Salve a tutti. Vi racconto la mia storia.
Durante un campo di formazione (sono scout) ho conosciuto una ragazza. Lei mi aveva preso in antipatia, e infatti durante tutta la settimana non ci siamo quasi scambiati parola, ed anzi mi sfotteva. Poi, al momento di salutarci, ci siamo scambiati i contatti. Ci siamo sentiti su fb e abbiamo iniziato ad uscire insieme.
Dopo un pò sono arrivati i primi baci. Questo succedeva in dicembre, durante le feste di natale. Poi io, che all'epoca ero fuori sede, sono tornato a Milano. Abbiamo continuato a sentirci, ma lei non voleva che ci considerassimo impegnati, perché usciva da una storia molto lunga.
Una volta che ero a casa, a gennaio, ci organizzammo un week end fuori. Mi beccai l'ennesima doccia fredda, non si sentiva sicura di fare all'amore. Parlando le confessai che le avevo mentito dicendo che avevo avuto esperienze in passato; che stavo bene con lei ma che chissà che con altre ragazze avrei potuto avere felicità diverse; che avevo chiesto ad una conoscenza di Milano di uscire, e poi mi ero tirato indietro, perché non volevo fare lo stronzo.
Stette malissimo. Da allora iniziò ad andare tutto storto. Lei dovette avere solo il tempo di trovare la forza di lasciarmi perdere, perché, mi spiegò poi, "non voleva un fidanzato". Ho cercato di restare in contatto, a maggior ragione perché non voleva responsabilità, ma non c'è stato verso. Mi sono trasferito di nuovo a casa per starle vicino, perché intuivo che la situazione stava precipitando, tanto più che a Milano mi trovavo ormai malissimo per varie ragioni. All'inizio di marzo non ci siamo sentiti più, da allora sono caduto in depressione e ho deciso di andare da una psicologa.
Ora mi sono ripreso, e sto progettando di ricominciare da un master da fare di nuovo fuori, perché nelle mie condizioni (sono laureato in filosofia e ho 25 anni appena compiuti) trovare lavoro è difficile.