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Originariamente inviata da Tristan
Come a dire che l'interesse nella meta-comunicazione è posto in relazione al poter comunicare con te.
Credevo fosse di portata un tantino più generale.
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Non vedo perchè se porto il mio caso personale come esempio tu debba dedurne che stia relativizzando la metacomunicazione a me.
Se io, per dimostrare una proprietà valida per tutti i numeri naturali (per esempio: "ogni numero ha un successore") uso come esempio un numero particolare (esempio: 3 ha il successore 4), vuol dire che sto dicendo che solo 3 ha il successore?
Quando ti spiego cose che sono semplici mi sembra sempre che ti perdi in un bicchier d'acqua, ma è possibile?
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Originariamente inviata da Tristan
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Originariamente inviata da HurryUp
la mia impressione è fondata su una logica non relativa, ma oggettiva:
1) uso la metacomunicazione
2) se uso la metacomunicazione ho tutte le possibilità di partecipare a una conversazione
3) se ho tutte le possibilità di partecipare a una conversazione, l'esclusione non può dipendere da me
4) infatti dipenderebbe dagli altri che non accetterebbero il mio modo non standard di esprimermi.
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La tua logica è relativa e limitata al tuo sistema di riferimento e alle ipotesi in esso contenute (le ipotesi sono limitatrici per definizione).
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Se le ipotesi sono vere non sono limitatrici, lo sono se sono false o improbabili, non se sono vere.
E comunque la non accettazione in certe condizioni di cui parlavo non è un'ipotesi, ma una deduzione logica da presupposti veri.
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Originariamente inviata da Tristan
Avere tutte le possibilità di implica soltanto avere tutte le potenzialità, opportunità di non garanzia di (oppure non ci intendiamo sull'italiano e a quel punto non avrei proprio cos'altro dire). Può anche essere condizione necessaria ma non è sufficiente.
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Sì, ma il caso in cui sia una condizione necessaria ma non sufficiente è vero solo nel caso in cui
per l'altro non sia sufficiente, cioè nel caso in cui l'altro non accetti quella forma di comunicazione, quindi, come vedi, torniamo sempre alla mia conclusione.
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Originariamente inviata da Tristan
L'esclusione può dipendere da te, da quello che comunichi a prescindere dal modo.
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L'interpretazione del messaggio dipende dalla decodificazione del destinatario: se il destinatario non usa abbastanza l'intelligenza per capire che io non posso usare un linguaggio extra-verbale completo, non si saprà spiegare i motivi per cui uso solo il linguaggio verbale, e invece di cercare la spiegazione nel contenuto delle mie comunicazioni verbali, formulerà interpretazioni soggettive errate, come io fatto che io non voglia usare l'espressività del corpo, o che non comunichi in modo chiaro i messaggi, ma sarà una
sua interpretazione sbagliata.
Io il messaggio lo lancio in modo chiaro, anzi, nel modo più chiaro possibile, se lui non lo interpreta bene non dipende da me.
Mi spiace, ma la comunicazione è un processo logico, quindi di intelligenza.
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Originariamente inviata da Tristan
Se con l'uso della metacomunicazione esprimessi in modo inequivocabilmente chiaro argomenti di nessun interesse per gli altri partecipanti alla conversazione? Non si tratterebbe di non accettare il modo di esprimerti, perché non ci sarebbe nulla da eccepire, ma proprio ciò che esprimi, il messaggio che comunichi.
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No, perchè nella metacomunicazione non parlerei di argomenti fuori tema, ma di quelli del gruppo, quindi, se non vengo capito, è per la forma dell'espressione, non per il contenuto.
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Originariamente inviata da Tristan
Potrei anche riformulare - in parte ripetendomi - la domanda che hai aggirato, ma mi limito a chiedermi di nuovo (e solo eventualmente anche a te): accantonata (o superata) la metacomunicazione, è possibile mettere in discussione la non accettazione degli altri?
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Non l'ho aggirata, ho risposto di sì.
E' possibile mettere in discussione la non accettazione degli altri.
Ma se si verificano certe condizioni, cioè:
- se uso la metacomunicazione (quindi sono chiaro)
-se nella metacomunicazione comunico i motivi per cui sono costretto a non usare il codice non verbale
-se nella metacomunicazione parlo di argomenti che sono quelli del gruppo
in questo caso non si scappa, non si può trovare in me nessuna mancanza, e quindi, se in queste condizioni, non vengo compreso, è a causa degli altri