|
|
20-03-2024, 22:04
|
#1
|
Esperto
Qui dal: Sep 2022
Messaggi: 947
|
Qui l’articolo completo
https://forbes.it/2024/03/20/dolore-...enti-stanford/
Per chi non avesse voglia di leggerlo, riassumo: sono le parole di Jensen Huang, fondatore e capo di Nvidia, che nel passaggio essenziale dice “le persone con aspettative molto alte hanno una resilienza molto bassa perché non sono abituate o preparate al fallimento”. Secondo lui la resilienza é una delle chiavi principali del successo e l’unico modo di impararla é soffrire, “la grandezza non deriva dall’intelligenza ma dal carattere. E il carattere si forma nelle persone che hanno sofferto”. Quindi agli studenti di Stanford a cui si rivolge augura “abbondanti dosi di dolore e sofferenza”.
Sono le solite cazzate funzionali al capitalismo contemporaneo sparate dall’ultimo guru dell’hi-tech (ricordate “Stay Hungry Stay Foolish”?) che come unica risposta meritano un vaffanculo? Oppure qualcosa di vero c’é, un richiamo generico alle nuove generazioni troppo viziate, fragili e piagnone (e che non sanno più costruire niente)?
|
|
20-03-2024, 22:16
|
#2
|
Esperto
Qui dal: Oct 2014
Messaggi: 12,375
|
La vita è fatta anche di fallimenti, fanno parte del gioco, ma i fallimenti possono essere costruttivi.
Bisogna razionalizzare e imparare dai propri errori.
Cos'è andato male? Perché è andato male?
Ma per fare questo lavoro bisogna scavare a fondo dentro se stessi.
|
|
20-03-2024, 22:22
|
#3
|
Esperto
Qui dal: Aug 2011
Ubicazione: Cintura di Castità
Messaggi: 8,067
|
Il dolore e la sofferenza non devono però portare sempre e solo altro dolore e sofferenza seguito da altro dolore e sofferenza e poi altro dolore e sofferenza ecc.. se no col cavolo che ci si riprende..
|
|
20-03-2024, 22:22
|
#4
|
Esperto
Qui dal: Nov 2009
Messaggi: 7,703
|
Quote:
Originariamente inviata da Teal
E il carattere si forma nelle persone che hanno sofferto”
|
Non è detto.
Ogni persona elabora la sofferenza a modo suo. Con i propri mezzi. La propria testa.
C'è chi ne esce rafforzato, strutturato. Certo. Molti altri, però, finiscono solo per accumulare paure, insicurezza, rassegnazione.
|
|
20-03-2024, 22:22
|
#5
|
Esperto
Qui dal: Jul 2014
Ubicazione: Moana, Brunner lake (sì, come no)
Messaggi: 12,954
|
Quote:
Originariamente inviata da Teal
Sono le solite cazzate funzionali al capitalismo contemporaneo sparate dall’ultimo guru dell’hi-tech (ricordate “Stay Hungry Stay Foolish”?) che come unica risposta meritano un vaffanculo? Oppure qualcosa di vero c’é, un richiamo generico alle nuove generazioni troppo viziate, fragili e piagnone (e che non sanno più costruire niente)?
|
Penso all'85% la prima e 15% la seconda, punto più punto meno. Chi arriva a quei livelli ha avuto tutto e penso abbia una prospettiva distorta delle cose. Facile dire che l'intelligenza viene dopo la resilienza. Nessuno fa guadagnare milioni di dollari l'anno a uno stupido. Certamente non è tutto qui e un pizzico di ragione penso che ce l'abbia.
Dovremmo tenere conto di alcuni elementi che da noi non ci sono, ovvero che in USA all'istruzione di élite non accedono solo i figli di papà che possono spendere 60-100000 dollari l'anno, ma non raramente ci sono ragazzi di enorme valore che lavorano e chiedono prestiti per studiare, investendo su sé stessi. Avere aspettative basse in una circostanza del genere è un suicidio. Quella è tutta gente resiliente proprio come il CEO auspica, e anche i figli di papà non sono tutti stupidi.
Da noi l'istruzione è quasi gratuita e non possiamo metterci nei loro panni, fatti di competizione, sudore e tantissimo stress.
Poi c'è la questione delle aspettative, per me è semplicemente falso. O meglio il CEO può pure avere aspettative zero ma vuol dire che ha un'intelligenza extraterrestre, perché i consigli di amministrazione degli azionisti sono fatti di squali. Chiaramente è stato scelto per fama e reputazione di aver lavorato bene in passato. Uno così ha aspettative basse? Può darsi. Ma allora ha una tale intelligenza da non potersi mettere nei panni del prossimo e dare consigli.
Anche l'ultimo figlio di papà che era ad ascoltarlo è sicuramente cento volte più resiliente di me e penso di molti di noi. In USA la meritocrazia è ancora un valore quindi quelli con scarso valore professionale saranno fatti fuori in breve dal mercato e quindi a loro il discorso non si applica. Chi resta è già resiliente di suo.
Penso che questo discorso si inscriva in un tratto tipicamente umano che è quello di avere l'approvazione degli altri, in questo caso con discorsi a effetto. Per lo stesso motivo trovo patetico il "stay foolish" di S. BlowJob. Anche in questo caso, quando sei al top assoluto puoi dire qualsiasi cosa; tutt'altro paio di maniche è capire chi può permettersi di metterla in pratica. Chi lavora a un certo livello è già foolish di suo, esattamente come il discorso in oggetto sulle aspettative.
|
Ultima modifica di pokorny; 20-03-2024 a 22:25.
|
20-03-2024, 22:23
|
#6
|
Esperto
Qui dal: Jan 2020
Ubicazione: Atlanta
Messaggi: 14,113
|
Quelli che hanno successo nella vita comune di tutti i giorni hanno un passato per lo meno normale, sticazzi
|
|
20-03-2024, 22:30
|
#7
|
Esperto
Qui dal: Oct 2014
Messaggi: 12,375
|
Quote:
Originariamente inviata da gaucho
Quelli che hanno successo nella vita comune di tutti i giorni hanno un passato per lo meno normale, sticazzi
|
Cosa si intende per normale? La definizione di normale in senso assoluto non esiste. Quello che può essere normale per te, può non esserlo per me.
Io per tanti sono un normalone, non ho nessun problema a rapportarmi con le persone ormai.
Però sono stato 36 anni single, questo diventa non normale per qualcuno.
Ma è una convenzione dettata dal conformismo.
Mi affibbiano problemi psicologici perché sono sempre stato single, eppure io i problemi psicologici non ce li ho.
Semplicemente mi va bene quello che ho.
C'è gente che è fidanzata ed è più schizzata di me.
Quindi quando si parla di normalità si parla di tutto e niente.
|
|
20-03-2024, 22:39
|
#8
|
Principiante
Qui dal: Mar 2024
Ubicazione: Napoli
Messaggi: 28
|
Penso che la vita comporti dolore e sofferenza, quindi augurarli è solo cattiveria perché ve ne possono essere più del normale.
EDIT. Scusatemi, l'articolo non parlava di sofferenza ma di grandezza. I grandi uomini sanno soffrire per il proprio dovere. Vecchia fiaba per avvalorare medaglie e croci di ferro.
|
Ultima modifica di Little Wing; 20-03-2024 a 22:46.
|
20-03-2024, 22:42
|
#9
|
Esperto
Qui dal: Jan 2020
Ubicazione: Atlanta
Messaggi: 14,113
|
Quote:
Originariamente inviata da Nightlights
Cosa si intende per normale? La definizione di normale in senso assoluto non esiste. Quello che può essere normale per te, può non esserlo per me.
Io per tanti sono un normalone, non ho nessun problema a rapportarmi con le persone ormai.
Però sono stato 36 anni single, questo diventa non normale per qualcuno.
Ma è una convenzione dettata dal conformismo.
Mi affibbiano problemi psicologici perché sono sempre stato single, eppure io i problemi psicologici non ce li ho.
Semplicemente mi va bene quello che ho.
C'è gente che è fidanzata ed è più schizzata di me.
Quindi quando si parla di normalità si parla di tutto e niente.
|
Non avere una famiglia delirante, ovvio la Mulino Bianco non esiste ma una roba normale.
Un background economico medio buono.
Non crescere da solo isolato avere amici essere integrati.
Cose così
|
|
20-03-2024, 22:45
|
#10
|
Esperto
Qui dal: Jul 2014
Ubicazione: Moana, Brunner lake (sì, come no)
Messaggi: 12,954
|
Quote:
Originariamente inviata da gaucho
Non crescere da solo isolato avere amici essere integrati. Cose così
|
Sei una brava persona, sono sicuro che degli amici ce li hai.
|
|
20-03-2024, 22:46
|
#11
|
Esperto
Qui dal: Aug 2012
Ubicazione: Banned
Messaggi: 18,111
|
stiamo parlando del capo di nvidia ...... uno dei piu grandi testa de cazz al mondo , nn darei tanto peso a quello che dice , anzi se proprio uno deve prenderlo in considerazione è prendere le affermazioni che fa e ribaltarle al contrario ..... io gli auguro che amd gli faccia un culo cosi nel futuro , anche se mo con sta ai nvidia mi sa che è la fine
|
Ultima modifica di varykino; 20-03-2024 a 22:49.
|
20-03-2024, 22:48
|
#12
|
Esperto
Qui dal: Oct 2014
Messaggi: 12,375
|
Quote:
Originariamente inviata da gaucho
Non avere una famiglia delirante, ovvio la Mulino Bianco non esiste ma una roba normale.
Un background economico medio buono.
Non crescere da solo isolato avere amici essere integrati.
Cose così
|
Te ti sei già reso conto delle cose che ti hanno fatto stare male nella tua vita.
Perchè lo stai scrivendo qua.
Quindi non hai niente di cui vergognarti.
Non sei matto.
Non hai niente che non va.
Hai avuto delle cose nella tua vita che ti hanno fatto, e ti fanno, soffrire.
Parla di queste cose quando ti rapporti con qualcuno, e vedrai che, se sono persone serie, sapranno capire.
|
|
20-03-2024, 23:54
|
#13
|
Intermedio
Qui dal: Mar 2023
Messaggi: 125
|
Chi augura dolore e sofferenza è perché ti vuole bene. Io fossi stato nella sua posizione avrei augurato tutto il bene del mondo perché il dolore è troppo importante per essere gettato come perle ai porci.
|
|
20-03-2024, 23:57
|
#14
|
Esperto
Qui dal: Aug 2022
Messaggi: 3,864
|
Com'è che dalla platea non è partito un bel "ma li mortacci tua!"
|
|
21-03-2024, 01:07
|
#15
|
Esperto
Qui dal: Sep 2018
Messaggi: 2,478
|
Mi ricorda l' altro fenomeno Steve Jobs "siate folli" la sua frase celebre mentre faceva i miliardi sulla pelle dei bambini.
Eh sì gli eroi del nostro tempo, quelli che vogliono ficcarti un microchip sottopelle e controllarti come una marionetta alla musk.
Si certamente i nostri nonni sono più forti di noi, loro figli della guerra e noi di quel benessere che ci ha illuso per decenni e reso fragili alle avversità. Il dolore è un maestro necessario ma non deve diventare strumento di controllo come sempre accade...
|
|
21-03-2024, 07:26
|
#16
|
Esperto
Qui dal: Aug 2020
Ubicazione: Verona
Messaggi: 6,226
|
Non saprei, però ho l'impressione che questo signore se la cavi meglio con le schede video che con i discorsi motivazionali
|
|
21-03-2024, 08:12
|
#17
|
Esperto
Qui dal: Aug 2006
Ubicazione: Campania
Messaggi: 8,197
|
Quote:
Originariamente inviata da cuginosmorfio
Com'è che dalla platea non è partito un bel "ma li mortacci tua!"
|
Io mi chiedo: ma perché non l'hanno menato?
Visto che il tizio vuol soffrire per crescere e diventare resiliente, gli avrebbero dovuto fare il culo a strisce aspettandosi poi gratitudine dal tizio in questione (per coerenza), e non una denuncia.
Discorsi per far prendere aria alla bocca, poi se li menano o li torturano o li riducono in miseria 'sti tizi sono i primi a frignare.
La sofferenza dovrebbe essere commisurata alla capacità di far fronte alle sue cause in breve tempo in maniera tale che non sia prolungata o intensa, in tal caso è utile, negli altri produce danni.
Ad un bambino che impara a camminare è utile un fastidio quando cade per reindirizzare il comportamento, ma se inizia a provare troppo dolore o non ha le capacità di reindirizzare il comportamento il dolore non serve a un cazzo.
Comunque durante guerre e carestie muoiono una marea di persone, quindi l'argomento per cui è la sofferenza a rendere forti secondo me non è proprio esatto, rende forte una specie questo meccanismo, non il singolo, perché questo meccanismo quelli meno relisilienti semplicemente li stermina, chi sopravvive per forza di cose doveva esser capace di gestire la cosa.
Non è che se uno nota che dopo una guerra o carestie ci sono meno disabili (in percentuale) in una popolazione deduce che la guerra fa guarire i tetraplegici e le persone malate, queste non è che sono guarite, sono semplicemente morte e son rimasti quelli più resilienti che avevano braccia e gambe funzionanti, quelli che con maggiori probabilità potevano gestire quella situazione di emergenza senza troppi sostegni e risorse.
|
Ultima modifica di XL; 21-03-2024 a 08:35.
|
21-03-2024, 08:25
|
#18
|
Esperto
Qui dal: Jul 2013
Ubicazione: Provincia di Milano
Messaggi: 4,734
|
Oserei dire che cazzate sarebbe anche riduttivo... dolore e sofferenza nella stragrande maggior parte dei casi porta solo il male
Questi miliardari ma io ci metto pure i milionari non sanno niente della vita reale, sono li che si credono Dei, ma sono fatti di patria carne e deboli ossa anche loro, hanno solo un ego e una arroganza infiniti.
E poi a me non sembrano migliori le persone del passato, mettiamo anziani o persone di mezza Età che hanno sofferto... sono le solite merde con qualche capello bianco, non hanno raggiunto nulla nemmeno loro che parlano male dei cciovani cattivi e farnulla come li etichettano...
Tutto deriva dalla fortuna, dal destino, dalla genetica, dall'ambiente, ecc ecc le solite cose che si sanno ma oggi vanno di moda dire queste bestialità.
|
|
21-03-2024, 09:05
|
#19
|
Esperto
Qui dal: Aug 2020
Ubicazione: Verona
Messaggi: 6,226
|
Però di tutto il discorso c'è qualcosa che si salva, ed è il fatto che le nuove generazioni sono molto più "soffici" delle precedenti, meno abituate a farsi avanti e ad insistere per le cose che vogliono.
Ed in questo senso qualche ostacolo o qualche difficoltà (superabile) nella vita è una cosa buona, perché ti aiuta a farti le ossa e a migliorarti.
Io forse al posto di dolore e sofferenza avrei augurato loro di trovare grandi sfide e di riuscire a superarle, suona meglio così
|
|
21-03-2024, 09:25
|
#20
|
Esperto
Qui dal: Jul 2014
Ubicazione: Moana, Brunner lake (sì, come no)
Messaggi: 12,954
|
Quote:
Originariamente inviata da Maffo
Però di tutto il discorso c'è qualcosa che si salva, ed è il fatto che le nuove generazioni sono molto più "soffici" delle precedenti, meno abituate a farsi avanti e ad insistere per le cose che vogliono.
Ed in questo senso qualche ostacolo o qualche difficoltà (superabile) nella vita è una cosa buona, perché ti aiuta a farti le ossa e a migliorarti.
Io forse al posto di dolore e sofferenza avrei augurato loro di trovare grandi sfide e di riuscire a superarle, suona meglio così
|
In effetti mi sono svegliato con il pensiero di qualcosa che non "andasse" in ciò che avevo fatto o scritto ieri ed eccolo qua, ora ricordo.
Altro che salvare il 15% di quel 100% di idiozie, proprio non era il contesto giusto per quella paternale. Sarebbe stato il contesto giusto se fosse stato chiamato a parlare in una clinica in cui fosse in cura un gruppo di persone accumulate dalla sindrome della principessa sul pisello. Ma non è quello il caso, forse ha riguardato mezza dozzina di persone nell'intera sala.
Il quale pubblico, tramite la retta universitaria lautamente pagata, ha indirettamente pagato per farsi fare la paternale da uno che al massimo ha subìto molta frustrazione in qualche periodo della sua vita. Ma se anche avesse vissuto direttamente quello di cui parla, un caso personale tanto anomalo come il suo non è, a maggior ragione, generalizzabile. Chi sa come mai solo quelli protagonisti di storie a lieto fine fanno paternali così fuori dal mondo e dal buon senso.
|
|
|
|
|