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16-07-2013, 21:35
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#1
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Banned
Qui dal: Apr 2011
Messaggi: 2,141
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Ultima modifica di Alexon; 06-01-2014 a 13:35.
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16-07-2013, 21:38
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#2
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Avanzato
Qui dal: Jul 2013
Messaggi: 450
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Sono percezioni e in quanto tali si possono cambiare, prima di tutto magari cercando di non giudicarsi ogni istante della giornata che di suo è già uno stress che ci infliggiamo inutile e faticoso.
Ma poi se sei così insicuro su tutto, non prendi posizione e non hai opinioni interessanti come fai ad essere così sicuro al 100% del fatto che sei uno sfigato? Magari hai torto pure là e non sei uno sfigato
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Ultima modifica di Fry; 16-07-2013 a 21:40.
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16-07-2013, 21:39
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#3
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Avanzato
Qui dal: Aug 2010
Messaggi: 317
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Ottimismo in endovena!
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16-07-2013, 21:39
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#4
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Esperto
Qui dal: May 2010
Ubicazione: Sotto una mattonella...
Messaggi: 3,522
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E' vero perchè è vero dal tuo punto di vista, non sono capace a spiegartelo, ma ti posso dire che non è così.
Puoi sempre migliorare un aspetto di te, un pezzo per volta. Il problema è se decidi che non ne vale la pena/sforzo , allora non c'è nulla da fare.
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16-07-2013, 21:51
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#5
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Esperto
Qui dal: Jun 2013
Messaggi: 1,087
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Ti rispondo con questo post scritto nello stesso thread da cui hai preso il post dell'utente Karlo, è il mio stesso pensiero.
Quote:
Originariamente inviata da JohnReds
Karlo potrebba avere ragione: cioè che l'eventualità di fallire e fare lo sfigato tutta la vita ce l'ho. La tengo presente come possibilità.
Io preferisco non illudermi...e puntare sull'azione e basta. Potrei fallire, potrei far bene. Chissenefrega. Non mi riesce convincermi di una verità assoluta, ne in senso negativo né positivo.
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16-07-2013, 22:14
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#6
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Esperto
Qui dal: Jan 2012
Ubicazione: £
Messaggi: 8,149
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Quote:
Originariamente inviata da Blue_Moon
Pensiero distruttivo: concretamente, cosa potresti fare per cambiare la tua situazione?
Certamente da un disturbo della personalità non si guarisce, ma si può imparare a convinverci (mio padre ne è un esempio: nonostante sia borderline e bipolare, conduce una vita quasi normale).
Lo stesso può anche valere per la FS, nonostante - anche su questo forum - vi siano svariati esempi di persone che, effettivamente, son riuscite a migliorare la propria condizione (il che non significa affatto che sia un processo semplice e indolore).
Difficilmente le cose si aggiustano al primo tentativo: ci vuole tempo, pazienza, esercizio. Non dovete essere così severi con voi stessi: nonostante per gli altri sia così semplice, per noi richiede il doppio della fatica; e noi dobbiamo rispettarla, questa fatica, forse addirittura onorarla: non siamo sfigati o falliti se ci proviamo e va male, perchè il possibile "fallimento" fa parte del gioco.
Vorresti davvero essere amico di qualcuno che ti prende in giro? Certe volte le nostre insicurezze tornano utili; se non altro per capire che tipo di persone ci troviamo di fronte: ti assicuro che di brave, sensibili persone ce ne sono e non sono nemmeno poche. Magari son difficili da riconoscere e anche, visti i nostri problemi, da avvicinare; ma ci sono.
Tutti abbiamo dei difetti fisici, TUTTI. C'è chi ha la pancetta, chi i denti in fuori, chi le gambe ad X, chi il culo basso, chi un naso gigantesco... Forse, potrebbe essere d'aiuto l'esercizio di osservare criticamente l'aspetto altrui, senza necessariamente paragonarlo al nostro.
"Carattere da sfigato", poi... Al massimo, questo è il tipico comportamento di una persona molto, molto insicura. Ma sulle insicurezze si può e si deve lavorare; non è poi così impossibile.
I sintomi, specialmente quando la FS è molto radicata, non se ne vanno via come se niente fosse: serve un'esposizione graduale, l'aiuto di un terapeuta e, nel caso, anche di uno psichiatra. E' sicuramente doloroso, però non credo esista un modo "indolore" per uscire dalla situazione in cui ci troviamo.
All'inizio, probabilmenente, andrà malissimo: tremeremo, suderemo, balbetteremo, i pensieri negativi ci si abbatteranno addosso come uno tsunami ma bisogna concentrarsi sul fatto che, piano piano, le cose andranno meglio, anche se non sembra e la speranza quasi non c'è più.
Detto questo, non pretendo che tutto quello che dico sia oro colato e sicuramente qualche fesseria m'è sfuggita; quel che m'interessava sul serio era ribattere a queste affermazioni che, purtroppo, potrebbero anche influenzare qualcun altro.
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Blue, salvo il tuo intervento perchè interessante, potrebbe tornare utile a qualcuno.
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16-07-2013, 22:31
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#7
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Esperto
Qui dal: Oct 2011
Ubicazione: TORINO
Messaggi: 687
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mi spiace, ma è sbagliato.
i progressi si possono fare. serve parecchio un lavoro, dei soldi, avere voglia di buttarsi alle spalle il passato, e reiniziare da capo, probabilmente in un'altra città se ci sono conoscenze che vi ostacolano (parenti compresi); serve autonomia, la lettura di qualche libro interessante sull'auto-miglioramento, e cambiare radicalmente la visione delle cose.
io sono cambiato, anche se non ho ancora ottenuto gli obiettivi che mi sono posto, e anche se non posso esultare. voglio (anzi pretendo) amare ed essere amato, non da una ma da decine e decine di persone, amici, amori, ecc., ma nonostante questo ancora manchi, sono cambiato. lo colgo e lo assaporo quotidianamente. addirittura riesco da ex-timido a cogliere la timidezza negli altri e mi accorgo quando ho un ascendente nei loro confronti, talora di intimorire, e mi va bene. sono riuscito ad assecondare la mia natura estroversa, nonostante abbiano tentato quotidianamente per una trentina d'anni di distruggerla. certo è difficile avere a che fare con chi ti conosceva prima e infatti se non capiranno il mio cambiamento, metterò alle spalle anche loro. anche al lavoro la metamorfosi non è completamente raggiunta perché i colleghi hanno conosciuto il me timido e "sfigato", e quello attuale e sicuramente un po' di pregiudizio è rimasto. ma tanto queste per me sono solo fermate intermedie, ho già appurato che chi mi conosce ex-novo si fa tutt'altra idea di me e ne sono felice.
ma non mi fermo certo qui.
mi sono posto vari obiettivi da raggiungere, e la cosa che mi fa vivere (e il bello) è che sono raggiungibili, e che io lavoro giorno per giorno per raggiungerli...
la visione pessimistica non serve a niente francamente. anch'io sono sempre stato pessimista, ma piangersi addosso è deleterio e repellente per gli altri. bisogna agire in qualche modo.
studiate voi stessi, studiate la vostra personalità repressa, cercate dei modelli, imitateli, e CAMBIATE.
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16-07-2013, 22:33
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#8
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Banned
Qui dal: Feb 2012
Ubicazione: Milano
Messaggi: 5,362
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Alexon, non è esattamente così.
Il fatto è che ci si aspetta che arrivi la fata turchina con la bacchetta magica e risolva tutti i problemi per magia.
E talvolta succede, raramente all'improvviso, più frequentemente con un lavoro più o meno lungo, uno supera i propri blocchi, le proprie fobie, i propri limiti, diventa una persona psicologicamente "non patologica".
E sta bene? No, manco per il cazzo.
Ha passato 10 anni a fare assolutamente NIENTE (non per colpa, ci mancherebbe) a causa della sua problematica, mentre gli altri hanno costruito.
Innanzitutto gli altri hanno costruito su loro stessi, una serie di capacità che si danno per scontate e invece sono acquisite (e acquisibili), come la comunicazione non verbale, le convenzioni sociali, la cura di sé, la passione in qualche attività, ecc.
Inoltre, hanno costruito una rete di conoscenze, amicizie e affetti, che permettono una certa stabilità emotiva.
Ok, ma facciamo l'esempio che domani mettano in commercio la "pillola anti fobia sociale". Tu pensi che risolleverebbe le sorti di molti, qui dentro? Io scommetto sul no.
Ci sarebbero certo alcuni, che privi di blocchi, inizierebbero a recuperare esperienze, e ripartirebbero a costruire là dove hanno lasciato; altri invece vedrebbero la difficoltà insormontabile di un percorso senza orizzonte. Cadrebbero in depressione, te lo dico io.
Allora, bisogna ristabilire le prospettive: sembra piuttosto intuitivo e ragionevole credere che se uno ha evitato per 20 anni, probabilmente gli serviranno almeno 20 anni di non evitamento per recuperare il gap.
E invece ce ne vogliono molti di meno. Perché già il fatto di aver superato delle difficoltà psicologiche è l'aver costruito qualcosa: una serie di abilità metacognitive che pongono la persona in condizione di vantaggio, rispetto a chi certe problematiche non le ha mai dovute affrontare.
Questo fa sì che si possa sfruttare la propria introspezione per analizzare i risultati ottenuti, recuperando il terreno perduto in molto meno tempo!
Però è normale che se uno ha evitato per 20 anni, almeno 5 di farsi il mazzo a uscire e non dire niente (e ricacciare il gola il timore di sembrare "sfigati", chissenefrega!), ci stanno tutti!
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16-07-2013, 22:38
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#9
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Esperto
Qui dal: Jan 2012
Ubicazione: £
Messaggi: 8,149
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Quote:
Originariamente inviata da Blue_Moon
Stavo giusto per cancellare, ho paura che scoppi un putiferio. ò.ò
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Blue, molte delle cosa che scrivi e che delle volte poi cancelli non fanno una piega, sei insicura, e questo ti influenza, ma quello che esprimi, per me deve rimare scritto, hai una visione delle cose, per esperienza o deduzione, molto interessante.
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Ultima modifica di super unknown; 16-07-2013 a 22:41.
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16-07-2013, 22:39
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#10
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Esperto
Qui dal: Mar 2013
Messaggi: 3,845
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Quote:
Originariamente inviata da Blue_Moon
I sintomi, specialmente quando la FS è molto radicata, non se ne vanno via come se niente fosse: serve un'esposizione graduale, l'aiuto di un terapeuta e, nel caso, anche di uno psichiatra.
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Il problema è che non tutti possono permettersi il terapeuta o lo psichiatra.
Comunque una cosa è certa: nessuna situazione può essere dichiarata irrimediabile a priori.
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16-07-2013, 22:40
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#11
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Esperto
Qui dal: Oct 2011
Ubicazione: TORINO
Messaggi: 687
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e bisogna aggiungere che i fobici hanno la possibilità di concentrarsi sulle proprie problematiche, mentre ai non fobici, per tutti gli anni di gap, come dice marco, sono cose venute naturalmente, ma che sicuramente non hanno goduto di un lavoro costante e preciso. cosa significa questo?
che i miei coetanei hanno sì un vantaggio, ma non è così enorme. io vedo che sono pochissimi coloro che invidio (nel senso positivo del termine). i problemi ce li hanno tutti, e gli amici sono pochi per tutti. perché penso che gli uomini non hanno né voglia né possibilità di aumentare indiscriminatamente le proprie amicizie, e questo va a nostro vantaggio. non c'è un gap enorme da recuperare, bisogna toglierselo dalla testa. c'è solo una rete sociale da costruire, ma questo lo si può fare tranquillamente.
ponete il caso di andare a vivere all'estero, o a 500km di distanza dove non si conosce nessuno. chi esce dalla fobia sociale fa questo in pratica. e si può assolutamente fare... perché altrimenti mi si deve spiegare come fanno queste persone che si spostano per esigenze lavorative e se veramente soffrono come soffre un fobico.
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16-07-2013, 22:41
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#12
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Esperto
Qui dal: Dec 2012
Ubicazione: Emilia Romagna
Messaggi: 670
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Dipende da tante cose.
Forse e un po' come entrare nella fortezza nel deserto dei tartari(o non so se era quello),cioè più uno ha bisogno di trovare una compagnia,più darai a vedere che in realtà sei disperato e di conseguenza gli altri di eviteranno.
Forse ci vuole una via di mezzo.
Dipende anche dalla percezione che uno ha del mondo.
Non so chi fosse questo karlo,ma di sicuro non stava facendo salti di gioia quando stava scrivendo il topic.
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17-07-2013, 08:52
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#13
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Esperto
Qui dal: Jul 2010
Ubicazione: qui vicino
Messaggi: 31,353
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Quote:
Originariamente inviata da Alexon
Comincia tutto quando ti avvicini al primo gruppo di persone e capisci che in confronto a loro sei solo uno sfigato che non sa dire nulla di interessante per gli altri. E da li comincia l'emarginazione, le prese in giro, l'insicurezza magari confermata da qualche difetto fisico oltre che al carattere da sfigato.
questo è quanto di più vero io abbia mai letto.
Spero che mi smentiate, davvero, lo spero
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mi ricordo che una volta tu dicevi che principalmente era l'aspetto fisico il problema e lì proprio non c'era verso di smuoverti dalla tua idea
invece ora secondo me stai migliorando il tuo approccio nel vedere le questioni sociali, mi spiego, apportando questa semplice correzione potrei quasi quotare il tuo post:
- confronto a loro sei solo uno sfigato che non sa dire nulla di interessante per gli altri
- confronto a loro pensi di essere solo uno sfigato che non sa dire nulla di interessante per gli altri
se alla prima frase sostituisci la seconda sei praticamente quasi a posto
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17-07-2013, 19:51
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#14
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Esperto
Qui dal: Mar 2013
Messaggi: 3,845
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Quote:
Originariamente inviata da Blue_Moon
Per quanto faccia schifo, esiste anche il servizio sanitario nazionale. Tra l'altro, sul forum, si trovano anche esperienza positive (tra cui la mia, anche se ammetto che ci vuole anche un po' di fortuna) riguardanti il settore pubblico. Qualcosa bisognerà pur fare, anche se il terapeuta lo si vede una o due volte al mese, sempre meglio che niente.
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Sì ceeerto, non ho assolutamente chiesto a mia madre e lei mi ha detto che erano pieni fino all'orlo.
In effetti vale la pena aspettare: ho visto anche l'ottima "assistenza" che hanno dato a mio fratello (praticamente solo psicofarmaci, per il resto niente).
Il terapeuta privato più che dirti ciao e spillarti 70 euro l'ora (50 se proprio ti va bene) altro non fa -.-
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18-07-2013, 14:23
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#15
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Esperto
Qui dal: Mar 2013
Messaggi: 3,845
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Quote:
Originariamente inviata da Blue_Moon
Mi dispiace per la tua esperienza negativa, ma non credo che universalizzarla possa essere realmente d'aiuto a qualcuno; ad esempio, io potrei risponderti che, nel pubblico, ho avuto riscontri abbastanza buoni e che non tutti gli psichiatri non vedono l'ora d'imbottirti di farmaci.
Comunque, se nel tuo comune/distretto è impossibile prenotare una visita, potresti anche provare a rivolgerti da un'altra parte (se non sbaglio, un'utentessa del forum ha fatto proprio così).
Riguardo al terapeuta privato... Beh, sicuramente bisogna avere un po' di fortuna, come ho già detto; ma mi pare ovvio dire che non basta un incapace per rendere tale tutta la categoria.
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Non l'ho universalizzata, può darsi che in certi posti ci sia l'assistenza adeguata; però è un fatto che non tutti possano permettersi di avere questo tipo di aiuto (semplicemente perché un solo caso basta a escludere tutti).
E con questo non intendo affermare che: non tutti = nessuno, sarebbe illogico.
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Ultima modifica di Weltschmerz; 18-07-2013 a 14:25.
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18-07-2013, 18:26
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#16
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Banned
Qui dal: May 2012
Messaggi: 1,349
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Quote:
Originariamente inviata da Rhoda
Ottimismo in endovena!
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In effetti.
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18-07-2013, 18:42
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#17
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Esperto
Qui dal: Jun 2012
Messaggi: 1,418
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Certo che...
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