Per i miei problemi,per quello che provo e affronto ogni giorno,mi sento disconnessa dagli altri.
Il mio vivere è molto diverso, sento cose che gli altri no, ho priorità differenti.
È un universo parallelo dove a dominare tutto è la paura e resta poco spazio per altre cose.
Ho avuto periodi migliori,vivevo sempre da fobica e nella mia campana di vetro ma almeno non ero sempre terrorizzata e sopraffatta.
Almeno riuscissi a fregarmene di quello che viene,essere spaventati non è un reato,ma io voglio disperatamente stare fra i normali e fare quello che fanno tutti,e questa è la mia condanna.
Cosí ogni giorno tento di nascondere la paura,ma lei è molto forte e mi trema la voce,mi tremano le gambe,mi blocco,vado in tilt.
Non basta voler essere piú forti di lei,non basta neanche prendere i farmaci.
Ogni giorno tento di tenermi strette le "povere mie cose"(cit.)per le quali ho tanto faticato e annaspo per non farle scivolare via, e gli altri in tutto questo?Non sapranno mai, mai proveranno, stanno nell'altro universo e meglio cosí,perchè diventa merda tutto quello che tocco.