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01-09-2009, 00:15
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#1061
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Esperto
Qui dal: Jun 2009
Ubicazione: Oceania, Pista Uno
Messaggi: 63,742
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Per stasera chiudo con Hey you, anche se Death me l'ha bruciata (ma la posto nella versione del film The Wall). E' una delle canzoni che amo di più di tutto l'album.
Pink chiama qualcuno fuori dal muro che ha appena costruito, ma le sue grida diventano sempre più disperate, come sottolineato dall'assolo centrale che accentua le sensazioni di solitudine e dispersione. Alla fine Pink si rende conto che non c'è via d'uscita ( the wall was too high) e comincia a cadere nel delirio paranoico che lo porterà a seguire un movimento pseudo-fascista e intollerante, simboleggiato dai vermi che gli rodono il cervello ( and the worms ate into his brain).
Hey you, out there in the cold
Getting lonely, getting old
Can you feel me?
Hey you, standing in the aisles
With itchy feet and fading smiles
Can you feel me?
Hey you, dont help them to bury the light
Dont give in without a fight.
Hey you, out there on your own
Sitting naked by the phone
Would you touch me?
Hey you, with you ear against the wall
Waiting for someone to call out
Would you touch me?
Hey you, would you help me to carry the stone?
Open your heart, Im coming home.
But it was only fantasy.
The wall was too high,
As you can see.
No matter how he tried,
He could not break free.
And the worms ate into his brain.
Hey you, standing in the road
Always doing what youre told,
Can you help me?
Hey you, out there beyond the wall,
Breaking bottles in the hall,
Can you help me?
Hey you, dont tell me theres no hope at all
Together we stand, divided we fall.
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01-09-2009, 23:04
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#1062
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Esperto
Qui dal: Dec 2007
Ubicazione: nella vera capitale d'Italia
Messaggi: 10,358
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02-09-2009, 05:52
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#1063
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Esperto
Qui dal: Jun 2009
Ubicazione: Oceania, Pista Uno
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Pink non ha più via di uscita dal suo muro, e in queste canzoni viene descritta la sua vita solitaria, l'impossibilità di ricostruire una connessione con il mondo esterno ( Ooooo babe, when I pick up the phone, there's still nobody home) e come ripercorra ossessivamente le motivazioni che hanno contribuito a costruirlo (la morte del padre in guerra, l'ansia soffocante della madre, il distacco e il tradimento della moglie, l'inappagamento datogli dalla vita da rockstar).
Is there anybody out there? (C'è qualcuno là fuori?) è una domanda che riecheggia senza risposta.
Nobody home
I got a little black book with my poems in.
Got a bag, got a toothbrush and a comb.
When Im a good dog they sometimes throw me a bone.
I got elastic bands keeping my shoes on.
Got those swollen hands blues.
Got thirteen channels of shit on the tv to choose from.
I got electric light,
And I got second sight.
Got amazing powers of observation.
And that is how I know,
When I try to get through,
On the telephone to you,
Therell be nobody home.
I got the obligatory hendrix perm,
And the inevitable pinhole burns,
All down the front of my favorite satin shirt.
I got nicotine stains on my fingers.
I got a silver spoon on a chain.
Got a grand piano to prop up my mortal remains.
Ive got wild, staring eyes.
And I got a strong urge to fly,
But I got nowhere to fly to.
Ooooo babe,
When I pick up the phone,
There's still nobody home.
I got a pair of gohill boots,
And I got fading roots.
Vera
Does anybody here remember Vera Lynn?
Remember how she said that
We would meet again
Some sunny day?
Vera! Vera!
What has become of you?
Does anybody else in here
Feel the way I do?
Da Wikipedia
La canzone è un riferimento alla cantante Vera Lynn, già in attività durante la seconda guerra mondiale, ed alla sua canzone We'll Meet Again. Ciò conduce alla storia di Roger Waters che, come lo stesso Pink nell'album, non ha mai conosciuto il padre, che viene identificato in Vera.
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02-09-2009, 19:51
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#1064
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Banned
Qui dal: Dec 2006
Ubicazione: Veneto
Messaggi: 2,491
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02-09-2009, 23:06
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#1065
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Esperto
Qui dal: Jun 2009
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Bring the boys back home (Riportate i ragazzi a casa) irrompe sulle note finali di Vera, ed è una protesta accorata contro la guerra, con un coro dapprima quasi trionfale, poi chiuso in maniera quasi disperata da Waters e da voci e suoni che rimandano ai "mattoni nel muro" di Pink e allo stato di incoscienza in cui precipiterà (descritto nella canzone successiva).
Bring the boys back home
Bring the boys back home
Bring the boys back home
Don't leave the children on their own
Bring the boys back home
Da Wikipedia
Secondo Roger Waters è la canzone che unifica l'album. Infatti ha detto:
« . . . in parte dice di non lasciare le persone andare e morire nelle guerre, ma in particolare dice di non permettere che fare rock and roll, o fabbricare automobili, o vendere sapone, o impegnarsi in una ricerca scientifica, o qualsiasi altra cosa che le persone possono fare . . . non permettere che quello diventi tanto importante da lasciarci trascurare i nostri amici, nostra moglie, i nostri figli o altre persone. »
Nessuno può resistere a lungo senza contatto con gli altri...
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03-09-2009, 01:18
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#1066
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Esperto
Qui dal: Jun 2009
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Ecco quella che (a parte la forte carica simbolica che ha assunto Another brick in the wall) è per me la più bella canzone dell'album, che non mi stancherei mai di risentire: Comfortably numb (Tranquillamente insensibile).
Da Wikipedia
Pink, completamente isolato dalla società, non riesce a sopportare le pressione di una vita da rock star e ha un malore nella sua camera d'albergo, prima di un concerto. Un dottore viene mandato nella camera e fa un'iniezione a Pink, dandogli la forza che necessita per esibirsi. Alle parole del medico Pink risponde confusamente ricordando momenti dell'infanzia correlandoli alla situazione nella quale è precipitato, ma tutto in modo "tranquillamente impietrito" ed abulico. Il testo è scritto come una conversazione, con la voce di Waters per il dottore e quella di Gilmour per Pink.
In questa condizione, c'è solo la voglia di essere lasciati dietro il proprio muro (che mai come in questo momento è "comfortable", comodo), la convinzione dell'inutilità dell'aiuto altrui (simboleggiato dal dottore):
I can't explain, / you would not understand / This is not how I am
Non posso spiegare, / non capiresti / Questo che vedi non è come sono io
Comfortably numb è il canto dell'incomprensione, da mettere su quando ci frullano per la testa pensieri e problemi che pensiamo è meglio nessuno conosca e che nessuno possa aiutarci a risolvere, quando pensiamo che è meglio rinunciare, spegnere l'interruttore della nostra sensibilità per non esserne più turbati inutilmente.
E' però anche il canto che ci fa sapere che almeno qualcun altro ha pensato quelle stesse cose e ha cercato di farle arrivare all'esterno sublimandole con l'arte.
Comfortably numb
Hello.
Is there anybody in there?
Just nod if you can hear me.
Is there anyone home?
Come on, now.
I hear youre feeling down.
Well I can ease your pain,
Get you on your feet again.
Relax.
I need some information first.
Just the basic facts:
Can you show me where it hurts?
There is no pain, you are receding.
A distant ships smoke on the horizon.
You are only coming through in waves.
Your lips move but I cant hear what youre sayin.
When I was a child I had a fever.
My hands felt just like two balloons.
Now I got that feeling once again.
I can't explain, you would not understand.
This is not how I am.
I have become comfortably numb.
Ok.
Just a little pinprick. [ping]
Therell be no more --aaaaaahhhhh!
But you may feel a little sick.
Can you stand up?
I do believe its working. good.
That will keep you going for the show.
Come on its time to go.
There is no pain, you are receding.
A distant ships smoke on the horizon.
You are only coming through in waves.
Your lips move but I cant hear what youre sayin.
When I was a child I caught a fleeting glimpse,
Out of the corner of my eye.
I turned to look but it was gone.
I cannot put my finger on it now.
The child is grown, the dream is gone.
I have become comfortably numb.
Un simile capolavoro merita due versioni:
Questa è d'epoca, del 1980 (tour originale di The Wall, in seguito riportato nel doppio CD Is there anybody out there), con Waters alla base del muro vestito da dottore e Gilmour alla sommità del muro con ingresso a sorpresa, a rimarcare il profondo isolamento di Pink dal resto del mondo.
Questa invece è dal tour PULSE del 1994 (senza Waters), con un assolo molto più elaborato di Gilmour (in entrambi i casi, comunque, da leggenda).
L'espressività, la forza e la capacità di questo show di avvincere e far perdere il pubblico in un'altra dimensione non sono descrivibili con parole umane...
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Ultima modifica di Winston_Smith; 03-09-2009 a 01:49.
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04-09-2009, 00:25
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#1067
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Esperto
Qui dal: Jun 2009
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Nonostante lo stato abulico ed estraniato dal mondo di Pink, viene rimesso in sesto alla bell'e meglio, perché The show must go on (sia in senso letterale, con una polemica verso gli organizzatori degli show che "prendono l'anima" degli artisti, sia in senso metaforico, con uno "show" che ben presto prenderà una piega diversa da quella consueta e stravolgerà l'animo di Pink e dei suoi spettatori).
The show must go on
Must the show go on?
Oooooo pa, (let me go, let me go, let me go.)
Oooooo ma, (take me home, take me home, take me home.)
There must be some mistake,
I never meant to let them take,
Away my soul.
Am I too old?
Is it too late?
Where has the feeling gone?
Will I remember this song?
The show must go on.
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04-09-2009, 01:52
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#1068
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Esperto
Qui dal: Jun 2009
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Con queste tre canzoni si arriva al punto più estremo e terribile dell'isolamento di Pink: dalla protezione costituita dal muro, dalla paura e dalla chiusura mentale si passa all'odio. Il concerto di Pink si trasforma in un'adunata di fanatici e le paranoie di Pink ( the worms, i vermi che gli rodono il cervello) prendono il sopravvento, facendogli vedere come ostile chiunque si differenzi dalla massa per un qualunque motivo. Specie di questi tempi, credo valga la pena riflettere come la paura e l'ipersensibilità verso gli stimoli del mondo esterno possano talvolta portare a demonizzare tutto ciò che non è conforme, a vedere il resto del mondo come brulicante di nemici, a sognare il proprio riscatto attraverso l'eliminazione di ciò che crea angoscia, fosse anche la presenza fisica dell'altro.
In the flesh
So ya thought ya might like to go to the show.
To feel the warm thrill of confusion, that space cadet glow.
I got me some bad news for you, Sunshine.
Pink isn't well, he stayed back at the hotel,
And he sent us along as a surrugate band.
We're gonna find out where you fans really stand.
Are there any queers in the theatre tonight?
Get 'em up against the wall. -- 'Gainst the wall!
And that one in the spotlight, he don't look right to me.
Get him up against the wall. -- 'Gainst the wall!
And that one looks Jewish, and that one's a coon.
Who let all this riffraff into the room?
There's one smoking a joint, and another with spots!
If I had my way I'd have all of ya shot.
Da Wikipedia
Waters immagina che la massificazione giovanile, la perdita di identità delle masse di adolescenti venga favorita e forse anche sfruttata dalle rock star, il cui seguito acritico potrebbe addirittura far rivivere gli incubi del nazismo.
In preda ad un'allucinazione causata dalla droga che ha assunto, Pink si immagina durante un concerto, mentre canta davanti al suo fedele pubblico, con lo stesso atteggiamento di un dittatore che parla alla folla. L'artista ordina ai suoi uomini di buttare "contro il muro" (get him up against the wall) tutti coloro che considera indegni (omosessuali, un nero, un ebreo, un ragazzo "con i brufoli", un altro che fuma marijuana e addirittura un uomo di cui semplicemente non si fida).
Run like hell
You better run like hell
You better make your face up in
Your favourite disguise
With your button down lips and your
Roller blind eyes
With your empty smile
And your hungry heart
Feel the bile rising from your guilty past
With your nerves in tatters
When the cockleshell shatters
And the hammers batter
Down the door
You better fun like hell
You better dun all day
And run all night
And keep your dirty feelings
Deep inside
And if you take your girlfriend
Out tonight,
You better park the car
Well out of sight
'Cos if they catch you in the back seat
Trying to pick her locks
They're gonna send you back to mother
In a cardboard box
You better run
Nel live la canzone è preceduta da un'espressione "irriverente" di quell'estroversone di Waters rivolta al pubblico "This next tune is for all the paranoids in the audience", che fa capire qual è lo stato mentale descritto dalla canzone: quello di un'angosciante caccia al diverso e alla minoranza (realizzata nel film dai seguaci pseudo-nazisti di Pink) che metaforicamente simboleggia il prevalere delle paranoie e dell'ostilità preconcetta su ogni possibilità di apertura verso l'esterno e di abbandono, seppure faticoso, di schemi mentali ormai consolidati.
Waiting for the worms
Ein! Zwei! Drei! Hammer!
Ooooh, you cannot reach me now
Ooooh, no matter how you try
Goodbye, cruel world, it's over
Walk on by.
Sitting in a bunker
Here Behind my wall
Waiting for the worms to come
In perfect isolation
Here behind my wall
Waiting for the worms to come
(Megaphone: Will the audience convene at one fifteen
outside Brixton Town Hall where we will be...)
Waiting (to cut out the deadwood).
Waiting (to clean up the city).
Waiting (to follow the worms).
Waiting (to put on a black shirt).
Waiting (to weed out the weaklings).
Waiting (to smash in their windows and kick in their doors)
Waiting (for the final solution to strengthen the strain).
Waiting to follow the worms.
Waiting (to turn on the showers and fire the ovens).
Waiting (for the queens and the coons and the Reds and the Jews).
Waiting (to follow the worms).
Would you like to see
(backgr: Would you like to see us rule again, my friend?)
Britannia rule again, my friend?
All you have to do is follow the worms.
Would you like to send
(backgr: Would you like to send them home again, my friend?)
Our colored cousins home again, my friend?
All you need to do is follow the worms.
Da Wikipedia
In preda alla stessa allucinazione iniziata in "In the Flesh", Pink, dietro il suo muro, seduto in un bunker, aspetta i "Vermi", nella più assoluta solitudine e si immagina mentre incita i suoi seguaci all'odio verso omosessuali, neri, comunisti, ebrei e tutti coloro che giudica "indegni". Parlando con il megafono ad una folla Pink fa riferimenti espliciti al pensiero nazista: indossare la camicia nera, aprire le docce, accendere i forni, tutte cose con l'intento di "sterminare i più deboli". Alla fine della canzone, accompagnato dalla chitarra elettrica di Gilmour, Waters, sempre con il megafono, dice alcune parole (perlopiù incomprensibili) che indicano il luogo dove i "Vermi" si incontreranno e stabilisce cosa verrà fatto.
Nella versione del film, i martelli che camminano sono il simbolo della violenza: a fine canzone, in un crescere di frastuono, vi è infatti ripetuto più volte il grido "Hammer", ovvero "Martella". I martelli sono il braccio dei vermi, ovvero tutte quelle persone al comando che riescono a far presa sulla gente con ideologie totalitarie e sbagliate.
Quello che mi impressiona di più di questa canzone è che anche qui viene ribadito che è l'isolamento (I'm sitting in a bunker / here behind my wall) a produrre l'avversione verso ciò da cui ci si distacca.
La paura e l'insicurezza possono generare mostri, e la necessità di placare l'angoscia mediante l'individuazione di un capro espiatorio. Oltre che a livello individuale (per quanto riguarda fobie e difficoltà relazioniali), questo può essere vero anche a livello sociale (non mancano gli esempi, ultimamente ).
Versione film
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15-09-2009, 13:02
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#1069
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Intermedio
Qui dal: Aug 2009
Ubicazione: Cagliari
Messaggi: 111
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Ottimo Winston.
Forse The Wall non è un album perfetto (qualche taglio lo avrei dato), però ha una magia tutta sua.
Tra l'altro proprio in questi giorni la Vera Lynn citata, a 92 anni, è andata drittta dritta prima in classifica nella classifica inglese.
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15-09-2009, 13:55
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#1070
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Esperto
Qui dal: Sep 2009
Ubicazione: Far beyond the sun
Messaggi: 1,250
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16-09-2009, 01:09
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#1071
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Esperto
Qui dal: Jun 2009
Ubicazione: Oceania, Pista Uno
Messaggi: 63,742
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Quote:
Originariamente inviata da Carlom
Ottimo Winston.
Forse The Wall non è un album perfetto (qualche taglio lo avrei dato), però ha una magia tutta sua.
Tra l'altro proprio in questi giorni la Vera Lynn citata, a 92 anni, è andata drittta dritta prima in classifica nella classifica inglese.
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Grazie
Sì, avevo letto anch'io di Vera Lynn. Direi che qualche sbavatura o ridondanza in The Wall c'è (alcuni argomenti vengono magari ripetuti troppo), ma solo per la concezione di base (che in questo forum dovrebbe avere una particolare rilevanza) e per l'accoppiamento testo-musica-immagini(di tour e film)-costruzione melodica, siamo di fronte a un capolavoro, per me.
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16-09-2009, 01:41
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#1072
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Esperto
Qui dal: Jun 2009
Ubicazione: Oceania, Pista Uno
Messaggi: 63,742
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Stop
I wanna go home,
Take off this uniform and leave the show,
But Im waiting here in this cell because I have to know,
Have I been guilty all this time?
The trial
Good morning, the worm, your honour,
The crown will plainly show,
The prisoner who now stands before you,
Was caught red-handed showing feelings.
Showing feelings of an almost human nature.
This will not do.
Call the schoolmaster!
I always said hed come to no good,
In the end, your honour.
If theyd let me have my way,
I could have flayed him into shape.
But my hands were tied.
The bleeding hearts and artists,
Let him get away with murder.
Let me hammer him today.
Crazy.
Toys in the attic, I am crazy.
Truly gone fishing.
They must have taken my marbles away.
(crazy. toys in the attic, he is crazy.)
Call the wife!
You little shit, youre in it now.
I hope they throw away the key.
You shouldve talked to me more often than you did.
But no! you had to go your own way.
Have you broken any homes up lately?
Just five minutes, worm, your honour,
Him and me alone.
Baaaaaabe!
Come to mother, baby.
Let me hold you in my arms.
Mlord, I never meant for him to get in any trouble.
Whyd he ever have to leave me?
Worm, your honour, let me take him home.
Crazy.
Over the rainbow, I am crazy.
Bars in the window.
There must have been a door there in the wall.
For when I came in. . .
(crazy. over the rainbow, he is crazy.)
The evidence before the court is incontravertible.
Theres no need for the jury to retire.
In all my years of judging I have never heard before,
Of someone more deserving of the full penalty of the law.
The way you made them suffer,
Your exquisite wife and mother,
Fills me with the urge to deficate! -- no, judge, the jury!
Since, my friend, you have revealed your deepest fear,
I sentence you to be exposed before your peers.
Tear down the wall!
Da Wikipedia
Stop
Pink, in preda all'allucinazione iniziata in "In the Flesh", capisce di non poter continuare con la vita che fa (anche se è un artista nella sua immaginazione viene paragonato ad un condottiero nazi-fascista) e del suo "muro". Grida quindi la sua volontà di cambiare, immaginandosi in una cella, mentre aspetta che inizi il "processo" per giudicarlo, che avrà inizio nel brano successivo, "The trial".
The trial
Insieme ad "Outside the Wall", è l'unico brano dell'album a raccontare la storia da un punto di vista diverso da quello del protagonista.
"The Trial" (il processo) rappresenta un punto fondamentale per la salute mentale di Pink.
Pink viene giudicato per essere stato "colto in flagrante mentre mostrava sentimenti di natura quasi umana". Di sicuro questo significa che Pink ha commesso un crimine contro sé stesso, contro ciò che è diventato, tentando di comportarsi come una persona normale, di uscire dal suo muro, fallendo e diventando l'individuo che più odia, simile a quello che ha ucciso il padre: un Nazista. Naturalmente non è un vero nazista nella sua vita, ma lo è nelle sue allucinazioni, causate probabilmente dall'iniezione del dottore in "Comfortably Numb", nelle quali ora si trova sotto processo.
Vari personaggi della vita di Pink partecipano al processo, come testimoni: il severo maestro di scuola, avverso al protagonista; la moglie, che lo ha tradito e che lo accusa di non averle parlato abbastanza spesso; la sua soffocante madre iperprottettiva, che lo vuole riportare a casa da lei. Il giudice Verme, invece, incarna la difficoltà di Pink a raggiungere la sanità mentale.
La prima parte del processo è condotta dall'avvocato dell'accusa, interrotto dal ritornello di Pink, che piange per la sua sempre più precaria salute mentale e si chiede dov'è la porta nel muro dalla quale è entrato. Il processo termina con la sentenza del giudice, il quale ordina che Pink venga messo davanti ai suoi pari e impone a Pink di abbattere il muro. Pink obbedisce e da qui si introduce la canzone "Outside the Wall".
Non è ben chiaro come sia stato abbattuto il muro, ma c'è un indizio nella canzone The Final Cut dall'omonimo album. Nel testo Waters dice,
(EN)
« Dial the combination, open the priesthole. And if I'm in I'll tell you what's behind The Wall. »
(IT)
« Digitate la combinazione, aprite la cassaforte e se ci sarò vi dirò che c'è dietro il muro. »
e nel momento in cui Waters canta "behind The Wall" si sente il rumore di un muro che viene distrutto.
In Stop finalmente Pink ha una momentanea presa di coscienza: gli eccessi di delirio e di chiusura mentale sono troppi anche per lui. Però, e questo è il messaggio a mio parere più duro da digerire, per liberarsi dalla prigione che si è autoimposto Pink dovrà riconoscere i propri errori e pregiudizi per quelli che sono e soprattutto dovrà affrontare i propri demoni (l'educazione scolastica rigida e oppressiva, la madre onnipresente, la moglie trascurata che lo ha tradito) in un processo che è tutto mentale, che gli fa capire che alla fine è stato lui ad allontanarsi da madre e moglie e afr loro più male di quanto loro non ne avessero fatto a lui, e che alla fine non vede altra via di scampo ( There must have been a door there in the wall / for when I came in) se non l'abbattimento del muro e quella che sembra la più terribile delle punizioni (perlomeno qui ):
I sentence you to be exposed before your peers
La condanna ad essere esposti al mondo esterno, ai propri pari, è pesante, specie se d'un colpo saltano tutte le protezioni che ci si era costruiti nella vita e ci si trova alla mercè del primo estroversone che passa . Però (magari se effettuata con gradualità e, almeno inizialmente, con persone e in ambienti meno ansiogeni) credo sia l'unica strada possibile per uscire dal muro.
Outside the wall
All alone, or in twos,
The ones who really know you,
Walk up and down outside the wall.
Some hand in hand,
Some gather together in bands,
The bleeding hearts and artists,
Make their stand.
And when theyve given you their all,
Some stagger and fall.
After all its not easy,
Banging your heart against some mad buggers wall.
Da Wikipedia
Diversamente da tutte le altre canzoni nell'album The Wall, "Outside The Wall" riguarda pochissimo Pink, ma riguarda la storia nel complesso, offrendo una morale ad essa.Durante tutta la canzone un coro di voci femminili accompagna la voce di Waters. Il brano si conclude con la stessa melodia sentita all'inizio e con una frase a metà, che dice: "Isn't this where...", che si ricollega con le prime tre parole dell'album, "...we came in?", rendendo la storia, di fatto, un circolo.
Demolito il muro, l'artista esprime il suo pensiero riguardo al racconto e sottolinea che l'essere umano, anche volendo, non si può isolare dal mondo esterno, perché ci sarà sempre qualcuno disposto a "sbattere il cuore contro un muro di pazzi". Le tre parole finali, però, indicano anche che per ogni persona che esce dal proprio isolamento, un'altra si isolerà, creando un circolo vizioso.
Un'interpretazione che può essere aggiunta alla precedente, basata sul verso "alcuni barcollano e cadono", indicando che alcune persone, se non la maggior parte, ti abbandondano se sei chiuso da troppo tempo nel tuo "muro" ed è questo che accade al protagonista, Pink, nella storia.
Io direi più che altro che l'isolamento totale è impossibile senza che se ne risenta: la completa autosufficienza per me è un ideale irraggiungibile, se non per pochi spiriti eletti e meditativi (ma forse neanche per loro). Comunque a me piace molto il senso di pace e di armonia di questa canzone (finalmente, si potrebbe dire ).
Durante le esibizioni dal vivo, il brano veniva eseguito dalla band al completo davanti al muro demolito alla fine di "The trial" (uno dei momenti migliori dei loro concerti), con Waters che cantava e suonava il clarinetto, David Gilmour il mandolino, Richard Wright la fisarmonica e Nick Mason (insolitamente) la chitarra acustica. Altri turnisti, poi, accompagnavano la band.
OK, fine ammorbamento... per ora
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Ultima modifica di Winston_Smith; 16-09-2009 a 01:43.
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17-09-2009, 01:02
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#1073
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Esperto
Qui dal: Sep 2008
Messaggi: 539
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17-09-2009, 01:05
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#1074
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Esperto
Qui dal: Sep 2008
Messaggi: 539
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24-09-2009, 02:41
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#1075
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Esperto
Qui dal: Jun 2009
Ubicazione: Oceania, Pista Uno
Messaggi: 63,742
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OK, finita la serie di post monotematici
E ora, un grande gruppo italiano: i Litfiba, i veri Litfiba, quelli davvero rock.
3 al prezzo di 1.
Di quest'ultima non c'è bisogno di sottolineare l'attualità.
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25-09-2009, 22:40
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#1076
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Esperto
Qui dal: Mar 2007
Messaggi: 663
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25-09-2009, 22:45
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#1077
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Esperto
Qui dal: Mar 2007
Messaggi: 663
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Ultima modifica di uffolo; 25-09-2009 a 22:47.
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26-09-2009, 00:12
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#1078
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Intermedio
Qui dal: Aug 2009
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26-09-2009, 10:07
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#1079
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Esperto
Qui dal: Jun 2009
Ubicazione: Oceania, Pista Uno
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Uno dei pochi pezzi rock italiani degli ultimi anni...
Mama Mae' prega perche'
il mondo va piu' veloce di me
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26-09-2009, 16:09
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#1080
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Intermedio
Qui dal: Aug 2009
Messaggi: 127
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