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Vecchio 24-03-2016, 01:38   #1
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Stasera superando la pigrizia ho deciso di andare a caccia di qualche pizza da asporto. Prendo la macchina e vado fuori in una pizzeria che non ricordavo bene. Sbaglio ingresso, entro in un locale sbagliato, una specie di succursale della pizzeria, non ho capito bene che era, boh... Comunque mi spiegano dove andare. Arrivo in questa sala con molta gente e diversi camerieri.
Nell'attesa della pizza resto in piedi vicino alla cassa e sto un po' in difficoltà perchè noto che intralcio il traffico dei camerieri e non so dove cavolo mettermi.
Al momento di pagare c'è una ragazza alla cassa. In quel momento mi sento un po' impacciato nel gestire la comunicazione con la tipa, non so dove guardare, come stare, sono incerto sui tempi, sui movimenti ecc.
Insomma credo che si sia notata una certa timidezza, che cerco di nascondere.

Comunque il punto è che in genere cerco di essere freddo per nascondere la timidezza, risultando comunque inibito e di pochissime parole.
Stasera ho detto qualche parola in più ma sono finito per risultare più impacciato e nervoso, palesando maggiormente la timidezza.

A questo punto mi chiedevo se è meglio non controllarsi, non preoccuparsi di coprire le proprie 'stranezze', in modo da non bloccarsi troppo nella comunicazione ma con il risultato, appunto, di apparire, un po' impacciato perchè ci si sta muovendo in un territorio non più tanto conosciuto oppure è meglio limitarsi a fare e dire lo stretto necessario cercando di mantenere una certa distanza con l'interlocutore. Spero si sia capito cosa voglio dire.
(ovviamente parto dal presupposto che non la si riesce a superare quell'insicurezza, ma che ci si trova a doverla gestire)

Insomma c'è da vergognarsi della propria timidezza?

P.S. no aspettate... non volevo lasciar pensare che sia una cosa di cui vergognarsi, ma che un dato comportamento piuttosto che un altro possa essere visto in modo poco opportuno (socialmente) dagli altri

Ultima modifica di alien boy; 24-03-2016 a 01:52.
Vecchio 24-03-2016, 02:00   #2
XL
Esperto
L'avatar di XL
 

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Originariamente inviata da alien boy Visualizza il messaggio
Stasera superando la pigrizia ho deciso di andare a caccia di qualche pizza da asporto. Prendo la macchina e vado fuori in una pizzeria che non ricordavo bene. Sbaglio ingresso, entro in un locale sbagliato, una specie di succursale della pizzeria, non ho capito bene che era, boh... Comunque mi spiegano dove andare. Arrivo in questa sala con molta gente e diversi camerieri.
Nell'attesa della pizza resto in piedi vicino alla cassa e sto un po' in difficoltà perchè noto che intralcio il traffico dei camerieri e non so dove cavolo mettermi.
Al momento di pagare c'è una ragazza alla cassa. In quel momento mi sento un po' impacciato nel gestire la comunicazione con la tipa, non so dove guardare, come stare, sono incerto sui tempi, sui movimenti ecc.
Insomma credo che si sia notata una certa timidezza, che cerco di nascondere.

Comunque il punto è che in genere cerco di essere freddo per nascondere la timidezza, risultando comunque inibito e di pochissime parole.
Stasera ho detto qualche parola in più ma sono finito per risultare più impacciato e nervoso, palesando maggiormente la timidezza.

A questo punto mi chiedevo se è meglio non controllarsi, non preoccuparsi di coprire le proprie 'stranezze', in modo da non bloccarsi troppo nella comunicazione ma con il risultato, appunto, di apparire, un po' impacciato perchè ci si sta muovendo in un territorio non più tanto conosciuto oppure è meglio limitarsi a fare e dire lo stretto necessario cercando di mantenere una certa distanza con l'interlocutore. Sperio si sia capito cosa voglio dire.
(ovviamente parto dal presupposto che non la si riesce a superare quell'insicurezza, ma che ci si trova a doverla gestire)

Insomma c'è da vergognarsi della propria timidezza?

P.S. no aspettate non voglio sottointedere sia una cosa di cui vergognarsi, ma che un dato comportamento piuttosto che un altro posso essere visto in modo poco opportuno (socialmente) dagli altri
Io credo che sia meglio apparire un po' impacciati e meno freddi - se si riesce - quando si vogliono instaurare legami o amicizie se si può scegliere solo tra le due opzioni. Però non so, forse è una mia idea sbagliata, sentiamo anche gli altri.
Ma la pizza alla fine com'era?
Spero buona

Ultima modifica di XL; 24-03-2016 a 02:04.
Vecchio 24-03-2016, 02:11   #3
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Originariamente inviata da XL Visualizza il messaggio
Io credo che sia meglio apparire un po' impacciati e meno freddi - se si riesce - quando si vogliono instaurare legami o amicizie se si può scegliere solo tra le due opzioni. Però non so, forse è una mia idea sbagliata, sentiamo anche gli altri.
Ma la pizza alla fine com'era?
Spero buona
però nei rapporti in cui non si prevede che si arrivi ad un'amicizia o comunque nella fase iniziale di una conoscenza potrebbe essere vero il contrario.
Poi vabbè io sono un caso disperato e anche in ambito amicale sono abbastanza freddo (ma forse non è solo questione di celare la timidezza), infatti mi sa che attualmente non ho amici.

P.S. La pizza era buona ma me la ricordavo migliore, meglio la birra dal nome che era tutto un programma
Ringraziamenti da
XL (24-03-2016)
Vecchio 24-03-2016, 10:19   #4
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Io mi vergogno della timidezza e ho sempre cercato di dissimularla,non riuscendoci.
È assurdo che ci sia gente che stupra,ruba,imbroglia,ammazza senza scrupoli e noi dobbiamo vergognarci anche di vergognarci.
Non so voi ma io sono veramente stufa, non faccio niente di male,sono solo fobica checcazzo.
Ringraziamenti da
alien boy (24-03-2016), LeonardKraditor (25-03-2016), Masterplan92 (24-03-2016)
Vecchio 24-03-2016, 10:50   #5
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Come si nasconde o dissimula la timidezza?
Vecchio 24-03-2016, 11:22   #6
Esperto
L'avatar di Keith
 

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Originariamente inviata da Abuela Visualizza il messaggio
Come si nasconde o dissimula la timidezza?
con i comportamenti controfobici

Io non mi vergogno della timidezza, mi accetto e mi piace, però a volte nella jungla lì fuori può essere penalizzante e allora cerco di mascherarla.. cerco..ma tanto un occhio attento la vede uguale
Vecchio 24-03-2016, 11:32   #7
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Originariamente inviata da claire Visualizza il messaggio
Io mi vergogno della timidezza e ho sempre cercato di dissimularla,non riuscendoci.
È assurdo che ci sia gente che stupra,ruba,imbroglia,ammazza senza scrupoli e noi dobbiamo vergognarci anche di vergognarci.
Non so voi ma io sono veramente stufa, non faccio niente di male,sono solo fobica checcazzo.
come è noto non arrivano proprio messaggi incoraggianti dall'esterno per chi mostra insicurezza, timidezza, disagio nelle relazioni e in genere disagio, specie quando non si conoscono personalmente quelle reazioni, per cui è un circolo vizioso. Non so come si inizia a essere timidi, secondo me non si nasce, si diventa perchè si trovano delle difficoltà a far accettare il proprio modo di essere, quindi ci si inizia a vergognare e si nota che pure questa reazione non è tanto ben vista.
A parte questo penso che si provi imbarazzo anche per una specie di conflitto che si ha con se stessi e non si vorrebbe mostrare agli altri.

Quote:
Originariamente inviata da Abuela Visualizza il messaggio
Come si nasconde o dissimula la timidezza?
Non lo so, personalmente cerco di nascondere ma probabilmente non ci riesco. Diciamo che si prova a restare in una zona di comfort (apparente), si cerca di capire quali sono le cose che più mettono in difficoltà e ci si frena. Però poi si risulta un po' innaturali e comunque va a finire che le persone sospettino che o non si è a proprio agio o che non si ha piacere a stare con loro e quindi è probabile che aumenti la difficoltà relazionale.
Però in certe condizioni (conoscenze di 'passaggio') può funzionare, anche se poi dipende da persona a persona e dal tipo di timidezza.
Ringraziamenti da
claire (24-03-2016)
Vecchio 24-03-2016, 11:42   #8
Esperto
L'avatar di Weltschmerz
 

Fa' quel che ti senti, già è difficile programmare una discussione a mente lucida...figuriamoci con l'agitazione data dall'ansia.
Vecchio 24-03-2016, 12:05   #9
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Quote:
Originariamente inviata da syd_77 Visualizza il messaggio
con i comportamenti controfobici

Io non mi vergogno della timidezza, mi accetto e mi piace, però a volte nella jungla lì fuori può essere penalizzante e allora cerco di mascherarla.. cerco..ma tanto un occhio attento la vede uguale
è vero in alcuni casi è assolutamente consigliato non mostrarsi molto timidi, oppure avere atteggiamenti compensatori.

Quote:
Originariamente inviata da Weltschmerz Visualizza il messaggio
Fa' quel che ti senti, già è difficile programmare una discussione a mente lucida...figuriamoci con l'agitazione data dall'ansia.
Sono abbastanza d'accorso sul 'fare quel che si sente', cioè mi piace come idea, ma nel metterla in pratica vedo sempre delle controindicazioni, che poi mi portano a ragionare su cosa avrei dovuto fare e spesso evitare.
Comunque non è solo il parlare il problema, è tutto il discorso del come stare in mezzo alla gente e come gestire il non verbale, che è una cosa che dovrebbe passare attraverso vari tentativi. Ma se questi vanno male o si pensa che vadano male, quel che mi sento di fare è evitare.
Ringraziamenti da
Masterplan92 (25-03-2016)
Vecchio 24-03-2016, 12:22   #10
Esperto
L'avatar di Weltschmerz
 

Quote:
Originariamente inviata da alien boy Visualizza il messaggio
Sono abbastanza d'accorso sul 'fare quel che si sente', cioè mi piace come idea, ma nel metterla in pratica vedo sempre delle controindicazioni, che poi mi portano a ragionare su cosa avrei dovuto fare e spesso evitare.
Capisco, purtroppo però non dipende da come gestisci la situazione presente.
Anche se tu non facessi errori probabilmente rimarrebbero insoddisfazione ed emozioni negative, è un po' come se il cervello ripescasse tutti i brutti ricordi del passato e rimanesse convinto di non farcela.

Con questo non dico di "rinunciare", ma di considerare che è incredibilmente difficile quello che stai cercando di fare e magari potresti tentare un altro tipo di approccio.

Quote:
Originariamente inviata da alien boy Visualizza il messaggio
Ma se questi vanno male o si pensa che vadano male, quel che mi sento di fare è evitare.
Anche io ed è la mia tattica principale mentre attendo che la psicoterapia faccia il suo corso
Ringraziamenti da
alien boy (24-03-2016)
Vecchio 24-03-2016, 12:33   #11
Esperto
L'avatar di Crystal
 

Sono interessanti questi thread...Fanno rendere conto in poche righe su quanto sia faticoso, frustrante e deprimente uscire di casa e fare cose semplicissime per uno con ansia sociale o fobia, che invece le persone comuni fanno senza neanche pensarci.

E Alien proprio qui stà il punto. Tu hai passato tutto il tempo prima durante e dopo ad esaminare cosa hai fatto, detto e pensato. La domanda che ti poni può avere differenti risposte a seconda delle persone che incontri...nel senso che uno può reputarti anche gradevole se parli di più anche in maniera impacciata e insicura, ma un'altro può pensare diversamente.
Viceversa se ti chiudi ridurrai al minimo gli eventuali giudizi su di te, palesati o meno, ma non ti darai (a te e agli altri) mai la possibilità di interagire...

Quello che farei io non'è il domandarti questo...Ma chiederti perchè su quella mezz'ora, presumo, di pizza non c'è stato quasi mai spazio per guardare altro al di fuori di te. E poi iniziare a lavorare su questo, sul distrarti e pensare ad altro.
Ringraziamenti da
alien boy (24-03-2016), Blue Sky (24-03-2016), XL (24-03-2016)
Vecchio 24-03-2016, 20:15   #12
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Quote:
Originariamente inviata da Crystal Visualizza il messaggio
Quello che farei io non'è il domandarti questo...Ma chiederti perchè su quella mezz'ora, presumo, di pizza non c'è stato quasi mai spazio per guardare altro al di fuori di te. E poi iniziare a lavorare su questo, sul distrarti e pensare ad altro.
sono stato lì molto meno di mezz'ora, 10 minuti forse. Ero concentrato più su me stesso perchè ero da solo mentre gli altri si conoscevano. Lo so che non pensavano, probabilmente, a me, anche perchè avevano altro a cui pensare, ma il fatto che stavo lì in mezzo nel 'traffico' mi rendeva comunque abbastanza visibile.
Poi in particolare non era tanto questo il problema; per distrarmi, come dici tu, e per tenermi impegnato ho iniziato a guardare un menu. La difficoltà maggiore l'ho avuta invece al momento di pagare (sarà passato un minuto circa mentre la ragazza del locale prendeva pizze, birra, buste ecc.) in cui non riuscivo a stare sciolto, probabilmente perchè temevo il suo giudizio ma anche perchè pensavo che un atteggiamento che tradiva nervosismo (almeno secondo le mie sensazioni) potesse infastidire; e poi la cosa finisce per autoalimentarsi.
Invece se cerco di dirmi 'non mi interessa' e assumo uno stile distaccato controllo meglio la tensione, ma dopo mi sembra di non aver conquistato niente, perchè quel disinteresse che mi sono attribuito non può essere valido in tutte le situazioni, e di essermi autoingannato.

Ultima modifica di alien boy; 24-03-2016 a 23:52.
Vecchio 24-03-2016, 21:05   #13
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Io non riesco a nasconderla perchè vengo colta da ondate di fs, diventò rossa sudo e non capisco più una mazza
Vecchio 24-03-2016, 21:48   #14
Esperto
L'avatar di Crystal
 

Capisco Alien, e capisco anche l'urgenza di una risposta per una tua modalità di azione quando sei fuori. Ma la scelta è molto personale e devi trovare la via giusta tu.
Ti posso dire quello che farei io in base al mio carattere, e che più o meno ho fatto.

Quando mi mettevo in modalità passiva dopo mi sentivo frustrato e quindi umore triste e senso di solitudine. Quando tentavo di.. dopo mi sentivo con qualche handicap vario e anche li umore triste senso di distacco.
Tendo a sottolineare dopo perchè nel post ci sono i pensieri che ci plasmano, perchè sono più lunghi e quindi più ficcanti. Nel durante può essere forte come sensazione ma è limitata, e non ci si può lavorare.

Ho semplicemente seguito la mia natura caratteriale. Non mi forzavo a fare nulla, per poi non riuscirci o fare una cosa innaturale.
Non c'è una chiave di comportamente che và bene sempre. Devi fare quello che ti fà stare meno male dopo, e che meno ti snatura.
Quando poi sarai più sicuro, ti verrà spontaneo comportarti in un certo modo, e non te ne accorgerai nemmeno perchè sarà talmente normale che non ci farai neanche caso.
Vecchio 24-03-2016, 22:59   #15
Esperto
L'avatar di Blue Sky
 

Bisognerebbe riuscire ad entrare nell'ottica che essere timidi non è un crimine.
Io posso apparire come una persona timida e non per questo essere giudicato male dagli altri. Bisogna capire che ci sono tanti altri difetti, non possiamo ragionare sempre come se l'unico difetto di cui una persona dovrebbe vergognarsi fosse la timidezza.
Io appaio come una persona timida, quando incrocio uno sguardo abbasso gli occhi, ok è un punto a mio sfavore. Ma non appaio come un aggressivo, non appaio come un maniaco, non appaio come un arrogante, un litigioso, un violento, un disonesto ecc. ecc. La gente ha una buona opinione di me anche se mi riconosce come timido.
Ringraziamenti da
cancellato16760 (24-03-2016), Crystal (25-03-2016)
Vecchio 24-03-2016, 23:13   #16
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Originariamente inviata da Crystal Visualizza il messaggio
Ho semplicemente seguito la mia natura caratteriale. Non mi forzavo a fare nulla, per poi non riuscirci o fare una cosa innaturale.
ma questo potrebbe corrispondere alla modalità passiva di cui parlavi prima nel post e che ti lasciava comunque un senso di tristezza
Vecchio 24-03-2016, 23:17   #17
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Originariamente inviata da Blue Sky Visualizza il messaggio
Bisognerebbe riuscire ad entrare nell'ottica che essere timidi non è un crimine.
Io posso apparire come una persona timida e non per questo essere giudicato male dagli altri. Bisogna capire che ci sono tanti altri difetti, non possiamo ragionare sempre come se l'unico difetto di cui una persona dovrebbe vergognarsi fosse la timidezza.
Io appaio come una persona timida, quando incrocio uno sguardo abbasso gli occhi, ok è un punto a mio sfavore. Ma non appaio come un aggressivo, non appaio come un maniaco, non appaio come un arrogante, un litigioso, un violento, un disonesto ecc. ecc. La gente ha una buona opinione di me anche se mi riconosce come timido.
Giusto.
Però se la timidezza è grave e ti impedisce di fare cose o ti fa avere reazioni esagerate,quantomeno ti considerano strano.Bisognerebbe avere un'autostima tale da non considerare tanto influente il giudizio degli altri.Ma chi è fobico è insicuro e teme il giudizio come la peste.Quindi si finisce a vergognarsi di vergognarsi.
Vecchio 24-03-2016, 23:31   #18
Esperto
L'avatar di Blue Sky
 

Quote:
Originariamente inviata da claire Visualizza il messaggio
Giusto.
Però se la timidezza è grave e ti impedisce di fare cose o ti fa avere reazioni esagerate,quantomeno ti considerano strano.Bisognerebbe avere un'autostima tale da non considerare tanto influente il giudizio degli altri.Ma chi è fobico è insicuro e teme il giudizio come la peste.Quindi si finisce a vergognarsi di vergognarsi.
Vero. Come tutte le cose, anche la timidezza può essere più o meno grave, e questo non si può negare.
Vecchio 25-03-2016, 00:40   #19
Esperto
L'avatar di Pablo's way
 

La situazione che hai descritto mi ha riportato subito alla mente ciò che provo quando risulto impacciato, incerto, quando mi mangio le parole: frustrazione allo stato puro e rabbia.

Quando ci troviamo in queste situazioni non è solo un problema di giudizio esterno, di ciò che pensano gli altri, alla base della frustrazione c'è anche o soprattutto il contrasto tra l'immagine che diamo di noi all'esterno e quella che vorremmo dare. In altre parole siamo i primi giudici inflessibili di noi stessi.

Capire questo ci può essere utile per affronatre il problema da un altro punto di vista, cercare di depotenziare il nostro giudizio può aiutarci a vivere in maniera meno pesante quel tipo di situazioni, con possibili influssi positivi anche sul risultato cioè sull'atteggiamento che avremo, in termini di maggiore sicurezza e autocontrollo.

La vergogna è frutto del tuo giudizio come di quello degli altri e se ci pensi l'unica certezza che hai è che sei te a giudicarti strano e impacciato, di cosa realmente pensino gli altri non puoi esserne sicuro....

Arrivare a comprendere questo meccanismo un po' mi ha aiutato, chiaro che poi ogni caso fa storia a sé....
Vecchio 25-03-2016, 01:21   #20
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Originariamente inviata da Blue Sky Visualizza il messaggio
La gente ha una buona opinione di me anche se mi riconosce come timido.
evidentemente puoi dire questo perchè ne hai avuto conferma


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Originariamente inviata da Pablo's way Visualizza il messaggio
Capire questo ci può essere utile per affronatre il problema da un altro punto di vista, cercare di depotenziare il nostro giudizio può aiutarci a vivere in maniera meno pesante quel tipo di situazioni, con possibili influssi positivi anche sul risultato cioè sull'atteggiamento che avremo, in termini di maggiore sicurezza e autocontrollo.
per cambiare un giudizio devi arrivare a una conoscenza che non avevi prima. Se giudico male una persona x, continerò a farlo finchè non riuscirò a trovare qualcosa che mi renderà comprensibili i suoi atteggiamenti. Penso di essere riuscito, almeno in parte, a capire alcune motivazioni che hanno portato a delle condizioni attuali che non apprezzo di me stesso, ma il comprenderle non mi ha portato ad accettarle automaticamente, perchè in un certo senso rendono comunque la vita difficile.

Poi, come hai detto giustamente, ognuno ha una storia diversa
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