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03-10-2014, 14:45
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#1
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Intermedio
Qui dal: Jan 2014
Ubicazione: Veneto
Messaggi: 136
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Avrei bisogno di un aiuto.
Allora, dopo le superiori, sentivo che il perito meccanico era un lavoro che non mi attraeva. Quindi decisi, anche osservando i miei amici, di iscrivermi all'università.
Allora scelgo l'indirizzo che avevo sempre sognato: scienze informatiche per diventare programmatore.
Faccio il pendolare. I primi anni riesco a fare qualcosa, poi mi blocco. La matematica diventa un problema. Spesso capisco la teoria, ma quando risolvo le equazioni sbaglio sempre per distrazione.
Vado fuori corso, le propedeuticità mi bloccano più di otto esami. E non riesco a sbloccarle perchè sono tutti esami di matematica.
Inizia la china discendente. Non riesco più a fare il pendolare, non riesco più a seguire i corsi, stando a casa non riesco a studiare otto ore al giorno.
Si fa forte la mancanza di motivazione. Chi me lo fa fare? Anche con la laurea in fin dei conti cosa posso fare?
Finisce che per due anni non faccio più nulla. Quindi i miei mi tagliano i fondi. Penso allora di trovare lavoro per pagare il tutto. Ma alla fine rimango disoccupato (ormai sono 5 anni). Erano gli anni della crisi.
Ora, la psicologa e lo spichiatra mi suggeriscono di ritornare all'università. Per tenermi occupato, dicono.
Parlo con un po' di persone e mi dicono tutte la stessa cosa. Sei giovane, se ti impegni puoi farcela. Hai fallito solo perchè non ti sei impegnato abbastanza.
Ora la questione è questa. Partendo dal presupposto che non sono molto diverso da allora. Ha senso per uno di 31 anni riprendere degli studi in cui ha fallito, fare 3-5 anni d'università. Arrivare a 36 ed iniziare a cercare lavoro come programmatore?
Calcolate che non ho maturato neanche 8 ore di lavoro. Quindi partirei ad esperienza zero.
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Ultima modifica di Complainer; 05-10-2014 a 04:20.
Motivo: Errore d'ortografia
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03-10-2014, 14:46
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#2
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Intermedio
Qui dal: Jan 2014
Ubicazione: Veneto
Messaggi: 136
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Aggiungo che non ho soldi, quindi dovrei fare il lavoratore e studiare contemporaneamente.
Aggiungete il fatto che se vado all'università, sicuramente rimarrei isolato dal contesto sociale. Un vecchietto in mezzo a 20-enni.
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03-10-2014, 15:17
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#3
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Esperto
Qui dal: Nov 2010
Ubicazione: al centro delle mie fobie
Messaggi: 3,863
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per me non ha senso.. cioè' l' università' puoi iniziarla a qualsiasi eta' pero' dopo i 25-26 anni circa lo puoi fare giusto x hobby, per interesse personale, continuare a studiare dopo quell' eta' e' uno sfizio ma il titolo di studio se lo otterrai a fini lavorativi sara' solo carta straccia...
Infatti ti hanno consigliato di studiare come modo x tenersi occupato..
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03-10-2014, 15:23
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#4
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Banned
Qui dal: Jan 1970
Messaggi: 1,268
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Sì.
- Studiavo composizone elettronica nella mia città natia. La scarsa qualità ed inefficienza del mio corso, sommata alla mia depressione, mi ha portato a non fare niente e a rinunciare agli studi. Adesso sto ripartendo, sempre composizione elettronica, a Bologna, e ho 24 anni.
- Il mio padrone di casa, qua a Bologna, ha sofferto di depressione fino ai 35 anni, anno in cui ha deciso di iscriversi a giurisprudenza per diventare commercialista. Si è laureato a 40 anni. Adesso, che di anni ne ha 58, è uno dei più rinomati e preparati del posto.
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03-10-2014, 17:14
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#5
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Banned
Qui dal: Jan 1970
Messaggi: 1,907
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A te cosa piacerebbe essere il trentenne senza forze , depresso , pigro e stupido o il trentenne con carattere che lotta per una vita migliore?
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Ultima modifica di cancellato13248; 03-10-2014 a 18:24.
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03-10-2014, 17:19
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#6
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Esperto
Qui dal: Apr 2014
Messaggi: 926
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Domanda, da quanto fai psicoterapia? Invece di pensare alle tue azioni hai pensato a risolvere i tuoi conflitti interni per vivere meglio la tua vita?
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03-10-2014, 17:23
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#7
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Esperto
Qui dal: Sep 2012
Messaggi: 10,892
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Quote:
Originariamente inviata da ananke
- Il mio padrone di casa, qua a Bologna, ha sofferto di depressione fino ai 35 anni, anno in cui ha deciso di iscriversi a giurisprudenza per diventare commercialista. Si è laureato a 40 anni. Adesso, che di anni ne ha 58, è uno dei più rinomati e preparati del posto.
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è un bell'esempio anche se detta cosi vago
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03-10-2014, 17:28
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#8
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Esperto
Qui dal: Jul 2014
Ubicazione: Moana, Brunner lake (sì, come no)
Messaggi: 12,989
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Io sono stato aiutato dalla famiglia quindi non ho titolo per parlare, è facile farlo da una posizione di comodità. Sono andato fuori tre anni (mi ero bloccato su altri esami dopo il biennio) ma ho finito.
Però da un certo punto di vista posso parlare con cognizione di causa perché ho sempre amato insegnare e ho sempre preso come una sfida far riuscire chiunque nelle materie che conoscevo; era il mio modo per arrotondare un po' di soldi. Ricordo solo un fallimento, che considero comunque mio anche se dall'altra parte c'era una bella capoccia dura...
Spero che troverai motivazione, possibilità pratica (ovvero, qualcuno che ti sostiene almeno per un po', per sbloccare dei nodi perché oggi fare lo studente lavoratore è solo per pochi mostri) e soprattutto qualcuno che ti faccia vedere come si affrontano gli esercizi. L'età non è un problema almeno fino a 45-50 anni, dopo il cervello non è reattivo come prima ed è inutile farsi illusioni di risultati eclatanti, anche se persino a quelle età molto si può ancora fare. In bocca al lupo, e ogni bene e ogni fortuna a te e a tutto il forum.
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04-10-2014, 07:11
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#9
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Banned
Qui dal: Jun 2014
Ubicazione: Via Lattea
Messaggi: 19,112
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05-10-2014, 05:03
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#10
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Intermedio
Qui dal: Jan 2014
Ubicazione: Veneto
Messaggi: 136
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Quote:
Originariamente inviata da lizbon
per me non ha senso.. cioè' l' università' puoi iniziarla a qualsiasi eta' pero' dopo i 25-26 anni circa lo puoi fare giusto x hobby, per interesse personale, continuare a studiare dopo quell' eta' e' uno sfizio ma il titolo di studio se lo otterrai a fini lavorativi sara' solo carta straccia...
Infatti ti hanno consigliato di studiare come modo x tenersi occupato..
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Più o meno è quello che penso anche io. A me fanno storie perchè il mio diploma è del 2002 e non ho mai lavorato. Quindi, per il mondo del lavoro, avere 31 anni senza esperienza è più importante che avere un diploma con su scritto 90/100. Credo lo stesso valga per una laurea.
Quote:
Originariamente inviata da ananke
Sì.
- Il mio padrone di casa, qua a Bologna, ha sofferto di depressione fino ai 35 anni, anno in cui ha deciso di iscriversi a giurisprudenza per diventare commercialista. Si è laureato a 40 anni. Adesso, che di anni ne ha 58, è uno dei più rinomati e preparati del posto.
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Penso sia fortuna. In un colloquio mi è stato detto: "...dal suo curriculum sembra che a 31 anni non sappia ancora cosa fare nella vita...". Per me ragionano tutti con il vecchio modello: "un lavoro è per sempre". A me, alle medie dicevano due cose:
- la vostra generazione non potrà avere un lavoro a tempo determinato;
- la vostra generazione dovrà sempre formarsi perchè dovrà cambiare lavoro spesso.
Quote:
Originariamente inviata da Sample
A te cosa piacerebbe essere il trentenne senza forze , depresso , pigro e stupido o il trentenne con carattere che lotta per una vita migliore?
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Dare dello stupido ad un ex-secchione, mi pare eccessivo.
Quote:
Originariamente inviata da linea77
Domanda, da quanto fai psicoterapia? Invece di pensare alle tue azioni hai pensato a risolvere i tuoi conflitti interni per vivere meglio la tua vita?
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Faccio terapia da 4/5 anni. Io sono andato dallo psichiatra proprio per risolvere questi conflitti. Perchè non mi sentivo "pari" con gli altri.
Comunque io sono dell'avviso che non bisogna sottovalutare l'azione. Se non si agisce come si può risolvere qualcosa?
Anche meditare è azione.
Quote:
Originariamente inviata da Svers0
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Lo conosco. Sono 500 euro di iscrizione a numero chiuso. Ogni anno costa 2500 euro. Sono 3 anni più uno facoltativo.
Puoi scegliere tra programmatore e grafico.
Io sono della provincia di Treviso. Mi stai chiedendo di andare a studiare ed abitare a Roma per tre anni minimo. E credo che la capitale non sia molto economica.
Non lavoro da 5 anni. Risparmi zero ed i miei non collaborano. Dovrei fare lo studente lavoratore per forza.
Supponendo che trovassi lavoro oggi, dovrei risparmiare almeno due anni, mangiando aria e vivendo sotto un ponte. Aggiungi tre anni di studio. Se tutto va bene dovrei uscire a 36 anni. Ovviamente di lavorare in Italia non se ne parla. Guardando i diplomati, la maggior parte se ne è andata all'estero.
Rileggendo quello che ho scritto in effetti ragiono sempre con l'idea del fallimento...
Questa maledetta visione in negativo delle cose. Scusate ma ho l'immagine del colloquio.
"Buon giorno, sono diplomato all'accademia italiana per i videogiochi."
"Bene, quanti anni ha?"
"36."
"Mi scusi ma è troppo vecchio. Non ha esperienza e noi facciamo solo siti Internet."
Mandatemi pure al diavolo.
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05-10-2014, 12:40
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#11
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Avanzato
Qui dal: Jan 2012
Ubicazione: Etruria
Messaggi: 334
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Secondo me si, ne vale la pena. Anche perché in una situazione economica disastrosa come questa, il tuo è un settore che tutto sommato è in espansione, conosco molte persone che lavorano solo con la triennale o addirittura mentre stanno studiando. Certo, l'età è in tuo sfavore, le persone a cui mi riferisco io sono tutte sotto i 30 anni.
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05-10-2014, 13:05
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#12
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Banned
Qui dal: Jan 1970
Messaggi: 2,733
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Quote:
Originariamente inviata da Complainer
non ho mai lavorato.
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credo di non aver capito..quindi avevi "lavorato" ufficialmente o no?
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05-10-2014, 14:04
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#13
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Intermedio
Qui dal: Jan 2014
Ubicazione: Veneto
Messaggi: 136
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Quote:
Originariamente inviata da Belacqua
credo di non aver capito..quindi avevi "lavorato" ufficialmente o no?
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Sì non sono stato chiaro.
Non lavoro ufficialmente da 5 anni perchè mi sono iscritto alle liste del centro per l'impiego esattamente 5 anni fa.
Quindi per lo Stato io ho lo stato di disoccupato da 5 anni.
Prima figuravo come studente a carico della famiglia.
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05-10-2014, 14:08
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#14
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Banned
Qui dal: Jan 1970
Messaggi: 2,733
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Quote:
Originariamente inviata da Complainer
Sì non sono stato chiaro.
Non lavoro ufficialmente da 5 anni perchè mi sono iscritto alle liste del centro per l'impiego esattamente 5 anni fa.
Quindi per lo Stato io ho lo stato di disoccupato da 5 anni.
Prima figuravo come studente a carico della famiglia.
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Inoccupato quindi, non disoccupato, se non hai fatto almeno 1 giornata lavorativa a contratto
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05-10-2014, 14:13
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#15
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Intermedio
Qui dal: Jan 2014
Ubicazione: Veneto
Messaggi: 136
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Quote:
Originariamente inviata da Keaton
Secondo me si, ne vale la pena. Anche perché in una situazione economica disastrosa come questa, il tuo è un settore che tutto sommato è in espansione, conosco molte persone che lavorano solo con la triennale o addirittura mentre stanno studiando. Certo, l'età è in tuo sfavore, le persone a cui mi riferisco io sono tutte sotto i 30 anni.
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Per quello che so, in Italia i settori informatici riguardano prevalentemente siti Internet e gestionali.
In questo momento, i nostri imprenditori illuminati, solitamente danno "lavoro" a persone in apprendistato o a stage. Quindi tutti i giovani sotto i 30 riescono bene o male a "lavorare".
"Lavoro" lo metto fra virgolette, perchè non si può chiamare "lavorare" un continuo susseguirsi di contratti annuali o mensili che si susseguono all'infinito.
Quindi la questione diventa: scelgo un 30enne senza esperienza che mi tocca assumere, o un 20enne comunque senza esperienza che posso mettere a stage?
Poi nella realtà ci sono le eccezioni, ma io credo che sia questa la situazione attuale.
Per questo sono dubbioso se tornare a studiare. Studiare all'università solo per cultura personale è un hobby molto costoso, sia in tempo che in denaro. La questione rimane la stessa. Quante possibilità ho di essere assunto nella mia condizione lavorativa?
Non è che investo tempo e danaro a vuoto?
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05-10-2014, 14:16
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#16
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Banned
Qui dal: Dec 2011
Messaggi: 3,059
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Guarda nella mia facoltà ci sono quarantenni che frequentano, non lo fanno per il titolo in se ma per una questione personale. Studiare non è un obbligo, specialmente alla nostra età (io ho 24 e sono ancora a metà strada), mafrequentare l'università può servire da spinta motivazionale te lo assicuro.
Io da quando frequento l'università mi sento più "qualificata" al mondo del lavoro, prima mi sentivo un'inetta, non osavo mandare curriculum nonostante un diploma di ragioniere perito informatico perchè avevo paura che al colloquio mi avrebbero respinta vedendomi insicura di me e infantile. Ora ho imparato come parlare, come rapportarmi in un contesto formale, anche come essere più "professionale" se vogliamo.
L'università non da solo il titolo di studio, ma insegna anche, in modo graduale e non traumatico come rapportarsi al mondo "degli adulti". So che sei adulto già da un bel pezzo, ma quelli timidi come noi rimangono sempre un "pò bambini" per via dell'insicurezza, l'università può essere un'ottima terapia, che ti conferisce gli giusti strumenti poi per muoverti nel mondo del lavoro.
Non è detto che io lavorerò in un ambito strettamente legato alla mia laurea (giurisprudenza) la vedo un pò difficile, ma adesso se vado a fare un colloquio per esempio come segretaria d'ufficio mi sento molto meno inette e imbranata, molto più professionale e sicura di me, quindi se ne hai voglia perchè no? Potrebbe aiutare anche te da questo punto di vista.
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Ultima modifica di Stefania90; 05-10-2014 a 14:18.
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05-10-2014, 15:15
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#17
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Intermedio
Qui dal: Jan 2014
Ubicazione: Veneto
Messaggi: 136
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Quote:
Originariamente inviata da Stefania90
Guarda nella mia facoltà ci sono quarantenni che frequentano, non lo fanno per il titolo in se ma per una questione personale. Studiare non è un obbligo, specialmente alla nostra età (io ho 24 e sono ancora a metà strada), mafrequentare l'università può servire da spinta motivazionale te lo assicuro.
Io da quando frequento l'università mi sento più "qualificata" al mondo del lavoro, prima mi sentivo un'inetta, non osavo mandare curriculum nonostante un diploma di ragioniere perito informatico perchè avevo paura che al colloquio mi avrebbero respinta vedendomi insicura di me e infantile. Ora ho imparato come parlare, come rapportarmi in un contesto formale, anche come essere più "professionale" se vogliamo.
L'università non da solo il titolo di studio, ma insegna anche, in modo graduale e non traumatico come rapportarsi al mondo "degli adulti". So che sei adulto già da un bel pezzo, ma quelli timidi come noi rimangono sempre un "pò bambini" per via dell'insicurezza, l'università può essere un'ottima terapia, che ti conferisce gli giusti strumenti poi per muoverti nel mondo del lavoro.
Non è detto che io lavorerò in un ambito strettamente legato alla mia laurea (giurisprudenza) la vedo un pò difficile, ma adesso se vado a fare un colloquio per esempio come segretaria d'ufficio mi sento molto meno inette e imbranata, molto più professionale e sicura di me, quindi se ne hai voglia perchè no? Potrebbe aiutare anche te da questo punto di vista.
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Non lo so. Io all'università ero partito motivato e poi ho perso totalmente motivazione.
Mi sono sentito un fallimento perchè mi ritenevo un secchione capace. Ma la mia intelligenza è scoppiata. Sopratutto in un ambito in cui mi sento formato molto di più di un laureato.
Non aiuta a crescere andare solo all'università. Io ci andavo ogni giorno in treno. Seguivo la lezione, e tornavo a casa, in quest'ordine. Non ho mai fatto amici e me ne stavo da solo, io e lo studio. Niente distrazioni.
E cosa è successo alla fine? Mi sono forse migliorato in qualcosa? Ho aumentato le mie conoscenze? Ho limato la mia timidezza? Ho imparato a muovermi nei contesti sociali?
Resto dell'idea che un laureato vecchio è considerato semplicemente come poco appetibile lavorativamente.
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05-10-2014, 15:52
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#18
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Banned
Qui dal: Dec 2011
Messaggi: 3,059
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Quote:
Originariamente inviata da Complainer
Non lo so. Io all'università ero partito motivato e poi ho perso totalmente motivazione.
Mi sono sentito un fallimento perchè mi ritenevo un secchione capace. Ma la mia intelligenza è scoppiata. Sopratutto in un ambito in cui mi sento formato molto di più di un laureato.
Non aiuta a crescere andare solo all'università. Io ci andavo ogni giorno in treno. Seguivo la lezione, e tornavo a casa, in quest'ordine. Non ho mai fatto amici e me ne stavo da solo, io e lo studio. Niente distrazioni.
E cosa è successo alla fine? Mi sono forse migliorato in qualcosa? Ho aumentato le mie conoscenze? Ho limato la mia timidezza? Ho imparato a muovermi nei contesti sociali?
Resto dell'idea che un laureato vecchio è considerato semplicemente come poco appetibile lavorativamente.
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Bhe poi dipende anche dalla facoltà, forse la mia facoltà forma di più dal punto di vista personale perchè se non sai esprimerti in un certo modo e apparire sicuro quando esponi il tuo pensiero i professori te lo fanno notare e lo fanno notare come fosse un difetto quindi devi adattarti. Comunque di certo non può farti male, anzi credo potrebbe darti un pò di autostima dare gli esami e vedere che li superi, forse per questo i tuoi terapeuti ti hanno consigliato di ricominciare.
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05-10-2014, 16:33
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#19
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Esperto
Qui dal: Aug 2009
Ubicazione: Sicilia (Prov. AG.)
Messaggi: 1,616
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L'università!! quanti brutti ricordi mi sovvengono alla mente.
In base alla mia esperienza e alla realtà attuale posso dire che studiare fa sempre bene.
Secondo me dovresti sceglire un corso triennale, non so quali sono le tue ambizioni e qual'e' la tua branca preferita, ma se puoi cerca qualcosa che in futuro ti permette di lavorare in proprio e che al contempo ti piace.
Se non puoi frequentare, ci sono corsi in tipo uninettuno o similia.
Conosco persone che hanno iniziato l'unia 40+ anni e terminato gli studi con successo.
Sappi anche che non sarà facile, dato che frequenti questo sito penso che avrai alcune dei tipici problemi dei fobici e proprio questi ti rallenteranno nel tuo percoso. Solo se sei motivato e costante avrai delle possibilità di concludere.
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06-10-2014, 10:10
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#20
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Banned
Qui dal: Jan 1970
Messaggi: 1,907
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Quote:
Originariamente inviata da Complainer
Dare dello stupido ad un ex-secchione, mi pare eccessivo.
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Se non lo sei diventato fin ora , lo diventerai (se continui cosi). Non rispondere ai dettagli.
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