Iared

.

StacyFreak

E' una vita che questa cosa mi tormenta ed ho fatto dei progressi/regressi.
Prima avevo l'ansia da prestazione nonché la pressione di apparire bene in generale, dovevo essere perfetta così che gli altri non avessero nulla da recriminarmi ed avessero piacere di condividere il tempo con me.
Poi ho iniziato a sbattermene degli ''altri'' ed a preoccuparmi solo davanti alle persone più care o quelle per cui ho stima e rispetto. In pratica più alta è la considerazione che ho di una persona, più sono le aspettative che scaturiscono in me,nei miei stessi confronti, come se dovessi dimostrargli di essere degna o comunque che non sono la bassezza che credo loro pensino io sia :mindfuck:
Sto cercando di togliermi questa condanna e sto facendo qualche passo avanti. E' invalidante, dal momento in cui sforzarsi di fare le cose/parlare/apparire bene per dare una buona impressione, mentre si è in ansia per il risultato, porta inevitabilmente ad impasticciarsi ed a fare la figura dell'imbranato, il che va poi a creare un circolo vizioso, perché l'autostima ti cala e devi ricominciare daccapo.
Dovremmo credere di dare una buona impressione di partenza, solo perché siamo come siamo.
E' proprio riuscendo ad essere spontanea e me stessa al 100% che ho dato le impressioni migliori, e pensa te ancora stento a convincermi di essere una persona che bene o male merita.

no-body

Essere troppo schietti e ruvidi rovina il rapporto con l'altra persona.
Anche a me non frega niente di piacere agli altri. Il problema e' che
l'essere rigidi, poco cordiali, direi in particolare il non essere manipolativi
e fini diplomatici preclude la possibilta' di creare anche per se stessi
un clima favorevole utile a ottenere qualcosa. A me da' comunque
fastidio la finta cordialita', se la percepisco mi irrita; pero' nel pratico
ho notato che quando usata sulla mia persona gli altri hanno ottenuto
qualcosa di piu'. C'e' sempre nei rapporti una linea di confine dove
si mescolano il ricatto psicologico, il bisogno di accondiscenza, di evitare
lo scontro a muso duro, di perdere qualcosa. Del resto siccome non
siamo tutti uguali, quando ci si trova a confrontarsi o ci si odia, o si
smussano gli angoli, o ci si piace. Il piacersi davvero mi pare il caso
piu' raro dei tre.

Alceste

Ma cosa stai a rovinarti la vita perché gli altri pensino bene di te, la gente è già tanto se pensa davvero, guarda le cog***nate a cui credono tutti su Facebook o il fatto che le elezioni le vincono imbecilli come Trump o i grillini, gente a cui non affiderei un pesce rosso.
Quando capisco di non piacere agli altri mi ricordo un titolone che lessi su un giornale satirico da ragazzo: mangiate la merda, 2000 miliardi di mosche non possono sbagliare.

DownwardSpiral2

C'è modo e modo anche di essere sinceri però, no? Personalmente apprezzo un po' di tatto nel modo in cui certe cose, magari legittime, vengono espresse.