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20-05-2016, 16:41
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#21
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Esperto
Qui dal: Mar 2016
Ubicazione: Como
Messaggi: 1,243
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Tutto troppo politicamente corretto, una cosa ormai o è bianca o nera, non esiste più il grigio...
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20-05-2016, 16:43
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#22
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Esperto
Qui dal: Nov 2014
Ubicazione: sotto il letto
Messaggi: 4,296
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Qualcuno ha visto l'ultima stagione di southpark? E' più scandaloso adesso di 20 anni fa, ma non perché sia diventato più caustico, è proprio cambiata la società. Dal mio punto di vista è un regresso totale.
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Ultima modifica di DownwardSpiral2; 20-05-2016 a 16:47.
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21-05-2016, 10:04
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#23
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Esperto
Qui dal: Aug 2006
Ubicazione: Campania
Messaggi: 8,197
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Secondo me ormai viviamo in un ambito postmoderno, quindi è saltata un po' per aria la morale comune e sono saltate per aria anche diversi altri parametri assoluti che sono divenuti convenzioni che bisogna poi giustificare individualmente.
Oggi come oggi non possiamo più esser moderni o cercare di fare i moderni, secondo me, possiamo schierarci da una parte politica, però non è che risulta così chiaro che sia quella che avrà la meglio definitivamente.
Se esistesse chiaramente una "cultura moderna" questo significherebbe che esisterebbe e si potrebbe delineare chiaramente una "cultura antica", come se la freccia del tempo culturale e storica debba spingersi necessariamente verso questo concetto qua (quello di modernità).
In ambito artistico la clessidra è stata già rovesciata più volte, infine la si è proprio spaccata (vedi Dubuffet).
La modernità dovrebbe essere una specie di sistema di riferimento culturale privilegiato verso cui dovrebbe tendere l'umanità. Se si dà per scontata questa assunzione a monte, in un ambito del genere può aver senso chiedersi se si è moderni o non lo si è, ma se questo sistema culturale privilegiato (moderno) non è proprio ben definito quale sia o debba essere, che senso potrebbe avere porsi la domanda stessa?
Ecco secondo me oggi come oggi, una cosa del genere non esiste più, si ha a che fare spesso con sistemi culturali contrapposti e conflittuali (si potrebbe parlare magari di progressisti e conservatori, orientali ed occidentali e così via, ma non di moderni e non moderni). Bisogna perciò poi decidersi a scegliere cosa tenere dell'uno e cosa dell'altro senza poi poter aderire ad un unico sistema moderno privilegiato nel quale ci si possa sentire al sicuro definitivamente.
Esser corretti politicamente, ad esempio, supposto che sia ben definito cosa significa, rappresenta un atteggiamento moderno o no?
Secondo me si può condividere o meno un certo atteggiamento, criticarlo e così via, ma poi che sia moderno o meno chi ce lo dovrebbe dire?
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Ultima modifica di XL; 21-05-2016 a 10:07.
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21-05-2016, 16:47
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#24
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Intermedio
Qui dal: May 2016
Ubicazione: Dintorni di Bologna
Messaggi: 188
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Quote:
Originariamente inviata da awasted
Adesso bisogna stare troppo attenti a come ci si esprime per riuscire davvero a confrontarsi con qualcuno in maniera costruttiva, perchè bisogna filtrare troppo i concetti e nascondersi dietro cortine di esagerato politically correct, maisia dire qualcosa di vagamente omofobo, razzista, prevenuto, arretrato, sessista ecc anche se, sotto sotto, può capitare di pensarlo, diciamocelo.
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Eccome se può capitare. Condivido quasi a pieno il tuo post, l'unica cosa è che non ritengo che tutte le conquiste che abbiamo fatto siano da buttare. Indubbiamente, rispetto a un tempo, vi è molta più tolleranza e integrazione, inclusione per le differenze e questo non è negativo. Ciò che è negativo è che si vuole bollare così tremendamente i pensieri dissidenti, le persone che intimamente non riescono a evolvere, che si acuiscono le tensioni. E poi arriva il leader politico di turno (probabilmente in mala fede secondo me) che in un orgia di frasi colleriche, incanala quella fetta di popolazione e i risultati li abbiamo sotto gli occhi tutti i giorni...
Abbiamo una morale tollerante solo verso le personi tolleranti... Il che è una contraddizione in termini.
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26-05-2016, 14:42
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#25
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Banned
Qui dal: Jan 1970
Messaggi: 5,084
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Quote:
Originariamente inviata da Gnar
Non è raro oggi vedere come, al di la del politicamente corretto sui rapporti (amicizia uomo/donna, relazioni aperte, amore libero) ma anche dello stile di vita (ogni cosa diventa violenza, la rabbia è sempre sbagliata, bisogna risolvere tutto a parole), ci sia una sorta di sempre più marcata dimostrazione di disagio crescente. Lasciando perdere i fatti di cronaca (che appaiono in molti casi pilotati per suscitare scandalo e fare audience) e che pure sembrerebbero sempre più numerosi e efferati - omicidi per gelosia, infanticidi, violenze di vario genere, umiliazioni pubbliche, ecc - noto che una crescente parte del popolo del web usa la volgarità in modo sempre più eclatante. Da un lato ci sono campagne anti-violenza, anti-fumo, anti-incidenti, anti-tutto, dall'altro cresce la rabbia verso questo tutto, manifestandosi in forme che vengono mascherate da scherzi ma che, a mio avviso, non lo sono affatto. Da un lato abbiamo "artisti" come Molg H. e Joan Cornellà (a mio avviso decisamente inquietanti) che fanno ridere sempre più persone, le quali tuttavia spesso non riescono a spiegarsi il perchè (come del resto gli stessi autori) dall'altro la violenza verbale è sempre più diffusa sui social, rivelando spesso un rancore profondo, che sfocia nella generalizzazione e nella misantropia.
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Mi viene in mente il discorso dell'ex ragazzo di una mia amica, lui thailandese di origini, cresciuto in Italia, ma con forte attaccamento alle sue tradizioni e cultura.
Beh, lui si lamentava del fatto che qui in occidente siamo tutti disturbati psicologicamente, che non sappiamo cosa sia la vera sofferenza, che lo psicologo cura le malattie del troppo benessere, siamo troppo viziati, troppo deboli e ci lamentiamo per ogni stronzata, sottolineando che nel suo paese, non esiste l'insulto, o la litigata in sè, se qualcuno ti urla "La f*** di tua madre" ad esempio, lì partono le coltellate, e secondo lui era giusto così, perchè la famiglia è sacra e non si tocca, perchè l'onore, il rispetto e blablabla.
Non so a voi, ma a me sembra un discorso da selvaggio, nella giungla forse funziona così, nella civiltà si parla e male che va, si risponde a tono.
Se tu sminuisci me con le mie debolezze, io mi prendo la libertà di fare altrettanto, perchè l'ignoranza non mi è mai piaciuta. Scusate.
A mio avviso la violenza è sempre sbagliata, a meno che non sia per autodifesa, e non mi sembra un discorso buonista, ma semplicemente buonsenso.
Per quanto riguarda Molg H. e compagnia danzante, lo seguo su fb e mi diverte anche. Si chiama humor nero, è chiaramente inquietante e disturbante, può piacere e può non piacere a seconda del gusto personale, ma sono solo vignette, è fantasia, perchè tutti lo confondono con la realtà? Perchè se uno condivide una vignetta allora sembra un messaggio di istigazione alla violenza? Lo conosciamo il significato del black humor? Vuol dire forse che nel nostro privato andiamo in giro a fare chissà cosa? O che peggio ancora siamo d'accordo con quello che viene rappresentato? Perchè prendiamo sempre tutto sul personale?
Scherzare su temi proibiti o tabù, serve anche ad esorcizzare le paure, perchè sulla morte non si può scherzare? A mio avviso non esiste un argomento su cui non si possa scherzare, è chiaro che sia un'esagerazione, è voluta. Apprezzo lo humor nero, ma ho avuto dei lutti in famiglia, ho vissuto situazioni di malattia, come tutti quanti (chi più, chi meno), ma non prendo una vignetta/meme/altro come una provocazione personale, perchè semplicemente non lo è.
Per la violenza verbale sui social, è sempre la solita questione, dietro ad uno schermo siamo tutti più "forti", poi se siamo ulteriormente nascosti dall'anonimato, ecco che esagerare è un attimo.
Esempio: io vado in terapia da anni, e adoro le mie gatte, eppure questa vignetta la trovo sempre divertente.
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Ultima modifica di cancellato15324; 26-05-2016 a 14:54.
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27-05-2016, 12:07
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#26
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Intermedio
Qui dal: May 2016
Ubicazione: Dintorni di Bologna
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Quote:
Originariamente inviata da Stregatta13
Lo conosciamo il significato del black humor? Vuol dire forse che nel nostro privato andiamo in giro a fare chissà cosa? O che peggio ancora siamo d'accordo con quello che viene rappresentato? Perchè prendiamo sempre tutto sul personale?
Esempio: io vado in terapia da anni, e adoro le mie gatte, eppure questa vignetta la trovo sempre divertente.
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Beh, io sono del parere che non si possa negare il significato delle cose, proprio perchè, il black humor, dovrebbe essere, in teoria, un umorismo "intelligente" e spiazzante che affronta con brutalità tematiche molto forti. Se a te piace una vignetta del genere, che a me, francamente, raccapriccia, vuol dire che forse ti rendi tremendamente conto di quanto, smisuratamente, le tue gatte significhino per te e questo, in qualche misura, ti fa' star male, ti fa' arrabbiare perchè non vorresti essere così dipendente da loro. Quindi, l'idea che qualcuno possa disintegrarle crivellandole di colpi ti fa' ridere ma è una risata che a me piace pochissimo...
Perchè dobbiamo, per forza, ridere sguaiatamente dei nostri problemi? Ridicolizzarli ci aiuta davvero ad affrontarli o è piuttosto un tentativo di minimizzarli? Tu magari te ne rendi conto, ma molte persone, come ho detto, ridono e basta e, dentro di loro, covano probabilmente rabbia. Ci sono altri modi, a mio parere di affrontare i tabù.
Quanto alle mancanze di rispetto è chiaro: non mi auguro le coltellate ma, quella frase del papa "a chi mi insulta la mamma si aspetti un pugno" è stata per me come una ventata d'aria fresca. Che ne sanno loro del disagio occidentale del tenersi tutto dentro se al primo insulto possono prendersi a cannonate? Non è che forse il nostro problema sia proprio non poter reagire in nessun modo? A volte mi sento ferito e non so cosa rispondere, perchè non ho la stessa cattiveria degli altri. Mi sono sempre chiesto: se è la penna a ferire più della spada, perchè la spada non è lecita nemmeno per difendersi?
E c'è gente che, al giorno d'oggi, per sferzate di penna, le penne ci rimette...
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27-05-2016, 13:21
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#27
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Banned
Qui dal: Jan 1970
Messaggi: 5,084
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Quote:
Originariamente inviata da Gnar
Beh, io sono del parere che non si possa negare il significato delle cose, proprio perchè, il black humor, dovrebbe essere, in teoria, un umorismo "intelligente" e spiazzante che affronta con brutalità tematiche molto forti. Se a te piace una vignetta del genere, che a me, francamente, raccapriccia, vuol dire che forse ti rendi tremendamente conto di quanto, smisuratamente, le tue gatte significhino per te e questo, in qualche misura, ti fa' star male, ti fa' arrabbiare perchè non vorresti essere così dipendente da loro. Quindi, l'idea che qualcuno possa disintegrarle crivellandole di colpi ti fa' ridere ma è una risata che a me piace pochissimo...
Perchè dobbiamo, per forza, ridere sguaiatamente dei nostri problemi? Ridicolizzarli ci aiuta davvero ad affrontarli o è piuttosto un tentativo di minimizzarli? Tu magari te ne rendi conto, ma molte persone, come ho detto, ridono e basta e, dentro di loro, covano probabilmente rabbia. Ci sono altri modi, a mio parere di affrontare i tabù.
Quanto alle mancanze di rispetto è chiaro: non mi auguro le coltellate ma, quella frase del papa "a chi mi insulta la mamma si aspetti un pugno" è stata per me come una ventata d'aria fresca. Che ne sanno loro del disagio occidentale del tenersi tutto dentro se al primo insulto possono prendersi a cannonate? Non è che forse il nostro problema sia proprio non poter reagire in nessun modo? A volte mi sento ferito e non so cosa rispondere, perchè non ho la stessa cattiveria degli altri. Mi sono sempre chiesto: se è la penna a ferire più della spada, perchè la spada non è lecita nemmeno per difendersi?
E c'è gente che, al giorno d'oggi, per sferzate di penna, le penne ci rimette...
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No, la tua analisi, non c'azzecca una cippa con la mia storia. Sono dipendente dalle mie gatte e questo mi fa stare male? Mi provoca rabbia? Maddechè?
Ma proprio no, guarda.
Ecco il punto: non dobbiamo per forza ridere dei nostri problemi, è un fatto di gusti personali e umorismo, se a te piace una cosa e a me no, rispetto la tua scelta e basta, non me ne faccio un problema, evidentemente abbiamo gusti diversi. Pace.
Non è un minimizzarli o ridicolizzarli, ma semplicemente accettare morte e malattie, che esistono anche se non ne parliamo, e fanno parte della vita, così come qualsiasi altra cosa. E' un esorcizzare la paura della morte e di tutto ciò che fa soffrire. Tutto qui. Non c'è niente di strano o malato o chessòio.
A me piace il cinismo, il sarcasmo, il black humor, i film/libri/fumetti disturbanti e tutto ciò che mi smuove emozioni forti, non mi spaventa, al contrario, mi affascina e mi piace capire meccanismi e dinamiche, anche quelle malate, perchè no.
E' già pieno di gente ignorante che percepisce l'andare dallo psicologo come una vergogna, una cosa da deboli, non si dice, non se ne parla, si fa finta che sia tutto bello e perfetto. Sempre.
Beh, a me sta cosa da un fastidio assurdo, siamo umani, abbiamo fragilità e debolezze, e non dobbiamo sempre nasconderci o vergognarci di noi stessi, più nascondiamo fragilità e paure più queste ci avveleneranno la vita.
Sono stufa di nascondermi e di sentirmi inadeguata, io sono così, se ti sta bene ok, altrimenti ok lo stesso.
Per quanto riguarda il rispetto etc, ogni cosa deve avere il suo equilibrio, a me fa venire la pelle d'oca un discorso come quello del ragazzo che ho citato sopra, non siamo animali, non siamo puro istinto, siamo dotati di ragione, se una persona ci offende possiamo reagire, non ce lo impedisce nessuno (se non noi stessi), ma sempre in misura adeguata, così si sta in società, se non siamo capaci, è un altro discorso.
E la cattiveria non c'entra assolutamente nulla col farsi rispettare, sono due cose completamente diverse. Io non sto attaccando qualcuno gratuitamente, sto solo difendendo me.
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27-05-2016, 13:35
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#28
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Esperto
Qui dal: Jun 2009
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Quote:
Originariamente inviata da Gnar
Quanto alle mancanze di rispetto è chiaro: non mi auguro le coltellate ma, quella frase del papa "a chi mi insulta la mamma si aspetti un pugno" è stata per me come una ventata d'aria fresca.
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Ma il suo principale la pensava diversamente, o no?
Quindi evitasse di parlare a nome suo quando sproloquia in quel modo, con affermazioni quantomeno fuori luogo (ricordo che quella frase fu detta dopo la strage nella redazione di Charlie Hebdo, se l'avesse pronunciata chiunque altro si sarebbe beccato del fanatico fondamentalista).
Meglio il politically correct della legge del taglione.
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27-05-2016, 15:18
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#29
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Intermedio
Qui dal: May 2016
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Quote:
Originariamente inviata da Stregatta13
E' un esorcizzare la paura della morte e di tutto ciò che fa soffrire. Tutto qui. Non c'è niente di strano o malato o chessòio.
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Quindi è di questo che si tratta: della paura della morte? Perchè quella vignetta non parla di quello o, almeno, a me non sembra: li c'è qualcuno che per forzarti a uscire dalla tua "zona di comfort" UCCIDE una cosa a te indispensabile, tant'è che la tizia dice: "non so come farei senza". Il che può esser metaforico, potrebbe anche essere uno che ti fracassa la playstation, se quella rappresentasse la tua zona di comfort, o allontanasse tua madre, altro caso, ma tu hai scelto di parlare dei tuoi gatti... E mi starò anche sbagliando (dopotutto l'associazione cane => animale domestico è senza dubbio più spontanea), avrò anche preso un granchio per quanto riguarda la tua storia, ma se tu ci leggi solo la paura della morte, a mio modo di vedere, quantomeno travisi il messaggio.
Quote:
Per quanto riguarda il rispetto etc, ogni cosa deve avere il suo equilibrio, a me fa venire la pelle d'oca un discorso come quello del ragazzo che ho citato sopra, non siamo animali, non siamo puro istinto
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Non siamo puro istinto, ma siamo anche quello così come siamo anche animali... Anzi forse soprattutto. Negarlo è negare una parte di noi. E non può farci stare bene, non in eterno quantomeno.
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27-05-2016, 15:24
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#30
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Intermedio
Qui dal: May 2016
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Quote:
Originariamente inviata da Winston_Smith
Ma il suo principale la pensava diversamente, o no?
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Sì: il suo principale sì ma noi mica siamo Dio... Siamo fatti di carne ed ossa e soggetti a leggi diverse dal divino. Del resto il papa non ha mica detto "date un pugno al vostro prossimo mi raccomando" ha semplicemente detto "chi insulta senza ragione si aspetti una reazione" evidentemente perchè è normale che così possa essere.
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27-05-2016, 15:28
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#31
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Intermedio
Qui dal: May 2016
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Quote:
Originariamente inviata da Stregatta13
Sono stufa di nascondermi e di sentirmi inadeguata, io sono così, se ti sta bene ok, altrimenti ok lo stesso.
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Sono perfettamente d'accordo con te ed è proprio per questo che sostengo non si possa, in alcun modo, negare parte di noi. Che senso ha sostenere che l'uomo non sia un essere intrensicamente violento? La natura lo è, gli animali lo sono e lo siamo anche noi.
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27-05-2016, 15:29
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#32
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Esperto
Qui dal: Jun 2009
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Quote:
Originariamente inviata da Gnar
Sì: il suo principale sì ma noi mica siamo Dio... Siamo fatti di carne ed ossa e soggetti a leggi diverse dal divino.
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Non è quello che predica il Cristianesimo. Si dimettesse da papa e da sacerdote se la pensa così, oppure si fondasse una sua religione alternativa. Di gente in posizioni di rilievo che pensa che quelli di Charlie Hebdo "se la siano andata a cercare" ne abbiamo già troppa.
Trovo orribile quella frase detta da uno che per ruolo e cultura dovrebbe predicare ben altro.
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Ultima modifica di Winston_Smith; 27-05-2016 a 15:31.
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27-05-2016, 15:30
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#33
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Esperto
Qui dal: Jun 2009
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Quote:
Originariamente inviata da Gnar
Sono perfettamente d'accordo con te ed è proprio per questo che sostengo non si possa, in alcun modo, negare parte di noi. Che senso ha sostenere che l'uomo non sia un essere intrensicamente violento? La natura lo è, gli animali lo sono e lo siamo anche noi.
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L'uomo non è intrinsecamente un bel nulla, questo è un argomento per giustificare la violenza.
L'uomo può essere violento e può non esserlo (a differenza degli animali che non possono scegliere), dipende da lui.
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27-05-2016, 15:35
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#34
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Intermedio
Qui dal: May 2016
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Quote:
Originariamente inviata da Winston_Smith
L'uomo non è intrinsecamente un bel nulla, questo è un argomento per giustificare la violenza.
L'uomo può essere violento e può non esserlo (a differenza degli animali che non possono scegliere), dipende da lui.
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Non sono del tutto sicuro che sia così, a volte le circostanze non lasciano molte scelte purtroppo... Mi dispiace che tu la pensi così inoltre, ho detto chiaramente che non intendo giustificare la violenza ma solo riconoscerla, voi invece sembrate volerla negare a pieno.
Quelli di Charlie Hebdo hanno corso un rischio, nella vita si è liberi di correre rischi ma non si possono negare tali rischi a mio modo di vedere.
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27-05-2016, 15:38
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#35
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Esperto
Qui dal: Jun 2009
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Quote:
Originariamente inviata da Gnar
Non sono del tutto sicuro che sia così, a volte le circostanze non lasciano molte scelte purtroppo... Mi dispiace che tu la pensi così inoltre, ho detto chiaramente che non intendo giustificare la violenza ma solo riconoscerla, voi invece sembrate volerla negare a pieno.
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Ho appena finito di dire che l'uomo può essere violento, quindi non sto negando proprio un bel nulla mi pare.
Dire che invece la violenza sia una sua caratteristica intrinseca e metterlo sullo stesso piano degli animali (che non possono scegliere per natura) è giustificazionismo.
Quote:
Originariamente inviata da Gnar
Quelli di Charlie Hebdo hanno corso un rischio, nella vita si è liberi di correre rischi ma non si possono negare tali rischi a mio modo di vedere.
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Anche Falcone e Borsellino, immagino. Chi combatte la mafia si aspetti il tritolo?
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27-05-2016, 15:39
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#36
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Intermedio
Qui dal: May 2016
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Anche perchè ragazzi, vi ripeto: siamo dalla stessa parte. Voi non vi sentite riconosciuti per vari motivi per i quali non siete andati troppo nei particolari (stregatta ha parlato di gente che vuol credere che vada sempre tutto bene) io a volte non sento riconosciuta la mia rabbia e quella delle altre persone.
Che poi, come si è detto in altri topic mi pare, finiscono per votare Putin, Salvini e Donald Trump...
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27-05-2016, 15:40
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#37
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Intermedio
Qui dal: May 2016
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Quote:
Originariamente inviata da Winston_Smith
Anche Falcone e Borsellino, immagino. Chi combatte la mafia si aspetti il tritolo?
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Beh, questo mi pare ovvio...
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27-05-2016, 15:40
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#38
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Esperto
Qui dal: Jun 2009
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Quote:
Originariamente inviata da Gnar
Anche perchè ragazzi, vi ripeto: siamo dalla stessa parte. Voi non vi sentite riconosciuti per vari motivi per i quali non siete andati troppo nei particolari (stregatta ha parlato di gente che vuol credere che vada sempre tutto bene) io a volte non sento riconosciuta la mia rabbia e quella delle altre persone.
Che poi, come si è detto in altri topic mi pare, finiscono per votare Putin, Salvini e Donald Trump...
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...che sono appunto gente che propone ricette semplicistiche per trattare gli uomini come bestie: muri, armi, eserciti, barriere. Quindi ammettere che l'uomo è intrinsecamente violento equivale a dare ragione a questa gentaglia, non certo a togliere loro argomentazioni e voti.
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27-05-2016, 15:42
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#39
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Esperto
Qui dal: Jun 2009
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Quote:
Originariamente inviata da Gnar
Beh, questo mi pare ovvio...
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Mizzega, una cosa del genere non l'ha detta mai neanche Cossiga. Roba da far accapponare la pelle.
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27-05-2016, 15:43
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#40
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Intermedio
Qui dal: May 2016
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Quote:
Originariamente inviata da Winston_Smith
...che sono appunto gente che propone ricette semplicistiche per trattare gli uomini come bestie: muri, armi, eserciti, barriere. Quindi ammettere che l'uomo è intrinsecamente violento equivale a dare ragione a questa gentaglia, non certo a togliere loro argomentazioni e voti.
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A mio modo di vedere no, se riuscissimo ad ammettere i nostri "difetti" intrinsechi, probabilmente la gente sarebbe più calma. Io personalmente credo lo sarei. E' quando mi si dice che la mia rabbia non ha ragion d'essere che bestia lo divento davvero.
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