cancellato16573

Oggi sono stato colpito duramente dalla deprex. Nel pomeriggio, post pennichella, mi sentivo uno zombie, come altre volte mi accade.

Non intendo oppormi alla deprex. Cioè non intendo fare qualcosa per forza, come tentativo per uscire: per ora è più forte lei e io risparmio energie.
Ma lei è una cosa (che mi inquina la vita), ma pur sempre una cosa; e io sono un'altra. Quindi cerco di manovrare me stesso in acque più tranquille. La depressione è cattivo ricordo e oscura premonizione: ti soffoca.
Sono uscito e ho cercato di guardare le cose che mi capitavano per come sono fatte, forma, colore, e poi luci e ombre. Mi sono chiesto, infatti, in questo stato, mi può ancora piacere qualcosa? Così facendo, mi si è interrotto il continuo e doloroso discorso mentale.
Ho capito che il puro aspetto fisico delle cose può occupare la mente, al posto della rimuginazione.
Quindi la realtà delle cose, nella sua percezione immediata e priva di elaborazione è abbastanza consistente da sostituirsi alla catena dei pensieri.
Non sono ancora fuori dalla fase depressiva, ma ho capito che si possono creare delle pause.
Gli unici ingredienti necessari , sono la solitudine e luoghi tranquilli e silenziosi.

sparatemi

pennichella? il lunedì? io non faccio pennichelle dai tempi dall'asilo, trovati un lavoro o un hobby figliolo


e l'unica cura è uscire, stare con altre persone e fare cose nuove, altro che solitudine, luoghi tranquilli silenziosi!

no-body

Non sarebbe possibile suicidare la depressione ? Mi spiego. Pensieri ossessivi, paranoie, inadeguatezza, potrebbero diventare un bel frullato di cose ridicole come tutte le altre, e vada come vada domani e' un altro giorno.
Scacciapensiero mio rapido all' inizio di un nuovo giorno dopo mezzanotte.

cancellato16573

Io insegno, quindi nel primo pomeriggio sono a casa.

cancellato16573

A volte la depressione viene da una situazione di debilitazione fisica. Stress e affaticamento, dolori fisici, aprono la strada alla bestia.
E' difficile praticare una difesa, perché l'organismo non sostiene abbastanza.
Per questo è bene ridurre al minimo i nostri scopi.

Masterplan92

cosainsegni?

claire

Ma che dici, io se sto a fare cose con le persone tutto il giorno mi ammazzo,solo la sacra pennichella mi salva dalle giornate di merda.Poi quando si torna da un ambiente come la scuola si ha voglia solo di silenzio e quiete.Comunque non siamo tutti uguali,ognuno deve capire ciò di cui ha bisogno.

varykino

per me nn sei depresso , per me chi è felice a far ste robe è un malato di mente , no chi nn ha voglia di farle. e parlo di lavoro routine etc... , cioè già la vita nn ha senso poi uno è costretto a fare le stesse cose ogni giorno , ma pure se aggiungi altre 2 robe alla routine , ma pure se viaggi una volta l'anno , è tutto uguale, ci si trascina verso il nulla ... altro che depressione , chi è contento de sta merda c'ha qualche rotella fuori posto.

sempre detto io che nn siamo fatti per star seduti 8 ore boh a studiare o per dire anche prendere un aereo e stare chiusi nell aereo 12 ore o più , siamo animali che cazzo , tocca correre per i prati.

dotrue

Crystal

Capisco il tuo modo di agire, perchè è una tecnica che ho provato ad utilizzare anch'io anche se mal si sposava col mio carattere tendenzialmente attivo, e quindi raramente funzionava. Il ritornare spesso della depressione su di te mi induce a pensare che sia una tecnica conservativa che dominare il gioco alla depressione e non a te. Diciamo che è come se un assassino entra in casa tua e tu cerchi di mimetizzarti...Può darsi che non ti veda, come può darsi di si...
Metaforicamente parlando quello che devi fare è guardare l'assassino, studiarlo un poco e aggredirlo tu quando ritieni sia il momento giusto...una volta, due, tre, quattro fino a quando lo ferisci a tal punto che non proverà più ad entrare in casa tua. Facendo come fai tu, tornerà, e tu dovrai sempre nasconderti.
Stessa cosa con la depressione. Studiala, cerca di capire perchè entra dentro di te, come e quando, prova a sbarragli la strada...entrerà lo stesso, poco dopo...allora ascoltala quando è dentro di te. Dopo un pò di tempo quando l'avrai studiata, preparerai le tecniche x farle del male...poi le attuerai; All'inizio non funzionano mai, ma dopo un pò che le usi avvertirai che gli hai fatto un leggero graffio..e allora ci dai dentro non quando la vedi, ma sempre, deve diventare una routine...il tuo corpo e la tua mente, deve abituarsi a vivere diversamente, non ad aspettare che arrivi ma a farla girare lontano, perchè tu stai facendo cose che a lei danno fastidio...così x mesi..anni. Il fisico chiederà pietà ma tu, terrai spenta la mente e sfrutterai il tuo corpo, che si rigenererà fino a quando vorrai e sarai pronto a riaccendere la mente...Quando la riaccenderai piano piano, non sentirai più la sua puzza...respirerai a pieni polmoni e incamererai emozioni positive che non provavi da tempo e queste ti serviranno per fare i passi successivi.

cancellato16573

Questa volta do piena ragione a Claire: l'esposizione sociale, per una persona in depressione, può far peggiorare le cose; cioè procurare un senso di allarme, d'inadeguatezza. Il depresso avverte ancor più la propria diversità e diventa più sospettoso, a causa della paura generalizzata.

Se poi un altro dovesse manifestare un qualche atteggiamento realmente fastidioso o problematico, la cosa si farebbe dura.

cancellato16573

Crystal,

uso la tua metafora, ma in modo diverso: se la depressione è come il ladro che mi entra in casa, allora io dico al ladro: "guarda, i soldi e l'oro sono in quel cassetto lì".

Io cerco di non pensare a cosa fare per combattere una crisi depressiva, ma a cosa non fare.
Premetto che, in depressione, puoi fare quello che ti pare, ma non la scacci. In compenso rischi che alcune decisioni, prese per reagire, si rivelino controproducenti. Per esempio: decidi di andare in un centro commerciale, per reagire. Ma poi è ora di punta, c'è casino già nel parcheggio e dentro una folla che ti scimunisce. Alla fine compri 4 cose, ma ti esaurisci.

Io devo aspettare che la morsa che sento sul cuore si allenti. E cerco di rendermi meno gravosa possibile quest'attesa; cerco di evitare situazioni impegnative. Cerco di capire se, pur nel malessere, ci possono essere piccole esperienze piacevoli. Capisci che già una bella doccia calda calda, qualcosa fa. Anche quattro botte di cucchiaino alla Nutella, restano piacevoli.

Non sono cose risolutive, ma almeno si sta un po' meglio.

cancellato16573

Oggi ero a un incontro d'istituto. Ne avrei fatto volentieri a meno. Fatto sta che, di colpo, alle 17.07, la morsa della depressione si è allentata.
Ho ripreso vita e piacere di esserci.
E' incredibile come il mondo ti sembri diverso.

Però adesso sto attento: intendo evitare di mettermi subito a svolgere compiti impegnativi. Devo considerarmi convalescente.

E quindi stasera non faccio una beata mazza e mi dedico solo a cose che mi piacciono.

Crystal

Hey ma non intendevo niente di trascendentale...Il fatto di coccolarti è un arma inver molto potente contro la depressione, non diretta contro la fobia sociale, ma alla dep fà molto male...perchè stimoli sensazioni ed emozioni positive che vanno nella direzione opposta della depressione ed è perfetto, oltre che alzare l'autostima, FACENDO e non ASPETTANDO nonostante quel malessere orrendo addosso. Purtroppo per la fobia sociale serve ben altro, ma il levarsi di dosso l'umore triste è la primissima cosa da fare. Quando tu parlavi del "non fare" pensavo ti riferissi alle solite cose che "accusa" uno che soffre di depressione...letto, divano ecc.
Premesso che sono cose normalissime per uno depresso, ma credo che la tua sensazione di disagio/malessere altalenante non sia propriamente depressione...più che altro parlerei di distimia, o comunque depressione minore. Non tanto perchè và e viene, proprio x il fatto che riesci comunque a gestirla.

sparatemi

mi aspettavo risposte del genere, ditemi, quand'è l'ultima volta che vi siete sentiti vivi?

cancellato16573

Crystal, scrivi bene.

Tu dici "coccolarsi". Ma come si fa?
Ci si pensa, valutando momento per momento qualcosina che ci può piacere: un cibo, una bevanda, mettere scarpe più comode, cercare un programma TV veramente preferito, dire di no a una cosa che ci secca, ecc.

hermit94

Un po' vivo un anno e mezzo fa,completamente vivo direi tre anni fa gran periodo

Noriko

Quando sono giù vorrei avere qualcuno che mi ascolta.

claire

Anch'io.Ma forse è più giusto restare con se stessi,e aspettare che passi la nuttata.
Quando sto male mi viene la compulsione di vomitare fuori e parlarne (più che altro nel virtuale),ma non trovo mai le risposte che cerco perchè non so nemmeno io cosa mi può far stare meglio.

Crystal

Da due anni a questa parte molto spesso.