Originariamente inviata da Lino_57

Ho volutamente separato il tuo scritto in due parti: letta la prima parte, speravo in un crescendo di ansietà di voglia di vivere, di chissà quali progetti di vita e invece... delusione cocente! Credo proprio che se Oscar Wilde vedesse i tuoi coetanei passare le loro serate andando a ballare e a sballarsi in discoteca, scriverebbe ancora lo stesso aforisma, che in quanto aforisma, è un qualcosa che fa pensare ma che allo stesso tempo è un'iperbole... insomma, lascia il tempo che trova....
Invece, credo che tu voglia esistere in quanto ragazza di 17 anni. E qui ci sta anche andare a ballare, se ti piace.
Ma vivere, secondo me, non è sinonimo di divertirsi. E' molto più difficile.

Originariamente inviata da MeStessa93

Questa è l'idea di vivere che viene imposta dalla società. Per quanto mi riguarda, vivere significa anche andare a fare una passeggiata, guardare il lago, sentire il profumo dei fiori e i suoni della natura, percepire il calore del sole, ecc. Non mi risulta essere un'esclusiva di chi va tutte le sere al pub o in discoteca, anzi.

Originariamente inviata da Inosservato

a mio parere tutti possiamo fare di più, fobici e non, dobbiamo cercare di vivere al meglio delle nostre possibilità, cercando piano piano di sfruttare tutto il nostro potenziale per poterlo mettere al servizio di tutti, trovando il nostro posto, la nostra vocazione, un particolare modo, o ambito nel quale esprimerci, anche fosse piccolo, umile, o nascosto ai più. solo così possiamo realizzare noi stessi e trovare la felicità piena
a volte questa ricerca è difficile, a volte è complicata dagli eventi, spesso si sbaglia strada e si prendono abbagli lungo il cammino, altre volte si rivela lunga, ma così lunga da impiegarci una vita, ma vale la pena insistere, per poter "vivere" e non solamente "esistere"