MEandjustMe

Beh direi proprio di si, sono abbastanza appassionato di storia, da piccolo volevo fare lo storico.
Ah la storia, si dice che studiarla serva a non ripetere gli stessi errori eppure l'uomo ripete gli stessi errori dall'alba dei tempi in un ciclo infinito senza senso. Siamo intrappolati in un loop infinito.

Zenfone2

Mi interessa ma sono un caprone perchè a scuola non studiavo una mazza

Sickle

era una delle mie materie preferite...

Hor

Mi interessava alle elementari e alle medie. Alle superiori ho avuto un professore completamente incompetente che me ne ha fatto disinteressare, e così ho smesso del tutto di studiarla... :-(
In seguito, dopo l'università, ho avuto un ritorno di fiamma. Leggo libri di storia e cerco di studiarla per conto mio, per colmare le lacune lasciatemi dalle scuole superiori.

Pablo's way

Storia mi piaceva molto e anche adesso guardo volentieri documentari o leggo documenti quando capita, tempo fa mi sono ripreso i libri di storia delle superiori e li ho riletti quasi tutti.

Anche io come molti qui ho una particolare predilezione per le due guerre (soprattutto la seconda) ed il medioevo.

In entrambi i casi la passione nasce probabilmente da esperienze e testimonianze relative ai luoghi in cui vivo.

Per quanto riguarda la seconda guerra mondiale credo che la passione sia nata grazie ai racconti che mi hanno fatto da piccolo, nelle mie zone si è combattutto molto ed ho avuto a disposizione diverse testimonianze, mi ha sempre affascinato il fatto che si trattasse di vicende non molto lontane e accadute in posti che conoscevo o che ho poi potuto visitare.

La passione per il medioevo è nata visitando sempre da piccolo in qualità di mascotte un sito archeologico, per alcune estati hanno organizzato campagne di scavo in un castello medievale vicino a casa dei miei zii e mi piaceva molto andare a vedere cosa facevano.

Non ho mai provato particolare interesse invece per i romani, vai a sapere il perché

OhNo!

L'impostazione scolastica dello studio della storia mi ha sempre fatto venir l'orticaria. Come l'impostazione scolastica di quasi tutte le materie, del resto
Fino al liceo ero moderatamente disinteressato, anche se credo di aver colto fin da subito l'importanza della storia nell'interpretazione di ciò che succede oggi. All'ultimo anno l'ho affrontata con più passione. Poi uscito dalla gabbia di matti ho approfondito un po' di cose che hanno attirato di più la mia attenzione: storia italiana, soprattutto dal XX secolo, un po' di storia dell'America Latina (chissà perché poi) e dell'Europa Orientale (leggasi: URSS). Mi piacerebbe sapere di più sui paesi anglosassoni.

Quindi ecco, in generale direi che non mi attira la storia in sé, ma mi interessa contestualizzare storicamente avvenimenti/popoli/zone geografiche che già di mio trovo interessanti.

Labocania

Sì.

Insomma stai ribadendo che il tuo punto di vista rimane inquadrato nella cornice del pregiudizio positivista.

Svers0

Nel medioevo lo sviluppo tecnologico continuò come in tutte le altre epoche da 4000 anni a questa parte, anche dal 476 al 999 che è considerato in assoluto il periodo buio dell'Occidente, i barbari magari non avevano una cultura civilizzata come quella romana ma a livello di tecnologia militare non erano affatto male e col tempo impararono pure loro a deporre le loro leggi arcaiche per qualcosa che appariva più giusto.

Gummo

No. Ti grassetto la parte subito prima.

Non propendo per l'analisi positivista ma mi trattengo anche dall'abbracciare la tesi opposta - più suggestiva, non lo metto in dubbio - con questo esempio intendevo sottolineare come conquiste positive sul lato culturale, ad esempio la diffusione di conoscenza tramite i libri, si contrapponessero a un abbassamento delle condizioni di vita dei ceti più bassi. E' attuale, così come all'epoca lo spirito religioso si scindeva dal calvario fisico, anche oggi il divario fra pensiero e materia è in aumento.