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Originariamente inviata da karlo
Buongiorno a tutti, vedo che questo forum continua la sua esistenza tra presunti fobici, timidi, qualche estroversone e altre varie sfumature diverse.
I veri fobici e quelli affetti dai vari disturbi di personalità devono rassegnarsi e capire che il futuro sarà sempre più nero.
Tempo fa pensavo che l'adolescenza fosse il periodo più difficile e che poi sarebbe cambiato tutto. Errato, più si va avanti e più la situazione peggiora.
Comincia tutto quando ti avvicini al primo gruppo di persone e capisci che in confronto a loro sei solo uno sfigato che non sa dire nulla di interessante per gli altri. E da li comincia l'emarginazione, le prese in giro, l'insicurezza magari confermata da qualche difetto fisico oltre che al carattere da sfigato.
Poi non si fa altro che stare chiusi in casa, evitando tutto e tutti e ti accorgi della tua nullità solo guardandoti allo specchio.
In certi momenti cerchi di farti forza e pensi che sia possibile cambiare, ma appena cerchi di avvicinarti a qualcuno comincia l'ansia, il sudore, i tremori della voce, gli attacchi di panico ecc...
Quindi, non illudetevi credendo che in futuro qualcosa possa cambiare.
Se siete contenti della vostra situazione...bene, se invece sognate qualcosa di migliore...bhe...auguri!
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Caro Karlo
capisco il tuo momento di sconforto, ci sono passato anch'io tante volte.
Ho 33 anni. 6 anni fa ho fatto un anno di psicoterapia cognitivo-comportamentale. Adesso sto bene, vivo una vita soddisfacente
con gli alti e bassi, come tutte le persone al mondo. Ho una fidanzata stabile ed un lavoro stabile.
A 27 anni per recarmi sul posto di lavoro dovevo bere mezza bottiglia
di GIN per vincere l'ansia, per non tremare quando dovevo parlare con
un collega.
Adesso mi reco al lavoro tranquillo, non ho bisogno di alcol e quando mi capita di essere ansioso, me ne frego, lo ammetto che sono ansioso e vado avanti.
Forse lo scoglio principale da capire è che non bisogna pensare che la condizione di guarigione sia diventare come Fonzie di Happy days o come Sean Connery di 007, questi sono modelli di perfezione che non esistono nella realtà. Persone dalla battuta sempre pronta, che sono desiderati da tutte le donne, star hollywoodiane, rock star, sono soltanto miti che esistono soltanto nella nostra mente, le persone reali sono diverse, sono persone come tutte, perse nei problemi quotidiani come noi.
Il mondo si divide in due: il 50% è estroverso; l'altro 50% è introverso.
Essere introverso non è peggio o meglio di essere estroverso. E' una
caratteristica del nostro animo e non dobbiamo farci convincere dalla filosofia imperante di oggi che ci vorrebbe tutti estroversi, superficiali,
dediti soltanto all'edonismo e al consumismo. l'introversione eccessiva forse diventa un problema come diventa un problema l'ecessiva estroversione...
Accettarsi introversi non è una sconfitta ma una conquista. Solamente dopo questa conquista sarà possibile effettuare un cammino verso
un grado più alto di maturità.
Ciao