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01-01-2022, 21:38
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#1
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Esperto
Qui dal: Sep 2007
Ubicazione: Nord
Messaggi: 13,024
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Stavo riflettendo sul fatto che da bambino fino all'inizio delle superiori sono sempre stato una persona estremamente emotiva e sensibile portata ad empatizzare con le altre persone, ho sempre avuto la lacrima facile e non mi vergognavo di passare il tempo con chi mi piaceva e dimostrare il mio affetto.
Questo è andato bene fino alla fine delle elementari già alle medie questa mia natura ha cominciata ad essere inaccettabile per un maschio sia nel confronto con gli altri maschi che con le femmine, un ragazzo che piange facilmente non può che essere preso in giro e non piacere a nessuno.
All'inizio delle superiori ho pianto in classe per l'ultima volta (non ho mai più pianto da allora) da lì in poi ho cercato di ripremere la mia emotività e ho cercato di comportarmi come gli altri maschi, il risultato è stato che negando me stesso e la mia vera natura ho cominciato a soffrire di ansia, attacchi di panico e somatizzazioni, senza tralaltro aver nessun giovamento nei rapporti con gli altri perchè ovviamente a fare il maschio non ero bravo, perchè è un terreno su cui io non potrò mai eccellere perchè le mie qualità sono altre.
Sono giunto alla conclusione che non posso più fingere di essere quello che la società vuole che io sia, da adesso in poi giocherò sul mio terreno, non voglio più fingere a costo di coprirmi di ridicolo fa niente se verrò considerato da donne e uomini un mezz'uomo smidollato (di recente mi son già sentito dare dell'effeminato), tanto come maschio "virile" non sono credibile e vengo comunque disprezzato a questo punto tanto vale essere se stessi e riconnettermi al mio vero io e vada come deve andare.
Scusate lo sproloquio.
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01-01-2022, 21:42
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#2
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Esperto
Qui dal: May 2021
Messaggi: 2,091
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Sono arrivato ad una consapevolezza simile in un momento di lucidità, ho sempre idealizzato le persone, ho sempre creduto di essere il diverso ovunque, magari lo ero, ma ho sempre proiettato tutte le esperienze negative con le persone su gli altri.
Mi sono sempre sentito non adatto a stare con la gente perchè ho sempre imitato comportamenti per adeguarmi, un attore nella vita reale.
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01-01-2022, 22:38
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#3
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Esperto
Qui dal: Dec 2014
Ubicazione: Lombardia
Messaggi: 11,589
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Se non si è conseguenti con i propri comportamenti alla propria identità, non si può stare bene. La tua è l'unica scelta che puoi compiere.
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01-01-2022, 22:50
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#4
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Banned
Qui dal: Jun 2020
Ubicazione: Lazio
Messaggi: 9,562
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Quote:
Originariamente inviata da Milo
Stavo riflettendo sul fatto che da bambino fino all'inizio delle superiori sono sempre stato una persona estremamente emotiva e sensibile portata ad empatizzare con le altre persone, ho sempre avuto la lacrima facile e non mi vergognavo di passare il tempo con chi mi piaceva e dimostrare il mio affetto.
Questo è andato bene fino alla fine delle elementari già alle medie questa mia natura ha cominciata ad essere inaccettabile per un maschio sia nel confronto con gli altri maschi che con le femmine, un ragazzo che piange facilmente non può che essere preso in giro e non piacere a nessuno.
All'inizio delle superiori ho pianto in classe per l'ultima volta (non ho mai più pianto da allora) da lì in poi ho cercato di ripremere la mia emotività e ho cercato di comportarmi come gli altri maschi, il risultato è stato che negando me stesso e la mia vera natura ho cominciato a soffrire di ansia, attacchi di panico e somatizzazioni, senza tralaltro aver nessun giovamento nei rapporti con gli altri perchè ovviamente a fare il maschio non ero bravo, perchè è un terreno su cui io non potrò mai eccellere perchè le mie qualità sono altre.
Sono giunto alla conclusione che non posso più fingere di essere quello che la società vuole che io sia, da adesso in poi giocherò sul mio terreno, non voglio più fingere a costo di coprirmi di ridicolo fa niente se verrò considerato da donne e uomini un mezz'uomo smidollato (di recente mi son già sentito dare dell'effeminato), tanto come maschio "virile" non sono credibile e vengo comunque disprezzato a questo punto tanto vale essere se stessi e riconnettermi al mio vero io e vada come deve andare.
Scusate lo sproloquio.
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Sii te stesso, ma c'è un prezzo da pagare anche per questo, un prezzo che io pago da tanti anni.
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01-01-2022, 23:39
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#5
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Esperto
Qui dal: Aug 2013
Ubicazione: Roma
Messaggi: 662
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Sono perfettamente d'accordo con te
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01-01-2022, 23:47
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#6
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Principiante
Qui dal: Apr 2020
Ubicazione: What are u lookin for?
Messaggi: 75
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Devi essere te stesso e sinceramente da maschio non ci vedo nulla di male, neanche ad avere un amico che piange per poco...
Cos'è che ti fa scattare il pianto? C'è qualcosa in particolare?
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01-01-2022, 23:51
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#7
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Esperto
Qui dal: Oct 2013
Messaggi: 13,447
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Bravo fai bene, spesso sottovalutiamo il ruolo della casualità. Magari in un altro universo parallelo c’è un Milo che è se stesso ed è amato da una donna. Noi spesso vediamo la nostra situazione di disagio e ci alimentiamo come in una echo chamber , ma ci sono senz’altro persone simili a noi che ce l’hanno fatta per caso
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02-01-2022, 00:34
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#8
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Esperto
Qui dal: Sep 2007
Ubicazione: Nord
Messaggi: 13,024
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Quote:
Originariamente inviata da Attar
Devi essere te stesso e sinceramente da maschio non ci vedo nulla di male, neanche ad avere un amico che piange per poco...
Cos'è che ti fa scattare il pianto? C'è qualcosa in particolare?
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In realtà non piango da 30anni perchè appunto sopprimo le mie emozioni che fino alla prima superiore mi travolgevano, piangevo praticamente per tutto per tristezza, delusione e qualche volta anche per rabbia, poi un giorno ho smesso e ho cominciato a stare male probabilmente perchè reprimere le emozioni è anche peggio.
Onestamente vorrei sbloccarle di nuovo, ma dopo 30 anni di repressione non è facile.
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02-01-2022, 01:04
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#9
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Esperto
Qui dal: Aug 2013
Ubicazione: Roma
Messaggi: 28,128
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Reprimere le emozioni no, però avere un minimo di controllo si.
Penso che una persona adulta non può essere totalmente sopraffatta dalle proprie emozioni, siano esse pianto, disperazione, ma anche rabbia e aggressività.
Poi uno fondamentalmente è meglio se rimane se stesso. Tanto anche ad imitare quello che non siamo non è credibile.
Riguardo al confronto con gli altri uomini è sempre un campo un po' ostico. Non sono come loro che seguono il calcio, che si vantano di conquiste in vari ambiti o anche di cultura.. quindi un po' sto in disparte, a parte con quei 3-4 amici e conoscenti con cui sono a mio agio, ma sono perlopiù fobici o timidi.
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08-01-2022, 18:53
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#10
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Esperto
Qui dal: Dec 2007
Ubicazione: Altrove
Messaggi: 4,538
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Giusto. Meglio non combattere e nemmeno contrastare la propria natura, ma va assecondata e non bisogna mai essere troppo severi con noi stessi.
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09-01-2022, 10:21
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#11
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Esperto
Qui dal: Mar 2010
Messaggi: 12,758
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Se ti sei trattenuto per 30 anni, sospetto che eri già cambiato. Non so quanto possa valere il pensiero cosciente in queste cose.
Credo che sia la storia di tutti o quasi: fare le cose perché così "la gente" vuole, inaridirsi, autocensurarsi, poi col calo del testosterone e anche con la presa di coscienza che "chi doveva apprezzare il sacrificio, non lo ha fatto abbastanza", ad un certo punto ci si chiede se ne è valsa la pena.
E quindi si finisce col solito discorso: sull'emancipazione dal prossimo e dal suo giudizio, che però è possibile solo in parte e comporta degli effetti collaterali.
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09-01-2022, 11:40
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#12
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Esperto
Qui dal: Aug 2007
Messaggi: 23,137
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Quote:
Originariamente inviata da Milo
Sono giunto alla conclusione che non posso più fingere di essere quello che la società vuole che io sia, da adesso in poi giocherò sul mio terreno, non voglio più fingere a costo di coprirmi di ridicolo fa niente se verrò considerato da donne e uomini un mezz'uomo smidollato (di recente mi son già sentito dare dell'effeminato), tanto come maschio "virile" non sono credibile e vengo comunque disprezzato a questo punto tanto vale essere se stessi e riconnettermi al mio vero io e vada come deve andare.
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Verrebbe dia chiedersi allora perché, viste le considerazioni sulla tua natura, tendi ad orientarti sulle idee promulgate dalla parte conservatrice della società, quella per cui l'uomo è così e deve reprimere la parte sentimentale eccetera...
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09-01-2022, 11:58
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#13
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Esperto
Qui dal: May 2014
Ubicazione: Bologna - Modena
Messaggi: 3,661
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Quote:
Originariamente inviata da muttley
Verrebbe dia chiedersi allora perché, viste le considerazioni sulla tua natura, tendi ad orientarti sulle idee promulgate dalla parte conservatrice della società, quella per cui l'uomo è così e deve reprimere la parte sentimentale eccetera...
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Non è solo la parte conservatrice che pensa quelle cose.....
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09-01-2022, 12:14
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#14
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Esperto
Qui dal: Mar 2010
Messaggi: 12,758
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Vorrei aggiungere una cosa che conferma quanto detto in tanti anni in questo forum. Non ho mai trattato apertamente quest'argomento: che la gente non considera un "sommerso". Sto parlando degli sforzi, dei tentativi di migliorarsi, dei passi fatti in direzione della società; l'accusa è sempre quella di non aver fatto abbastanza, anzi, praticamente nulla. Quando intervenivo dicevo che "non possiamo sapere". Mi riferivo proprio al discorso che ha fatto Milo: si sta parlando di persone che hanno sacrificato loro stessi e gli viene detto loro che non hanno fatto nulla per cambiare. È perché troppi concepiscono solo quello che avviene sulla punta dell'iceberg, tutta la fatica che avviene sotto non esiste. Spero che ora sia chiaro.
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09-01-2022, 13:28
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#15
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Esperto
Qui dal: Aug 2007
Messaggi: 23,137
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Quote:
Originariamente inviata da franz90
Non è solo la parte conservatrice che pensa quelle cose.....
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C'é una parte che affronta e porta avanti un dibattito e un'altra che invece no
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09-01-2022, 13:38
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#16
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Esperto
Qui dal: Sep 2007
Ubicazione: Nord
Messaggi: 13,024
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Quote:
Originariamente inviata da muttley
Verrebbe dia chiedersi allora perché, viste le considerazioni sulla tua natura, tendi ad orientarti sulle idee promulgate dalla parte conservatrice della società, quella per cui l'uomo è così e deve reprimere la parte sentimentale eccetera...
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Educazione? a parte che le mie idee non mi sembrano poi così in linea con la parte conservatrice della società magari coincidono giusto sul discorso immigrazione e poco altro, per il resto non mi si può certo definire un sostenitore dell'attuale sistema turbo capitalista neo liberale.
Comunque proprio ieri ti ho pensato, non farebbe per me per una questione di forma mentis/educazione, ma sul poli amore forse non hai tutti i torti.
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09-01-2022, 15:24
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#17
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Esperto
Qui dal: Aug 2007
Messaggi: 23,137
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09-01-2022, 16:29
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#18
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Esperto
Qui dal: Mar 2018
Messaggi: 914
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Quote:
Originariamente inviata da Milo
In realtà non piango da 30anni perchè appunto sopprimo le mie emozioni che fino alla prima superiore mi travolgevano, piangevo praticamente per tutto per tristezza, delusione e qualche volta anche per rabbia, poi un giorno ho smesso e ho cominciato a stare male probabilmente perchè reprimere le emozioni è anche peggio.
Onestamente vorrei sbloccarle di nuovo, ma dopo 30 anni di repressione non è facile.
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In realtà tutte quelle emozioni arrivano da una spiccata sensibilità ,non si riesce ad esprimere rabbia e di conseguenza ogni cosa che viene detto amplifica tutto. Probabilmente hai subito un trauma infantile che non ti ha permesso di diminuire quella sensibilità in adolescenza. Cerca di essere più egoista . Se ci fai caso il bullismo fa presa proprio sui ragazzi sensibili. I cosiddetti cattivi sanno già adoperare l'aggressività e sanno già stare alle critiche di conseguenza. Io ero messo come te alle medie .
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Ultima modifica di Mik80; 09-01-2022 a 16:31.
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