Moltheni - Vita rubina
“L'altra notte mentre uscivo fuori dalla discoteca mi è passata a quattro metri la mia vita.
Camminava col bicchiere e un vestito nero, mi ha guardato, ma non mi ha cagato.
La conosco bene, è in collera con me, mi rimprovera le cose che non ho voluto fare, mi rimprovera parole che non ho voluto dire che mi avrebbero cambiato in meglio insieme a lei.
Ho rivisto il corpo morto di mio padre con i baffi neri diventati bianchi in un'ora o poco più, ho rivisto quell'estati infinite col mio amico Gigi con il sole che ci amava e ci baciava i piedi scalzi, ho rivisto mio fratello e le sue mani buone quelle mani adulte che lo so, io non avrò mai, ho rivisto le città che non mi sono appartenute i miei anni come ombrelloni chiusi in piena estate, i cavalli, le farfalle e le mie fate diventati un giorno cani a quattro teste, porte chiuse a chiave e finestre galleggiare in un mare di fotografie.
E' la mia vita, la scorciatoia per entrare in te e in me che difendo con le unghie e poi la perdo come un anello ai piedi non è ieri, è oggi.”