Sto riflettendo in maniera severa e molto schietta con me stesso in questo periodo. Ok ho 31 anni, ma durante tutta la mia vita è come se ogni volta che facevo un progresso, un miglioramento durava per un pò, poi col passare dei mesi o cmq un anno dopo ero sicuramente ritornato al punto di partenza, anzi forse per la frustrazione e l'odio profondo che provo per me stesso aggiungevo un'ulteriore peggioramento. Di fatto i miei 31 anni di vita non sono stati per nulla una crescita naturale, un'evoluzione, uno sviluppo. No. Io sono una degenerazione, un'involuzione, un fallimento, un guasto, un errore della natura. Ho questa bruttissima tendenza autodistruttiva che mi impedisce di accettare i momenti negativi della vita e resistere difendendo quel poco che sono riuscito a raggiungere senza arrendermi subito.
Una sera di qualche anno fa parlai con un mio amico sul tema "donne" e malgrado tutta la mia voglia impacciata di nascondere la mia grossa difficoltà ad avere un rapporto affettivo con una ragazza, lui capì al volo e ammonì secco: "Sei un debole!"
Forse sarà stato poco solidale, ma la sincera severità che espresse mi colpì nel profondo. Non sono nient'altro che un handicappato mentale in fondo è inutile che mi piango addosso se non sono normale e mai lo sarò.