salve a tutti : mi verrebbe da concludere la presentazione qui , ma mi prestero’ a questo forzato esercizio narrativo, mi accingo allo sforzo sovrafobico di raccontar me stesso e in maniera scritta , raccontare i fatti miei e per giunta in maniera coerente per i lettori sperando che gli stessi si fermino a questo misero preambolo.
Se qualcuno poi si azzardasse a sperare di leggere un racconto interessante lo rassicuro sul fatto che restera’ deluso poiche’ la mia vita non e’ stata niente di speciale , niente di piu e forse tanto di meno delle storie di vita che ho avuto modo di leggere su questo forum .
Si : perche’ e’ un po’ che leggo con interesse gli interventi di tutti voi , spesso sono molto interessanti , spesso mi identifico con i vostri punti di vista , con le vostre difficolta’
, spesso sono in disaccordo .
Per adesso sono spettatore muto ( ruolo che mi riesce benissimo per carita’ ) ma spero di esser attivato per parteciparvi , uscire dall ‘anonimato dell’ospite , E digitare anche un semplice “ si “ , “no “ , (eppure alle superiori non ero malissimo a scriver temi ,ora faccio una fatica tremenda a metter giu’ 4 righe )o magari pensieri piu’ complessi come : “forse , puo’ darsi” ecc. .
In questo forum quindi non voglio entrare per cercare “soluzioni” alla mia sociofobia autodiagnosticata , bensi’ perche’ le vostre paure , rabbie , speranze , sono ”sentite” anche da me : non e’ poco .
Soprattutto in questo periodo per me le mie solitudini si fanno piu’ dure ( e si faranno sempre piu’ dure ) , arrivato a 40 anni l’eta’ che avanza ti spezza il morale gia’ non certo alle stelle.
E’ gia’ qualche anno che sono stato al matrimoni dei miei amici storici che ora sono tutti impelagati nei fatti loro , figli , disoccupazioni , altro e posso solo ammirarli per la loro volonta’ , la loro capacita’ di prender decisioni e affrontar difficolta’ , invidiarli no di certo , capirli nemmeno , chi come me non ha mai avuto vita di coppia puo solo ipotizzare ( e sai che soddisfazione arrivati a questa eta’).
Il lavoro non va’ , non rischio il posto ma ufficiosamente aspetto un demansionamento : quasi 20 anni ho lavorato veramentedurissimamente per aver qualche straccio di promozione che ora mi verra’ tolta e questa si che e’ un esperienza amara . Amara ancor di piu’ per uno come me che fa massiccio uso di lavoro per lenire gli stati di depressione latente , rabbia dovute a delusioni e sentimentini leggeri di questo genere .
Esperienza amara perche e’ nel lavoro che attualmente espleto la mia poca vita sociale , in una mansione che mi
permette e mi costringe a prendere decisioni , a partecipare a discussioni : non si tratta certo di fisica quantistica ma per me e’ importante tener il pensiero sulla realta’ , sulle cose concrete , condividere , aiutare ed esser aiutato .
Per anni ho tenuto d’occhio la mia tendenza naturale all’estraneazione dal prossimo in questa maniera , ora verro’ molto probabilmente marginalizzato , mi aspetto anche le frecciatine ironiche di qualche collega ,Devo tener testa all’avvilimento che ne segue : ho qualche idea , non so se funzionera’ , sicuramente ne parlero‘ con voi .
Da che mi ricordi sono sempre stato fortemente introverso , per quanto riguarda i motivi posso solo ipotizzare poiche’ non ho mai fatto uso di psicoterapie ,
a mio parere la causa principale e da attribuirsi ai miei : non sono certo campioni di socialita’ e questo ha influito su di me geneticamente ed educativamente .
Il periodo piu critico della mia vita e’ stato tra i 16 e 20 anni , ogni tentativo di sentirsi emotivamente parte di un gruppo ha sortito solo risultati patetici , difatti alle varie cene e discoteche alle quali partecipavo , svolgevo ottimamente il ruolo di convitato di pietra ovviamente con le immancabili prese per i fondelli.
Ma l’esperienza non e’ stata piu di tanto traumatica :
nello sport (vari) e nel mio piu’ grande hobby ( la pesca) ho trovato i pochi amici necessari per una vita sociale (minima).
Quel che piu’ mi rammaricagrandemente e’ il non aver mai avuto un legame sentimentale : oltre all’estrema difficolta’ a provare il sentimento subentra (ed e’ sempre subentrato ) un forte senso di inadeguatezza , aggiungiamo anche che non sono certo il prototipo del principe azzurro.
Grazie , spero di essere attivato .