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Vecchio 19-03-2016, 00:05   #1
Esperto
L'avatar di Gufetto
 

A volte a distanza di anni continuano a tornarmi certe domande e certi pensieri che pensavo di avere allontanato ma che evidentemente sono radicati in me e forse non mi abbandoneranno più (devo imparare a conviverci?).
Insomma, questa vita vale davvero la pena di essere vissuta? Ho la sensazione di svegliarmi non dico in un incubo ma in un qualcosa che mi sta stretto e che non ho voglia né forze mentali per affrontare. Ho 32 anni e anni fa dicevo che avrei voluto essere morto esattamente 10 anni fa (non so proprio perché a 22 anni, forse perché idealmente rappresentano la fine dell'adolescenza).
A 32 anni pur vivendo poco mi par di percepire che la vita non abbia più niente da offrirmi e che sono troppo vecchio (e stanco) per andare avanti. Passati gli anni migliori sembra aspettarmi solo la miseria. Senza famiglia, senza affetti, fino ad ora ho conosciuto e percepito solo l'odio, il fastidio e il nervoso...sono tormentato e non riesco a trovare una pace interiore, che mi porta ad esser perennemente teso; percepisco chiaramente il netto stacco fra la forma mentis che avevo in adolescenza e questo senso di confusione mentale che non mi dà tregua, una difficoltà a trovare una direzione nella vita e un senso di generale inadeguatezza che mi porta a vergognarmi di me stesso nelle occasioni sociali.
Se gli anni migliori sono andati, perché dovrei affrontare il futuro? Non ho mai avuto una relazione sociale sana o comunque sono lontanissimo anche solo da poterla pensare...mi alzo, vado a lavoro, esco che sono mentalmente scarico , mangio, vado a letto..è tutto qua? I miei avevano già mia sorella e 15 anni dopo che son nato si son separati..cazzo mi hanno fatto a fare?!
Mi da fastidio vedere le foto di gente sempre sorridente, mi chiedo cos'abbiano da essere così contenti in questo misero mondo...
Pensieri del venerdì sera...meglio che vada a letto...
Ringraziamenti da
Vale90 (21-03-2016)
Vecchio 19-03-2016, 00:29   #2
Banned
 

Ho 24 anni, sarei dovuto morire a 18 nel momento migliore della mia esistenza. Zero vita sociale, niente studio/lavoro... Vale la pena vivere? Per me certamente no ma non avendo una scatola di barbiturici a disposizione e non avendo le palle di lanciarsi da un palazzo non resta che vivere sperando di soffrire il meno possibile almeno dal Lato fisico.
Vecchio 19-03-2016, 01:52   #3
Esperto
L'avatar di Toxy
 

Vale la pena vivere?....Vorrei tanto risponderti di si, nel mio caso sono giovane ma sn ben 6 anni che provo ad uscire da questo incubo, e piu passa il tempo e piu mi rendo conto che non cela farò mai.
Ringraziamenti da
Vale90 (21-03-2016)
Vecchio 19-03-2016, 01:56   #4
Esperto
L'avatar di Redrum_
 

Quote:
Originariamente inviata da Gufetto Visualizza il messaggio
A volte a distanza di anni continuano a tornarmi certe domande e certi pensieri che pensavo di avere allontanato ma che evidentemente sono radicati in me e forse non mi abbandoneranno più (devo imparare a conviverci?).
Insomma, questa vita vale davvero la pena di essere vissuta? Ho la sensazione di svegliarmi non dico in un incubo ma in un qualcosa che mi sta stretto e che non ho voglia né forze mentali per affrontare. Ho 32 anni e anni fa dicevo che avrei voluto essere morto esattamente 10 anni fa (non so proprio perché a 22 anni, forse perché idealmente rappresentano la fine dell'adolescenza).
A 32 anni pur vivendo poco mi par di percepire che la vita non abbia più niente da offrirmi e che sono troppo vecchio (e stanco) per andare avanti. Passati gli anni migliori sembra aspettarmi solo la miseria. Senza famiglia, senza affetti, fino ad ora ho conosciuto e percepito solo l'odio, il fastidio e il nervoso...sono tormentato e non riesco a trovare una pace interiore, che mi porta ad esser perennemente teso; percepisco chiaramente il netto stacco fra la forma mentis che avevo in adolescenza e questo senso di confusione mentale che non mi dà tregua, una difficoltà a trovare una direzione nella vita e un senso di generale inadeguatezza che mi porta a vergognarmi di me stesso nelle occasioni sociali.
Se gli anni migliori sono andati, perché dovrei affrontare il futuro? Non ho mai avuto una relazione sociale sana o comunque sono lontanissimo anche solo da poterla pensare...mi alzo, vado a lavoro, esco che sono mentalmente scarico , mangio, vado a letto..è tutto qua? I miei avevano già mia sorella e 15 anni dopo che son nato si son separati..cazzo mi hanno fatto a fare?!
Mi da fastidio vedere le foto di gente sempre sorridente, mi chiedo cos'abbiano da essere così contenti in questo misero mondo...
Pensieri del venerdì sera...meglio che vada a letto...
e si e' cosi, buonanotte
Vecchio 19-03-2016, 10:37   #5
Intermedio
L'avatar di Sayuri
 

Quote:
Originariamente inviata da syd_77 Visualizza il messaggio
non lo so se vale la pena vivere.. un mare di fatiche e doveri, ma per fare cosa..per tirare avanti, nell'attesa della prossima vacanza, del prossimo computer, della prossima macchina..e poi della bara.
forse vale la pena vivere solo per chi riesce a raggiungere i propri sogni: un lavoro soddisfacente, oppure una famiglia soddisfacente.. non lo so, nel frattempo continuiamo a vivere, poi si vedrà..finché ce la si fa..
Quoto ogni parola. Se lavori vivi per i giorni di riposo, se hai un ragazzo vivi per il giorno in cui ci si vede, si vive per una piccola prospettiva di felicità. Ad esempio si trascorre l'inverno aspettando l'estate e si continua così fino a ritrovarsi vecchi.
Credo sia questo l'unico meccanismo per trovare un motivo di vita, altrimenti non è che abbia molto senso ed è facile preferire restare a dormire in un sarcofago.
Ringraziamenti da
IO&EVELYN (19-03-2016)
Vecchio 19-03-2016, 13:43   #6
Banned
 

Vale la pena di vivere? Per quanto ne sappiamo sì, perché la morte è il nulla più totale, e quindi la vita, per quanto di pessima qualità, ha comunque un suo valore.

È bello vivere? In generale sì, ma per alcuni no. Quest'ultimi sono disposti a rinunciare a quel piccolo valore che rappresenta la vita, per trovare la morte, illusione di un maggiore benessere (e quindi di un valore maggiore).

La morte ha realmente un valore maggiore della vita? Nessuno lo sa, perciò non si può criticare chi decide di porre fine alla propria esistenza. Non è possibile prevedere il futuro.
Vecchio 19-03-2016, 14:07   #7
Esperto
L'avatar di varykino
 

è come un film , pure se fa cagare , tanto vale vedere come finisce XD
Vecchio 19-03-2016, 14:22   #8
Esperto
L'avatar di pokorny
 

Quote:
Originariamente inviata da Gufetto Visualizza il messaggio
Insomma, questa vita vale davvero la pena di essere vissuta?
Solo da tempi relativamente recenti ho la certezza che la risposta sia negativa. Prima mi dicevo che almeno alcune cose mi aiutavano a non pensare ai dispiaceri, ora che ne sono stato privato (sostanzialmente grane alle ginocchia: cammino e sono indipendente ma non posso fare molto più di questo) non ho davvero motivo per pensare che la vita abbia qualcosa di bello da dare a me.
Vecchio 19-03-2016, 15:26   #9
Intermedio
 

Io penso che gira e rigira l'unico modo al mondo per essere quantomeno sereni è amare ed essere amati da qualcuno e avere dei figli che portano avanti i nostri geni.
Tutto il resto passioni, hobby, carriera sono solo cose che riempiono gli spazi vuoti siamo solo macchine da riproduzione.
Vecchio 19-03-2016, 15:33   #10
Esperto
L'avatar di IO&EVELYN
 

no, non ne vale assolutamente la pena. se insomma, la sofferenza supera i momenti Belli no. già se è un 50 e 50 vale gia di piu vivere. e la vita per forza di cose che è piu sofferente, quindi ribadisco no.


e nemmeno se non riesci a soddisfare i tuoi desideri, qualsiasi essi siano.
Vecchio 19-03-2016, 17:08   #11
Avanzato
L'avatar di mmmax
 

Ci sono periodi in cui la penso come voi e altri periodi in cui ho un barlume di speranza. Se solo riuscissi a camibiare...
La prossima settimana contattero uno psicologo che utilizza l'ipnosi, con l'obiettivo di rafforzare volontà, sicurezza e fiducia e superare evitamento e balbuzie. Costerà, ma così non posso andare avanti. Anche perché ho 48 anni.
Vecchio 19-03-2016, 20:49   #12
Principiante
L'avatar di Nidjek0
 

-

Ultima modifica di Nidjek0; 10-09-2021 a 22:09.
Vecchio 19-03-2016, 20:58   #13
ndm
Esperto
L'avatar di ndm
 

Me lo domando anche io. Io spero di schiattare prima dei 40 anni, manca meno di una quindicina d'anni ma ci siamo eh, non sono più un ragazzino ormai.

Ormai le cose che c'erano da fare nella vita le ho fatte quasi tutte, insomma andare a scuola fatto, lavorare ho lavorato, trovarmi qualche ragazza ok fatto anche quello, tentare il suicidio fatto più volte , e alla fine mi domando: che cazzo sto al mondo a fare? Ormai ho sviluppato una visione della mia vita puramente al passato, sono più i rimpianti e i ricordi che i progetti per il futuro.
E perdo la voglia di fare tutto, passo le giornate a isolarmi dal mondo, ad aspettare che sia sera per dormire (di merda), per poi svegliarmi un nuovo giorno nell'ozio più totale.
Non sto neanche più cercando lavoro, mi fa quasi schifo. Perchè so com'è. Come l'avete detto voi: lavoro>cena>letto, lavoro>cena>letto, weekend, lavoro>cena>letto e via dicendo.
Sono tutte ste routine che mi hanno STANCATO e non so come uscirne fuori.
Perchè devo trovarmi una ragazza se tanto so che finirà, in un modo o nell'altro? Sono finite tutte, quelle poche storie che ho avuto, dalle più profonde alle più "stupide", finite totalmente. Ormai è sempre la solita minestra. Chi c'ha voglia di rimettersi in gioco? Cioè a che scopo se tanto poi finisce e ti rimangono in mano solo briciole? Ma che palle...
Idem il lavoro, perchè devo rompermi i coglioni a fare una cosa che non mi piace, essere sfruttato/sottopagato, e avere tutta la settimana impegnata che torno a casa e sono distrutto? Ah giusto per comprarmi la casetta e la macchinina per dare un senso alla mia schifosa vita..ma per favore! Piuttosto vado a vivere per strada, tanto con lo spreco di cibo che c'è in giro a mangiare ce la si fa, basta volerlo.

Dunque per me vivere non ha senso, spero che mi venga un bell'infarto entro tot anni. O magari affino le mie tattiche di suicidio visto che per ora non hanno funzionato.
Ringraziamenti da
Masterplan92 (20-03-2016)
Vecchio 19-03-2016, 23:08   #14
Esperto
L'avatar di NatoMorto
 

Quote:
Originariamente inviata da Gufetto Visualizza il messaggio
A volte a distanza di anni continuano a tornarmi certe domande e certi pensieri che pensavo di avere allontanato ma che evidentemente sono radicati in me e forse non mi abbandoneranno più (devo imparare a conviverci?).
Insomma, questa vita vale davvero la pena di essere vissuta? Ho la sensazione di svegliarmi non dico in un incubo ma in un qualcosa che mi sta stretto e che non ho voglia né forze mentali per affrontare. Ho 32 anni e anni fa dicevo che avrei voluto essere morto esattamente 10 anni fa (non so proprio perché a 22 anni, forse perché idealmente rappresentano la fine dell'adolescenza).
A 32 anni pur vivendo poco mi par di percepire che la vita non abbia più niente da offrirmi e che sono troppo vecchio (e stanco) per andare avanti. Passati gli anni migliori sembra aspettarmi solo la miseria. Senza famiglia, senza affetti, fino ad ora ho conosciuto e percepito solo l'odio, il fastidio e il nervoso...sono tormentato e non riesco a trovare una pace interiore, che mi porta ad esser perennemente teso; percepisco chiaramente il netto stacco fra la forma mentis che avevo in adolescenza e questo senso di confusione mentale che non mi dà tregua, una difficoltà a trovare una direzione nella vita e un senso di generale inadeguatezza che mi porta a vergognarmi di me stesso nelle occasioni sociali.
Se gli anni migliori sono andati, perché dovrei affrontare il futuro? Non ho mai avuto una relazione sociale sana o comunque sono lontanissimo anche solo da poterla pensare...mi alzo, vado a lavoro, esco che sono mentalmente scarico , mangio, vado a letto..è tutto qua? I miei avevano già mia sorella e 15 anni dopo che son nato si son separati..cazzo mi hanno fatto a fare?!
Mi da fastidio vedere le foto di gente sempre sorridente, mi chiedo cos'abbiano da essere così contenti in questo misero mondo...
Pensieri del venerdì sera...meglio che vada a letto...
Così come sono sarebbe meglio non nascere...é proprio vero che la salute é tutto...la sfiga è che non ho ne quella mentale ne fisica come conseguenza al fatto che l ansia mi infiamma il colon provocandomi una serie di spiacevoli infezioni alle gengive all intestino e alle vie urinarie
Vecchio 20-03-2016, 00:22   #15
Intermedio
L'avatar di Menozero
 

Vale la pena vivere se non si vive in un incubo.
Non vale la pena vivere senza lottare per uscire dal incubo in cui si vive. Scusate la franchezza sarò impopolare..
Ma sono la prima persona che stà vivendo un incubo assurdo nella vita..
Ma cazzo devo uscirne p***.

Ultima modifica di Loner; 31-03-2016 a 17:15. Motivo: bestemmia
Vecchio 20-03-2016, 02:43   #16
Intermedio
 

Fidati, questa domanda te la porrai anche tra 10 anni, te la ponevi anche prima, lo farai di nuovo tra altri 10..
La condizione dell'essere umano è sempre la stessa, se il problema non esiste, te lo poni comunque..è cosi..
Non dare bado alle fotografie, non è il sorriso che chiama lo scatto ma viceversa..

Domani svegliati e vai a correre, contro voglia, fallo lo stesso...ma fallo..
Vecchio 20-03-2016, 09:57   #17
XL
Esperto
L'avatar di XL
 

Quote:
Originariamente inviata da Menozero Visualizza il messaggio
Vale la pena vivere se non si vive in un incubo.
Non vale la pena vivere senza lottare per uscire dal incubo in cui si vive. Scusate la franchezza sarò impopolare..
Ma sono la prima persona che stà vivendo un incubo assurdo nella vita..
Ma cazzo devo uscirne p***.
Se la lotta per te ha valore da sola senza che si debba avere alcuna ricompensa allora dall'incubo già ne sei fuori.
Ma quando lotti e sai che le probabilità di vincere sono piuttosto scarse e il bottino esiguo, ci si può chiedere anche se valga la pena lottare (alla fine la vita è lotta, ma se questa lotta non la si è scelta non è detto che si avverta la cosa in modo così positivo), il tema della discussione alla fine è questo. Vale la pena lottare? Val la pena spendersi per ottenere tanto poco?
Perché io quando faccio delle cose e poi non ottengo abbastanza resto frustrato comunque e non così felice, forse altre persone funzionano diversamente, non so.

Per me il problema è che la vita stessa, con tutte le sue possibilità concrete che ci offre (compreso il lottare per ottener certe cose), ad un certo punto la si inizia a sentire come qualcosa di negativo... E da questo incubo qua come te ne tiri fuori?

Peché restar vivi e contemporaneamente tirarsene fuori da questo incubo qua sembra non sia possibile. Se l'incubo consiste nel fatto che devi lottare per ottener poco (poco dal tuo punto di vista commisurato agli sforzi), da quest'incubo qua come fai ad uscirne lottando nel modo usuale? Per questo spesso c'è una forma di arresto. Si può frustare un cavallo a piacere ma se questo risulta dolorante quando cerca di muoversi e spostarsi, resterà fermo perché il dolore che gli provoca spostarsi è molto più forte delle frustate che subisce, per il cavallo non val la pena spostarsi in quelle condizioni.

Alla fine penso che da un'incubo non ne esci fuori facendo qualcosa nel sogno e secondo le regole del sogno, ma facendo qualcosa di completamente diverso... Svegliandoti.

Non so bene in cosa consiste questo svegliarsi nel mio caso (in certi casi non escludo neanche il suicidio) ma non può essere il lottare, perché questo mi ha provocato molti guai e malesseri, anzi magari è proprio questa l'area un po' problematica per me che andrebbe superata, anche se non so come.

Ultima modifica di Loner; 31-03-2016 a 17:16. Motivo: bestemmia
Ringraziamenti da
cancellato16336 (21-03-2016), Yamcha (20-03-2016)
Vecchio 20-03-2016, 11:47   #18
Avanzato
L'avatar di mmmax
 

Nel 1993 ebbi una grande delusione amorosa, la più grave della mia vita, e fui vicino a farla finita, senza tuttavia provarci.
Un mattino un mio collega di lavoro, persona decisamente alternativa, mi mostrò un libricino che spiegava come costruire aquiloni. Siccome nella mia infanzia mi cimentai diverse volte nella costruzione di aquiloni senza mai riuscire a farne volare uno, li chiesi di prestarmelo per qualche giorno.
Lo fotocopiai interamente e fui rapito da quell'idea; per mesi non pensavo ad altro, costruii diversi modelli, provai finalmente l'emozione di sentirmi quasi sollevare da terra e cominciai a frequentare raduni in giro.
Andò avanti per circa dieci anni e fu la cosa che mi salvò dal nulla cosmico quando persi il lavoro. Non sempre è necessario fare cose epiche; a volte basta una passione anche sciocca e futile.
Ringraziamenti da
Menozero (20-03-2016), sunshine (21-03-2016)
Vecchio 20-03-2016, 23:57   #19
Esperto
L'avatar di Gufetto
 

Non sapevo ci fosse una relazione fra l'asia e problemi alle vie urinarie e infiammazioni gengivali (che per l'appunto ho)
Penso che alla fine ci voglia un motivo VERO per svegliarsi la mattina, oltre che per andare a lavoro. Il problema è trovare veramente qualcosa che valga la pena per cui vivere visto che..per vivere c'è poco o niente.
I rapporti sociali sono sputtanati del tutto, negli ultimi 15 anni c'è sato un drastico peggioramento non di quantità che si è alzata esponenzialmente ma di qualità. I divorzi sono in crescita, ci si conosce e ci si sposa dopo 2 mesi quando prima non bastavano anni per conoscersi...miscugli di razze, difficoltà comunicative, stress quotidiano che incidono, amicizie fatte tanto per non restare soli visto che non c'è tempo per la ricerca di chi è più affine a noi...l'amore non esiste quasi più, o perlomeno nella mia vita mai l'ho sperimentato né visto a giro, se non amore per le cose. Io stesso in 32 anni non ho mai concepito l'idea che qualcuna possa essere attratta da me. Con amarezza devo ammettere che sarei solo una zavorra per una donna e tempo poche settimane mi mollerebbe.
Credere nella gente è quasi un'utopia. 3 settimane fa nel parcheggio della ditta un bastardo mi ha rifatto la porta dell'auto nuova di neanche 6 mesi ed è scappato con danno di più di 500€ che dovrò pagare io. Ecco la gente che ho sempre conosciuto in vita.
Ormai sono quasi 10 anni che emotivamente non sto bene. Eppure paradossalmente a detta dello psicologo sto bene. Non mi aspetto che la vita cambi, specie se non faccio niente per cambiarla, ma cosa dovrebbe cambiare? I cambiamenti o sono drastici o sono fuffa...ho un lavoro ma non ho famiglia, da una parte l'utile, dall'altra il fondamentale per l'individuo..la presenza di uno non è molto ben compensata dalla presenza dell'altro, un lavoro dove vengo sfruttato e mi ha portato dallo psichiatra (oltre alla "famiglia").
Per me non c'è niente per cui vale vivere. Forse la speranza..ma di cosa? Di una vita di coppia, una famiglia? Di un posto dove mi senta a mio agio? Di credere in qualcosa, anche se poi ti delude? Mah...
Vecchio 21-03-2016, 11:25   #20
Principiante
 

Quote:
Originariamente inviata da syd_77 Visualizza il messaggio
Si, è così. Poi mi fan ridere quelli che dicono "vivi il presente, vivi il momento" evidentemente hanno un presente figo, altrimenti se in certi momenti mi dovrei vivere il momento..scusate il gioco di parole.. mi verrebbe solo da vomitare
Mi fa pensare alla mia psicologa! Ma dire di "vivere il presente" come se fosse la soluzione a tutto...è spesso un pugno allo stomaco.

Quote:
Originariamente inviata da mmmax Visualizza il messaggio
Nel 1993 ebbi una grande delusione amorosa, la più grave della mia vita, e fui vicino a farla finita, senza tuttavia provarci.
Un mattino un mio collega di lavoro, persona decisamente alternativa, mi mostrò un libricino che spiegava come costruire aquiloni. Siccome nella mia infanzia mi cimentai diverse volte nella costruzione di aquiloni senza mai riuscire a farne volare uno, li chiesi di prestarmelo per qualche giorno.
Lo fotocopiai interamente e fui rapito da quell'idea; per mesi non pensavo ad altro, costruii diversi modelli, provai finalmente l'emozione di sentirmi quasi sollevare da terra e cominciai a frequentare raduni in giro.
Andò avanti per circa dieci anni e fu la cosa che mi salvò dal nulla cosmico quando persi il lavoro. Non sempre è necessario fare cose epiche; a volte basta una passione anche sciocca e futile.
Questa storia invece mi piace.
E' vero che quando si è totalmente giù...a volte non si ha neppure la forza mentale di afferrare opportunità anche semplici da trasformare in passioni.
Ma...a volte è questo. A volte le cose più semplici e che non avremmo mai pensato in un'altra situazione sono quelle che...forse potrebbero aiutare di più.
Del resto (sto riflettendo a "voce alta",quindi perdonatemi se scrivessi cose un po' incomprensibili o sconnesse)...il fatto che pensiamo se valga la pena vivere...forse presuppone che già la risposta propenda per il no.
E propende per il no perchè pensiamo determinate cose della vita (attuale/passata/futura).
Ma...se fossero proprio questi pensieri a...farci uscire fuori strada?
Perchè magari la vita è uguale per tutti...nel senso,si nasce,si respira,si invecchia,si muore. Ma...tutti la viviamo in maniera diversa. Perchè probabilmente la prendiamo in maniera diversa.
Percui...perchè pensare per forza che tutto sia mangiare-lavorare-mangiare-riposare-mangiare-lavorare-etc.?
Magari c'è un altro modo di vivere!
Magari una cosa semplice e impensata potrebbe portare ad un cambio di rotta!
Certo...poi c'è sempre da trovarla la cosa.

Secondo me...il problema è che ad oggi siamo bombardati da immagini e bugie su come tutto possa essere "perfetto".
Non è ammesso che uno abbia una situazione difficile. Che una persona stia male un giorno si e uno no (sono positiva ).
E' ammirevole che una persona sia sana,bella e abbia un presente/futuro/passato brillante. E se uno non ha nasce in un bel contesto? Semplice,si crea da se un bel futuro e diventa il leader del mondo!
Non è ammesso che una persona non riesca ad uscire da una situazione complicata. Non è ammesso che uno viva bene anche in quella situazione (penso ad esempio a tante persone che magari vivono in quartieri degradati,in famiglie che non si sa neppure come riescano a sfamarsi,o magari altre situazioni...mi viene in mente anche un'invalidità,un problema fisico...). Una persona deve per forza uscire da quella situazione,non trovare il modo di viverci dentro. E forse....questo ci fa diventare tutti frustrati e angosciati al pensiero che...non andrà mai bene come stiamo.
Del resto,spesso ci proppinano immagini impossibili da raggiungere...e del resto è questo ciò che succede al giorno d'oggi: alimentare i bisogni e il senso di inadeguatezza della gente per vendere di più.

E scusatemi se ho divagato.

Vale la pena vivere?
Forse...bisognerebbe provarci...e provarci in diversi modi prima di saperlo. E non arrendersi neppure dopo diecimila delusioni.
Del resto...se si arriva a pensare di finirla questa vita...perchè non approfittarne e provare il tutto per tutto prima?
Ringraziamenti da
Jointman (21-03-2016)
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