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Vecchio 26-03-2008, 12:02   #1
Zed
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L'avatar di Zed
 

Quote:
Originariamente inviata da Charle Baudelaire
Destinato a soffrire è colui che come un imbecille prende troppo sul serio le cose dell'anima.
L'ho letta sul sito seduction. Lungi da me il voler offendere qualcuno.. solo che mi ha dato di che riflettere sul mio (nostro?) modo di porci nei confronti dell'altro sesso.
Sono arrivato alla conclusione che secondo me ha ragione.

Che ne pensate?
Vecchio 26-03-2008, 12:05   #2
Intermedio
L'avatar di _88_ThE_BeSt_88_
 

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Originariamente inviata da Zed
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Originariamente inviata da Charle Baudelaire
Destinato a soffrire è colui che come un imbecille prende troppo sul serio le cose dell'anima.
L'ho letta sul sito seduction. Lungi da me il voler offendere qualcuno.. solo che mi ha dato di che riflettere sul mio (nostro?) modo di porci nei confronti dell'altro sesso.
Sono arrivato alla conclusione che secondo me ha ragione.

Che ne pensate?
penso ke ha ragione eccome!
Vecchio 26-03-2008, 12:09   #3
Avanzato
L'avatar di Pride4
 

Sono imbecille e destinato a soffrire...e sia!
Vecchio 26-03-2008, 12:49   #4
Mau
Avanzato
L'avatar di Mau
 

è esattamente questo il problema...siamo NOI il problema! ci stiamo troppo male, ci teniamo troppo, ci buttiamo a capofitto nei sentimenti, senza pensare a frenarci un pò...se solo sapessimo vivere le cose con più distacco, con più tanqu8llità, il no di una ragazza sarebbe visto semplcemente come un no, e non come la fine della nostra vita e delle nostre speranze...sto cominciando a credere che la sensibilità nn sia un pregio, ma un difetto....vorrei essere uno stronzo.
Vecchio 26-03-2008, 13:00   #5
Banned
 

baudelaire diceva anche "per me l amore è solo un materasso d aghi
fatto per dar da bere a crudeli puttane" :wink:
Vecchio 26-03-2008, 14:41   #6
Banned
 

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Originariamente inviata da Zed
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Originariamente inviata da Charle Baudelaire
Destinato a soffrire è colui che come un imbecille prende troppo sul serio le cose dell'anima.
L'ho letta sul sito seduction. Lungi da me il voler offendere qualcuno.. solo che mi ha dato di che riflettere sul mio (nostro?) modo di porci nei confronti dell'altro sesso.
Sono arrivato alla conclusione che secondo me ha ragione.

Che ne pensate?
direi che non ha tutti i torti.
Mi ricordo com'ero fino a qualche anno fa e mi ricordo che la tristezza era un concetto ben lungi da me.
Invece oggi mi rendo conto che i momenti in cui mi immergo nei miei pensieri sono i momenti + neri.
Non pensare fa bene.
Prendi un ragazzo che tutta la settimana pensa solo al sabato sera e a che tipa si farà quella notte (senza metter ein mezzo il cuore, la calma, la sensibilità...ma per soddisfare semplicemente i propri istinti)...
è difficile che soffra.

Io lo sento su me stesso. C'è il giorno in cui riesco a prendere tutto con distacco e freddezza (anche le cose peggiori) ed essere estroverso e lascio libera la mente in modo che le parole e le battute possano crearsi da sole e mi sento felice, al massimo indifferente (sofferente solo se inizio a pensarci).
C'è il momento in cui decido di giocare a carte scoperte tirando fuori il mio lato sensibile,timido, quello che su ogni parola e azione si sofferma quasi secoli: se va male qualcosa (di detto o fatto) inizi a sentirti male e farti tante domande in sequenza.
Vecchio 26-03-2008, 14:51   #7
Zed
Avanzato
L'avatar di Zed
 

Quote:
Concordo con Baudelaire..
Però credo che inevitabilmente le persone + sensibili e che hanno + bisogno d'affetto siano destinate a soffrire + degli altri.. voglio dire che se sei un menefreghista e basti a te stesso...è chiaro che ti puoi permettere il lusso di prendere alla leggera i sentimenti, farti le storielle..

Penso anche io che dovremmo prendere le cose con + leggerezza..ma è una parola! ;O)

Cmq una bella riflessione Zed!
Grazie Lilly

Forse noi confondiamo troppo il distacco con il menefreghismo che ne è l'estrema conseguenza.
Il primo non è dannoso anzi.. comincio a preferirlo alla sensibilità, che non vuol dire ferire il prossimo ma fare in modo che il prossimo non ci ferisca. Col distacco iniziale nessuno dei due soffre, se poi le cose vanno avanti allora diventa necessario lasciare posto alla sensibilità perchè allora si che si diventa menefreghisti!

Mi piacerebbe ora mettere in pratica queste cose ma tra il dire e il fare :?
Vecchio 26-03-2008, 15:14   #8
Principiante
L'avatar di Elektra
 

Bhè penso che la parola "imbecille" va intesa alla luce di quanto comanda la società moderna...ossia chi troppo pensa e chi poco agisce inevitabilmente è destinato ad essere tagliato fuori da tutta la bellezza che la vita puo' offrire...ma io come persona, voglio ancora credere che si, chi è dotato di tale "imbecillità" fatica più degli altri a guadagnarsi il proprio angolo di paradiso, ma una volta conquistato lo apprezza e ne gode come nessuno mai...del resto sarà una frase fatta, ma chi soffre da morire, gioisce con la stessa intensità.
Vecchio 26-03-2008, 15:32   #9
Intermedio
L'avatar di caotico
 

ha ragione concordo pienamente
Vecchio 26-03-2008, 15:43   #10
Esperto
L'avatar di HurryUp
 

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Originariamente inviata da Zed
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Originariamente inviata da Charle Baudelaire
Destinato a soffrire è colui che come un imbecille prende troppo sul serio le cose dell'anima.
L'ho letta sul sito seduction. Lungi da me il voler offendere qualcuno.. solo che mi ha dato di che riflettere sul mio (nostro?) modo di porci nei confronti dell'altro sesso.
Sono arrivato alla conclusione che secondo me ha ragione.

Che ne pensate?
Penso che questa frase dimostri quanto la psiche umana tenda all'ipocrisia, vedendo in essa la condizione migliore per trovare un equilibrio psicologico.
La sottigliezza è questa: lo stato mentale che l'autore di questa frase propone non è uno stato di menefreghismo o indifferenza, affatto!
Probabilmente l'autore intende dire che sul piano individuale sì, si possono fare tutte le riflessioni serie sull'anima (cioè sulla dimensione morale dei sentimenti), però, quando si interagisce con gli altri (cioè quando si passa dal piano individuale al piano sociale), bisogna abbandonare questi pensieri e recitare una parte che è vera, ma non del tutto.
E' in quel "non del tutto" che sta quel senso di demenzialità, di ipocrisia, che disturba le persone sensibili quando osservano il comportamento dell'essere umano, quel "non del tutto" è la nota stonata che disturba il nostro naturale impulso alla fratellanza, al senso di appartenenza sociale agli altri uomini.
Forse questa pulsione all'ipocrisia è una necessità sociologica, forse è un epifenomeno sociologico che serve a mantenere certe condizioni di equilibrio sociale, o forse è semplicemente un comportamento casuale, causato dalla pigrizia intellettuale individuale, o da una debole coscienza etica-sociale.
In ogni caso questo è l'essere umano, e dobbiamo fare il modo che quel "non del tutto" non ci disturbi, trovare un punto di osservazione in cui quel "non del tutto" non ci faccia troppo male.
Vecchio 27-03-2008, 21:59   #11
Avanzato
L'avatar di calimerlo
 

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Originariamente inviata da Zed
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Originariamente inviata da Charle Baudelaire
Destinato a soffrire è colui che come un imbecille prende troppo sul serio le cose dell'anima.
L'ho letta sul sito seduction. Lungi da me il voler offendere qualcuno.. solo che mi ha dato di che riflettere sul mio (nostro?) modo di porci nei confronti dell'altro sesso.
Sono arrivato alla conclusione che secondo me ha ragione.

Che ne pensate?
che il processo d'insensibilizzazione è lunghissimo
ci sto provando a diventare un mostro, ma ci vuole tempo
Vecchio 28-03-2008, 08:12   #12
Principiante
L'avatar di splendido
 

Quote:
Originariamente inviata da Zed
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Originariamente inviata da Charle Baudelaire
Destinato a soffrire è colui che come un imbecille prende troppo sul serio le cose dell'anima.
L'ho letta sul sito seduction. Lungi da me il voler offendere qualcuno.. solo che mi ha dato di che riflettere sul mio (nostro?) modo di porci nei confronti dell'altro sesso.
Sono arrivato alla conclusione che secondo me ha ragione.

Che ne pensate?
penso che anche baudelaire sparava qualche cazzata
Vecchio 28-03-2008, 12:28   #13
Principiante
L'avatar di io_sono_leggenda
 

Quote:
Originariamente inviata da Zed
Quote:
Originariamente inviata da Charle Baudelaire
Destinato a soffrire è colui che come un imbecille prende troppo sul serio le cose dell'anima.
L'ho letta sul sito seduction. Lungi da me il voler offendere qualcuno.. solo che mi ha dato di che riflettere sul mio (nostro?) modo di porci nei confronti dell'altro sesso.
Sono arrivato alla conclusione che secondo me ha ragione.

Che ne pensate?
anni fa, lessi su una rivista di medicina che, secondo studi condotti in uk, le persone con quoziente di intelligenza elevato e con spiccata sensibilità erano più portate a soffrire di depressione.
beh, prendiamolo come un complimento, allora. abbiamo i nostri problemi ma siamo intelligenti (più della media) e sensibili.

e però le persone superficiali vivono meglio, hanno meno rughe e non soffrono di gastrite o attacchi di panico.
:roll:
Vecchio 28-03-2008, 15:03   #14
Principiante
L'avatar di Who_by_fire_2
 

Quote:
Originariamente inviata da io_sono_leggenda
anni fa, lessi su una rivista di medicina che, secondo studi condotti in uk, le persone con quoziente di intelligenza elevato e con spiccata sensibilità erano più portate a soffrire di depressione.
beh, prendiamolo come un complimento, allora. abbiamo i nostri problemi ma siamo intelligenti (più della media) e sensibili.
e però le persone superficiali vivono meglio, hanno meno rughe e non soffrono di gastrite o attacchi di panico.
:roll:
Aspetta, però non fraintendere il dato statistico. Stando a come l'hai detto tu, quello studio ti dice: nell'insieme delle persone con ''quoziente di intelligenza'' elevato e con ''spiccata sensibilità'' (e cosa questo voglia dire dipende solo dai criteri di chi ha condotto quella ricerca), la probabilità di soffrire di depressione ecc. è ''elevata''.
Quello studio invece non ti dice: nell'insieme delle persone che soffrono di depressione ecc., la probabilità di avere un quoziente di intelligenza alto e spiccata sensibilità è ''alta''.
Non ti dice neanche: c'è una forte correlazione tra depressione e quoziente di intelligenza ecc.

Mi spiace, ma purtroppo essere depressi non vuol dire aver più probabilità di essere intelligenti/sensibili, non vuol dire un cazzo. Chiunque (statisticamente parlando) può essere depresso: tanto un genio quanto in imbecille (e tutte le vie di mezzo).
Vecchio 28-03-2008, 15:48   #15
Zed
Avanzato
L'avatar di Zed
 

Quote:
Originariamente inviata da io_sono_leggenda
anni fa, lessi su una rivista di medicina che, secondo studi condotti in uk, le persone con quoziente di intelligenza elevato e con spiccata sensibilità erano più portate a soffrire di depressione.
beh, prendiamolo come un complimento, allora. abbiamo i nostri problemi ma siamo intelligenti (più della media) e sensibili.

e però le persone superficiali vivono meglio, hanno meno rughe e non soffrono di gastrite o attacchi di panico.
:roll:
Avevo letto anch'io di quella ricerca.
Io credo che sia collegato al fatto che chi è più intelligente e sensibile (o si fa tante seghe mentali fate voi :P) tende a prendere la vita troppo sul serio, senza un pò di sana leggerezza: eccoci di nuovo a Baudelaire.
Anche porsi interrogativi che portano a risposte che non si vorrebbero sentire può portare alla depressione :?

[SQUALLIDA_MARCHETTA mode ON]
Ho scritto due giorni fa una riflessione simile sul mio blog
[SQUALLIDA_MARCHETTA mode OFF]

:P
Vecchio 28-03-2008, 15:52   #16
Esperto
L'avatar di uahlim
 

[quote="Who_by_fire_2"]
Quote:
Originariamente inviata da io_sono_leggenda
Quello studio invece non ti dice: nell'insieme delle persone che soffrono di depressione ecc., la probabilità di avere un quoziente di intelligenza alto e spiccata sensibilità è ''alta''.
Invece te lo dice, perchè poniamo per semplicità una popolazione formata da 8 individui di cui 4 stupidi e 4 intelligenti, poniamo che la probabilità di soffrire di depressione tra gli intelligenti sia del 50% e tra gli stupidi solo del 25%. Avremo allora 2 persone intelligenti depresse ed 1 stupida depressa.
E tra i depressi la probabilità di essere intelligente è di 2/3, più della metà come nella totalità della popolazione.
Tra i non depressi la probabilità di essere intelligenti invece è di 2/5, un po' meno del 50%
Vecchio 28-03-2008, 16:00   #17
Intermedio
L'avatar di _88_ThE_BeSt_88_
 

evvai! essendo una persona ke nn soffre di depressione sono stupido!
Vecchio 28-03-2008, 16:52   #18
Esperto
L'avatar di HurryUp
 

Quote:
Originariamente inviata da Zed
Quote:
Originariamente inviata da io_sono_leggenda
anni fa, lessi su una rivista di medicina che, secondo studi condotti in uk, le persone con quoziente di intelligenza elevato e con spiccata sensibilità erano più portate a soffrire di depressione.
beh, prendiamolo come un complimento, allora. abbiamo i nostri problemi ma siamo intelligenti (più della media) e sensibili.

e però le persone superficiali vivono meglio, hanno meno rughe e non soffrono di gastrite o attacchi di panico.
:roll:
Avevo letto anch'io di quella ricerca.
Io credo che sia collegato al fatto che chi è più intelligente e sensibile (o si fa tante seghe mentali fate voi :P) tende a prendere la vita troppo sul serio, senza un pò di sana leggerezza: eccoci di nuovo a Baudelaire.
Anche porsi interrogativi che portano a risposte che non si vorrebbero sentire può portare alla depressione :?

[SQUALLIDA_MARCHETTA mode ON]
Ho scritto due giorni fa una riflessione simile sul mio blog
[SQUALLIDA_MARCHETTA mode OFF]

:P
Un'altra spiegazione è che chi è intelligente tende a prendere consapevolezza dell'ipocrisia del genere umano, quindi è insoddisfatto.
Per esempio, può cogliere il ricatto morale degli uomini che gli impongono di non prendere le cose sul serio altrimenti lo emarginano, e quindi deve per forza adattarsi.
Comunque se questo porta a depressione il soggetto, secondo me, non è abbastanza intelligente, perchè l'intelligenza fa intuire anche come correggere la tendenza alla depressione.
E poi la depressione è data dalla convinzione scettica che non ci sia possibilità di uscirne, quindi, se non denota mancanza di intelligenza, almeno denota mancanza di volontà di servirsi dell'intelligenza
Vecchio 31-03-2008, 19:56   #19
Esperto
L'avatar di Who_by_fire
 

[quote]Uahlim ha scritto:
Quote:
Originariamente inviata da Who_by_fire_2
Quote:
Originariamente inviata da io_sono_leggenda
Quello studio invece non ti dice: nell'insieme delle persone che soffrono di depressione ecc., la probabilità di avere un quoziente di intelligenza alto e spiccata sensibilità è ''alta''.
Invece te lo dice, perchè poniamo per semplicità una popolazione formata da 8 individui di cui 4 stupidi e 4 intelligenti, poniamo che la probabilità di soffrire di depressione tra gli intelligenti sia del 50% e tra gli stupidi solo del 25%. Avremo allora 2 persone intelligenti depresse ed 1 stupida depressa.
E tra i depressi la probabilità di essere intelligente è di 2/3, più della metà come nella totalità della popolazione.
Tra i non depressi la probabilità di essere intelligenti invece è di 2/5, un po' meno del 50%
No, il ragionamento che fai non fila.
Chiamiamo I=intelligenti, D=depressi, A=intelligenti e depressi=intersezione tra I e D,
S=stupidi=complementare di I,
B=stupidi depressi=intersezione tra S e D.
E chiamiamo |I|, |D|, |S|, ecc. la quantità di individui in I,D,S ecc.
Allora:
1) Chi ti dice che gli ''intelligenti'' siano il 50% del campione? (perché dovrebbe essere |I|/|S|=1 ?)
2) Anche se lo fossero, il fatto che |A|/|I|>(1/2) (''chi è intelligente ha alta probabilità di essere depresso'') non implica che |A|/|D|>(1/2) (''chi è depresso abbia molte probabilità di essere intelligente'').Per quanto ne sappiamo dai dati forniti, potrebbe benissimo essere B=S !!

Insomma: ''la maggioranza degli intelligenti sono depressi'' non implica ''la maggioranza dei depressi sono intelligenti''.

:wink:
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