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09-12-2012, 18:42
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#1
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Banned
Qui dal: Mar 2012
Ubicazione: Torino
Messaggi: 3,495
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Vi riporto per intero un articolo... a voi commenti, impressioni, perplessità, dubbi ecc.
Quote:
“Tutto iniziò quando mia figlia aveva solo 3 anni. Stavamo tornando dall’asilo, con la bicicletta, lei dietro di me, quando improvvisamente ho sentito la sua vocina che diceva: mamma, non mi piace più!
Pensavo che si riferisse all’asilo, per cui le domandai di spiegarsi meglio: non le piaceva più recarsi in quel posto o non le piacevano i suoi compagni? Mi rispose, senza esitazione: la vita! Non mi piace più vivere.
Già da tempo era triste, silenziosa. Oserei dire …profondamente infelice. Dopo quella volta cominciò sempre più spesso a parlare di morte. Anche il suo comportamento divenne sempre più strano. Se giocava per la prima volta con un bambino, dopo un secondo era diventato il suo migliore amico; ma dopo cinque minuti diceva di odiarlo ed interrompeva ogni contatto con lui.
Quando aveva pochi mesi di vita a volte te la dimenticavi, tanto era tranquilla e zitta; ma poteva anche succedere che di colpo si mettesse a strillare istericamente. Le piaceva giocare con i Lego, tuttavia, se non riusciva a metterli uno sopra l’altro, ben incastrati, si infuriava e li tirava per tutta la camera. Mangiava pochissimo e beveva pochissimo. Neppure i pediatri riuscivano a capire la causa della sua inappetenza. Dopo qualche anno le fu diagnosticata una patologia chiamata ADHD (Attention-Deficit Hyperactivity Dis-
order).
Ricordo una volta in cui la trovai in cucina con un coltello contro la gola; si girò verso di me e guardandomi fisso negli occhi mi chiese, gelida: che cosa dici? La faccio finita? In quel momento anche a me si gelò il sangue nelle vene! Le levai il coltello di mano e il giorno dopo mi rivolsi ad uno psichiatra infantile, che mi consigliò di starle vicino con tanto amore. Ma l’amore può bastare in questi casi? Infatti diventava ogni giorno più difficile; c’era qualcosa in lei che la spingeva a volersi fare del male, a cercare la sofferenza e a coinvolgere anche me in questa sua ricerca; godendo quasi del dolore che mi dava.
A 5 anni per esempio voleva che la vestissi con magliette strettissime e che stringessi pure la cintura del calzoncini così tanto… che quasi non respirava. La stessa cosa valeva per i capelli; li voleva raccolti in una coda di cavallo tiratissima. In seguito mi disse che voleva sentire tutto il dolore della vita sul suo corpo.
A scuola picchiava gli altri bambini oppure si isolava e se ne stava taciturna in un angolo davanti alla finestra, guardando fuori. A volte si scagliava contro di me quasi con odio; ma dopo 5 minuti volava nelle mie braccia chiedendomi scusa e baciandomi. Suo padre era sempre via per lavoro e tutto il peso di questa situazione ricadeva su di me.
Una volta spinse il coltello con più forza contro la gola, ferendosi. Allora non ce la feci più a stare a guardare impotente; chiedemmo aiuto ad un ospedale psichiatrico, dove la ricoverarono per sei mesi, insieme ad altri bimbi con problemi psichici.
Fu il periodo più brutto della mia vita. Mi sentivo in colpa per averla allontanata da casa, per non avercela fatta più ad assisterla da sola, a capire il suo disperato grido di aiuto. Quando tornò a casa, secondo gli psichiatri, guarita, ma imbottita di medicine, ricordo che era Natale e che io, mio marito e la sorella maggiore, eravamo molto felici di riaverla fra di noi. Purtroppo dopo pochi giorni scappò. La polizia la ritrovò in un campo, in mezzo alla neve, al freddo, inebetita. Andò mio marito a prenderla e la prima cosa che gli chiese fu “se qualcuno si era accorto della sua assenza. Se a qualcuno era mancata”. Suo padre rispose che era mancata a tutti.
Da allora scappò un giorno si ed uno no; ed ogni volta io salivo sulla mia bicicletta per andare a cercarla. Devo ammettere con tanta vergogna che mi capitò persino di pensare che poteva pure arrangiarsi, che mi ero stancata di inseguirla; arrivai addirittura a provare fastidio nei suoi confronti, e a chiedermi se le volevo veramente bene. Ma, vi prego, non mi giudicate per questo! Per fortuna si trattava di momenti di sconforto passeggeri; mi rendevo subito conto che era la stanchezza fisica e psichica che mi portava a provare quelle terribili emozioni, inimmaginabili per una madre. E correvo di nuovo a cercarla, nel timore che potesse veramente farsi del male.
Infatti una cosa era certa; Chrystel non amava la vita. Non l’aveva mai amata e neppure lei sapeva perchè. Spesso ripeteva che voleva farla finita per il semplice fatto la vita stessa non le interessava. Ora ha 11 anni ed è stata di nuovo ricoverata in un ospedale psichiatrico, dopo un tentativo di suicidio. Io e mio marito siamo in terapia, aiutati da uno psicologo. Ma il dramma che abbiamo vissuto e che stiamo ancora vivendo non ci abbandonerà mai”.
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09-12-2012, 19:04
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#2
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Banned
Qui dal: Feb 2012
Ubicazione: Milano
Messaggi: 5,362
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Tutto quello che mi viene da pensare è che la bimba si meriterebbe la visita dell'Enigmista...
"Voglio fare un gioco con te..."
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09-12-2012, 19:07
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#3
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Esperto
Qui dal: Oct 2012
Ubicazione: Lombardia
Messaggi: 3,171
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il motivo per cui mi rifiuto di avere un figlio
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09-12-2012, 19:12
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#4
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Esperto
Qui dal: Jul 2010
Ubicazione: a casa mia :D
Messaggi: 1,393
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non ci credo, non può essere vera come storia
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09-12-2012, 19:13
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#5
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Banned
Qui dal: Aug 2012
Ubicazione: Circolo dei matti
Messaggi: 1,734
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"Lui al mondo da poco aveva capito tutto..." cit.
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09-12-2012, 19:22
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#6
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Esperto
Qui dal: Oct 2011
Messaggi: 2,673
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Questa storia non ha fatto che provocare flame ovunque è stata postata..
Comunque..
'sta ragazzina, ammesso che esista, ammesso che non abbia problemi di tipo neurologico (cosa secondo me assai probabile)..
Ha imparato ad essere amata in modo sbagliato.
Vuole morire (dice, ma a 3 anni non sa nemmeno cosa significa. E non perché i bambini siano scemi, ma perché sono ancora del tutto immersi nel pensiero magico; e lei lo è tutt'ora, se ha 11 anni.) e la mamma la consola e conforta.
Si punta il coltello, e tutte queste persone le stanno attorno come se fosse speciale.
Scappa, e tutti si mobilitano, e la coccolano, e la premiano.
Nah.
Purtroppo, se a un bambino molto piccolo sorridi mentre lo punzecchi con uno spillo, imparerà che essere punti con uno spillo è un ottimo espediente per sorridere.
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09-12-2012, 19:22
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#7
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Esperto
Qui dal: Aug 2009
Ubicazione: Roma
Messaggi: 5,542
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Ma non si può dare un giudizio su questa storia. Non è successo niente per cui la bambina debba avere quei pensieri. E' semplicemente il suo cervello che le indica cosa pensare e come. Funziona così. Peccato per lei, chissà se c'è una cura, magari crescendo si stabilizza.
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09-12-2012, 19:30
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#8
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Banned
Qui dal: May 2012
Ubicazione: Partito dell'Eterno Rancore
Messaggi: 2,833
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Secondo me è una cavolata. Mi fa piuttosto strano sentire di una bambina di 5 anni che sia capace di esprimere concetti come "sentire tutto il dolore della vita sul suo corpo". Naaaah
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09-12-2012, 19:33
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#9
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Banned
Qui dal: Feb 2012
Ubicazione: Milano
Messaggi: 5,362
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Quote:
Originariamente inviata da Allocco
Questa storia non ha fatto che provocare flame ovunque è stata postata..
Comunque..
'sta ragazzina, ammesso che esista, ammesso che non abbia problemi di tipo neurologico (cosa secondo me assai probabile)..
Ha imparato ad essere amata in modo sbagliato.
Vuole morire (dice, ma a 3 anni non sa nemmeno cosa significa. E non perché i bambini siano scemi, ma perché sono ancora del tutto immersi nel pensiero magico; e lei lo è tutt'ora, se ha 11 anni.) e la mamma la consola e conforta.
Si punta il coltello, e tutte queste persone le stanno attorno come se fosse speciale.
Scappa, e tutti si mobilitano, e la coccolano, e la premiano.
Nah.
Purtroppo, se a un bambino molto piccolo sorridi mentre lo punzecchi con uno spillo, imparerà che essere punti con uno spillo è un ottimo espediente per sorridere.
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Mi hai fatto venire in mente che in prima elementare facevo spesso la sceneggiata del "mi suicido, mi suicido!" mettendomi le forbici dalla punta arrotondata al collo.
Di solito la classe si inpanicava e io ne godevo. Poi giustamente quando arrivavano le maestre e mi vedevano, mi tiravano una sventola di quelle che adesso non si possono più dare, così ho smesso.
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09-12-2012, 19:39
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#10
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Banned
Qui dal: Mar 2012
Ubicazione: Torino
Messaggi: 3,495
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Quote:
Originariamente inviata da Marco Russo
Mi hai fatto venire in mente che in prima elementare facevo spesso la sceneggiata del "mi suicido, mi suicido!" mettendomi le forbici dalla punta arrotondata al collo.
Di solito la classe si inpanicava e io ne godevo. Poi giustamente quando arrivavano le maestre e mi vedevano, mi tiravano una sventola di quelle che adesso non si possono più dare, così ho smesso.
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hahaha ma dai? Che poi suicidarsi con quelle forbici è veramente dura visto che nella maggior parte dei casi si rompevano al contatto della carta...
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09-12-2012, 19:44
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#11
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Esperto
Qui dal: Mar 2012
Messaggi: 12,328
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Oh mio Dio, da brividi.
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09-12-2012, 19:45
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#12
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Esperto
Qui dal: Oct 2011
Messaggi: 2,635
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Quote:
Originariamente inviata da Halastor
hahaha ma dai? Che poi suicidarsi con quelle forbici è veramente dura visto che nella maggior parte dei casi si rompevano al contatto della carta...
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In 1a elementare sfidai il mio migliore amico a mozzarmi un dito con quelle forbici, dicendo che non ne avrebbe avuto il coraggio. Beh, lo ebbe e non mi diede proprio gusto
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09-12-2012, 20:34
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#13
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Esperto
Qui dal: Jul 2012
Ubicazione: Milano
Messaggi: 3,195
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Chi crede a questa storiella non ha mai visto crescere un bambino... a 3 anni è matematicamente impossibile che una bimba dica che è stufa della sua vita...
Per il resto, potrebbe essere la trama di un film dell'orrore... Bah!
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09-12-2012, 20:36
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#14
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Banned
Qui dal: Jan 1970
Messaggi: 2,788
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Quote:
Originariamente inviata da Lino_57
Chi crede a questa storiella non ha mai visto crescere un bambino... a 3 anni è matematicamente impossibile che una bimba dica che è stufa della sua vita...
Per il resto, potrebbe essere la trama di un film dell'orrore... Bah!
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è quello che penso anche io, a 3 anni sei malapena in grado di parlare su...
pensieri così complessi non penso siano possibili casi particolari a parte, tipo bambini prodigio
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09-12-2012, 20:39
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#15
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Intermedio
Qui dal: Nov 2012
Ubicazione: venezia
Messaggi: 113
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In tutta sincerità anche per me è difficile credere che una bimba di quell'età abbia pensato cose simili. Lo dice uno che nell'infanzia appena entrava a scuola, sentiva una canzone malinconica alla radio o usando il mangidischi o quando vedeva un mendicante per strada scoppiava a piangere...cioè il sottoscritto. Ma pensieri simili davvero non ricordo di averne mai avuti.
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09-12-2012, 20:43
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#16
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Esperto
Qui dal: Mar 2012
Messaggi: 2,837
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Quote:
Originariamente inviata da Marco Russo
Tutto quello che mi viene da pensare è che la bimba si meriterebbe la visita dell'Enigmista...
"Voglio fare un gioco con te..."
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E' un film questo (escludendo gli ultimi episodi a parer mio troppo inverosimili) molto più significativo di quanto uno pensi...
La sua visione mi ha indotto a notevoli spunti di riflessione...
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09-12-2012, 20:45
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#17
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Esperto
Qui dal: Mar 2012
Messaggi: 2,837
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Quote:
Originariamente inviata da panda minore
In tutta sincerità anche per me è difficile credere che una bimba di quell'età abbia pensato cose simili. Lo dice uno che nell'infanzia appena entrava a scuola, sentiva una canzone malinconica alla radio o usando il mangidischi o quando vedeva un mendicante per strada scoppiava a piangere...cioè il sottoscritto. Ma pensieri simili davvero non ricordo di averne mai avuti.
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Stessa riflessione...
Anch'io ci credo poco...
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09-12-2012, 20:59
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#18
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Banned
Qui dal: May 2012
Messaggi: 1,349
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Quote:
Originariamente inviata da just92
non ci credo, non può essere vera come storia
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Anche io a dire il vero stento a crederci. Ma lo faccio, considerato il fatto che al mondo esistono una varietà infinita di persone e di problemi.
Ammetto che mi sono anche commossa leggendo questa storia!
Dev'essere il karma, io ci credo. Forse questa bambina si porta appresso strascichi della sua vita precedente...
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09-12-2012, 21:10
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#19
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Esperto
Qui dal: Jul 2012
Messaggi: 1,573
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bah...non mi pare una storia vera, da come è raccontata.
se fosse vera, sicuramente la bambina in questione ha qualche problema di tipo neurologico, ma davvero non ha molto senso per me. una bambina non può essere così consapevole sulla vita e sulla morte. e poi perchè la madre avrebbe scritto questa lettera?
p.s. mi è venuto in mente questo...
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09-12-2012, 21:17
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#20
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Esperto
Qui dal: Nov 2012
Messaggi: 1,408
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Quote:
Originariamente inviata da Lino_57
... a 3 anni è matematicamente impossibile che una bimba dica che è stufa della sua vita...
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Ma anche a 9 anni!
secondo me è una cavolata nemmeno tanto credibile.
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