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31-08-2017, 12:43
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#21
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Esperto
Qui dal: Aug 2013
Ubicazione: Roma
Messaggi: 28,117
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Quote:
Originariamente inviata da dotrue
qualcuno che si è sposato per la prima volta a 50-60 anni, e nn sono certo persone con grosse problematiche.
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Ecco appunto, non hanno grosse problematiche. La speranza e il ribaltare le sorti della vita sono appannaggio di chi è sano.
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31-08-2017, 13:08
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#22
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Esperto
Qui dal: Apr 2012
Ubicazione: Mulholland dr.(Roma)
Messaggi: 16,085
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Quote:
Originariamente inviata da Svalvolato
Credo che a 40-50 uno possa perlopiù ambire a quello che resta sul mercato per non rimanere solo.
Forse Alceste rimpiange soprattutto gli anni della gioventù, quando la "tavola è ancora imbandita".
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31-08-2017, 13:29
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#23
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Principiante
Qui dal: Nov 2010
Messaggi: 58
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Mi pare di avere qualche annetto in più di voi, il che potrebbe essere un segnale positivo essere arrivato così avanti e al tempo stesso negativo perché può voler dire che non se ne esce.
Brevemente riassumo la mia non vita, che ad occhi esterni può sembrare una vita normale. Ho sofferto di problemi in adolescenza tanto da dover ricorrere a psicologi (devo dire con risultati non troppo entusiasmanti ). Sono riuscito a sposarmi e ritagliarmi uno stile di vita sopportabile in cui sono riuscito ad evitare molti eventi sociali con la complicità di mia moglie molto comprensiva e finendo per fare un lavoro anonimo e senza possibilità di molte soddisfazioni professionali. Ho avuto una figlia che ha aumentato i momenti di interazione sociale ma sempre abbastanza sotto controllo. Purtroppo da un paio di anni è come se fossi ripiombato in una crisi molto simile a quella di trenta anni fa e a differenza di allora abbiamo allacciato rapporti con alcune coppie e a me reca disturbo ogni volta che ci si deve incontrare mentre mia moglie questo giro pare non sia più comprensiva come anni fa e tenga a questa amicizia (e posso anche capirla ). In più i colleghi di lavoro con cui ho sempre intrattenuto rapporti cordiali in ufficio, da qualche tempo hanno deciso di fare il grande passo e vogliono incontrarsi spesso nelle serate. E io non capisco perché in ufficio mi sento a mio agio mentre sono terrorizzato ad uscire con le stesse persone. E in tutto questo sono finito in una sorta di depressione a questa specie di attacco da tutti i fronti che mi trovo a dover affrontare molto spesso. Le sensazioni che provo in questo momento è che vorrei mollare tutto, famiglia e lavoro e trasferirmi in un posto nuovo per ritagliarmi una vita nuova a misura delle mie esigenze, dato che non riesco a stare bene con gli altri. Oppure sempre più spesso penso che sia arrivato il momento di farla finita con questa recita che è stata la mia vita.
Grazie per avermi ascoltato.
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31-08-2017, 14:24
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#24
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Avanzato
Qui dal: Mar 2017
Ubicazione: pavia
Messaggi: 416
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pare incredibile, ma è da qualche mese che faccio le tue stesse osservazioni....
in più in questo periodo, sento di aver perso una parte di me e la fiducia di dare una piccolo svolta in positive in alcuni ambiti della mia vita.
ho sempre dato retta ad una voce interiore che mi spronava a non arrendermi ad andare avanti...ora la percepisco sempre più debole, quasi un refolo di vento perso nel deserto notturno delle illusioni.
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31-08-2017, 14:25
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#25
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Esperto
Qui dal: Aug 2009
Ubicazione: Italia
Messaggi: 1,004
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Quote:
Originariamente inviata da Roland68
Mi pare di avere qualche annetto in più di voi, il che potrebbe essere un segnale positivo essere arrivato così avanti e al tempo stesso negativo perché può voler dire che non se ne esce.
Brevemente riassumo la mia non vita, che ad occhi esterni può sembrare una vita normale. Ho sofferto di problemi in adolescenza tanto da dover ricorrere a psicologi (devo dire con risultati non troppo entusiasmanti ). Sono riuscito a sposarmi e ritagliarmi uno stile di vita sopportabile in cui sono riuscito ad evitare molti eventi sociali con la complicità di mia moglie molto comprensiva e finendo per fare un lavoro anonimo e senza possibilità di molte soddisfazioni professionali. Ho avuto una figlia che ha aumentato i momenti di interazione sociale ma sempre abbastanza sotto controllo. Purtroppo da un paio di anni è come se fossi ripiombato in una crisi molto simile a quella di trenta anni fa e a differenza di allora abbiamo allacciato rapporti con alcune coppie e a me reca disturbo ogni volta che ci si deve incontrare mentre mia moglie questo giro pare non sia più comprensiva come anni fa e tenga a questa amicizia (e posso anche capirla ). In più i colleghi di lavoro con cui ho sempre intrattenuto rapporti cordiali in ufficio, da qualche tempo hanno deciso di fare il grande passo e vogliono incontrarsi spesso nelle serate. E io non capisco perché in ufficio mi sento a mio agio mentre sono terrorizzato ad uscire con le stesse persone. E in tutto questo sono finito in una sorta di depressione a questa specie di attacco da tutti i fronti che mi trovo a dover affrontare molto spesso. Le sensazioni che provo in questo momento è che vorrei mollare tutto, famiglia e lavoro e trasferirmi in un posto nuovo per ritagliarmi una vita nuova a misura delle mie esigenze, dato che non riesco a stare bene con gli altri. Oppure sempre più spesso penso che sia arrivato il momento di farla finita con questa recita che è stata la mia vita.
Grazie per avermi ascoltato.
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Il fatto di esserti sposato ed aver avuto una figlia per chi è "simil fobico" è già un grosso traguardo raggiunto, percui credo che tu abbia tutte le carte in regola per riprenderti dalla tua crisi.
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31-08-2017, 14:42
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#26
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Principiante
Qui dal: Nov 2010
Messaggi: 58
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Quote:
Originariamente inviata da Lory
Il fatto di esserti sposato ed aver avuto una figlia per chi è "simil fobico" è già un grosso traguardo raggiunto, percui credo che tu abbia tutte le carte in regola per riprenderti dalla tua crisi.
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Lo spero, anche se è difficile riprendersi da un crollo rispetto alle posizioni raggiunte. È come se fossero venute a meno delle certezze che hanno incrinato il mio sottile equilibrio e adesso annaspo alla ricerca di un nuovo stato che mi riporti ad una vita sopportabile.
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31-08-2017, 14:54
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#27
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Esperto
Qui dal: Jan 2014
Messaggi: 1,854
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lasciamo perdere và....io ultimamente sto parecchio giù.....i 30 anni ti iniziano a dare una bella botta purtroppo quando sei logorato dai rimpianti, dalla frustrazione per il tuo passato...
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31-08-2017, 14:56
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#28
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Esperto
Qui dal: May 2014
Ubicazione: TV
Messaggi: 2,426
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Quote:
Originariamente inviata da syd_77
Ecco appunto, non hanno grosse problematiche. La speranza e il ribaltare le sorti della vita sono appannaggio di chi è sano.
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Però sta a significare che nn è la vita a sbarrarti le porte, sono i problemi. Invece mi sembrava che il messaggio passato fosse che, difficoltà o no, a una certa età tutto il destino è segnato. Io cerco sempre di darmi una speranza: sicuramente questa nn smuove le cose, ma almeno nn ti fa affondare
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31-08-2017, 18:15
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#29
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Intermedio
Qui dal: Jan 2013
Ubicazione: Milano
Messaggi: 181
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Quote:
Originariamente inviata da Roland68
In più i colleghi di lavoro con cui ho sempre intrattenuto rapporti cordiali in ufficio, da qualche tempo hanno deciso di fare il grande passo e vogliono incontrarsi spesso nelle serate. E io non capisco perché in ufficio mi sento a mio agio mentre sono terrorizzato ad uscire con le stesse persone.
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Anche per me è lo stesso con i miei colleghi di lavoro, era la stessa cosa anche quando andavo a scuola. Come se riuscissi a socializzare solo in determinati contesti. Evidentemente quello che ci spaventa di più è dovuto al fatto che a lavoro\scuola ci sono delle regole da rispettare, mentre fuori da questi contesti c'è più libertà e questa ci spaventa.
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31-08-2017, 18:33
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#30
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Avanzato
Qui dal: Nov 2016
Messaggi: 420
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Quote:
Originariamente inviata da Gp6991
Anch'io mi sento così anche se ho solo 21 anni. Però, come già detto, per cambiare le cose occorre sbattersi e non poco.
Vorrei una compagnia, una ragazza, una vita piacevole da normale 21enne, ma per averla serve un impegno grandissimo e io non lo sapevo fino a qualche anno fa, perché davo per scontata un'esistenza del genere e quindi, al contrario dei miei coetanei che iniziavano a costruire le fondamenta, io non ho fatto nulla per favorire la realizzazione di tutto ciò.
Però, al contrario di Mars, io non credo di aver perso o sfruttato male le occasioni... penso piuttosto di non averne avuta alcuna, per lo meno significativa . In parte questo può essere un'attenuante, ma vuol dire anche che non sono stato in grado di crearmi occasioni.
Anche io ormai mi "coccolo" con la mia vita piatta, che di per sé è una certezza e gli stimoli per cambiare mancano, probabilmente perché non c'è questa sfrenata necessità di farlo (?).
È vero che sono ancora in tempo, ma i miei anni buttati (i migliori) non mi verranno restituiti e questo è già un gran rimpianto. Inoltre, per come sto ora e per come vanno le cose, la probabilità che la mia situazione resti invariata oltre i 25 (o anche i 30) anni è molto elevata.
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Ma, io questa concezione che la propria vita dipende da quello che fa l'interessato l'ho buttata a mare da tempo. Se non vissuto come hanno vissuto altri è colpa mia? Ma, scherziamo?
Io credo che ogni cosa nell'Universo sia in relazione con ciò che lo circonda. Può uno che nasce in un'isola deserta e che rimane lì per tutta la vita diventare un fisico nucleare, per quanta intelligenza abbia? Non credo. Nessuno si fa da solo. Io credo che sia l'ambiente a essere distruttivo.
E poi, la penso come Spinoza. L'uomo non fa quello che vuole. Fa quello che gli fa fare la propria natura innata.
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31-08-2017, 18:46
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#31
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Banned
Qui dal: Aug 2017
Ubicazione: Ushuaia
Messaggi: 326
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Quote:
Originariamente inviata da Aliquis
Ma, io questa concezione che la propria vita dipende da quello che fa l'interessato l'ho buttata a mare da tempo. Se non vissuto come hanno vissuto altri è colpa mia? Ma, scherziamo?
Io credo che ogni cosa nell'Universo sia in relazione con ciò che lo circonda. Può uno che nasce in un'isola deserta e che rimane lì per tutta la vita diventare un fisico nucleare, per quanta intelligenza abbia? Non credo. Nessuno si fa da solo. Io credo che sia l'ambiente a essere distruttivo.
E poi, la penso come Spinoza. L'uomo non fa quello che vuole. Fa quello che gli fa fare la propria natura innata.
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Verissimo, quello che vogliamo noi non conta quasi nulla, e spesso sono le nostre stesse azioni ad avere conseguenze imprevedibili.
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31-08-2017, 19:08
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#32
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Banned
Qui dal: Nov 2016
Messaggi: 743
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Quote:
Originariamente inviata da Mars TX
Sento che la mia vita è piena di occasioni perse, o per meglio dire di opportunità che avrei potuto sfruttare in modo migliore.
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Io personalmente sono convinto che qualunque scelta avessi fatto alla fine il risultato sarebbe stato lo stesso, quindi no, niente occasione perse perché se anche fossi riuscito a sfruttare certe circostanze fortuite sarei passato in realtà dalla padella alla brace, i vecchi problemi sarebbe stati rimpiazzati con dei problemi nuovi, le vecchie difficoltà con nuove difficoltà.
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31-08-2017, 21:13
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#33
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Banned
Qui dal: Aug 2017
Ubicazione: Ushuaia
Messaggi: 326
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Quote:
Originariamente inviata da Architeuthis
I 30 anni sono proprio la pietra tombale,non è un caso se sono peggiorato con i sintomi ansiosi dai 30 in poi.
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Vedrete i 40, quando il fisico comincia a fare cilecca...
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31-08-2017, 21:51
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#34
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Esperto
Qui dal: Aug 2013
Ubicazione: Roma
Messaggi: 28,117
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Quote:
Originariamente inviata da dotrue
Però sta a significare che nn è la vita a sbarrarti le porte, sono i problemi. Invece mi sembrava che il messaggio passato fosse che, difficoltà o no, a una certa età tutto il destino è segnato. Io cerco sempre di darmi una speranza: sicuramente questa nn smuove le cose, ma almeno nn ti fa affondare
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diciamo che il destino di solito si vede (secondo me) da quello che si è coltivato in gioventù. Andando avanti diventa difficile per tutti ribaltare il risultato, difficile ma non impossibile, per i non-normali è ancora più difficile.
Una speranza fai sempre bene ad averla, anche io ce l'ho ma è molto molto flebile, giusto una serie di miracoli ci vorrebbe
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