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05-03-2019, 12:55
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#1
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Intermedio
Qui dal: Feb 2019
Messaggi: 183
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Un buongiorno a tutti/e!
Di qui a tre giorni dovrò mio malgrado già assentarmi dal forum per una trasferta di lavoro che mi impegnerà, a fasi alterne, fino ai primi di maggio.
Ci terrei quindi a "salutarvi" (pur momentaneamente) con UNA delle risorse che negli ultimi 3-4 anni ritengo mi abbia maggiormente aiutato nell'affrontare le mie paure e indolenze e a migliorare me stesso (anche e soprattutto da evitante quale sono).
Si tratta del sito Efficacemente.com, creato dal manager marchigiano (da tempo residente a Londra) Andrea Giuliodori. Immagino alcuni di voi lo conoscano già, perchè è ormai un blog di "crescita personale" (passatemi il termine) molto affermato.
Ho messo "crescita personale" tra virgolette perchè nel mio enorme e incessante peregrinare alla ricerca di ispirazione sul web da dieci anni a questa parte, Giuliodori si è a rivelato essere, a mio avviso, tra i più seri e realisti (nonchè ironici), a differenza dei molti cialtroni figli del pensiero positivo americano che offrono la tipica esaltazione "da stadio" che lascia spesso il tempo che trova.
I suoi articoli (tantissimi e gratuiti) sono chiari, diretti, leggeri, ma nonostante questo (o forse proprio per questo) arrivano dritti al punto, veicolando svariati concetti di valenza capitale, e quasi sempre suffragati da link ai relativi studi scientifici. Pare che anche i suoi metodi/corsi (a pagamento) funzionino molto bene: ce n'è uno per migliorare nello studio, uno per aumentare la propria autostima, uno per imparare l'inglese e uno, che sto seguendo con piacere e che mi accompagnerà per tutto il 2019, che si chiama "365 - Un Anno Epico". Sarò eventualmente felice di condividere con quanti fossero interessati la mia esperienza al riguardo, ma vi invito comunque ad andare a curiosare voi stessi
I mezzi per uscire da certe situazioni, o almeno stare un po' meglio, ci sono. Internet rende - a volte fin troppo - facile accedere a una marea di soluzioni che hanno aiutato schiere di uomini nel corso di tutta la storia dell'umanità, dalle saggezze antiche veicolate da visioni della vita come il Buddhismo o il Taoismo, alle innumerevoli riflessioni filosofiche da Platone a Nietzsche, alle scoperte più recenti in ambito psicologico, sociologico e neurologico. Ciò che però fa e farà sempre la differenza, rispetto all'accogliere in maniera passiva qualsivoglia informazione, ritengo sia quanto siamo disposti a FARE ATTIVAMENTE LA NOSTRA PARTE, con tutta la fatica, la rabbia e la sofferenza che questo inevitabilmente comporta. Senza aspettare all'infinito qualcuno che venga a tirarci fuori dalla nostra stessa merda. Ma che potrebbe non arrivare mai.
Un caro abbraccio!
A
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Ultima modifica di Fiore Di Loto; 05-03-2019 a 13:00.
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05-03-2019, 13:40
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#2
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Esperto
Qui dal: Dec 2014
Ubicazione: Milano
Messaggi: 5,746
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Lo conosco, certi articoli mi sono stati anche d'aiuto, ma Andrea Giuliodori è di una arroganza insopportabile. Le soluzioni che propone sono per lo più di natura cosmetica, che non affrontano le reali cause che determinano i problemi che dice di saper aiutare a risolvere.
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05-03-2019, 14:36
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#3
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Intermedio
Qui dal: Feb 2019
Messaggi: 183
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Quote:
Originariamente inviata da Da'at
Lo conosco, certi articoli mi sono stati anche d'aiuto, ma Andrea Giuliodori è di una arroganza insopportabile. Le soluzioni che propone sono per lo più di natura cosmetica, che non affrontano le reali cause che determinano i problemi che dice di saper aiutare a risolvere.
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Sui suoi modi posso darti ragione, anche se a volte trovo che le "pedate in culo" possano fare anche bene
Sarei invece curioso di sapere da te un esempio di soluzione "cosmetica", per come l'hai intesa.
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05-03-2019, 17:34
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#4
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Esperto
Qui dal: Dec 2014
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Messaggi: 5,746
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Quote:
Originariamente inviata da Fiore Di Loto
Sui suoi modi posso darti ragione, anche se a volte trovo che le "pedate in culo" possano fare anche bene
Sarei invece curioso di sapere da te un esempio di soluzione "cosmetica", per come l'hai intesa.
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Acquistai il suo metodo anti procrastinazione. Ovviamente non servì a nulla.
Ci sono tanti piccoli trucchetti, alcuni utili, altri beh, lasciano il tempo che trovano.
Ad esempio: il metodo dei 10 perché.
Quote:
2.5 L’esercizio dei 10 perché
Come abbiamo visto nel paragrafo 2.2 “Il segreto è sotto i tuoi occhi”, uno dei 2 ingredienti chiave della MotivAzione, sono i motivi, ovvero i perché che ci spingono a perseguire un determinato obiettivo. Spesso, quando procrastiniamo, lo facciamo perché alcune attività ci pesano dannatamente e ci emozionano meno di un talk show televisivo la domenica pomeriggio. È matematico: se siamo demotivati, procrastiniamo. Questo in fondo è il motivo per cui ho scritto questo capitolo sulla motivazione. Ma a volte le tecniche di motivazione non sono sufficienti. Prima ancora a sforzarci di ritrovare la carica, dovremmo farci una semplice domanda. Lo desidero veramente questo obiettivo? Se la risposta è un deciso “no” è inutile lottare contro i mulini a vento: forse riuscirai ad impegnarti oggi, magari anche domani, ma in un modo o nell’altro, la tua mente troverà il modo di sabotare il tuo percorso.
Se al contrario la risposta è “si”, quello che devi fare per ricalibrare la tua motivazione è trovare almeno 10 “perché” alla base del tuo obiettivo. Scrivi qui di seguito i 10 motivi per cui vuoi raggiungere il tuo traguardo:
1. Perché ___________________________________
2. Perché ___________________________________
3. Perché ___________________________________
4. Perché ___________________________________
5. Perché ___________________________________
6. Perché ___________________________________
7. Perché ___________________________________
8. Perché ___________________________________
9. Perché ___________________________________
10. Perché ___________________________________
Hai fatto l’esercizio dei 10 “perché”? Non starai mica barando? Hei! Lo sai, mi piace scherzare, ma se non prendi questa cosa sul serio, te l’ho detto: stiamo perdendo tempo in due. Bene, vedo che ci siamo capiti. Ricapitolando: sei riuscito a scrivere i tuoi 10 “perché”? E’ stato facile o difficile? Sei stato sincero con te stesso, scrivendo i veri motivi per cui stai perseguendo il tuo obiettivo o hai scritto i “perché” che ritieni giusti? Se hai completato l’esercizio correttamente, sono certo che in questo momento stai apprezzando una ritrovata motivazione. Ti senti stranamente euforico e senti che nulla può fermarti. Bene, molto bene, sono proprio queste le emozioni su cui faremo leva per metterci finalmente in azione e trasformare la procrastinazione in un brutto ricordo. Ti aspetto dall’altra parte: ci vediamo nel capitolo dedicato all’azione!
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E' un esercizio che può anche aver la sua relativa utilità nel costringerti a spremere ogni motivazione per un determinato obiettivo, ma non fa niente di più. Non va alla radice del problema. Se uno ha bisogno di scavare con la vanga per trovare le motivazioni, è evidente che non sono così motivanti di loro.
Le pedate su per il culo potranno essere anche utili a qualche ragazzino/a che gigioneggia troppo tempo sullo smartphone. Ma se uno ha 30 e passa anni, ha avuto una carriera lavorativa, relazioni, compagnie, ecc. e nonostante questo l'unico modo che conosce nel motivarsi è darsi pedate nel culo evidentemente questo è un approccio fallimentare.
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05-03-2019, 18:44
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#5
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Esperto
Qui dal: Apr 2010
Messaggi: 11,599
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Ho cercato il suo sito, sono andata sulla sua bio: "Mi presento: il mio nome è Andrea Giuliodori, sono un Ingegnere…" e ho chiuso.
Non me ne vogliano gli ingegneri, è solo una classica battuta sugli ingegneri. Avete studiato delle materie che la mia mente non riesce nemmeno a immaginare.
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05-03-2019, 20:38
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#6
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Intermedio
Qui dal: Feb 2019
Messaggi: 183
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Quote:
Originariamente inviata da Da'at
(...) E' un esercizio che può anche aver la sua relativa utilità nel costringerti a spremere ogni motivazione per un determinato obiettivo, ma non fa niente di più. Non va alla radice del problema. Se uno ha bisogno di scavare con la vanga per trovare le motivazioni, è evidente che non sono così motivanti di loro.
Le pedate su per il culo potranno essere anche utili a qualche ragazzino/a che gigioneggia troppo tempo sullo smartphone. Ma se uno ha 30 e passa anni, ha avuto una carriera lavorativa, relazioni, compagnie, ecc. e nonostante questo l'unico modo che conosce nel motivarsi è darsi pedate nel culo evidentemente questo è un approccio fallimentare.
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E non hai considerato che tra i diversi risultati di un esercizio come questo possa esservi proprio il fatto di realizzare che l'obiettivo di cui si parla non ci appartiene abbastanza? Io ho personalmente notato che quanto più un obiettivo è MIO, e quanto più mi riesce facile trovare questi tipi di "perchè". Non è che hai risposto "sì" alla domanda iniziale, ma te l'eri un po' raccontata?
Non ho capito cos'hai detto sulle pedate. Se uno ha ottenuto tutti i risultati che hai elencato con qualche pedata nel culo ogni tanto, godendoseli (i risultati), non vedo in che misura questo possa essere considerato un approccio fallimentare. Al più dimostra che funzionano PS: per "pedata in culo" intendo quella modalità di aiuto che lascia poco spazio a certi tipi di auto-commiserazione, specie quando è cronica e fine a se stessa. C'è pieno di gente che AMA lamentarsi della propria situazione, senza adoperarsi davvero per migliorarla: le pedate in culo sono quelle che, in casi come questi, possono contribuire a rendere visibile l'auto-inganno che le persone si impongono pur di non assumersi certe responsabilità. Poi a quel punto c'è chi ne approfitta, e chi invece, per un mix di paura e orgoglio, torna al proprio business as usual.
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05-03-2019, 20:45
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#7
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Intermedio
Qui dal: Feb 2019
Messaggi: 183
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Quote:
Originariamente inviata da Wrong
Ho cercato il suo sito, sono andata sulla sua bio: "Mi presento: il mio nome è Andrea Giuliodori, sono un Ingegnere…" e ho chiuso.
Non me ne vogliano gli ingegneri, è solo una classica battuta sugli ingegneri. Avete studiato delle materie che la mia mente non riesce nemmeno a immaginare.
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Beh, se è andata veramente così perdonami ma lo trovo un atteggiamento estremamente limitato e limitante, perchè trovo tu ti precluda la possibilità di attingere a cose che potrebbero comunque farti comodo, pur tra alcune che potrebbero non fare al caso tuo. Mi chiedo con quali e quante altre "categorie" di persone tu sia così prevenuta, e spero per te non siano molte. Se invece sai già perfettamente attraverso quali canali trovare cose che contribuiscano a renderti la vita più leggera, allora mi fa sincero piacere per te, perchè immagino significhi che hai imparato a non perdere tempo inutilmente, cosa in cui a volte mi piacerebbe essere più bravo anche se infondo sono uno strenuo sostenitore del "tutto fa brodo"....
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05-03-2019, 21:06
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#8
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Esperto
Qui dal: Apr 2010
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Quote:
Originariamente inviata da Fiore Di Loto
Beh, se è andata veramente così perdonami ma lo trovo un atteggiamento estremamente limitato e limitante, perchè trovo tu ti precluda la possibilità di attingere a cose che potrebbero comunque farti comodo, pur tra alcune che potrebbero non fare al caso tuo. Mi chiedo con quali e quante altre "categorie" di persone tu sia così prevenuta, e spero per te non siano molte. Se invece sai già perfettamente attraverso quali canali trovare cose che contribuiscano a renderti la vita più leggera, allora mi fa sincero piacere per te, perchè immagino significhi che hai imparato a non perdere tempo inutilmente, cosa in cui a volte mi piacerebbe essere più bravo anche se infondo sono uno strenuo sostenitore del "tutto fa brodo"....
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Ma era una battuta Ho provato a leggere il suo sito, ho visto che non scrive solo lui. Ho provato a leggere l'articolo sulla positività, trovare tre cose buone della giornata: "Ho mangiato", una cosa che diamo troppo per scontato, quanta gente non mangia. Però se penso alle cose positive per cui essere contenta parto subito con il trip che domani potrei non averle più quindi è meglio non entusiasmarsi per non tirarsela… Ma questo penso che sia un discorso da psichiatra e non da mental coach.
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05-03-2019, 21:54
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#9
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Intermedio
Qui dal: Feb 2019
Messaggi: 183
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Quote:
Originariamente inviata da Wrong
Ma era una battuta Ho provato a leggere il suo sito, ho visto che non scrive solo lui. Ho provato a leggere l'articolo sulla positività, trovare tre cose buone della giornata: "Ho mangiato", una cosa che diamo troppo per scontato, quanta gente non mangia. Però se penso alle cose positive per cui essere contenta parto subito con il trip che domani potrei non averle più quindi è meglio non entusiasmarsi per non tirarsela… Ma questo penso che sia un discorso da psichiatra e non da mental coach.
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Ops alcuni "esercizi" possono sembrare effettivamente un po' naif eh. Però alcuni altri mi hanno aiutato. Vabbè insomma se qualcuno riesce a cavarci qualcosa di buono da 'sto Giuliodori, come almeno un po' ho fatto io, sono contento
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05-03-2019, 22:11
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#10
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Esperto
Qui dal: Apr 2011
Messaggi: 622
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È chiaro che anche nel novero di quelli a cui sale il delirio di invenzione e iniziano a creare teorie del tutto a ̶3̶0̶€ 19,99€, ci sono quelli più o meno matti, però anche solo come spunto di riflessione si fa prima a guardare i bambini o gli animali, oppure i fondi di caffé (sempre l'inconscio ci si legge).
Che poi farsi intortare da uno che si chiama Giuliodori è proprio una beffa clamorosa, già da un Roberto Re è meno inglorioso.
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05-03-2019, 22:17
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#11
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Intermedio
Qui dal: Feb 2019
Messaggi: 183
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Quote:
Originariamente inviata da Joseph
È chiaro che anche nel novero di quelli a cui sale il delirio di invenzione e iniziano a creare teorie del tutto a ̶3̶0̶€ 19,99€, ci sono quelli più o meno matti, però anche solo come spunto di riflessione si fa prima a guardare i bambini o gli animali, oppure i fondi di caffé (sempre l'inconscio ci si legge).
Che poi farsi intortare da uno che si chiama Giuliodori è proprio una beffa clamorosa, già da un Roberto Re è meno inglorioso.
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.....eh? scusa non ti seguo.
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06-03-2019, 00:24
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#12
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Avanzato
Qui dal: Sep 2018
Messaggi: 433
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Quote:
Originariamente inviata da Fiore Di Loto
Un buongiorno a tutti/e!
Di qui a tre giorni dovrò mio malgrado già assentarmi dal forum per una trasferta di lavoro che mi impegnerà, a fasi alterne, fino ai primi di maggio.
Ci terrei quindi a "salutarvi" (pur momentaneamente) con UNA delle risorse che negli ultimi 3-4 anni ritengo mi abbia maggiormente aiutato nell'affrontare le mie paure e indolenze e a migliorare me stesso (anche e soprattutto da evitante quale sono).
Si tratta del sito Efficacemente.com, creato dal manager marchigiano (da tempo residente a Londra) Andrea Giuliodori. Immagino alcuni di voi lo conoscano già, perchè è ormai un blog di "crescita personale" (passatemi il termine) molto affermato.
Ho messo "crescita personale" tra virgolette perchè nel mio enorme e incessante peregrinare alla ricerca di ispirazione sul web da dieci anni a questa parte, Giuliodori si è a rivelato essere, a mio avviso, tra i più seri e realisti (nonchè ironici), a differenza dei molti cialtroni figli del pensiero positivo americano che offrono la tipica esaltazione "da stadio" che lascia spesso il tempo che trova.
I suoi articoli (tantissimi e gratuiti) sono chiari, diretti, leggeri, ma nonostante questo (o forse proprio per questo) arrivano dritti al punto, veicolando svariati concetti di valenza capitale, e quasi sempre suffragati da link ai relativi studi scientifici. Pare che anche i suoi metodi/corsi (a pagamento) funzionino molto bene: ce n'è uno per migliorare nello studio, uno per aumentare la propria autostima, uno per imparare l'inglese e uno, che sto seguendo con piacere e che mi accompagnerà per tutto il 2019, che si chiama "365 - Un Anno Epico". Sarò eventualmente felice di condividere con quanti fossero interessati la mia esperienza al riguardo, ma vi invito comunque ad andare a curiosare voi stessi
I mezzi per uscire da certe situazioni, o almeno stare un po' meglio, ci sono. Internet rende - a volte fin troppo - facile accedere a una marea di soluzioni che hanno aiutato schiere di uomini nel corso di tutta la storia dell'umanità, dalle saggezze antiche veicolate da visioni della vita come il Buddhismo o il Taoismo, alle innumerevoli riflessioni filosofiche da Platone a Nietzsche, alle scoperte più recenti in ambito psicologico, sociologico e neurologico. Ciò che però fa e farà sempre la differenza, rispetto all'accogliere in maniera passiva qualsivoglia informazione, ritengo sia quanto siamo disposti a FARE ATTIVAMENTE LA NOSTRA PARTE, con tutta la fatica, la rabbia e la sofferenza che questo inevitabilmente comporta. Senza aspettare all'infinito qualcuno che venga a tirarci fuori dalla nostra stessa merda. Ma che potrebbe non arrivare mai.
Un caro abbraccio!
A
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Non vorrei fare il malizioso ma, mi dai l'impressione di uno che è qui apposta per far propaganda.
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06-03-2019, 01:58
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#13
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Intermedio
Qui dal: Feb 2019
Messaggi: 183
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Quote:
Originariamente inviata da Viewer
Non vorrei fare il malizioso ma, mi dai l'impressione di uno che è qui apposta per far propaganda.
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Hahahahaha, beh, effettivamente nel rileggermi capisco di poter dare questa impressione data la mia sviolinata ma ti assicuro che non è assolutamente il caso. Si tratta solo di (tanto) entusiasmo disinteressato. È che il mio modo di scrivere a volte magari è un po' "pomposo". Mi spiace tu possa aver pensato questa cosa.
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06-03-2019, 04:49
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#14
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Esperto
Qui dal: Dec 2014
Ubicazione: Milano
Messaggi: 5,746
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Quote:
Originariamente inviata da Fiore Di Loto
E non hai considerato che tra i diversi risultati di un esercizio come questo possa esservi proprio il fatto di realizzare che l'obiettivo di cui si parla non ci appartiene abbastanza? Io ho personalmente notato che quanto più un obiettivo è MIO, e quanto più mi riesce facile trovare questi tipi di "perchè". Non è che hai risposto "sì" alla domanda iniziale, ma te l'eri un po' raccontata?
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No, l'ho considerato. Rimane comunque una soluzione cosmetica. Va pur bene se uno studente perde la bussola per qualche tempo e anziché mettersi a studiare si bingia La casa di carta. Ma se uno ha un preludio di depressione o anedonia (e nel suo gruppo FB ce ne erano in molti, col risultato che nessuno riusciva ad uscire dal proprio empasse e molti sprofondavano ulteriormente, con lui che li colpevolizzava più o meno sottilmente) fa solo danni, è come la storia del sepolcro imbiancato.
Sulle pedate nel culo temo sia tu a non aver capito me. Ovvio che servono quando servono. E' quando non servono, che non solo non servono, ma fanno pure danno.
E' come la storia di chi dice a un obeso che deve solo metterci forza di volontà. Che ci vuole?
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06-03-2019, 04:58
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#15
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Esperto
Qui dal: Dec 2014
Ubicazione: Milano
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Quote:
Originariamente inviata da Joseph
È chiaro che anche nel novero di quelli a cui sale il delirio di invenzione e iniziano a creare teorie del tutto a ̶3̶0̶€ 19,99€, ci sono quelli più o meno matti, però anche solo come spunto di riflessione si fa prima a guardare i bambini o gli animali, oppure i fondi di caffé (sempre l'inconscio ci si legge).
Che poi farsi intortare da uno che si chiama Giuliodori è proprio una beffa clamorosa, già da un Roberto Re è meno inglorioso.
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Io credo tu banalizzi troppo la difficoltà del comprendersi (e quindi la necessità di "deliri di invenzione" quali tentativi ingenui nel farlo). Dai per scontate conquiste in termini di autoconsapevolezza che sono state ottenute solo da relativamente pochi decenni nel modo occidentale, e non trovano un terreno fertile per diffondersi. Se non avessi letto ciò che hai letto, se non avessi frequentato le persone che hai frequentato, sei sicuro che saresti arrivato alle medesime conclusioni che a me sono costate anni di frustrazione?
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06-03-2019, 07:58
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#16
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Esperto
Qui dal: Aug 2006
Ubicazione: Campania
Messaggi: 8,244
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Originariamente inviata da Fiore Di Loto
Hahahahaha, beh, effettivamente nel rileggermi capisco di poter dare questa impressione data la mia sviolinata ma ti assicuro che non è assolutamente il caso. Si tratta solo di (tanto) entusiasmo disinteressato. È che il mio modo di scrivere a volte magari è un po' "pomposo". Mi spiace tu possa aver pensato questa cosa.
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A te magari è utile, io quel sito lo conoscevo già, viene fuori dalle ricerche in google, ma non mi è mai stato di grande aiuto.
Ma ormai a me non aiuta quasi nulla, però se a te e ad altri serve, buon per voi, hai fatto bene ad aprire questa discussione comunque.
Aggiungo altre cose. Io ho un'idea di benessere psicologico relativo, individuale e non assoluto, e perciò non penso che sia una cosa che debba esistere necessariamente in ogni caso e contesto, né risulta necessario che dipenda dalle stesse variabili da cui dipende quello della maggioranza delle persone.
In questi siti in molti casi si suggerisce di rivolgersi ad un professionista, ma anche questo alla fine non è detto che risolva qualcosa.
Dipende poi tutto anche da cosa si è motivati a fare, che cosa si vorrebbe raggiungere, in che contesti si sta bene o male. Magari si vede una persona far certe cose e si crede stia bene, ma se le fa con sforzo, controvoglia, sentendosi minacciata, l'indomani magari si butta comunque da un palazzo ancora più velocemente dell'ultimo dei depressi.
Anche pratiche come la meditazione vengono suggerite sempre, ma non si pensa che ad una persona specifica potrebbero annoiare come qualsiasi altra pratica o attività.
Perché la meditazione è un'attività come un'altra, non vedo perché questa dovrebbe essere investita da un interesse universale.
Può aver senso immaginare che ci sia questo interesse universale verso pratiche come il sesso, la masturbazione magari, che poi anche qua ci sono eccezioni e ci son persone che si annoiano e son disturbate da queste cose qua, ma perché mai la meditazione?
Perché ci sono molte persone che si divertono in qualche senso a far cose del genere oggi? Prima c'erano anche per l'andare in chiesa e roba del genere, se facevano 'ste cose, in qualche senso a chi le praticava qualcosa la dava.
E' chiaro che se una persona fa cose che a questa interessano sta meglio, ma è vero in generale per qualsiasi tipo di pratica, non solo la meditazione, questa è una pratica come un'altra. Se ti piace suonare uno strumento musicale e ti ci appassioni, stai meglio di sicuro, ma se ti annoia, ti disturba dover coordinare certi movimenti, non sei soddisfatto dei risultati, cercare di insistere a fare una cosa del genere produce magari altra frustrazione. Osservare che chi riesce ed è continuativo sta meglio è irrilevante, non è detto che stia meglio a causa di quel che fa, magari sta meglio perché gli interessa quel che fa.
C'è anche chi si sente meglio a ripetere certe litanie come "Nam myoho renge kyo", va bene, va bene tutto alla fine, ma non sono mai così sicuro che 'ste cose quando non interessano a monte, possano avere qualche effetto benefico. Se questo interesse manca o è fortemente deficitario, la pratica da sola secondo me non lo riesce a far venir fuori dal nulla.
Da noi poi c'era già anche il rosario, forse ha meno effetto sulle persone più giovani proprio perché la pratica importata dall'oriente ha un fascino diverso, non si capisce subito quel che si dice e produce interesse e motivazione, ma a questo punto non è tanto quel che si fa che conta, è il fatto che ci sia un interesse a monte per quel che si fa, e secondo me questo interesse potrebbe anche mancare quasi del tutto.
Far cose che annoiano quando già si percepisce la propria vita come noiosa e insignificante, fa stare meglio?
A volte non si riescono a trovare attività che interessino davvero e diano un qualche valore aggiuntivo, magari le si svolge come doveri e cose del genere.
Alla fine certe cose a me non sembra mi facciano star bene, peggiorano ancora di più il come mi sento. Ma è soggettiva la cosa ed individuale, penso non si possa universalizzare, le masse vengono intercettate da certe forme di cultura diffuse e magari riversano il loro interesse su queste, ma se su certi individui specifici quella cultura e quella educazione non hanno attecchito e non sono riuscite ad attecchire, questi non riusciranno a provare un forte piacere che provano questi altri individui per pratiche innaturali come l'andare in chiesa, la meditazione e cose del genere, ma solo e sempre per quelle naturali più forti... Sesso... Cibo... E così via.
A me la cultura ha influenzato nell'ascolto di musica e cose del genere, ma non oltre certi livelli, su altre cose non è riuscita a scalfire nulla, ho degli istinti a monte che mi fanno provare interesse per un bel fondo schiena femminile e non per com'è fatta una tazza del caffè. La curiosità che posso provare per certe altre cose è molto limitata e molto strumentale, non sono utilizzabili certe attività come sostitutive. Le posso usare o come mezzi (ma dovrebbero essere mezzi molto efficaci che poi mi ci portano a quel fondo schiena e quel tipo di relazione che cerco), o come distrazioni di poco conto temporanee.
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Ultima modifica di XL; 06-03-2019 a 09:14.
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06-03-2019, 10:26
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#17
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Intermedio
Qui dal: Feb 2019
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Quote:
Originariamente inviata da XL
A te magari è utile, io quel sito lo conoscevo già, viene fuori dalle ricerche in google, ma non mi è mai stato di grande aiuto.
Ma ormai a me non aiuta quasi nulla, però se a te e ad altri serve, buon per voi, hai fatto bene ad aprire questa discussione comunque.
(...)
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Ciao XL, rispondo sia a te che a Da'at. Io soffro ancora più di quello che vorrei per diverse cose, e non intendevo certo dire che il sito di cui ho parlato sia la panacea definitiva, anche perchè io comunque vado anche da terapeuti, e prendere consapevolezza di certi propri schemi comportamentali e di pensiero cercando di modificarli è un lavoro lungo e faticosissimo che a volte può far fare un passo avanti e molti indietro.
Ciò che però sta segnando una svolta nella mia situazione e che nel mio caso sta avendo dei benefici tangibili (proprio in termini di serenità e autostima) è il cercare di non pensare troppo alle cose prima di farle. Alla fine il perdersi in mille elucubrazioni prima di fare dei tentativi, chiedendosi se è qualcosa di utile/pericoloso/ecc. o meno, è fondamentalmente una difesa che attuiamo per evitare di fallire o comunque ottenere dei risultati non sufficientemente in linea con le nostre aspettative. L'interpretazione dei fenomeni (dopo che avvengono, ma sopratutto prima) sono, a mio vedere, la più devastante arma a doppio taglio della nostra mente, perchè a rendere più probabili certi scenari molte volte sono solo le nostre convinzioni al riguardo. Se si riuscisse qualche volta ad ammettere che le nostre valutazioni possono essere molto limitate, limitanti, fallibili e distorte, ci si mette nelle condizioni di aprirsi a nuove esperienze e modi di interpretare la realtà. È un po' sempre la storia del bicchiere mezzo pieno o mezzo vuoto: ha ragione sia chi lo veda in un modo che nell'altro.....ma è facile immaginare chi sia il più felice.
Hai ragione quando dici che a volte "una tecnica vale l'altra"....è assolutamente vero. E proprio per questo sono cose che non dovrebbero essere scelte per imitazione. O meglio, non c'è niente di sbagliato nel provare per questo motivo. Ma poi occorre cercare di entrare in intimità con quello che si sta facendo, ascoltando come ci parla al riparo dal "rumore" esterno, e cercare di sentire realmente come stiamo finchè ci siamo dentro, cercando di "silenziare" la mente quando e come possibile. Esporrò meglio in un secondo momento cosa ne penso al riguardo, ma secondo me il problema della quasi totalità delle persone che hanno certi tipi di disturbi risiede in una mente iper-attiva sempre sul "chi va là" e in condizione di pericolo lotta-fuga, per via di un mix di iper-sensibilità alle sensazioni negative (base che potrebbe essere squisitamente genetica), qualche episodio sociale/di vita sfortunato, e ottima memoria (soprattutto per le cose negative). Ma una mente iper-trofica smette di essere utile se ci ricaccia in gabbia anche quando il pericolo non è reale. La meditazione (nelle sue svariate varianti, tra cui la più moderna mindfulness) dovrebbe aiutare proprio a diventare più bravi a silenziare il turbinio dei pensieri molesti e disfunzionali. Perchè se non si riesce a farlo immersi nel silenzio e/o nella natura in assenza di pericoli percepiti, è impossibile riuscire a farlo quando si è nella situazione opposta, quando ci sentiamo agitati, impauriti o arrabbiati. Sono stati in cui è estremamente più difficile avere una certa lucidità mentale, perchè la componente rettile del nostro cervello prende aggressivamente il sopravvento. La mente è un po' come l'acqua: a dosi ragionevoli è utile, ma di acqua ci si può anche intossicare!
Quanto al provare qualcosa e il ritenere che non faccia al caso nostro: questo avviene, secondo me, in maniera spesso molto repentina. È normale trovarsi a scarso agio con una pratica che fino a quel momento non abbiamo mai fatto. Il problema risiede comunque nelle nostre interpretazioni al riguardo: alle minime sensazioni di disagio iniziamo ad attaccarci montagne di pensieri negativi ricorsivi, per riuscire a dare un senso a quel disagio. Solo con la pazienza di dare a certe pratiche alcune chances in più, e cercando di resistere ai nostri schemi di pensiero negativi ricorrenti, possiamo darci la possibilità di scoprire davvero cosa tale pratica può avere in serbo per noi, se ce l'ha.
Comunque sì, in quanto esseri umani credo che siano più le cose universali che quelle particolari a caratterizzarci, e che a volte certi disagi derivino proprio dal concentrarsi eccessivamente sulle seconde. È abbastanza logico che, tanto più qualcuno si concentra morbosamente sugli aspetti particolari che lo differenziano (anche di molto) dalle altre persone, tanto più si mette nelle condizioni di sentirsi diverso, solo e scollegato dal resto dell'umanità.
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06-03-2019, 11:35
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#18
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Esperto
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Originariamente inviata da Fiore Di Loto
La meditazione (nelle sue svariate varianti, tra cui la più moderna mindfulness) dovrebbe aiutare proprio a diventare più bravi a silenziare il turbinio dei pensieri molesti e disfunzionali. Perchè se non si riesce a farlo immersi nel silenzio e/o nella natura in assenza di pericoli percepiti, è impossibile riuscire a farlo quando si è nella situazione opposta, quando ci sentiamo agitati, impauriti o arrabbiati. Sono stati in cui è estremamente più difficile avere una certa lucidità mentale, perchè la componente rettile del nostro cervello prende aggressivamente il sopravvento. La mente è un po' come l'acqua: a dosi ragionevoli è utile, ma di acqua ci si può anche intossicare!
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Ma affinché qualcosa funzioni, bisogna stabilire degli obiettivi, io dubito già a monte che io e te e un'altra persona abbiamo gli stessi obiettivi.
Per questo quando parlano di funzionale e disfunzionale in generale senza riferirsi a nulla affermano cose piuttosto discutibili.
Un martello scaraventato sulla testa di un'altra persona è funzionale se la vuoi ammazzare l'altra persona, disfunzionale se la vuoi tenere in vita. E' la stessa identica azione che in relazione ad obiettivi, interessi e valori distinti può diventare funzionale o disfunzionale.
Qua dipende tutto dai valori ed interessi a monte, e possono essere diversi secondo me.
Si dà per scontato che l'altro giudichi allo stesso modo ed abbia gli stessi valori, ma secondo me non è così.
Sempre tutti poi ce l'hanno con 'sti rettili, ma non ho capito 'sti rettili che vi hanno fatto per usarli sempre come elementi di paragone negativo.
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Ultima modifica di XL; 06-03-2019 a 12:00.
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06-03-2019, 13:21
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#19
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Intermedio
Qui dal: Feb 2019
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Originariamente inviata da XL
Ma affinché qualcosa funzioni, bisogna stabilire degli obiettivi, io dubito già a monte che io e te e un'altra persona abbiamo gli stessi obiettivi.
Per questo quando parlano di funzionale e disfunzionale in generale senza riferirsi a nulla affermano cose piuttosto discutibili.
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Guarda, per come la vedo io non si devono per forza avere degli obiettivi chissà quanto grossi o definiti per iniziare a fare qualcosa per stare meglio. Anzi, potrebbero esserci di intralcio e farci stare ancora peggio se non siamo nelle condizioni di partorire qualcosa che fa al caso nostro ed è alla nostra portata. Possiamo essere d'accordo sul fatto che sia disfunzionale ciò che ci fa stare male, ci toglie il respiro, e ci da la sensazione di essere in gabbia e girare in tondo? Quello io intendo, in linea di massima, per disfunzionale. La vita è fatta di tanti piccoli e grandi piaceri che siamo naturalmente predisposti ad apprezzare, perchè sono proprio il nostro sistema nervoso e il nostro cervello, purchè non siano presenti gravi handicap, a consentircelo. L'istinto di sopravvivenza è qualcosa di presente nel profondo di qualsiasi uomo (ed essere vivente) da milioni di anni, indipendentemente da quello che io o te possiamo pensarne al riguardo. Quando sei nato e hai tirato le prime poppate erano in te presenti una forza e un istinto che, per quanto crescendo possano finire per essere seppelliti sotto tonnellate di elucubrazioni mentali inutili, continueranno ad agire dentro di te finchè campi. Purtroppo però essere nelle condizioni di godere a dovere, tra le altre cose, quando soddisfiamo i cosiddetti "bisogni primari", data la frenesia e la follia di alcuni aspetti che caratterizzano la modernità, non è assolutamente scontato. Un bel pasto, una bella cagata, il lavarsi, fare sesso, dormire bene. A un certo punto mi sono ad esempio reso conto di vivere il mangiare senza essere pienamente presente. Escludere la fruizione di smartphone e televisione finchè mi nutro assaporando senza fretta ogni boccone, e cercando di mettere tutto l'amore che ho nello scegliere cosa mangiare e nel cucinarlo, mi ha aperto un mondo di sensazioni che si erano assopite, e ho iniziato a sperimentare davvero cosa significhi volersi bene e prendermi cura di me stesso. Ho inoltre fatto degli anni a non godermi il sesso perchè nel mentre ero imprigionato in mille pensieri ossessivi riguardo l'eventuale bontà della mia performance, non c'ero, ero altrove. Ripartire da questi e gli altri semplici piaceri della vita ritengo sia BASILARE per riuscire, con pazienza, a godere anche di altro, senza partire da chissà che pretese..!!!
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06-03-2019, 14:23
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#20
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Esperto
Qui dal: Sep 2016
Messaggi: 2,058
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Ho letto velocemente qualche articolo, ma niente da fare, non mi convince per nulla, anzi per certi versi l'ho trovato ridicolo.
Troppe cavolate messe insieme e troppa superficialità. Si vede che traspira poca profondità, e un orientamento al mercato più che alla qualità.
A sembra un idiota, scartato.
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