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Vecchio 14-05-2021, 12:33   #1
Avanzato
L'avatar di Inner_Beauty89
 

Salve a tutti.
Vorrei condividere con voi queste mie sensazioni.
A volte ho come l'impressione che nonostante gli sforzi nell'aprirmi alla vita e condividere esperienze con amici o conoscenti, non riesca a percepire quel cambiamento che dovrebbe darti il vivere sulla propria pelle le varie cose della vita, come si ci fossero dei paletti oltre il quale non si possa andare.
Esempio personale: da adolescente non ho mai avuto l'opportunità di stare in gruppo e frequentare locali serali, per via del bullismo e del fatto che i due miei unici amici, si trovavano un po' nella mia stessa condizione.
Insomma, peccavo d'esperienza, soprattutto sociale, quella che ti consente poi di affrontare la vita ed i rapporti con le altre persone, in un certo modo.
Sono riuscito, dopo i 19-20, a recuperare molte delle mancate esperienze adolescenziali, grazie ad un gruppo prima di 4, poi di 7-8 persone: quasi tutto, tranne una fidanzata.
Il problema è che nonostante questo, non ho provato quel senso di maturazione mentale e sociale data dall'accumulare una certa dose di viva vissuta, come se le avessi vissute a tempo scaduto.
A 31 anni mi sento immaturo come a 18, nonostante passi avanti importanti, e non so da cosa dipenda.
Forse il tentativo di recuperare lo svantaggio sociale accumulato, in maniera aggressiva, mi ha portato a non godere veramente delle attività che facevo, come se il mio unico obiettivo fosse alzare l'asticella per dimostrare agli altri e a me stesso che non ero da meno.
Forse mi è mancato il vivere le cose in modo spontaneo, a tal punto che interiormente non mi è rimasto nulla o quasi, come se il tutto fosse stato un evento estemporaneo.

A volte mi chiedo cosa c'è che non va in me, cosa mi manca per sentirmi normale.
La vita è fatta a tappe?
Ci sono alcune esperienze esclusive di una certa età, che se oltrepassata senza successo, rendono impossibile un recupero futuro?

Perché il mio caso specifico, tolto il fidanzamento, non si basa tanto sulla mancanza di esperienze, ma sul ritardo nell'averle fatte.
In televisione spesso si vedono persone più o meno famose in grado di rifarsi una vita sentimentale a 40-50-60 anni, cosa per me inconcepibile.

In conclusione, ho recuperato varie esperienze strada facendo, eppure mi sento lo stesso inetto del Liceo.
Vecchio 14-05-2021, 15:13   #2
Banned
 

Per me la vita è fatta a tappe , soprattutto all’inizio , ciò non toglie che si possano vivere a qualsiasi età certe esperienze , ma credo che abbiano un sapore diverso
Vecchio 14-05-2021, 15:22   #3
Esperto
L'avatar di Blue Sky
 

Ci sono alcuni passaggi che ordinariamente avvengono in una certa età, quando si ha una certa immaturità e che infatti contribuiscono a creare quella maturità che ha l'adulto. Per le esperienze sentimentali non parliamone nemmeno.

Però secondo me si può riuscire comunque a trarre il positivo dalle esperienze che capitano. Il fatto che sia mancata una determinata area di crescita in certi momenti della vita è qualcosa che non si può cambiare, ma in un modo o nell'altro la persona cresce lo stesso.

Secondo me è pericoloso ragionare sulla vita come un'unica via per fare le cose. Le cose vengono come vengono. Un po' come una preparazione da forno: di tanti panini, nessuno è davvero uguale all'altro.
Vecchio 14-05-2021, 20:52   #4
Esperto
L'avatar di Varano
 

C'è un'età per tutto, lo ripeto sempre. E' difficile vedere qualcuno che "svolta" dopo i 20/25.
Se non hai fidanzata entro i 20 la vedo dura, per le amicizie c'è più speranza.
Ma sempre con gente della stessa risma, mica si diventa socialoni ed estroversi di punto in bianco.
Vecchio 18-05-2021, 14:54   #5
Esperto
L'avatar di Black_Hole_Sun
 

Le tappe sono un'invenzione, non hanno alcun senso. Sono convenzioni sociali create ad arte per effettuare una selezione naturale. Chi può permettersi di seguire la tappe secondo le tempistiche imposte viene inserito nel sistema, chi no invece viene tagliato fuori e messo alla gonga perché colpevole di "non essersi dato da fare". Naturalmente non si considera che a qualcuno non freghi niente di queste tappe e quindi non abbia nessuna intenzione di darsi da fare per qualcosa in cui non crede. Alla fine comunque si viene criminalizzati e spinti a forza negli abissi della depressione e della pazzia.
Vecchio 19-05-2021, 00:44   #6
Principiante
L'avatar di Trecce
 

Credo che la maturità sia come l'intelligenza, multidisciplinare.
Forse non hai fatto certe cose all'età in cui la maggior parte delle persone le sperimenta di solito (e vedi che non è mai troppo tardi), ma mentre ne facevi altre. Forse riflettere o leggere, che aiuta a maturare emotivamente. Forse sei diventato più forte mentalmente, hai imparato a sopportare meglio la frustrazione e ad avere più pazienza della media. Ognuno può scegliere la propria strada, c'è chi decide di avere figli e chi no, c'è chi studia tanti anni e muore giovane ... Cerca di raggiungere i tuoi obiettivi, ma al tuo ritmo. Non ti preoccupare, arriverai.

PS. Non sono completamente d'accordo sul fatto che se non hai una ragazza a 20 anni, è difficile trovarla più tardi. Parlo per esperienza, ho 30 anni, ho visto tanti casi. Qualcuno di 20 anni è ancora un cucciolo, ha appena preso il volo, e se non ha avuto molti contatti sociali, è la cosa più normale al mondo non aver raggiunto il livello di fiducia che un partner richiede. In effetti, la maggior parte delle persone timide che conosco hanno avvicinato il loro primo partner a 30 che a 20 anni, e grazie mille per aiutare come Internet o gli amici che hanno mediato e reso le cose più facili.

Ultima modifica di Trecce; 19-05-2021 a 00:59.
Vecchio 22-05-2021, 11:45   #7
Banned
 

È così..
Vecchio 26-05-2021, 12:07   #8
Esperto
L'avatar di MoussakaChaos94
 

Rispondo chiedendo: cosa intendi per immaturità? In che modo ti senti immaturo?

Io ho un po' lo stesso percorso, adolescenza senza un gruppo di amici oltre la scuola, mai avuto una ragazza, mai fatto sesso.
Mi chiedo spesso: una volta fatta anche questa esperienza, potrò dirmi più "maturo"?

E allora com'è che vedo tante persone, che dovrebbero essere "complete", avere un'età mentale che sembra quella di un 12enne?

E quindi mi chiedo davvero cosa rende una persona matura.

Ti leggo, autore del post, fare introspezione che denota maturità, e non posso fare a meno di chiedermi cosa sia quella sensazione che chiamano essere maturi.
Vecchio 27-05-2021, 16:59   #9
Banned
 

Quote:
Originariamente inviata da Black_Hole_Sun Visualizza il messaggio
Le tappe sono un'invenzione, non hanno alcun senso. Sono convenzioni sociali create ad arte per effettuare una selezione naturale. Chi può permettersi di seguire la tappe secondo le tempistiche imposte viene inserito nel sistema, chi no invece viene tagliato fuori e messo alla gonga perché colpevole di "non essersi dato da fare". Naturalmente non si considera che a qualcuno non freghi niente di queste tappe e quindi non abbia nessuna intenzione di darsi da fare per qualcosa in cui non crede. Alla fine comunque si viene criminalizzati e spinti a forza negli abissi della depressione e della pazzia.
Concordo

Poi una volta fuori dal sistema, sei finito
Vecchio 27-05-2021, 21:01   #10
Esperto
 

Mi sono inserito nel mio primo gruppo di amici intorno ai 26 anni e nel secondo tra i 27 e i 28 anni.

Dal punto di vista sentimentale, non parliamone.
Vecchio 27-05-2021, 22:06   #11
Principiante
 

Non confrontarti mai con il vissuto degli altri, porta ad un'inevitabile sofferenza. Oggi, è facile prendere come metro di paragone chi raggiunge ottimi obiettivi e sembra essere sempre al passo con i tempi, in quanto si vive in una società liquida e narcisistica dove conta essere sempre al meglio. Questo fa si però che si sopprima parte del Sé. Il consiglio che posso darti è quello di lavorare sul tuo superEgo, cerca di ridimensionarlo, mi pare ipertrofico, ti impedisce di vivere in maniera tranquilla. Io da quando sono più autentico con gli altri e nella vita sto scoprendo il vero sapore di quest'ultima. Poi di quello che fanno o pensano gli altri a questo punto non mi interessa proprio più nulla, l'aspettativa è un altro dei mali odierni.
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