FobiaSociale.com  
     

Home Messaggi odierni Registrazione FAQ
 
Vai indietro   FobiaSociale.com > Psico Forum > Depressione Forum
Rispondi
 
Vecchio 14-06-2022, 09:47   #3781
Banned
 

Quote:
Originariamente inviata da claire Visualizza il messaggio
Si lo trovo abbastanza assurdo al momento, mai stata normale e in questo periodo sono proprio un alieno che striscia lungo i muri, e basta guardarmi, la normalità non sta di casa qui e mi pare impossibile riuscire ad imbrogliare ancora qualcuno. Nemmeno ci provo più.Stamattina ho 4 ore di riunione e sto pregando ci si attenga agli argomenti di lavoro, anche se ne dubito.
Ma loro non sanno.
Secondo me questo senso di non normalità te lo porti dentro tu ed è reale per te che sai quello che senti e provi, evidentemente sai mascherare bene, cosa che internamente fa sentire ancora più anormali.
A me dicono che appaio molto calma e sempre felice quando dentro ho ben altro.
Ringraziamenti da
cringe (14-06-2022)
Vecchio 14-06-2022, 10:35   #3782
Esperto
L'avatar di Tragopan
 

Ho da poco cominciato un lavoro che mi vergogno anche di nominare, perché non voglio essere identificato con esso e avrei le competenze per fare ben altro, ma ormai non so più neanch'io cosa voglio.

Sono poche ore al giorno, ma guai a stare fermi un momento. Odio questa cosa dell'essere veloci sul lavoro, anche perché immancabilmente è una cosa per cui vengo spesso ripreso e anche qui, già dopo qualche giorno me l'hanno fatto notare.

Mi chiedo certa gente come riesca a lavorare 8 ore al giorno, avere un coniuge, magari crescere dei figli, pagare le bollette... per me sono dei supereroi, hanno dei superpoteri e sicuramente c'è qualcosa di sbagliato in questo sistema, che ti obbliga a lavorare gran parte della giornata per guadagnare soldi tramite i quali compri del cibo per sopravvivere.
Ringraziamenti da
bukowskiii (14-06-2022), cringe (14-06-2022), Cristal (14-06-2022), IO&EVELYN (15-06-2022), Sydbarrett (14-06-2022), Varano (14-06-2022)
Vecchio 14-06-2022, 11:04   #3783
Esperto
L'avatar di Varano
 

Quote:
Originariamente inviata da Tragopan Visualizza il messaggio
Ho da poco cominciato un lavoro che mi vergogno anche di nominare, perché non voglio essere identificato con esso e avrei le competenze per fare ben altro, ma ormai non so più neanch'io cosa voglio.

Sono poche ore al giorno, ma guai a stare fermi un momento. Odio questa cosa dell'essere veloci sul lavoro, anche perché immancabilmente è una cosa per cui vengo spesso ripreso e anche qui, già dopo qualche giorno me l'hanno fatto notare.

Mi chiedo certa gente come riesca a lavorare 8 ore al giorno, avere un coniuge, magari crescere dei figli, pagare le bollette... per me sono dei supereroi, hanno dei superpoteri e sicuramente c'è qualcosa di sbagliato in questo sistema, che ti obbliga a lavorare gran parte della giornata per guadagnare soldi tramite i quali compri del cibo per sopravvivere.
condivido, in più non capisco come facciano a essere così veloci gli altri.
molte persone sono dei supereroi, anche se alcune situazioni se le sono andate a complicare loro. però è indiscutibile la loro abnegazione e il loro senso del dovere, l'italia migliore è composta da questa gente.
io rispetto a loro mi sento un uomo a metà, perché faccio sacrifici ma senza sapere nemmeno io quello che voglio.
Ringraziamenti da
Tragopan (14-06-2022)
Vecchio 14-06-2022, 11:16   #3784
Esperto
L'avatar di Chamomile
 

Io mi chiedo soprattutto come possano essere CONTENTI di quella vita. C'è addirittura gente che sostiene di essere felice di lavorare. Capisco che ci siano lavori migliori di altri, ma odierei qualsiasi cosa dopo averla fatta per anni, tutti i giorni 8 o più ore al giorno, seguendo i tempi stabiliti da qualcun altro, sapendo di non poter sbagliare e che da quello dipende la tua vita. Cioè, capisco la necessità, il lavoro serve per sopravvivere, ma la gente che è felice di farlo proprio non la comprendo. Non lo dico né con disprezzo né con invidia (ok, un po' li invidio), ma con curiosità: come si sblocca la caratteristica "sono contento di alzarmi ogni mattina e andare a lavorare"?
Ringraziamenti da
cringe (14-06-2022), Tragopan (14-06-2022)
Vecchio 14-06-2022, 11:20   #3785
Esperto
L'avatar di Varano
 

Quote:
Originariamente inviata da Chamomile Visualizza il messaggio
Io mi chiedo soprattutto come possano essere CONTENTI di quella vita. C'è addirittura gente che sostiene di essere felice di lavorare. Capisco che ci siano lavori migliori di altri, ma odierei qualsiasi cosa dopo averla fatta per anni, tutti i giorni 8 o più ore al giorno, seguendo i tempi stabiliti da qualcun altro, sapendo di non poter sbagliare e che da quello dipende la tua vita. Cioè, capisco la necessità, il lavoro serve per sopravvivere, ma la gente che è felice di farlo proprio non la comprendo. Non lo dico né con disprezzo né con invidia (ok, un po' li invidio), ma con curiosità: come si sblocca la caratteristica "sono contento di alzarmi ogni mattina e andare a lavorare"?
è una maschera o una strategia di adattamento del cervello. essendo perlopiù un obbligo, ci si racconta che è qualcosa di piacevole. ma le facce dopo anni di questa vita non seguono la menzogna, crollano per effetto della gravità o della noia.
Ringraziamenti da
cringe (14-06-2022)
Vecchio 14-06-2022, 11:45   #3786
Banned
 

Quote:
Originariamente inviata da Tragopan Visualizza il messaggio
Ho da poco cominciato un lavoro che mi vergogno anche di nominare, perché non voglio essere identificato con esso e avrei le competenze per fare ben altro, ma ormai non so più neanch'io cosa voglio.

Sono poche ore al giorno, ma guai a stare fermi un momento. Odio questa cosa dell'essere veloci sul lavoro, anche perché immancabilmente è una cosa per cui vengo spesso ripreso e anche qui, già dopo qualche giorno me l'hanno fatto notare.

Mi chiedo certa gente come riesca a lavorare 8 ore al giorno, avere un coniuge, magari crescere dei figli, pagare le bollette... per me sono dei supereroi, hanno dei superpoteri e sicuramente c'è qualcosa di sbagliato in questo sistema, che ti obbliga a lavorare gran parte della giornata per guadagnare soldi tramite i quali compri del cibo per sopravvivere.
Devo dire che negli ultimi anni, penso dop9 il covid, la velocità manda in crisi anche a me. O forse più che la velocità la prospettiva di non avere respiro in determinate fasi del lavoro perche vedi jn flusso costante di persone giungere. Dovrebbe essere una cosa buona ma a me manda in burnout. Mi si innesca dentro quel timore dinon farcela che mi manda in pappa la testa.
Ringraziamenti da
Tragopan (14-06-2022)
Vecchio 14-06-2022, 11:54   #3787
Esperto
L'avatar di Darby Crash
 

Quote:
Originariamente inviata da Chamomile Visualizza il messaggio
Io mi chiedo soprattutto come possano essere CONTENTI di quella vita. C'è addirittura gente che sostiene di essere felice di lavorare. Capisco che ci siano lavori migliori di altri, ma odierei qualsiasi cosa dopo averla fatta per anni, tutti i giorni 8 o più ore al giorno, seguendo i tempi stabiliti da qualcun altro, sapendo di non poter sbagliare e che da quello dipende la tua vita. Cioè, capisco la necessità, il lavoro serve per sopravvivere, ma la gente che è felice di farlo proprio non la comprendo. Non lo dico né con disprezzo né con invidia (ok, un po' li invidio), ma con curiosità: come si sblocca la caratteristica "sono contento di alzarmi ogni mattina e andare a lavorare"?
alcuni lavori posso comprendere che possano essere appassionanti. Io ad esempio il professore universitario lo farei molto volentieri.

Ma la maggior parte dei lavori non capisco proprio come possano sul serio recare piacere, soprattutto - come dici - se svolti per anni ogni giorno similmente al precedente.
Penso che tanti lavori sarebbero decisamente migliori se svolti solo per brevi periodi e senza il pensiero di doverli fare per forza per poter sopravvivere. Anche un mese da spazzino o da operaio sarebbero interessanti, ma se fatti come esperienza di vita, esperienza conoscitiva. Se portati avanti per un'intera esistenza invece diventano alienanti.
Vecchio 14-06-2022, 12:07   #3788
Esperto
L'avatar di Darby Crash
 

Quote:
Originariamente inviata da Varano Visualizza il messaggio
condivido, in più non capisco come facciano a essere così veloci gli altri.
molte persone sono dei supereroi, anche se alcune situazioni se le sono andate a complicare loro. però è indiscutibile la loro abnegazione e il loro senso del dovere, l'italia migliore è composta da questa gente.
io rispetto a loro mi sento un uomo a metà, perché faccio sacrifici ma senza sapere nemmeno io quello che voglio.
Non ci trovo niente di onorevole nell'essere veloci, efficienti e nell'avere senso del dovere. Senz'altro è segno di una buona capacità di adattamento ed è una cosa che fa molto bene a chi ce l'ha. Tuttavia non la trovo una caratteristica in sé positiva.
Se tutti si adattano e si danno da fare senza problemi in lavori mediocri, non ci può essere nessun cambiamento. Non stimo chi si accontenta di poco.

Per me l'Italia migliore a cui accenni è composta da:
a) chi davvero riesce a costruirsi una vita appagante e degna di essere vissuta, quindi anche con un lavoro in cui si realizzi e trovi soddisfazione
b) chi si trova in condizioni di vita e lavoro sfavorevoli e disagianti ma mantiene l'ambizione e non si piega al sistema che lo vuole povero, alienato ma contento.
Vecchio 14-06-2022, 12:35   #3789
Esperto
L'avatar di vikingo
 

E poi ci sono i geni che trovano vie traverse per inseguire i loro obiettivi dentro nessuno spartito
Vecchio 14-06-2022, 14:21   #3790
Intermedio
L'avatar di kraken
 

Qualche giorno fa ho avuto un video colloquio con una signorina di una nota agenzia interinale.

Ad un certo punto mi chiede: "ma sei timida?", inutile negare quindi le rispondo di sì; poi passa a chiedermi se ho problemi a collaborare coi colleghi, le dico di no e che mi sono sempre trovata bene in ambito lavorativo e gli altri con me (ed è vero).

Probabilmente non richiameranno più, ma poco male perché per mia fortuna ho già trovato un altro lavoro senza interinale di mezzo.
Vecchio 14-06-2022, 14:32   #3791
Esperto
 

Quote:
Originariamente inviata da Chamomile Visualizza il messaggio
Io mi chiedo soprattutto come possano essere CONTENTI di quella vita. C'è addirittura gente che sostiene di essere felice di lavorare. Capisco che ci siano lavori migliori di altri, ma odierei qualsiasi cosa dopo averla fatta per anni, tutti i giorni 8 o più ore al giorno, seguendo i tempi stabiliti da qualcun altro, sapendo di non poter sbagliare e che da quello dipende la tua vita. Cioè, capisco la necessità, il lavoro serve per sopravvivere, ma la gente che è felice di farlo proprio non la comprendo. Non lo dico né con disprezzo né con invidia (ok, un po' li invidio), ma con curiosità: come si sblocca la caratteristica "sono contento di alzarmi ogni mattina e andare a lavorare"?
Se ti piace quello che fai e ti dà delle soddisfazioni personali, e ti senti a tuo agio lì, la mattina ti alzi volentieri, o comunque anche se lo fai in cambio dei soldi per vivere e a dirla tutta qualche volta andresti al mare anziché al lavoro, tuttavia in generale non ti pare un compromesso così pesante.
Vecchio 14-06-2022, 14:34   #3792
Esperto
L'avatar di Varano
 

io mi alzo volentieri la mattina, solo che non avendo uno scopo fuori dal lavoro vivo in funzione di questo. mentre i miei colleghi hanno una famiglia che è il loro obiettivo principale, e il lavoro è quel luogo dove devono passare delle ore per dedicarsi al loro scopo.
Vecchio 14-06-2022, 14:41   #3793
Esperto
 

Quote:
Originariamente inviata da Abuela Visualizza il messaggio
Secondo me questo senso di non normalità te lo porti dentro tu ed è reale per te che sai quello che senti e provi, evidentemente sai mascherare bene, cosa che internamente fa sentire ancora più anormali.
A me dicono che appaio molto calma e sempre felice quando dentro ho ben altro.
In parte sì, è un vissuto emotivo, e lo so mascherare abbastanza(non del tutto e dipende dalla situazione), ma ci sono dei particolari evidenti che mi rendono diversa dalla norma, questi sono ben oggettivi, non scendo in particolari. E non si possono proprio nascondere, o comunque non li ho nascosti ma dichiarati espressamente. Boh si vede che c'è gente che viene vista ancora più lontana dalla norma, magari lo è di meno ma lo manifesta di più. Io comunque credo di risultare, più che normale, funzionale come collega, più di altre persone normies.Credo intendano questo.
Vecchio 14-06-2022, 14:51   #3794
Esperto
 

Quote:
Originariamente inviata da claire Visualizza il messaggio
Oggi mi hanno detto, riferendosi a una persona ,diciamo, con problemi caratteriali "ecco adesso entra di ruolo quella, non è normale, lei che non è normale entra e tu non vuoi, entra tu piuttosto, abbiamo bisogno di gente normale!" Ho risposto che nemmeno io sono normale.
Mi pare assurdo che mi trovino normale, non ho un capello normale.
Potrebbero dire "più utile", forse, ma posto che la normalità non esiste, sono sempre stata ben lontana da tutto quello che rende una persona comune, nella norma, mainstream, e in questo periodo ho raggiunto il livello massimo, non sono mai stata tanto disadattata nel mondo, e queste vengono a darmi della normale. Io boh.Va bene che mi conoscono superficialmente e tante nefandezze della mia vita non le sanno, ma anche solo per quello che sanno è evidente che sono di una razza aliena. Basta un'occhiata.
A me farebbe piacere se mi considerassero normale, invece il mio linguaggio del corpo mi frega sempre, il tremolio delle mani, la voce che si acuisce, la tendenza a stare curvo etc.
Molte volte mi è stato detto "ti vedo un pò nervoso" e io "nono tutto apposto", forse dovrei fare più esposizione, sicuramente...
Vecchio 14-06-2022, 14:59   #3795
Esperto
 

Quote:
Originariamente inviata da edward00767 Visualizza il messaggio
A me farebbe piacere se mi considerassero normale, invece il mio linguaggio del corpo mi frega sempre, il tremolio delle mani, la voce che si acuisce, la tendenza a stare curvo etc.
Molte volte mi è stato detto "ti vedo un pò nervoso" e io "nono tutto apposto", forse dovrei fare più esposizione, sicuramente...
Si non mi riferisco solo a un discorso di comportamenti , posturale, di mimica, di manifestazioni ansiose (comunque presenti), ma generale della situazione personale a tutto tondo, dell'identità. Che ovviamente non conoscono del tutto ma ci sono cose che si sanno, perché ble ho condivise io o perché non si possono nascondere E che non fanno di me certo una normale.
Vecchio 14-06-2022, 15:03   #3796
Esperto
 

Quote:
Originariamente inviata da claire Visualizza il messaggio
Si non mi riferisco solo a un discorso di comportamenti , posturale, di mimica, di manifestazioni ansiose (comunque presenti), ma generale della situazione personale a tutto tondo, dell'identità. Che ovviamente non conoscono del tutto ma ci sono cose che si sanno, perché ble ho condivise io o perché non si possono nascondere E che non fanno di me certo una normale.
Capisco benissimo, la mia situazione familiare è disastrata fin da quando ero bambino, io sono rimasto nel limbo quindi non ho esperienze significative nel mondo, non mi so comportare bene, si notano subito ste cose ahimè, infatti è quello che mi spaventa più di ogni altra cosa, la gente comune se ne frega e non sa le cose, ti vedono un pò strano, sparlano alle spalle e poi vedi gli sguardi di compassione etc. Parlo per esperienza purtroppo, queste delusioni ricevute mi hanno fatto sentire sempre più alieno.
Ringraziamenti da
bukowskiii (14-06-2022), claire (14-06-2022)
Vecchio 15-06-2022, 16:19   #3797
Esperto
L'avatar di Tragopan
 

Quote:
Originariamente inviata da Chamomile Visualizza il messaggio
Io mi chiedo soprattutto come possano essere CONTENTI di quella vita. C'è addirittura gente che sostiene di essere felice di lavorare. Capisco che ci siano lavori migliori di altri, ma odierei qualsiasi cosa dopo averla fatta per anni, tutti i giorni 8 o più ore al giorno, seguendo i tempi stabiliti da qualcun altro, sapendo di non poter sbagliare e che da quello dipende la tua vita.
Esatto, anch'io non capisco questa cosa. Ci sono persone che esultano quando vengono assunti, mentre io penso che dal giorno dopo in poi dovrò recarmi tutti i giorni nello stesso posto, con persone che dovrò vedere tutti i giorni, dovrò impegnarmi, cercare di fare del mio meglio, sarò sempre sotto l'occhio del mio datore da lavoro, sarò sotto pressione. arriverò a casa che non avrò voglia di fare niente, farò cena, andrò a letto e di nuovo andrò a lavorare. Tutto questo credo sia molto stressante, a meno che appunto uno non fa un lavoro che adora.


Quote:
Originariamente inviata da Darby Crash Visualizza il messaggio
Non ci trovo niente di onorevole nell'essere veloci, efficienti e nell'avere senso del dovere. Senz'altro è segno di una buona capacità di adattamento ed è una cosa che fa molto bene a chi ce l'ha. Tuttavia non la trovo una caratteristica in sé positiva.
Non avevo mai riflettuto da questo punto di vista. Di solito ho sempre visto le persone veloci come efficenti, sveglie, abili, furbe, ma può darsi che sia solo un sistema di credenze inculcato da questa società del consumo forsennato, dove bisogna produrre tutto alla velocità della luce, come dei robot.

Non riesco ad accettare che non ci sia un'alternativa a questo tipo di società, che il lavoro sia TUTTO e che senza di esso sei spacciato.

Ultima modifica di Tragopan; 15-06-2022 a 16:22.
Ringraziamenti da
bukowskiii (15-06-2022), cringe (15-06-2022), IO&EVELYN (15-06-2022)
Vecchio 15-06-2022, 17:26   #3798
Esperto
 

Il lavoro non è tutto ,ma senza di esso sicuramente non si può vivere ,a meno che non si sia in una condizione finanziaria che consente di vivere senza un entrata ma solo uscite. Condizione che non tutti hanno e comunque credo che chi possiede tale possibilità, in ogni caso investa il suo capitale.
Oppure l'unica soluzione è di vivere da mantenuto/a da parenti o sussidi.
C'è un effettivo problema di disoccupazione e carenza di lavoro "adeguato", ma in alcune condizioni ,se hai da pagare l'affitto o semplicemente nutrirti serve il denaro. Questo è un FATTO.

C'è chi vive anche senza lavorare per scelta, dedicando la vita ad altro. Quelle sono scelte. Chi invece spera sempre in un ipotetico cambiamento ,incolpando unicamente e solamente l'ambiente circostante, magari anche con la supponenza di criticarlo, normalmente conduce un esistenza vuota. Poi ci sono l'eccezioni e quelle è giusto che vengano tutelate da ogni punto di vista lavorativo anche con i sussidi, ma per il resto...
Cavolo ci sono dei ragazzini/e persi ,che non fanno nulla ,in alcuni casi danni. Diverso la persona, magari con un età tra i 40-e 50,ingiustamente poco appetibile per il mercato del lavoro, che magari deve anche sostenere famiglia.
Vecchio 23-06-2022, 23:43   #3799
Banned
 

Quote:
Originariamente inviata da FolleAnonimo Visualizza il messaggio
Sempre più convinto in serate come questa che per me non c'è futuro nel mondo del lavoro.
La verità sono anche le comodità della vita, non sono nato nel '800, il pezzo di pane me lo aspetto sempre da una società ricca.
Perché il denaro, i profitti, le montagne di soldi non mancano, e non si può continuare a far finta di niente...
Permettere al billionario di guadagnare sempre di più sulla pelle di tutti, gente che muore di fame.
Che crolli tutto e arrivi la miseria per tutti, non si può vivere cosi.
Non mi metto a fare formazione per una realtà fasulla.
Nemmeno un muscolo per qualcosa che non ha nessun valore.
Non c'è niente di onesto, fa schifo e basta e sempre di più.

https://www.corriere.it/cook/news/22...f244e_amp.html


https://www.ilfattoquotidiano.it/202...oquio/6637755/


E' tutto un sistema di merda; è ridicolo.
C'è chi ha tutto e continua ad avere sempre di più e chi invece non ha nulla e per provare ad avere un minimo, qualcosina che possa rendere la vita un pelo più dignitosa deve sottostare a condizioni da schiavo.


Quote:
Originariamente inviata da Tragopan Visualizza il messaggio
Mi chiedo certa gente come riesca a lavorare 8 ore al giorno, avere un coniuge, magari crescere dei figli, pagare le bollette... per me sono dei supereroi, hanno dei superpoteri e sicuramente c'è qualcosa di sbagliato in questo sistema, che ti obbliga a lavorare gran parte della giornata per guadagnare soldi tramite i quali compri del cibo per sopravvivere.

Quote:
Originariamente inviata da Chamomile Visualizza il messaggio
Io mi chiedo soprattutto come possano essere CONTENTI di quella vita. C'è addirittura gente che sostiene di essere felice di lavorare. Capisco che ci siano lavori migliori di altri, ma odierei qualsiasi cosa dopo averla fatta per anni, tutti i giorni 8 o più ore al giorno, seguendo i tempi stabiliti da qualcun altro, sapendo di non poter sbagliare e che da quello dipende la tua vita. Cioè, capisco la necessità, il lavoro serve per sopravvivere, ma la gente che è felice di farlo proprio non la comprendo. Non lo dico né con disprezzo né con invidia (ok, un po' li invidio), ma con curiosità: come si sblocca la caratteristica "sono contento di alzarmi ogni mattina e andare a lavorare"?

Quote:
Originariamente inviata da Tragopan Visualizza il messaggio
Esatto, anch'io non capisco questa cosa. Ci sono persone che esultano quando vengono assunti, mentre io penso che dal giorno dopo in poi dovrò recarmi tutti i giorni nello stesso posto, con persone che dovrò vedere tutti i giorni, dovrò impegnarmi, cercare di fare del mio meglio, sarò sempre sotto l'occhio del mio datore da lavoro, sarò sotto pressione. arriverò a casa che non avrò voglia di fare niente, farò cena, andrò a letto e di nuovo andrò a lavorare. Tutto questo credo sia molto stressante, a meno che appunto uno non fa un lavoro che adora.

Purtroppo è passato troppo tempo e non posso mettere il "ringrazia" ai post ma la penso esattamente come voi.

Non ho idea di come faccia la gente comune a lavorare 8 ore o più al giorno per 6 o 7 giorni la settimana e portare a casa quel minimo per sopravvivere di mese in mese.
I miei sono distrutti da una vita così e non hanno tempo per nient'altro; tornano dal lavoro distrutti, mangiano, vanno a letto e il giorno dopo si ricomincia tutto da capo, così per 40-50 anni se va bene.
Niente distrazioni, niente hobby, niente tempo libero, niente riposo per il corpo e per la mente.


Ormai non si lavora per vivere, si vive per lavorare.
Ringraziamenti da
probid (24-06-2022)
Vecchio 26-06-2022, 20:54   #3800
Esperto
L'avatar di Chamomile
 

Ogni volta che al corso che sto facendo esce fuori il discorso dei colloqui, che dovremo fare prima di iniziare lo stage, mi viene voglia di sbattere la testa al muro. Gente che parla di 3 colloqui di seguito da fare in una sola azienda, pure in inglese, per lavorare gratis per qualche mese, "dovete rendervi interessanti nel curriculum, altrimenti lo buttano, non scrivete che siete bravi nel team working perché quello lo sanno fare tutti", ma chi lo sa fare? Io no, riesco appena ad uscire di casa, ogni mattina in cui devo andare a sto corso del cavolo mi sento male per la preoccupazione di dover stare tutto il giorno insieme ad altri, quando ci sono lezioni per cui non sono portata ho il continuo sospetto di stare per fare una figura terribile e questi parlano di atteggiamento positivo e di motivazione e di persone che se cerchi di non passare da disadattato completo al colloquio "se ne accorgono e non ti assumono". Ma che posso farci se pure io, disadattata vera, ho bisogno di non morire di fame? È una colpa così irrimediabile non essere persone socievoli e positive? Mi sento senza speranza e senza futuro.
Ringraziamenti da
cancellato21736 (26-06-2022)
Rispondi


Discussioni simili a Una vita da disoccupati
Discussione Ha iniziato questa discussione Forum Risposte Ultimo messaggio
Routine da disoccupati EugeneMorrow Forum Scuola e Lavoro 3 14-05-2021 09:48
Una vita da disoccupati Hazel Grace Forum Scuola e Lavoro 710 13-10-2016 21:28
lavorate o siete disoccupati? iad Sondaggi 31 15-09-2013 19:29
Occupazioni per disoccupati _cristina_ Off Topic Generale 8 23-11-2011 02:16



Tutti gli orari sono GMT +2. Attualmente sono le 04:25.
Powered by vBulletin versione 3.8.8
Copyright ©: 2000 - 2024, Jelsoft Enterprises Ltd.
Powered by vBadvanced CMPS v3.2.2