ciao a tutti,
sono un uomo di 45 anni. Ho scoperto da poco questo forum e mi sono iscritto
perche' ho notato con sorpresa la presenza di molte discussioni attinenti
a quelli che ritengo essere i miei problemi da sociofobico. Non sono mai stato
in cura da uno psicologo ne ho mai assunto farmaci, non ho problemi economici,
vivo da solo, non ho piu' genitori e solo qualche lontano parente.
Dopo aver letto anni fa il libro di un famoso psicologo del passato, e tirando
le somme su giudizi altrui mi autodefinisco un introverso piuttosto estremo.
In sintesi, da sempre non esco quasi mai di casa, non ho mai toccato una ragazza;
detesto frequentare ambienti affollati e la presenza altrui in qualche maniera
m'infastidisce sempre. Giustifico questa situazione come assolutamente
giusta e normale perche' e' il mondo che non funziona come dovrebbe, gli altri
sono diversi da me e molto pericolosi... Ma siccome in questo mondo ancora ci
vivo, per poterci restare ho dovuto quindi adeguarmi mettendo una maschera
pirandelliana che fosse accettabile e digeribile dai diversi; almeno cosi' credo
di aver fatto. Quindi lavoro per essere esteticamente piacente, e cerco di stare
attento ad essere socialmente presentabile perche' necessario lavorativamente e nei
pochi contatti umani che ho. Statisticamente la causa di morte dell' uomo per colpa
di altri essere viventi e' l'uomo medesimo dopo le zanzare; quindi ho pure una base
scientifica a supporto delle mie suddette convinzioni
.
Ma se ci fossero molti altri molto simili a me, e' possibile e giusto cambiare
il mondo ? Avere la nostra dignita' ? Anche quelli come me probabilmente non sono
inutili e possono avere un ruolo necessario ed importante pur se non cosi' evidente
e chiaro. Rivendicare la propria esistenza insomma. Si vede e si parla solo di chi
si mette in mostra (ovvia tautologia); ma perche' magari anche solo in forum non
posso esistere pure io ?