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30-03-2022, 11:24
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#21
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Esperto
Qui dal: Jan 1970
Messaggi: 1,041
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io....a 23 anni l'ho fatto. era una domenica pomeriggio di inizio giugno. c'era il sole. mio padre era in cantina, mio fratello davanti alla play, mia madre al lavoro. stavo fumando sul balcone. ero anoressica. avevo passato un altro sabato sera da sfigata esclusa dalla società ed ero stata presa in giro davanti a tutti ad una festa in piscina. avevano distrutto la macchina dei miei e certi tizi avevano vomitato nella mia borsa (per prendere in giro la ragazza che mi accompagnava, tradita davanti a tutti e diventata in un nano secondo sclerotica come poche). mi sentivo stanca, senza via d'uscita alla mia condizione. ero diventata anoressica per piacere ai ragazzi e nessuno mi aveva voluto. avevo cambiato giro di amicizie e mi avevano preso in giro ad una festa. ero stata usata e buttata dall'unico che credevo mi amasse. insomma...la mia vita faceva schifo. ho preso le mie gocce, mischiate ad altre cose e mi sono messa a letto con una bella lettera sulla scrivania. presa in tempo verso l'ora di cena. ho iniziato un percorso terapeutico. sospeso dopo 3 anni. ora prendo le pastiglie senza nessun controllo. nessun psicologo mi segue. vivo da sola. gestisco un attività che mi toglie il tempo da dedicare a me. non mi sforzo più di cambiare le cose. ho programmato un altra data.
questa volta so che nessuno verrà a svegliarmi per la cena, per evitare di essere recuperata ancora taglierò anche le vene. io mi arrendo proprio. non vale la pena vivere. se il mondo non va bene per me...perchè continuare?
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30-03-2022, 12:55
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#22
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Banned
Qui dal: Mar 2008
Messaggi: 14,153
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Mi spiace per questa ragazza non ho ben capito se il problema sono i ragazzi,e lintroversione.il consiglio che do e di tenere botta,ha comunque un attività e vive sola non mi pare poco.forza e coraggio
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30-03-2022, 15:37
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#23
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Esperto
Qui dal: Jan 1970
Messaggi: 1,041
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Quote:
Originariamente inviata da vikingo
Mi spiace per questa ragazza non ho ben capito se il problema sono i ragazzi,e lintroversione.il consiglio che do e di tenere botta,ha comunque un attività e vive sola non mi pare poco.forza e coraggio
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non sono solo i ragazzi. non ho mai avuto neanche un amica che restasse.
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30-03-2022, 17:17
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#24
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Intermedio
Qui dal: Aug 2012
Messaggi: 238
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Diciamolo chiaramente, è vero che si tratta sempre di patolgie mentali, la tua questione Heater mi pare che abbia alla base la depressione (non lo so scusa, se sbaglio, provo solo a dare una spiegazione). Sappiamo tutti che cos'è la depressione, forse quasi tutti ne abbiamo sofferto almeno per un periodo nella vita, e in questo caso la depressione ti ha portato a tutta una serie di evoluzioni anche complesse, e a tutto quello che ti è successo.
Ma quando alla base hai qualcosa nel cervello che non funziona, stiamo parlando ad esempio di disturbo ossessivo compulsivo esagerato, oppure di ossessioni pure, qui non c'è depressione, qui è cervello che proprio non sta funzionando, ed è molto difficile uscirne, perché questo diventa qualcosa che sembra diventare parte della tua personalità, ti cambia definitivamente, diciamolo non sei proprio più normale nel vero senso della parola. E' questo che ti causa sofferenza, qualcosa di veramente impossibile da controllare, tu vorresti stare bene, forse non sei nemmeno depresso, ma non puoi stare bene o comportarti normalmente perché è il tuo cervello che non funziona bene. Se non esci più di casa e non riesci ad uscire per nulla al mondo è un problema gigantesco, e in questa situazione non pupi avere amici, non puoi curarti, non puoi fare le minime cose della vita, anche le più semplici (figuriamoci avere una relazione, impossibile), e in più soffri.
Se si è giovani e in preda alla depressione, anche se ci sono altre patologie aggiunte a questo, tutto sommato secondo me una speranza c'è, "se sei matto" non c'è speranza di guarire, che di per sé non sarebbe un problema, ma soffri, è questo il problema.
Io credo che nel tuo caso si possa uscrine almeno parzialmente, prima o poi, almeno la speranza c'è.
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Ultima modifica di Rockson; 30-03-2022 a 17:20.
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31-03-2022, 09:39
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#25
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Esperto
Qui dal: Jan 1970
Messaggi: 1,041
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Quote:
Originariamente inviata da Rockson
Diciamolo chiaramente, è vero che si tratta sempre di patolgie mentali, la tua questione Heater mi pare che abbia alla base la depressione (non lo so scusa, se sbaglio, provo solo a dare una spiegazione). Sappiamo tutti che cos'è la depressione, forse quasi tutti ne abbiamo sofferto almeno per un periodo nella vita, e in questo caso la depressione ti ha portato a tutta una serie di evoluzioni anche complesse, e a tutto quello che ti è successo.
Ma quando alla base hai qualcosa nel cervello che non funziona, stiamo parlando ad esempio di disturbo ossessivo compulsivo esagerato, oppure di ossessioni pure, qui non c'è depressione, qui è cervello che proprio non sta funzionando, ed è molto difficile uscirne, perché questo diventa qualcosa che sembra diventare parte della tua personalità, ti cambia definitivamente, diciamolo non sei proprio più normale nel vero senso della parola. E' questo che ti causa sofferenza, qualcosa di veramente impossibile da controllare, tu vorresti stare bene, forse non sei nemmeno depresso, ma non puoi stare bene o comportarti normalmente perché è il tuo cervello che non funziona bene. Se non esci più di casa e non riesci ad uscire per nulla al mondo è un problema gigantesco, e in questa situazione non pupi avere amici, non puoi curarti, non puoi fare le minime cose della vita, anche le più semplici (figuriamoci avere una relazione, impossibile), e in più soffri.
Se si è giovani e in preda alla depressione, anche se ci sono altre patologie aggiunte a questo, tutto sommato secondo me una speranza c'è, "se sei matto" non c'è speranza di guarire, che di per sé non sarebbe un problema, ma soffri, è questo il problema.
Io credo che nel tuo caso si possa uscrine almeno parzialmente, prima o poi, almeno la speranza c'è.
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gentilissimo. davvero. questo forum sta diventando sempre più una gabbia di leoni dietro ad una tastiera.
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31-03-2022, 11:31
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#26
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Esperto
Qui dal: Dec 2019
Ubicazione: Monsters in the parasol
Messaggi: 2,706
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La definizione di normalità è fortemente stereotipata per i bisogni di una ipotetica collettività che poi a conti fatti è sempre a vantaggio di pochi, non certo per quelli del singolo. Amicizie, partner, famiglie fanno girare l'economia. Una persona che sta sempre chiusa in casa non produce e non consuma nulla per cui è denigrato. La favola che felicità venga dai rapporti umani che siano amicizie ed intimità è appunto una cazzata costruita ad arte per far girare la macchina capitalista, soffriamo per queste mancanze perché ci viene imposto di soffrirne e non perché siano le reali necessità dell'individuo in quanto tale e non ingranaggio di un meccanismo infernale.
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31-03-2022, 15:24
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#27
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Esperto
Qui dal: Jul 2007
Messaggi: 735
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Quote:
Originariamente inviata da Heather
gentilissimo. davvero. questo forum sta diventando sempre più una gabbia di leoni dietro ad una tastiera.
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Aspè Heater, io credo che il "Tu" di Rockson fosse un Tu generico, quando parla del cervello che non funziona bene, e che nel tuo caso ritiene invece si tratti di depressione e quindi la speranza di uscirne ci sia. Cioè ha distinto i casi in cui la depressione interviene su una persona che non ha altri problemi psicologici (doc e simili) e quelli in cui alla base invece ci sono diversi disagi (comunque curabili a mio modesto avviso).
Scusate se mi intrometto ma almeno mi sembra di aver capito così.
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31-03-2022, 18:36
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#28
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Intermedio
Qui dal: Aug 2012
Messaggi: 238
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Quote:
Originariamente inviata da Heather
gentilissimo. davvero. questo forum sta diventando sempre più una gabbia di leoni dietro ad una tastiera.
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Guarda che non hai capito niente di quello che ho scritto, o forse ho usato parole sbagliate non lo so. Te lo dico in modo più semplice: quello matto e irrecuperabile sono io, o quelli come me. Tu invece puoi avere una speranza.
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31-03-2022, 18:46
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#29
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Intermedio
Qui dal: Aug 2012
Messaggi: 238
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Quote:
Originariamente inviata da FolleAnonimo
E allora alla fine è sempre il problema della definizione di normalità.
Perché dovrebbe essere un problema non uscire più di casa? e perché fare qualcosa al mondo dovrebbe essere cosi fondamentale?
Perché non ci può essere serenità nel accettare di essere inutili e che non esiste niente in questa realtà se non solamente il tram-tram quotidiano.
Avere amici per esattamente quale motivo? Deve per forza entusiasmarti il contatto umano per essere "normale"?
Sopratutto con queste realtà come si fa a considerare le amicizie qualcosa di salutare? Posso pensare all'amicizia come un pensiero romanzato ma poi cos'è realmente? Impegni, sfruttamenti, necessità e bisogni, una menata che ti rende più triste che felice.
Questo discorso anche per le relazioni intime, con quanta leggerezza si pensa di accoppiarsi? Mi viene l'ansia solo a pensarci, quanto mi costano i momenti d'intimità? Non vale la candela questo percorso e se è normale accettarlo fanculo, non è per me, e sono anche stufo di vergognarmene.
E infine la sofferenza, fastidiosa, andare a letto e dirsi sottovoce "quanto vorrei un amico" e sono tutte cazzate per le motivazioni sopracitate.
Si, fa diventare matti che la soluzione non sia la soluzione e si dice di arrendersi, a chi? a cosa? dove, come, perchè, ti arrendi e poi?
A me normale non dice proprio niente, come arrendersi, sono discorsi per l'ometto con il cappello in testa che si sveglia tutte le mattine.
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Sarei anche d'accordo con te, infatti non ho mai sofferto di solitudine, sono sempre stato benissimo e persino molto meglio da solo, mi riferisco soprattutto alle amicizie, su questo sono d'accordo al 100% con te.
Ma per lo stare in casa, beh io so quello che signifcava uscire, quella sensazione di libertà era una delle cose che più adoravo della mia gioventù, l'essere "normale" l'ho vissuto in passato, ero esattamente l'opposto di adesso, non stavo mai in casa, e questo mi faceva stare bene, anzi addirittura mi bastava quella sensazione da vagabondo per sentirmi bene, quella di cui ho vissuto da sempre, fino a circa 35 anni. Il non riuscire più ad uscire di casa per certi aspetti lo tollero, per certi aspetti mi ci sento anche bene, ma non è quello che vorrei. L'autoreclusione totale non è proprio il massimo, nessuno credo vi aspirerebbe nella vita. Quando questa è legata ad ossessioni di vario tipo, a compulsioni, quando è così da anni diventa sempre più dura.
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Ultima modifica di Rockson; 31-03-2022 a 18:49.
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31-03-2022, 23:33
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#30
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Esperto
Qui dal: Jan 2017
Ubicazione: Toscana/Bologna
Messaggi: 4,711
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Quote:
Originariamente inviata da FolleAnonimo
E allora alla fine è sempre il problema della definizione di normalità.
Perché dovrebbe essere un problema non uscire più di casa? e perché fare qualcosa al mondo dovrebbe essere cosi fondamentale?
Perché non ci può essere serenità nel accettare di essere inutili e che non esiste niente in questa realtà se non solamente il tram-tram quotidiano.
Avere amici per esattamente quale motivo? Deve per forza entusiasmarti il contatto umano per essere "normale"?
Sopratutto con queste realtà come si fa a considerare le amicizie qualcosa di salutare? Posso pensare all'amicizia come un pensiero romanzato ma poi cos'è realmente? Impegni, sfruttamenti, necessità e bisogni, una menata che ti rende più triste che felice.
Questo discorso anche per le relazioni intime, con quanta leggerezza si pensa di accoppiarsi? Mi viene l'ansia solo a pensarci, quanto mi costano i momenti d'intimità? Non vale la candela questo percorso e se è normale accettarlo fanculo, non è per me, e sono anche stufo di vergognarmene.
E infine la sofferenza, fastidiosa, andare a letto e dirsi sottovoce "quanto vorrei un amico" e sono tutte cazzate per le motivazioni sopracitate.
Si, fa diventare matti che la soluzione non sia la soluzione e si dice di arrendersi, a chi? a cosa? dove, come, perchè, ti arrendi e poi?
A me normale non dice proprio niente, come arrendersi, sono discorsi per l'ometto con il cappello in testa che si sveglia tutte le mattine.
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vabbè, normale o meno non conta nulla. Quel che conta è stare bene. Se qualcuno sta bene senza fare nulla, senza uscire di casa, senza amici etc... non c'è nessuna problema, buon per lui!
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31-03-2022, 23:40
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#31
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Esperto
Qui dal: Jan 2017
Ubicazione: Toscana/Bologna
Messaggi: 4,711
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Quote:
Originariamente inviata da FolleAnonimo
Ma non si sta bene perché è una situazione disprezzata da fuori, come ha detto @Black_Hole_Sun, non fai girare l'economia.
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se a una persona non interessa avere rapporti con gli altri, non dovrebbe importargliene molto se viene giudicato strano o di scarso valore per i propri comportamenti.
Può andarsene a vivere in una casetta in collina, autoprodursi buona parte del cibo, andare ogni tanto in città per prendere lo stretto necessario...
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01-04-2022, 00:17
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#32
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Esperto
Qui dal: Jan 2017
Ubicazione: Toscana/Bologna
Messaggi: 4,711
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Quote:
Originariamente inviata da FolleAnonimo
Tutto molto bello ma realisticamente pensiamo a cosa è successo per esempio con il "redditto di cittadinanza", come chi ne ha usufruito si è fatto mettere un bersaglio sulla testa, obbligato a cercare un lavoro sottopagato a cento chilometri da casa sotto la minaccia del reddito tolto.
Puoi fregartene del giudizio del prossimo ma in questo caso condiziona il tuo mantenimento.
Gli autoreclusi vivono soltanto perchè c'è un genitore 80enne che gli mantiene, vivo con la pensione o morto con l'eredita.
Tutti i discorsi della casetta, nemmeno immagino quanto disagio per organizzarsi.
La tranquillità non è solo nei riguardi delle persone, ma anche la burocrazia per esempio, il solo fatto d'esistere lontano dalla luce del sole.
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ma qua non è un problema di giudizio degli altri. Il fatto è per campare purtroppo servono i soldi.
La nostra libertà è limitata dal fatto che se non si è ricchi bisogna in qualche modo guadagnare. Quindi ci si può autorecludere solo fino a un certo punto.
Vivere lontano dalla società non può che essere scomodo, l'accesso a tante risorse diventa difficile.
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01-04-2022, 00:37
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#33
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Esperto
Qui dal: Aug 2013
Ubicazione: Roma
Messaggi: 28,037
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Quote:
Originariamente inviata da FolleAnonimo
Ma non si sta bene perché è una situazione disprezzata da fuori, come ha detto @Black_Hole_Sun, non fai girare l'economia.
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no, non è che non si sta bene perché è disprezzata da fuori, non si sta bene proprio. E mi azzardo di dire "in senso assoluto". Non ho mai sentito nessuno dire di stare bene a vivere isolato dal mondo, a parte gli eremiti che si vedono nei documentari, ma anche quelli hanno contatti, visitatori e giornalisti.
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01-04-2022, 00:42
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#34
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Esperto
Qui dal: Aug 2013
Ubicazione: Roma
Messaggi: 28,037
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Quote:
Originariamente inviata da FolleAnonimo
Tutto molto bello ma realisticamente pensiamo a cosa è successo per esempio con il "redditto di cittadinanza", come chi ne ha usufruito si è fatto mettere un bersaglio sulla testa, obbligato a cercare un lavoro sottopagato a cento chilometri da casa sotto la minaccia del reddito tolto.
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Sono favorevole al RDC, ma onestamente mi sembra anche giusto che ti chiedano di lavorare. ci sono tante posizioni lavorative da ricoprire e mi sembra assurdo regalare soldi senza avere niente in cambio. Che poi quasi nessuno di quelli che prendono il reddito sono andati a fare i lavori. Cmq chi prende quel reddito sono persone inadatte al lavoro, o perché problematiche, o perché non hanno mai lavorato, etc. e sono le stesse aziende a rifiutarli o a non richiederle, e quindi poi continuano tranquillamente a prendere il reddito.
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01-04-2022, 01:18
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#35
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Principiante
Qui dal: Jun 2015
Messaggi: 98
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a volte ci penso anche io purtroppo.
Ci sono aspetti della mia vita che ho saputo valorizzare. Ad esempio ho un buon lavoro. A livello personale sono riuscito a laurearmi, trovare un lavoro, addirittura comprare un'appartamento. In teoria dovrei essere molto soddisfatto. Però non è così.
Sono molto ma molto limitato nei rapporti sociali. Non riesco a trovare assolutamente interesse nel socializzare con persone, ma soprattutto a fare nuove conoscenze. Ho paura. Mi sento una nullità e una persona negativa. A volte penso che porto soltanto sfortuna e tanta tristezza al prossimo, pensieri brutti che non fanno altro che farmi isolare dal mondo esterno continuamente. Non faccio altro che lavorare e lavorare, fare casa/lavoro.
E' come se da 20 anni ad oggi non faccia altro che Resistere. E' una parola che plasma il mio essere. Resistere ogni giorno, abbandonato alla routine quotidiana lavorativa, rientro a casa e mi sento totalmente vuoto. Oltretutto, sono molto demotivato in quanto credevo, che questo modo di vivere, il Resistere (che per me è una maledizione) si fosse spezzata 2 anni fa quando ho conosciuto una persona che poteva essere un potenziale Fidanzato, che invece si è rivelato un manipolatore/bugiardo che mi ha preso in giro. Cosa che non ha fatto altro che aumentare le mie preoccupazioni. Sono ormai molti mesi che non ho più interesse a conoscere qualcuno. La psicologa ha detto che sono stato sfortunato, che devo riprovare e cercare di uscire dal guscio, che prima o poi la persona giusta la troverò anche io. Francamente io ho paura, ma non solo degli altri. Penso che non augurerei a nessuno di aver a fianco qualcuno come me. Mi sento totalmente inutile, noioso, vecchio, brutto. Una depressione maggiore che non riesco assolutamente a far scomparire. E visto che la depressione è una malattia, mi sento di conseguenza malato mentale.
Oltretutto, essendo già di mio molto chiuso soprattutto a livello fisico, non riesco ad avere rapporti sessuali. L'unico rapporto sessuale che ho avuto è stato con questa persona, che inizialmente, mi ha supportato e aiutato nell'affettività e anche nella sfera sessuale. Ora sono totalmente isolato e chiuso, se penso al sesso provo un senso di forte disgusto, disinteresse. Zero Libido.
A volte penso che una vita così non ha proprio senso. Che senso ha svegliarsi per andare a lavoro? cerco di farmelo bastare in quanto faccio un lavoro che ritengo essere molto nobile (sono un Infermiere), aiutare gli altri mi piace e mi dà un senso di gratificazione personale. So benissimo che non posso continuare così, ma ormai è un'inerzia irrefrenabile, è davvero difficile. I miei genitori sono molto preoccupati, ho perso interesse anche a frequentarLi, non trovo alcun punto in comune nè con mio padre, nè con mia madre. A volte capita che andiamo a mangiare assieme, ma a parte le solite discussioni "come va il lavoro, come stanno i nonni, come sta mia sorella e il mio nipote", non ci sono tanti punti di incontro.
Oltretutto i miei genitori non conoscono e/o non sono partecipi riguardo la mia vita relazionale/sociale, nè riguardo il mio orientamento sessuale (omo). A lavoro idem. E' terribilmente frustrante, è vivere con una maschera in maniera permanente, che fa parte del mio volto.
Cerco di dedicarmi alle mie passioni personali, sono un tipo abbastanza Nerd. Mi sento molto molto solo. Mai patita così tanto la solitudine come in questo periodo. Sicuramente a 50 anni non ci arriverò mai, spero almeno di superare i 40... se non dovessero cambiare le cose (e più vado avanti meno probabilità ci sono) penso che la voglia di arrendersi giungerà a livelli massimi.
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01-04-2022, 01:28
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#36
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Banned
Qui dal: Jul 2007
Messaggi: 144
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io vorrei uscire da questo maledetta apatia, trovare qualcosa che mi stimoli... fare qualcosa che non sia stare anni su sto cazzo di divano!!!
Ma cosa cavolo potrei fare essendo ormai sulla quarantina inoltrata....
lavoro non lo trovo... vita sociale quasi inesistente (per fortuna QUASI, perchè sono riuscito a farmi un paio di amici una delle poche fortune che ho avuto nella vita, anche se loro hanno la loro vita essendo sposati con figli e ci si vede ogni morte di papa)...
DEVO SVEGLIARMI, DEVO DARMI UNA MOSSA CAZZO!!!!
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01-04-2022, 02:03
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#37
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Banned
Qui dal: Mar 2008
Messaggi: 14,153
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Ma meta mese prenderò anche io i 500 di reddito a proposito.meno male che l'anno inventato.
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01-04-2022, 06:44
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#38
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Esperto
Qui dal: Dec 2019
Ubicazione: Monsters in the parasol
Messaggi: 2,706
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Quote:
Originariamente inviata da syd_77
no, non è che non si sta bene perché è disprezzata da fuori, non si sta bene proprio. E mi azzardo di dire "in senso assoluto". Non ho mai sentito nessuno dire di stare bene a vivere isolato dal mondo, a parte gli eremiti che si vedono nei documentari, ma anche quelli hanno contatti, visitatori e giornalisti.
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Certo che non si sta bene perché siamo animali sociali, ma riflettendo su quella che è diventata oggi la socialità a me personalmente mette più depressione della solitudine. Se poi non sei più un ragazzino ma un uomo adulto devi pure rendere conto di quello che fai di chi sei ed è tutta una competizione nei discorsi, è come piazzare un calciatore del campionato amatori in serie A, che fine vuoi che faccia? Io ho provato a riprendere la socialità prima della pandemia, mi ha fatto ammalare ancora di più.
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01-04-2022, 08:12
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#39
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Esperto
Qui dal: Aug 2013
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Messaggi: 28,037
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Quote:
Originariamente inviata da Black_Hole_Sun
Certo che non si sta bene perché siamo animali sociali, ma riflettendo su quella che è diventata oggi la socialità a me personalmente mette più depressione della solitudine. Se poi non sei più un ragazzino ma un uomo adulto devi pure rendere conto di quello che fai di chi sei ed è tutta una competizione nei discorsi, è come piazzare un calciatore del campionato amatori in serie A, che fine vuoi che faccia? Io ho provato a riprendere la socialità prima della pandemia, mi ha fatto ammalare ancora di più.
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Si anche io prima della pandemia avevo ripreso un po', ma era più lo stress che il divertimento, non tanto per i confronti, anche perché ho scelto gente non fanatica o competitiva, ma proprio perché.. ci sono un sacco di equivoci, di gente che una volta ti cerca, ci stai bene e poi dopo ti manca di rispetto, o sparisce. Alla fine sto da solo. Sono diventato uno che neanche sa più parlare, vestire, etc. una specie di barbone col tetto.
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01-04-2022, 10:44
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#40
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Intermedio
Qui dal: Aug 2012
Messaggi: 238
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Quote:
Originariamente inviata da syd_77
Si anche io prima della pandemia avevo ripreso un po', ma era più lo stress che il divertimento, non tanto per i confronti, anche perché ho scelto gente non fanatica o competitiva, ma proprio perché.. ci sono un sacco di equivoci, di gente che una volta ti cerca, ci stai bene e poi dopo ti manca di rispetto, o sparisce. Alla fine sto da solo. Sono diventato uno che neanche sa più parlare, vestire, etc. una specie di barbone col tetto.
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Non ho risposto ai tuoi messaggi, ma li ho letti con attenzione, e mi rendo conto che siamo molto simili non solo nella condizione attuale, anche dal punto di vista di come vediamo le cose del mondo. Anche questa "visione" del barbone sotto un tetto, mi ci ritrovo moltissimo in questa definizione. Non parlo più con nessuno, non vedo più nessuno, non si può dire che tutto questo possa essere positivo, anche se c'è chi ci vede degli aspetti positivi in cui si riesca a star bene, e che è vero in parte possono esserci. Non sono gli stereotipi, il consumismo o altro, questo aspetti che per me non hanno mai contato nulla, ma proprio il rendersi conto che non è nella natura umana (o anche animale) autorecludersi, tutto qui. Non essendo un fatto naturale penso che non possa far stare bene in senso assoluto, fisico, psichico. E poi soprattutto c'è il ricordo di quando stavo bene.
Per rispondere ad un utente poco sopra, quando stavo bene, ovvero moltissimi anni fa, ma sicuramente fino ai 30 anni, non era necessariamente il dover raggiungere qualcosa ad ogni costo, era proprio la pura e semplice sensazione di libertà a farmi stare bene, anche quando andavo in giro e non facevo nulla, ma stavo da solo in riva al lago, o in mezzo alla natura, o sentivo il vento sulla faccia mentre andavo in moto, o mangiavo qualcosa al bar senza tornare a casa (che a quei tempi era quasi un albergo) e poi mi vedevo dopo cena con gli amici. Ho avuto una vita quasi normale e per me era sinonimo di vita. Avendolo vissuto so distinguere benissimo la differenza con la situazione attuale totalmente diversa (che dura da 15-20 anni) rispetto a quella precedente.
Poi sulla questione dell'utente che diceva che noi possiamo permetterci di stare autoreclusi solo perché c'è un anziano genitore che ci mantiene (FolleAnonimo mi pare), è vero, ma uno che non riesce ad uscire di casa ti sembra normale? Bene, sappi che io non ho mai usufruito di nessun reddito o assistenza di qualunque tipo, nessun sussidio o altro, non ho mai avuto un euro dallo stato per la mia condizione totalmente lnvalidante, e sai perché? La spiegazione è molto semplice: perché non riesco ad uscire di casa, anche per fare delle visite di qualunque tipo, anche per fare richieste di sostegni o altro.
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Ultima modifica di Rockson; 01-04-2022 a 11:04.
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