Originariamente inviata da Svers0

Le donne e la famiglia in alcuni casi sono un motivo in più per suicidarsi e non in meno.

Originariamente inviata da silenzio

Immagina di buttarti da un ponte, mentre cadi arriva una folata di vento che ti gira in una posizione sbagliata. Ti tronchi l'osso del collo e buona parte delle altre ossa del corpo, però non muori, ti risvegli dopo due mesi di coma, cerchi di parlare ma stranamente non controlli il respiro come vorresti, guardi verso il basso solo con gli occhi, perchè la testa non risponde, pensi che forse sei troppo debole per muoverti, in fondo hai fatto un bel voloe ti sei appena svegliato, sei ancora attaccato al respiratore e passerà un po' prima che te lo tolgano, il tempo passa, ma ancora non riesci a muoverti, nè le gambe, nè le braccia, non riesci nemmeno a coordinare le parole con l'aria che ti passa nei polmoni... che succede??
Nulla di che, dopo qualche tempo qualcuno viene a informarti che sei completamente paralizzato dal collo in giù, non puoi nemmeno respirare da solo, non senza la macchina che controlla il flusso d'aria, è per questo non riuscivi a cambiare l'ampiezza del respiro. Che non riuscivi a parlare nel momento in cui vorresti farlo, devi aspettare che la macchina sia in sincronia con le tue parole, coi tuoi pensieri....

Bella l'immagine eh? Niente paura, un giorno poi finisce, quando il Creatore deciderà che hai capito il valore non solo della vita ma anche del semplice movimento volontario ti chiamerà a sè, dopo circa dieci o vent'anni.

Vorrei consigliarti una buona lettura, un libro che uscì nel 1987, "Girotondo in una stanza" di Rosanna Benzi.

Originariamente inviata da Sickle

da dove comincio?... non ho un lavoro, non ho una ragazza, non ho amici, ho il terrore anche solo di entrare in un bar a bere un caffè, quando provo a parlare con una ragazza dalla mia bocca non esce una parola ,oppure solo frasi sconnesse senza senso, sono alto 1,88 cm e ho le spalle larghe, è vero, ma in compenso ho il pisello come quello di un bambino di 5 anni... che figata eh?... una vita così merita proprio di essere vissuta appieno...

Originariamente inviata da alleny82

Grazie per aver risposto. Anch'io come ha detto lifeisnow penso che stare a contatto con ragazze che hanno problemi simili, vi aiuterebbe ad aprirvi e a sentirvi un po' più sicuri.

Originariamente inviata da Sickle

non ce la faccio più ragazzi... io mi ammazzo...

Originariamente inviata da alien33

In quelle condizioni si puo andare in svizzera e morire con dignita e alla svelta, se l ha fatto dj Fabo e molti altri italiani lo puo fare chiunque, soldi permettendo, io lo farei di sicuro e sono favorevole all 'eutanasia per porre fine a una vita che veramente nn merita di essere vissuta.

Originariamente inviata da lifeisnow

Secondo me conviene evitare le solite frasi fatte x fare un aiuto, cioè va bene come incoraggiamento,però si provi a suggerire soluzioni concrete che magari qualcuno ha già sperimentato

Originariamente inviata da Superpippo

Ci sono dei mezzi a disposizione per curarsi, ma bisogna usarli. Io sono un po'stanco di ripeterli. Perché le proposte concrete che faccio, alla fine danno la stura per altre lamentele e critiche.

Io non do consigli, ma racconto la mia esperienza. E i medici mi hanno salvato la vita e mi hanno restituito una vita dignitosa. Ma dal medico ci devo andare e la vita dignitosa devo mantenerla io.

Poi voglio dire: il medico ti cura, ma non è che ti trova il lavoro o la fidanzata.

Originariamente inviata da Superpippo

Poi voglio dire: il medico ti cura, ma non è che ti trova il lavoro o la fidanzata.

Originariamente inviata da XL

Se la vita relazionale e sociale di una persona non migliora, non si è curato granché ed anche se si è curato qualcosa si è curato qualcosa di irrilevante e poco significativo per la persona stessa.

Rileggi quel che ho riportato qua sotto...

Originariamente inviata da M.me Adelaide

Personalmente l'ho fatto. E niente. La situazione rimane la stessa identica. :

Originariamente inviata da Architeuthis

Ma a volte è anche questo che non si vuole accettare,l'idea di dover passare tutta la vita fra visite,farmaci,terapie e quant'altro,quando attorno a te vedi solo persone che non ne hanno bisogno e sono sane fisicamente o psichicamente.

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Originariamente inviata da Superpippo

Invece bisogna avere l'umiltà di accettare. Pensa a tanti epilettici, che devono curarsi per tutta la vita, fin dalla nascita.

Quanto ai "sani", nessuno può dirsi al sicuro: bastano una malattia o una banale caduta nella vasca da bagno a cambiare la vita.

Non siamo obbligati a curarci, ma se non lo facciamo, non lamentiamoci. E' così per tutte le malattie: se non fai nulla, non cambia nulla e ti tieni quello che hai, senza dare le colpe al mondo, che ti lascia libero di fare quello che vuoi.