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19-12-2013, 12:29
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#21
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Esperto
Qui dal: Jun 2013
Ubicazione: Philadelphia (Light)
Messaggi: 1,102
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Quote:
Originariamente inviata da RhyenaN
Eh.. se hai quest ultime puoi fare quello che vuoi, anche senza laurea.
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Questo era valido negli anni 80, FORSE.
Mio padre è una persona con tanti agganci (ha ricoperto cariche svariate a livello di associazioni/circoli/politica locale), ma il 110 e lode alla laurea me lo sono preso io con le mie forze e il lavoro me lo sono trovato io da solo, nonostante stessi anche in un periodo difficilissimo a livello personale.
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19-12-2013, 13:11
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#22
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Esperto
Qui dal: Aug 2013
Messaggi: 2,563
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Certo che si. La mia laurea in ingegneria gestionale mi ha permesso di trovare lavoro senza grandi difficoltà... e si tratta anche di un lavoro (seppur non esaltante) in cui posso sfruttare alcune delle conoscenze maturate durante il percorso di studi.
Ma devo ammettere che l'ho scelta anche in funzione di questo... sapevo che mi avrebbe permesso di trovar lavoro senza problemi.
Ora, non che mi sia dispiaciuto conseguire questa laurea, ma forse se non avessi avuto la "pressione" del periodo in cui è difficile trovar lavoro, avrei fatto una scelta leggermente diversa.
C'è da dire che al giorno d'oggi anche i laureati in Italia non è che abbiano questi grandi privilegi... cioè, per ripagare quei 5-6 anni di non lavoro (senza contare la retta, che può essere anche compensata da borse di studio) ci vuole parecchio tempo.
Si, probabilmente con la laurea "giusta" sai che per lo meno puoi trovare lavoro.
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19-12-2013, 13:32
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#23
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Banned
Qui dal: Jun 2012
Messaggi: 1,206
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Quote:
Originariamente inviata da Quintuplo
In effetti, no.
Senza laurea, quei posti di lavoro non li avrei mai avuti
Io conoscevo solamente dei semplici dipendenti, non ero il cugino del proprietario o cose simili!
Era bastato che confermassero che sono una persona affidabile, il che mi ha dato un piccolo vantaggio rispetto ad altri selezionati.
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Quote:
Originariamente inviata da alessietto
Questo era valido negli anni 80, FORSE.
Mio padre è una persona con tanti agganci (ha ricoperto cariche svariate a livello di associazioni/circoli/politica locale), ma il 110 e lode alla laurea me lo sono preso io con le mie forze e il lavoro me lo sono trovato io da solo, nonostante stessi anche in un periodo difficilissimo a livello personale.
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Certo, ok... Io stavo facendo un discorso generale non legato ai singoli casi ne era riferito a qualcuno di voi in particolare, ho preso solo a spunto l intervento di quintuplo per esprimere una mia opinione, la cosa mi pareva lapalissiana ma a quanto pare qua sopra è sempre meglio specificare. Tutti che se la prendono sul personale... E anche foste stati raccomandati chissenefrega poi ? Fatti vostri. Possibile che vi sentiate piccati per una cosa del genere ?
Che poi non si parlava di raccomandazioni ma anche solo di semplici conoscenze che, come hai detto tu stesso quintuplo, ti hanno dato un vantaggio su altri candidati che, magari, non avevano manco quella minima conoscenza dei dipendenti ma per il resto erano al pari tuo (piccolo o grande che fosse sempre un vantaggio è).
Comunque, autoquotandomi:
Quote:
Originariamente inviata da RhyenaN
Beh ma è così. Se hai la conoscenza giusta puoi fare l impiegato anche con la 3a media, o occupare posti da laureato col diploma, passare davanti a uno che meritava quel posto di lavoro più di te e così via. Almeno per quella che è la mia esperienza, quel che leggo e quel che vedo\ho visto finora è così..
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Poi potrei portare tutti gli esempi visti con i miei occhi ma sarebbe una questione sterile..
Ma poi si sa, è così in ogni campo e in ogni parte del mondo (in italia però il fenomeno è più diffuso che da altre parti) e su questo stesso forum lo si ripete da anni, più però per quanto riguarda i contesti sociali. Lo dicono articoli e statistiche e lo si vede nella vita di tutti i giorni.
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Ultima modifica di RhyenaN; 20-12-2013 a 13:25.
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19-12-2013, 14:05
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#24
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Esperto
Qui dal: Jun 2013
Messaggi: 1,307
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Ho deciso, torno a studiare. In realtà no, nel senso che studiare mi piace ma la vita universitaria la lascio ai futuri disoccupati, vado per colpire, studio e vado a lavorare. I discorsi sul placement andrebbero resi illegali e chi li fa dovrebbe morire male, per avere un qualsivoglia successo nel lavoro e non cadere in depressione bisogna fare ciò per cui si è portati, io mi destreggio con le lingue, so scrivere, so leggere, e sopratutto non capisco un cazzo di qualsiasi altra cosa e non sono capace di intrattenere le vecchie nei negozi di abbigliamento, quindi ho poche alternative. Le cose si fanno seriamente, Udine è la migliore, e se eccelli e sei povero puoi provare a concorrere per una borsa di studio. Il problema è che i miei genitori si guardano intorno e dicono "mboh, cazzi tuoi". Cioè, è colpa loro, però sono fatti miei. Appena ho sentito "trovi un lavor..." sono diventato un sergente maggiore ed ho troncato la frase, perchè a 27 anni, farmi prendere in giro da due ignoranti, no. Perchè se lavori 9 ore al giorno vorrei capire come puoi studiare in maniera proficua, e magari ci devi pagare pure l'affitto.
Non lo so, qualcuno che sta fuori sede o ha una situazione simile? Consigli?
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19-12-2013, 14:11
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#25
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Banned
Qui dal: Feb 2013
Ubicazione: campania
Messaggi: 3,636
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Quote:
Originariamente inviata da LesPaul
Ho deciso, torno a studiare. In realtà no, nel senso che studiare mi piace ma la vita universitaria la lascio ai futuri disoccupati, vado per colpire, studio e vado a lavorare. I discorsi sul placement andrebbero resi illegali e chi li fa dovrebbe morire male, per avere un qualsivoglia successo nel lavoro e non cadere in depressione bisogna fare ciò per cui si è portati, io mi destreggio con le lingue, so scrivere, so leggere, e sopratutto non capisco un cazzo di qualsiasi altra cosa e non sono capace di intrattenere le vecchie nei negozi di abbigliamento, quindi ho poche alternative. Le cose si fanno seriamente, Udine è la migliore, e se eccelli e sei povero puoi provare a concorrere per una borsa di studio. Il problema è che i miei genitori si guardano intorno e dicono "mboh, cazzi tuoi". Cioè, è colpa loro, però sono fatti miei. Appena ho sentito "trovi un lavor..." sono diventato un sergente maggiore ed ho troncato la frase, perchè a 27 anni, farmi prendere in giro da due ignoranti, no. Perchè se lavori 9 ore al giorno vorrei capire come puoi studiare in maniera proficua, e magari ci devi pagare pure l'affitto.
Non lo so, qualcuno che sta fuori sede o ha una situazione simile? Consigli?
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boh non c'entra un cazzo ma se ti inscrivi alle facolta con frequenza obbligatoria mi sa che è un po difficile lavorare 9 ore al giorno (a meno che non lavori di notte)
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19-12-2013, 15:08
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#26
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Esperto
Qui dal: Aug 2013
Messaggi: 2,563
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Quote:
Originariamente inviata da LesPaul
Ho deciso, torno a studiare. In realtà no, nel senso che studiare mi piace ma la vita universitaria la lascio ai futuri disoccupati, vado per colpire, studio e vado a lavorare. I discorsi sul placement andrebbero resi illegali e chi li fa dovrebbe morire male, per avere un qualsivoglia successo nel lavoro e non cadere in depressione bisogna fare ciò per cui si è portati, io mi destreggio con le lingue, so scrivere, so leggere, e sopratutto non capisco un cazzo di qualsiasi altra cosa e non sono capace di intrattenere le vecchie nei negozi di abbigliamento, quindi ho poche alternative. Le cose si fanno seriamente, Udine è la migliore, e se eccelli e sei povero puoi provare a concorrere per una borsa di studio. Il problema è che i miei genitori si guardano intorno e dicono "mboh, cazzi tuoi". Cioè, è colpa loro, però sono fatti miei. Appena ho sentito "trovi un lavor..." sono diventato un sergente maggiore ed ho troncato la frase, perchè a 27 anni, farmi prendere in giro da due ignoranti, no. Perchè se lavori 9 ore al giorno vorrei capire come puoi studiare in maniera proficua, e magari ci devi pagare pure l'affitto.
Non lo so, qualcuno che sta fuori sede o ha una situazione simile? Consigli?
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Io ho visto diverse persone che hano provato a fare l'università e, nel frattempo lavorare a tempo pieno. Tutte queste persone ad un certo punto hanno lasciato l'una o l'altra cosa.
L'unico compromesso, a mio avviso, è quello di lavorare part time, specialmente se un lavoro svolto per l'università stessa (centro stampa o biblioteca ad esempio), perchè non ti fa perdere tempo per gli spostamenti e magari ti consente di conoscere persone in grado di darti consigli riguardo corsi già seguiti.
Però chiaro, son lavori che non ti danno grande sostentamento economico; non ti danno indipendenza economica.
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19-12-2013, 15:33
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#27
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Esperto
Qui dal: Oct 2011
Messaggi: 2,635
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Servirà almeno a prendere tempo, vedo i miei conoscenti che o lavorano saltuariamente a chiamata oppure da schiavi sottopagati.
Meglio aspettare tempi migliori, magari imparando qualcosa nel mentre ^^"
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19-12-2013, 15:42
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#28
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Esperto
Qui dal: Nov 2013
Ubicazione: Emilia Romagna
Messaggi: 1,302
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Io l'ho fatta lavorando a tempo pieno, come mio obiettivo di crescita di autostima e sfida personale.
Sono un autodidatta della terapia.
Una delle mie invenzioni è stata proprio quella di fare cose impossbili o difficli per i normali.
Se non ci riescono loro e ci riesce chi non ha autostima, cosa dimostri a te stesso?
Questa è stata la mia intuizione.
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19-12-2013, 17:26
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#29
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Banned
Qui dal: Aug 2013
Ubicazione: The Waste Land
Messaggi: 572
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Direi di no
Ma forse la colpa della sua inutilità è la mia.
Ho studiato tanto, gran parte della mia vita. ho ottenuto sempre risultati eccezionionali. ho due lauree. entrambe in ampito linguistico. letterario o meglio umanistico. volevo tradurre, per dare agli altri la possibilità di capire anche i testi più ostici. per ridare vita alle parole in una lingua che non era la stessa dalla quale erano nate. perchè tradurre era un po come scrivere x me. e mi piace scrivere, da morire.
però sarei dovuta andare via, abbandonare famiglia e amore e trasferirmi all'estero. ho avuto paura, di non riuscire a costruirmi una vita da sola. e sono rimasta qui.
ho dovuto reinventarmi un altro lavoro, dato che nel settore linguistico-traduttivo qui è già tutto saturo. allora ho lavorato su me stessa. mi sono insegnata la caparbietà (che non ho), l'audacia ( così estranea al mio modo d'essere) e l'estroversione (difficile da gestire) e mi sono trasformata in una piccola imprenditrice che sta a contatto con numerosi clienti al giorno e sopporta le critiche e le continue tensioni dei "capi" supremi. però ho il mio negozio...un popò di negozio di 100mq in centro città. di un marchio di fascia medio-altra, dove non tutti possono spendere. sinceramente.
ogni giorno faccio un continuo lavoro su me stessa. i "supervisori" continuano a sostenere che non ho la "cazzimma" (tradotto sarebbe la giusta faccia tosta, o l'esser scaltra e furba) per il mondo del commercio, ma io nn mollo. solo in quei 100mq mi sento importante e sento che la mia vita ha un senso. però questa trasformazione che ho dovuto fare e che continuo a fare giorno x giorno, purtroppo, reclama le sue conseguenze. ne porto i segni dentro. non sto più bene. ma mi ci abituerò.
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19-12-2013, 17:41
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#30
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Esperto
Qui dal: Jan 2013
Ubicazione: sono come una tigre in mezzo al mare ... cazzo ci fa una tigre in mezzo al mare ???????
Messaggi: 12,068
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laurea ????
chi è ????
si può limonare ????
scusate la battutaccia
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19-12-2013, 22:01
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#31
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Intermedio
Qui dal: Mar 2007
Messaggi: 128
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Le cosa migliore che mi ha dato l'Università è capire che ne so ben poco su un sacco di argomenti.
E poi mi ha dato il metodo per affrontare nuove tematiche e approcciare i problemi.
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19-12-2013, 22:34
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#32
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Esperto
Qui dal: Nov 2013
Ubicazione: Emilia Romagna
Messaggi: 1,302
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Ma io uso ciò che ho appreso fuoiri contesto, della società non mi è mai fregato nulla.
In campo artistico diciamo, per inventare cose mie.
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20-12-2013, 15:06
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#33
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Banned
Qui dal: Aug 2013
Ubicazione: The Waste Land
Messaggi: 572
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Quote:
Originariamente inviata da milton erickson
Lavoro ma sono convinto che se tornassi indietro farei una scelta diversa.
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Non che sia stata un esperienza negativa, ma certamente i miei sogni erano altri.
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La mia idea è che oggi come oggi le lauree umanistiche (come di fatto è la mai)siano da evitare.
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anche la preparazione che ho ricevuto non mi ha soddisfatto.
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quoto tutto...al giorno d'oggi e con la crisi che c'è sarebbe preferibile studiare o specializzarsi in settori più specifici, tecnici e pratici, piuttosto che in ambito umanistico, letterario. anche qualcosa che sia difficile da studiare, da seguire. ma almeno sai che siete in pochi a farlo e sarete in pochi nel momento in cui le aziende assumeranno. lavori più particolari, ecco.
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