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24-03-2023, 20:53
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#41
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Esperto
Qui dal: Jul 2014
Ubicazione: Moana, Brunner lake (sì, come no)
Messaggi: 12,989
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Quote:
Originariamente inviata da Artemis_90
La storia che l'amore guarisce è una cavolata, se uno sta male continuerà a stare male anche se ha l'intero pianeta che lo ama, perchè è una cosa interiore, il senso di inferiorità, la sfiducia in se stessi e negli altri, la mancanza di motivazioni, l'apatia rimangono finchè da dentro non si produce un cambiamento.
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Come sempre 90 minuti di applausi ^_^
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24-03-2023, 20:55
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#42
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Esperto
Qui dal: Jan 2017
Ubicazione: Toscana/Bologna
Messaggi: 4,711
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Quote:
Originariamente inviata da cuginosmorfio
secondo me non considerate alcune variabili che vengono descritte spesso nel forum e che magari le vivete in prima persona nelle vostre famiglie: esistono un innumerevole quantità di coppie che si sono formate (e continuano a formarsi) sulla base di premesse tutt'altro che esaltanti quali il bisogno/volere/pressione di crearsi una famiglia, avere qualcuno che mantenga/provveda, paura della solitudine, ricerca di una persona apparentemente più sicura da avere di fianco....
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se la coppia si forma, vuol dire che entrambi riconoscono che formarla porta più benefici che svantaggi
Quote:
Altro fattore determinante: non è assolutamente così facile dire: bon, non ci sto bene insieme; tagliamo tutto e me ne vado.
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sì, può non essere facile: c'è il dispiacere, c'è l'abbandonare una situazione che era diventata abituale (es. nel caso di una convivenza)...
Ma se si prolunga una relazione portatrice di sofferenza per il fatto di non riuscire a troncarla, allora il problema risiede nella nostra mancanza di coraggio più che nella relazione in sé.
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24-03-2023, 21:05
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#43
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Banned
Qui dal: Apr 2020
Messaggi: 13,603
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Non so ma la vicinanza ad esempio di un amico vero aiuta oltre che a passare bei momenti divertenti insieme anche ad affrontare alcuni momenti della vita, poi sicuramente non si guarisce da alcune patologie ma si sta molto meglio se supportati da chi ci vuole davvero bene
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24-03-2023, 21:07
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#44
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Esperto
Qui dal: Apr 2012
Ubicazione: Milano
Messaggi: 4,017
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Quote:
Originariamente inviata da pokorny
Come sempre 90 minuti di applausi ^_^
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Ma è come il denaro.
Essere ricco non ti mette al riparo dalle disgrazie.
Ma così come quando soffri e stai male è meglio essere ricchi che essere poveri in canna, così è meglio avere vicino una persona che ami e ti ricambia.
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24-03-2023, 21:10
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#45
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Esperto
Qui dal: Jan 2017
Ubicazione: Toscana/Bologna
Messaggi: 4,711
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Quote:
Originariamente inviata da Demiurgo
Ma è come il denaro.
Essere ricco non ti mette al riparo dalle disgrazie.
Ma così come quando soffri e stai male è meglio essere ricchi che essere poveri in canna, così è meglio avere vicino una persona che ami e ti ricambia.
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oppure in alcuni casi le disgrazie possono essere causate proprio dall'essere poveri senza un soldo; così come il malessere può essere causato in primis dal non avere nessuno vicino.
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24-03-2023, 21:25
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#46
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Esperto
Qui dal: Jun 2021
Messaggi: 7,388
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Un amore sano contraccambiato può trasformare in positivo una persona, specie x quelle persone che hanno problemi dovuti alla sfera relazionale e intima perché no non c'è niente di male nell' ammetterlo, ci sono persone che se solo fossero state amate non ci finivano male o si uccidevano o robe così..
Detto questo spesso ci si mette assieme x i più disparati motivi e si finisce in relazioni tossiche quindi altro che conservare o peggiorare i propri problemi menali
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24-03-2023, 23:27
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#47
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Esperto
Qui dal: Jan 2014
Messaggi: 1,850
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Quote:
Originariamente inviata da Keith
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Originariamente inviata da cuginosmorfio
esistono un innumerevole quantità di coppie che si sono formate (e continuano a formarsi) sulla base di premesse tutt'altro che esaltanti quali il bisogno/volere/pressione di crearsi una famiglia, avere qualcuno che mantenga/provveda, paura della solitudine, ricerca di una persona apparentemente più sicura da avere di fianco....
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eh ma il punto è anche questo: perchè la solitudine spaventa mentre una relazione no o cmq in misura minore?!
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25-03-2023, 00:33
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#48
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Esperto
Qui dal: Nov 2006
Ubicazione: Brianza
Messaggi: 1,484
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Ovviamente avere un compagno o una compagna non risolve tutto il carico di problemi che uno ha.
Però io stavo meglio. Sì, c'erano momenti che si litigava, non era bello. ma adesso c'è solo la solitudine, un motivo costante della mia esistenza.
E pazienza i litigi. E pazienza venire incontro a letto (siccome sono asessuale).
Anzi, estremizzo: io starei volentieri anche con un'amica. In senso di convivenza. Magari non con un amico perchè con gli uomini ho un disagio maggiore e comunque spererei in un po' di affetto, se non altro. Non obbligatorio, ma gradito. Del sesso non so che farmene invece.
Con un'amica che si fa in parte la sua vita, anche sentimentale e sessuale, sì, sarebbe comunque meglio che come ora.
Non parlo di una semplice coinquilina sconosciuta, ci dovrebbe essere un minimo di rapporto amicale.
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25-03-2023, 01:33
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#49
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Esperto
Qui dal: Jan 2014
Messaggi: 1,850
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Quote:
Originariamente inviata da Keith
ma questo perché come tanti di voi sono quasi sempre stato da solo, ma per le persone comuni la solitudine è un qualcosa di angosciante e terribile.
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si ma anche qui nel forum (quindi fra fobici) cmq ci si è sempre lamentati dell'eterna solitudine, della mancanza di una partner...se davvero fosse una condizione a cui ormai uno è abituato,si è adattato ed avere una relazione fosse concepito come ugualmente stressante, allora la maggior parte di noi non ne parlerebbe proprio ed invece ripeto accade puntualmente il contrario!!
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25-03-2023, 02:37
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#50
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Esperto
Qui dal: Apr 2013
Messaggi: 15,644
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Quote:
Originariamente inviata da Keith
In epoca moderna non è che trovi la fidanzata e come per magia la tua vita si completa e si realizza..non è più l'angelo del focolare di una volta, sono anche anche più in gamba ma molto difficili da gestire. sennò devi andare all'estero in un paese in cui c'è ancora cultura patriarcale. Però devi rimanere lì e non portarla mai qui.
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Questa visione idilliaca del patriarcato e della donna sottomessa che vive per compiacere il marito è veramente da agghiacciare il sangue nelle vene
Non siamo bestiame, o sfingi incomprensibili.
Avere accanto qualcuno con cui si è alla pari, che ha scelto liberamente di stare con noi, e che vive in un'epoca in cui la vita sessuale è molto più libera di un tempo, una persona che si è scelto per affinità e per condividere e costruire la propria vita insieme è molto più soddisfacente per entrambi che non avere la moglie casa e chiesa da ingravidare e poi sfogarsi al lupanare.
Se invece c'è chi preferirebbe questo (ognuno ha i suoi gusti) accettiate di essere considerati oppressori da chi invece vuole emanciparsi dal ruolo di sottomissione.
Qui si scherza tanto sul beta provider, ma dipendere economicamente da qualcuno è una posizione di svantaggio.
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25-03-2023, 02:44
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#51
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Esperto
Qui dal: Apr 2013
Messaggi: 15,644
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Quote:
Originariamente inviata da Kitsune
La maggior parte degli utenti FS ha poca o nessuna esperienza di coppia.
Il fobic è solo e soffre molto, moltissimo e l'unica cosa a cui pensa è non essere solo e la sua mente è portata a pensare che la solitudine sia la causa di tutti i problemi.
Il fobic brama i rapporti nonostante li tema.
Il fobic esce di casa magari va in un parco o in un locale e vede le coppie baciarsi e pensa come sarebbe bello amare ed assere amato e coccolato ma non entra nelle case della coppie a vedere le litigate, i dissapori e i tradimenti e quanto sia complicato mantenere una relazione dove baci abbracci sono un piccolissima parte di essa, la fase dolcissima dove la relazione inizia e la fase amarissima dove la relazione finisce.
Il fatto che un partner può migliorarti tantissimo la vita ma ignorano che può anche rovinartela.
Idealizzazione dell'amore, se si smettesse di idealizzare l'amore sarebbe meglio o sarebbe peggio?
Un fobic che non ci dorme la notte se la cassiera del supermercato l'ha guardato male come può prendere un litigio con il partner o la rottura di una relazione?
Domande a cui non è facile rispondere fin quando il fobic non ha più esperienza di coppia.
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Hai ragione.
Temo comunque che se non si parte da una base solida (esempi di relazioni famigliari positive, sicurezza di sé, rispetto di sé e dell'altro e dei rispettivi bisogni, capacità di avere fiducia nell'altro), ci voglia parecchia esperienza in termini di relazioni per "imparare" sia come funzioniamo noi e quali sono i nostri punti deboli, dove sbagliamo etc., e sia come comportarsi in una relazione in generale.
La cosa che a me fa più paura di me stessa è il perpetuare sempre gli stessi schemi che sono causa di sofferenza senza riuscire ad uscirne mai più.
È come se avessi dovuto imparare quel che so fin'ora soffrendo come un cane, e comunque nonostante la consapevolezza in più non sono affatto al sicuro da me stessa
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25-03-2023, 02:48
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#52
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Esperto
Qui dal: Apr 2013
Messaggi: 15,644
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Quote:
Originariamente inviata da Angus
Abbiamo bisogno di un gruppo di supporto, e questo sì migliorerebbe di colpo la depressione e tutto il resto. La/il figanzata/o (cit. Franz buonanima) viene scambiata/o appunto per questo.
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Mi sento molto d'accordo con questa cosa
Io idealmente vorrei entrambi, sia essere parte di un gruppo/comunità, sia avere una persona accanto.
Idealmente.
Poi di fatto forse è meglio non desiderare niente e starsene ben fermi anziché infilarsi in qualche casino (parlo per me).
Per quanto riguarda il gruppo/la comunità, come diceva Kitsune si soffre la solitudine, si vorrebbe avere a che fare con gli altri, ma allo stesso tempo o si temono i rapporti per ansia e fobie, o ci si isola per evitamento e dperessione, non avendo le energie per portare avanti nulla. Depressione+introversione insieme ad esempio sono una combinazione che intralcia ed ostacola tantissimo le relazioni.
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Ultima modifica di ~~~; 25-03-2023 a 04:55.
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26-03-2023, 01:30
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#53
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Banned
Qui dal: Mar 2011
Messaggi: 5,525
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Quote:
Originariamente inviata da ~~~
Mi sento molto d'accordo con questa cosa
Io idealmente vorrei entrambi, sia essere parte di un gruppo/comunità, sia avere una persona accanto.
Idealmente.
Poi di fatto forse è meglio non desiderare niente e starsene ben fermi anziché infilarsi in qualche casino (parlo per me).
Per quanto riguarda il gruppo/la comunità, come diceva Kitsune si soffre la solitudine, si vorrebbe avere a che fare con gli altri, ma allo stesso tempo o si temono i rapporti per ansia e fobie, o ci si isola per evitamento e dperessione, non avendo le energie per portare avanti nulla. Depressione+introversione insieme ad esempio sono una combinazione che intralcia ed ostacola tantissimo le relazioni.
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In realtà sarei un po' più critico verso "i gruppi" e "gli altri" e un po' meno critico verso "ansia" e "fobie". Il gruppo di cui abbiamo bisogno ha caratteristiche particolari, non è davvero qualsiasi gruppo, anzi, è piuttosto raro, e la nostra ritrosia a socializzare indiscriminatamente, se non abbiamo chiaro in mente quanto sopra, la patologizziamo con un po' troppa facilità. Per dire, l'introversione per me non intralcia affatto le relazioni, ma rende selettivi. Ovvero, impedisce di farsi andar bene qualsiasi cosa, di negare il proprio malcontento.
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