all'interno della società.
Chiaramente il mio giudizio è influenzato dalle esperienze che ho avuto e dall'ambiente in cui sono cresciuto e vivo,e infatti è solo una mia riflessione,non certo un'analisi sociologica imparziale che tenga conto di tanti fattori.Ti sarei grato se mi spiegassi perchè a detta tua avrei una "visione distorta delle cose" in questo ambito,e quale sarebbe la tua.Grazie
Che in un contesto sociale, specie nell'infanzia o adolescenza, sia inizialmente avvantaggiato un estroverso ok.
Un po' perchè sono la maggioranza, e perchè per definizione sono socievoli fin dall'inizio, e in un contesto sociale emergono ovviamente prima/di più, un po' perchè le età molto giovani sono per forza di cose più leggere e rivolte alla semplicità e quantità più che alla qualità.
Diciamo che secondo me chi è introverso ha bisogno di più tempo per sciogliersi e fidarsi, ma dopo sa dare soddisfazioni maggiori. Ma è solo una mia impressione, e tale deve rimanere.

A livello oggettivo posso dire che intanto nessuno nasce bianco o nero, dove bianco è 100% estro, e nero 100% intro, ma la maggior parte delle persone che si incontrano avrà una misura bilanciata delle due componenti, e quindi nè una capacità di autoanalisi eccezionale nè una socialità così straordinaria.
Chi è prevalentemente introverso potrà anche avere a che fare coi problemi del caso (superabili), ma se riesce a sfruttare sensibilità/intelligenza/fantasia (caratteristiche che, citando la wiki, sembrano più nelle loro corde) e a diventare più assertivo e pratico (cose anche quì alla portata, in tal senso consiglio sempre la tcc) alla fine avrà solo un'arma in più, non un problema.

Per me confondi l'attitudine introversa coi problemi che si collegano più di frequente ad essa, tutto quì.
Vecchio 20-04-2013, 14:58   #20
Way
Principiante
L'avatar di Way
 

No, preferisco rimanere con il mio carattere ma lavorando per togliere gli aspetti più debilitanti e fastidiosi.
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