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12-11-2015, 15:15
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#1
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Banned
Qui dal: Jul 2009
Ubicazione: Prov. Milano
Messaggi: 1,187
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Temete mai di sprecare il vostro tempo libero, ricchezza impalpabile? Pensate che sia bene sfruttarlo al massimo, ridurre al minimo i momenti di relax improduttivo? Questo in modo da scoprire ed esprimere al meglio la propria personalità e non avere così rimpianti in futuro (per ciò che era in nostro potere fare e non abbiamo fatto)?
Io sì; bisognerebbe arrivare a una certa età con una sorta di curriculum della vita privata, complementare a quello lavorativo e anche più eloquente riguardo a ciò si è.
La disoccupazione, oggi diffusa, ha il risvolto positivo di permettere a chi ne è colpito di avere molto tempo libero, se si abita con i genitori così tanto da rischiare di svalutarlo e sprecarlo.
Io stabilisco sempre un programma giornaliero e dò dei tempi alle singole attività da svolgere. Su questo forum passo circa un'ora al giorno e partecipo solo alle discussioni che mi interessano davvero.
Leggo tre o quattro libri di narrativa o saggistica al mese e, se ne val la pena, li spremo al massimo scrivendone una recensione,...
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12-11-2015, 15:22
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#2
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Esperto
Qui dal: Oct 2015
Messaggi: 4,200
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Quote:
Originariamente inviata da Nothing87
Temete mai di sprecare il vostro tempo libero, ricchezza impalpabile? Pensate che sia bene sfruttarlo al massimo, ridurre al minimo i momenti di relax improduttivo?
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Ne ho la certezza assoluta
Sfruttare il tempo al massimo sarebbe l'ideale ma oggettivamente è una cosa difficilissima da fare
Mi acconterei anche solo di non sprecarne in quantità industriale
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12-11-2015, 15:39
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#3
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Banned
Qui dal: Jul 2009
Ubicazione: Prov. Milano
Messaggi: 1,187
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Quote:
Originariamente inviata da Joseph
E' importante utilizzare bene il tempo, ma ancora più importante forse è saper valutare quanto lo si è utilizzato bene, altrimenti il rischio è di correre sul posto (per non dire stare seduti) mentre si immagina di volare.
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Il fine è la crescita personale. Tuttavia valutare se una certa attività sia meritevole o meno di impegnare il proprio tempo libero è una questione soggettiva. Per capirlo è necessario sperimentare e riflettere.
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12-11-2015, 17:10
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#4
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Esperto
Qui dal: Dec 2014
Ubicazione: Lombardia
Messaggi: 11,690
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Sono d'accordo Nothing, soprattutto con la riflessione sulla disoccupazione dilagante come occasione per sfruttare in modo ordinato il tempo libero, e con la carina metafora del curriculum della vita privata.
Tuttavia, umanamente è impossibile essere sempre "sul pezzo" come tu teorizzi. Io ho periodi in cui lo faccio, ma altri in cui ho bisogno di più agio.
Però concordo sul fatto che almeno in linea di massima bisogna cercare di impiegare il tempo con attività che abbiano un loro "significato".
Io ho ad esempio una serie di forum o blog che periodicamente sfoglio, per tenere la mente aperta su quegli argomenti che mi piacciono. Oppure cerco regolarmente di cucinare. Ho iniziato a fare sport in modo metodico, senza far passare mesi tra un'uscita e l'altra. Cerco di ascoltare musica almeno ogni tanto, cerco di guardare almeno un film al mese. Oppure cerco di trovare regolarmente occasioni per guidare andando in posti che non conosco. Periodicamente cerco anche di frequentare i pochi amici che ho, anche se spesso non ne avrei voglia.
Ma ripeto che una totale pianificazione del tempo libero è un ossimoro ed è un pò utopistica.
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12-11-2015, 17:30
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#5
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Esperto
Qui dal: Oct 2015
Messaggi: 4,200
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Quote:
Originariamente inviata da Blue Sky
Tuttavia, umanamente è impossibile essere sempre "sul pezzo" come tu teorizzi.
Ma ripeto che una totale pianificazione del tempo libero è un ossimoro ed è un pò utopistica.
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Vatti a leggere il cv di Samantha Cristoforetti e confronta la sua età con titoli di studio, esperienze, conoscenze e hobby praticati
Le spiegazioni sono due: o ha sfruttato in modo efficace ogni singolo istante da quando è viva o la stanza dello spirito e del tempo esiste
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12-11-2015, 17:32
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#6
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Banned
Qui dal: Jun 2012
Ubicazione: Milano
Messaggi: 9,206
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Assolutamente sì e la causa principale la individuo nel lavoro che, allo stato attuale, non mi consente di lavorare meno di 40 ore settimanali.
Il mio ideale sarebbe scendere intorno alle 20-30 ore settimanali di lavoro distribuite su 3-4 giorni.
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12-11-2015, 17:38
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#7
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Esperto
Qui dal: Dec 2014
Ubicazione: Lombardia
Messaggi: 11,690
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Quote:
Originariamente inviata da Antonius Block
Vatti a leggere il cv di Samantha Cristoforetti e confronta la sua età con titoli di studio, esperienze, conoscenze e hobby praticati
Le spiegazioni sono due: o ha sfruttato in modo efficace ogni singolo istante da quando è viva o la stanza dello spirito e del tempo esiste
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Vero, ma secondo me stiamo parlando di una persona eccezionale. Che io ti auguro di essere o diventare, ma che io non sono.
Certamente però concordo se mi si dice che noi in particolare abbiamo un problema di evitamento che ci ha fatto perdere anni di esperienze e di vita, e che agire su questo punto è di importanza essenziale per vivere meglio.
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12-11-2015, 18:52
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#8
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Esperto
Qui dal: Mar 2012
Messaggi: 2,837
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Ottimo topic Nothing87....
Condivido totalmente!!!
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12-11-2015, 19:05
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#9
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Banned
Qui dal: Jul 2009
Ubicazione: Prov. Milano
Messaggi: 1,187
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Se conosci il nemico e conosci te stesso in cento battaglie non sarai mai in pericolo. Se conosci te stesso ma non il nemico le tue probabilità di vittoria e sconfitta saranno pari. Se non conosci né il nemico e né te stesso in ogni battaglia sarai in grave pericolo.
(L'arte della guerra; Sun Tzu)
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12-11-2015, 19:20
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#10
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Banned
Qui dal: Jul 2009
Ubicazione: Prov. Milano
Messaggi: 1,187
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Quote:
Originariamente inviata da Blue Sky
Ma ripeto che una totale pianificazione del tempo libero è un ossimoro ed è un pò utopistica.
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Salvo imprevisti secondo me pianificazioni a breve scadenza (una settimana per esempio) si possono fare.
Comunque, la cosa più importante del mio messaggio non è tanto questa ma lo è l'agire con serietà e convinzione anche nel tempo libero. Cioè credere nell'utilità di ciò a cui si dedica tempo ed energie.
Tanto, se non siamo duri con noi stessi oggi, un giorno sarà il tempo ad essere duro con noi. Poi è troppo facile deprimersi e lamentarsi.
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12-11-2015, 19:55
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#11
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Banned
Qui dal: Jul 2009
Ubicazione: Prov. Milano
Messaggi: 1,187
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Quote:
Originariamente inviata da FolleAnonimo
Io non sono d'accordo...
tutto è diventato sempre troppo grande e dispersivo per riuscire ad essere imbrigliato, anche passando venti ore al giorno dedicandomi completamente ad una cosa non ho la possibilità di realizzarmi
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Seleziona al massimo in base ai tuoi gusti. Io comunque intendo attività produttive. Non sarà proprio il tuo caso ma ascoltare musica superficialmente senza poi farsi una cultura, un'opinione non è costruttivo. Sarà piacevole e, in una certa quantità, utile per il benessere mentale ma rimane un sollazzo fine a se stesso.
Quote:
Originariamente inviata da FolleAnonimo
l'unica cosa che mi importa sono i singoli momenti che durano anche pochi secondi, un bacio rubato, un sentimento provato, la paura e tutto quello che mi ha fatto vibrare, tutto il resto non ha importanza in un esistenza che si allungherà per miliardi e miliardi e miliardi e miliardi e miliardi e miliardi di secoli.
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Questo è tristemente omologante. L'uomo rispetto alla bestia ha una personalità individuale e quindi è naturale che la scopra e la elevi alla massima potenza!
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12-11-2015, 20:15
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#12
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Banned
Qui dal: Jan 1970
Messaggi: 2,992
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Credo che chiunque sia d'accordo che il tempo libero vada sfruttato al meglio.
Tuttavia sulle due questioni seguenti vanno fatte delle precisazioni, precisazioni che valgono per me e che sono tratte dalla mia esperienza. Magari per qualcuno funziona diversamente.
Quote:
Originariamente inviata da Nothing87
Io sì; bisognerebbe arrivare a una certa età con una sorta di curriculum della vita privata, complementare a quello lavorativo e anche più eloquente riguardo a ciò si è.
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Sono d'accordo che è bene avere un sacco di attività nella propria vita privata.
Però devo dire che nonostante io abbia sempre avuto diverse attività extralavorative, come interessi culturale e artistici, letture e vari sport, questo non bastava a colmare il vuoto di dover vivere nella dualità Lavoro-piacere. Ovvero di avere un lavoro che non piace e dover fare per forza e come contropeso un sacco di attività che mi soddisfassero bilanciando il peso del lavoro fatto controvoglia. O sempre sentito queste attività come un paliativo per lenire la mia insoddisfazione.
Credo sia di gran lunga più importante, se se ne ha la possibilità, il riuscire a trovare un lavoro da fare con interesse e in cui crescere. Naturalmente purtroppo non sono molti ad avere questa fortuna.
Quote:
Originariamente inviata da Nothing87
La disoccupazione, oggi diffusa, ha il risvolto positivo di permettere a chi ne è colpito di avere molto tempo libero, se si abita con i genitori così tanto da rischiare di svalutarlo e sprecarlo.
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Per quanto riguarda il tempo libero nei periodi di disoccupazione devo dire che non lo impiego mai appieno. Non ci riesco,perchè sono periodi accompagnati da ansia e angoscia per il futuro e quindi anche tutti gli interessi vengono molto smorzati. Paradossalmente riesco a trarre più soddisfazione dal tempo libero nei periodi lavorativi di quanta ne riesca a trarre nei periodi da disoccupato.
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12-11-2015, 20:18
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#13
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Banned
Qui dal: Sep 2015
Ubicazione: care a lot
Messaggi: 9,237
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Lo valorizzo al meglio quando ne ho poco.
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12-11-2015, 21:16
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#14
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Esperto
Qui dal: Jul 2010
Ubicazione: qui vicino
Messaggi: 31,353
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Quote:
Originariamente inviata da Nothing87
Temete mai di sprecare il vostro tempo libero, ricchezza impalpabile? Pensate che sia bene sfruttarlo al massimo, ridurre al minimo i momenti di relax improduttivo? Questo in modo da scoprire ed esprimere al meglio la propria personalità e non avere così rimpianti in futuro (per ciò che era in nostro potere fare e non abbiamo fatto)?
Io sì; bisognerebbe arrivare a una certa età con una sorta di curriculum della vita privata, complementare a quello lavorativo e anche più eloquente riguardo a ciò si è.
La disoccupazione, oggi diffusa, ha il risvolto positivo di permettere a chi ne è colpito di avere molto tempo libero, se si abita con i genitori così tanto da rischiare di svalutarlo e sprecarlo.
Io stabilisco sempre un programma giornaliero e dò dei tempi alle singole attività da svolgere. Su questo forum passo circa un'ora al giorno e partecipo solo alle discussioni che mi interessano davvero.
Leggo tre o quattro libri di narrativa o saggistica al mese e, se ne val la pena, li spremo al massimo scrivendone una recensione,...
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però secondo la mia esperienza un pò di relax improduttivo a volte è vitale per poter ricaricare le pile dovendo affrontare il "tempo occupato", tra lavoro ed imprevisti vari
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12-11-2015, 22:09
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#15
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Banned
Qui dal: Jan 2015
Messaggi: 200
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Dipende anche dalla voglia di vivere che hai.
Un ragazzo che conosco è uno di quelli bravi bravi che non perde tempo, che segue i vari siti di crescita personale e che fa le cose.
Anche io ho cercato di imitarlo ad un certo punto della mia vita avendo ottimi risultati sia accademici che sociali.
Poi però basta un secondo e zac! Ti passa la voglia di vivere e ti chiedi se ha senso essere sempre al massimo se poi sei sempre "distante" da tutti e tutto.
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12-11-2015, 22:30
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#16
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Banned
Qui dal: Jul 2009
Ubicazione: Prov. Milano
Messaggi: 1,187
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Quote:
Originariamente inviata da FolleAnonimo
E' il tuo punto di vista, guarda io vedo la stessa cosa ma inversamente, ritengo omologante ricercare la produttività in un mondo che si affanna nel tentativo di ottenerla portando il singolo individuo ad incastrarsi in qualcosa che spreme la sua vita incurante della sua natura
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Io parlo di produttività finalizzata alla crescita personale. Il mondo del lavoro non c'entra niente.
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12-11-2015, 22:40
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#17
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Banned
Qui dal: Jul 2009
Ubicazione: Prov. Milano
Messaggi: 1,187
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Quote:
Originariamente inviata da Semifobico
Per quanto riguarda il tempo libero nei periodi di disoccupazione devo dire che non lo impiego mai appieno. Non ci riesco,perchè sono periodi accompagnati da ansia e angoscia per il futuro e quindi anche tutti gli interessi vengono molto smorzati. Paradossalmente riesco a trarre più soddisfazione dal tempo libero nei periodi lavorativi di quanta ne riesca a trarre nei periodi da disoccupato.
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Quote:
Originariamente inviata da Abuela
Lo valorizzo al meglio quando ne ho poco.
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Ci credo. Non essendoci il contrappeso del lavoro la necessità di momenti ricreativi e privati va a scemare così il tempo libero perde gusto. Qui sta la bravura; riuscire ad amministrarlo dandosi dei piccoli compiti che intervallano e giustificano l'esistenza dei piaceri. I piccoli compiti possono essere aiutare i propri genitori nelle commissioni oppure fare volontariato.
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12-11-2015, 22:51
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#18
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Banned
Qui dal: Jul 2009
Ubicazione: Prov. Milano
Messaggi: 1,187
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Quote:
Originariamente inviata da leoleo1
Dipende anche dalla voglia di vivere che hai.
Un ragazzo che conosco è uno di quelli bravi bravi che non perde tempo, che segue i vari siti di crescita personale e che fa le cose.
Anche io ho cercato di imitarlo ad un certo punto della mia vita avendo ottimi risultati sia accademici che sociali.
Poi però basta un secondo e zac! Ti passa la voglia di vivere e ti chiedi se ha senso essere sempre al massimo se poi sei sempre "distante" da tutti e tutto.
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Io non sto dicendo di essere Superman nel tempo libero.
Lo sforzo di volontà che richiede l'impegno in attività, con l'abitudine, alla fin dei conti risulta inferiore a quello necessario per sopportare lo svilimento fisico e mentale dato l'ozio totale e prolungato.
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13-11-2015, 00:10
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#19
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Banned
Qui dal: Jul 2009
Ubicazione: Prov. Milano
Messaggi: 1,187
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Quote:
Originariamente inviata da FolleAnonimo
Queste sono le tue parole scritte attraverso il tuo primo messaggio:
“Bisognerebbe arrivare a una certa età con una sorta di curriculum della vita privata, complementare a quello lavorativo e anche più eloquente riguardo a ciò si è.”
La mia risposta non è legata strettamente al ambiente lavorativo ma alla vita in generale, tu stai parlando di produttività ed esperienze legate al tempo libero con un atteggiamento che secondo me ha la stessa piega che prende una formazione lavorativa, questo modo di vederla mi trova in disaccordo perché ritengo che non bisogna dimostrare niente a nessuno, non esiste un modo giusto e nessuno dovrebbe permettersi di giudicarlo, qualunque cosa potrebbe rivelarsi una perdita di tempo se indirizzata al giudizio di una determinata persona e la sola crescita personale ritengo sia inutile se non viene trasmessa, il proprio ego verrà a consumarsi quando la propria vita si spegnerà portando via qualunque possibile crescita e lasciando al mondo una minima minima parte, puoi essere la persona più facoltosa della tua città ma nessuno ha la minima idea della persona che tu sei.
Quindi ribadisco la mia idea, non importa quanto possa realizzare nel mio tempo libero nella mia vita perché non sarò nient altro che una briciola infinitesimale nel tempo, preferisco pensare di essermi goduto dei momenti singolari e sperare di viverne altri nel mio futuro, momenti estremi ricchi di sensazioni immediate, salvare una persona che sta per essere investita da un bus, scambiare un occhiata di intesa con una persona qualunque, raccogliere da terra un libro appena caduto e restituirlo alla persona distratta, momenti, singoli momenti, pochi secondi pieni di semplici ma realtà, questo mi interessa, appassiona, davvero ritengo sia molto più importante di qualsiasi crescita personale mirata.
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Io sono il primo a non voler fare della mia vita privata un ipocrita teatrino. Io voglio essere me stesso, per questo mi sono impegnato a scoprire i miei gusti che poi, rapportandosi con l'ambiente sociale, hanno costruito la mia etica personale. è fondamentale. Mentre invece trovare felicità solo in grezzi piaceri fuggevoli, usufruibili da qualsiasi tipo di persona, non è vivere pienamente ma un accontentarsi e tirare avanti.
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13-11-2015, 02:55
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#20
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Esperto
Qui dal: Dec 2014
Ubicazione: Lombardia
Messaggi: 11,690
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Quote:
Originariamente inviata da Joseph
Come sempre probabilmente è questione di equilibrio, un po' di non pianificazione è importante averla (altrimenti con la pianificazione totale, forse il super-io ha raggiunto il potere assoluto e invece è importante che ogni parte faccia la sua parte).
L'obiettivo più utopico invece dovrebbe essere non avere pianificazione, perché non si è più divisi in tante parti e quindi non c'è nessuna contrattazione interna per decidere cosa fare.
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Allora forse è più giusto dire che una totale pianificazione delle proprie attività non è utopica, è ben possibile, però è disfunzionale
Va bè ma ci siamo intesi.
Tra l'altro, ora che ci penso, personalmente sono sempre stato un gran pigro, nonostante sia una persona insicura che sente la pressione dell'ambiente circostante e agisce col principale fine di evitare il rimprovero altrui. Quindi nel mio caso grande super-io ma grande pigrizia.
Si potrebbe dire: sei pigro proprio perché hai così tanta paura che non provi nemmeno a fare. Forse è così, e infatti se razionalmente sono autoindulgente, nel profondo non lo sono.
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