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Vecchio 26-11-2018, 23:21   #1
Principiante
L'avatar di almost_blind
 

Quando volete fuggire, cosa fate?
Ognuno ha una sua routine per allontanarsi dalla realtà, quando il suo peso è eccessivo, tutto va male, non si vuole stare né con gli altri né con se stessi. Chi si droga o si imbottisce di psicofarmaci, chi fa male a stesso, chi agli altri, chi beve, chi va a prostitute. Le possibilità di fuga sono infinite e ognuno ha la propria, più o meno strana che sia.

Seconda domanda: cosa fare quando se non si riesce nemmeno ad usare il proprio consueto metodo per "fuggire"?
Faccio un esempio. Siete davvero giù... vi attaccate al whisky. Bevete fino a collassare e almeno, in questo modo, riuscite a neutralizzare il dolore. Certo, non è il modo più salutare per vivere, però, tutto sommato, funziona. Si sa che "fa male"... ma va bene lo stesso. In questo particolare periodo, sempre per es., questo metodo non funziona, perché finisce per aggravare il vostro stato ansioso, invece che alleviarlo, magari facendo insorgere attacchi di panico proprio quando siete ubriachi.
Ringraziamenti da
navigoavista (26-11-2018)
Vecchio 27-11-2018, 00:18   #2
Esperto
L'avatar di Ogard
 

Neanche io ho una vera e propria via di fuga, diciamo che uso dei metodi "palliativi" come lo stare in camera mia ad ascoltare musica, inventarmi storie, rifugiarmi nella mia immaginazione.
Ringraziamenti da
Masterplan92 (27-11-2018), Viewer (27-11-2018)
Vecchio 27-11-2018, 00:24   #3
Esperto
L'avatar di Pablo's way
 

E' un tema particolarmente sentito per me in questo periodo, riflettendoci non ho mai avuto metodi efficaci per contrastare l'ansia, che è uno dei miei principali problemi, ho sempre e solo saputo tenere duro e resistere, continuando a fare le stesse cose in attesa che tutto passi.

Il fatto di dover comunque andare a lavoro e garantire una prestazione per varie ore cinque giorni su sette complica tutto, perché di fatto non mi permette di fermarmi e staccare, di raccogliermi nel mio dolore allontanando tutti.
Ringraziamenti da
Noriko (28-11-2018)
Vecchio 27-11-2018, 01:27   #4
Banned
 

Di vie di fuga poco sane ne ho sperimentate tante ma alla lunga il rischio è come quello di provare a spegnere un incendio con la benzina.
Tutto ciò avviene perchè quando stai male ti ostini a voler star bene al più presto possibile. E allora trangugiare alcool, o peggio drogarsi, sembrano soluzioni abbastanza appaganti nell'immediato ma che si rivelano essere devastanti sulla lunga durata. Personalmente non mi sento di fare il moralizzatore. Di una spintarella abbiamo bisogno tutti ogni tanto e io non faccio eccezione. Quando esco in compagnia talvolta mi piace abbandonarmi tra le braccia di bacco e le sue ninfe e in qualche caso mi concedo anche qualcosina di più. Il tutto però deve avere delle regole altrimenti l'equilibrio, già di per se precario, rischia un inevitabile collasso.
Tirando le somme e analizzando le mie esperienze di vita posso sostenere con assoluta certezza che la valvola di sfogo più efficace, per me, è stata la "creatività". Ho la fortuna di fare un lavoro che stimola le mie capacità manuali ed intellettive a fondo dandomi la sensazione di progredire nelle mie abilità. Suono uno strumento nel tempo libero e anche questo mi porta grandi soddisfazioni. Naturalmente la creatività non ha effetti sull'immediato, anzi. Richiedendo tempo, dedizione e duro lavoro spesso rischia di farci vedere solo il lato frustrante della cosa ma, sul lungo periodo, gli effetti sono nettamente più potenti perchè niente da più soddifazione di crescere.

Secondo me eh
Ringraziamenti da
almost_blind (27-11-2018)
Vecchio 27-11-2018, 13:02   #5
Banned
 

Quote:
Originariamente inviata da Ogard Visualizza il messaggio
Neanche io ho una vera e propria via di fuga, diciamo che uso dei metodi "palliativi" come lo stare in camera mia ad ascoltare musica, inventarmi storie, rifugiarmi nella mia immaginazione.
Stessa cosa vale per me, non ho metodi di fuga pericolosi e trasgressivi perché non farebbero altro che accentuare i problemi esistenti oltreché crearne dei nuovi. Il mio metodo principale è quello dell'immaginazione e della fantasia attraverso cui penso a un sorprendente e inaspettato riscatto in un futuro più o meno lontano, poi sono consapevole che tutto ciò non avverrà mai e ne ho conferma ogni volta che metto piede fuori casa confrontandomi con il mondo reale però è come se ogni volta che torno a casa alla sera nella mia stanza tutto si azzerasse, mi dimentico tutte le botte morali della giornata e riprendo a sognare. Alla lunga questo ritmo è sfiancante ma credo che sia l'unico modo per poter trovare almeno la forza di proseguire.
Vecchio 28-11-2018, 23:41   #6
Principiante
L'avatar di almost_blind
 

Quote:
Originariamente inviata da VG1983 Visualizza il messaggio
Di vie di fuga poco sane ne ho sperimentate tante ma alla lunga il rischio è come quello di provare a spegnere un incendio con la benzina.
Tutto ciò avviene perchè quando stai male ti ostini a voler star bene al più presto possibile. E allora trangugiare alcool, o peggio drogarsi, sembrano soluzioni abbastanza appaganti nell'immediato ma che si rivelano essere devastanti sulla lunga durata. Personalmente non mi sento di fare il moralizzatore. Di una spintarella abbiamo bisogno tutti ogni tanto e io non faccio eccezione. Quando esco in compagnia talvolta mi piace abbandonarmi tra le braccia di bacco e le sue ninfe e in qualche caso mi concedo anche qualcosina di più. Il tutto però deve avere delle regole altrimenti l'equilibrio, già di per se precario, rischia un inevitabile collasso.
Tirando le somme e analizzando le mie esperienze di vita posso sostenere con assoluta certezza che la valvola di sfogo più efficace, per me, è stata la "creatività". Ho la fortuna di fare un lavoro che stimola le mie capacità manuali ed intellettive a fondo dandomi la sensazione di progredire nelle mie abilità. Suono uno strumento nel tempo libero e anche questo mi porta grandi soddisfazioni. Naturalmente la creatività non ha effetti sull'immediato, anzi. Richiedendo tempo, dedizione e duro lavoro spesso rischia di farci vedere solo il lato frustrante della cosa ma, sul lungo periodo, gli effetti sono nettamente più potenti perchè niente da più soddifazione di crescere.

Secondo me eh
Bellissima risposta, ti ringrazio!
Sì, in realtà non volevo necessariamente evocare mezzi di fuga "dannosi", sebbene forse siano i principalmente usati.
Fuga può anche essere stare ore nella vasca da bagno con la musica a tutto volume, ad esempio. Per me lo è stato.
Anche se - va riconosciuto - i mezzi più dannosi sono anche i più efficaci.
Sicuramente gli hobbies possono funzionare rispetto allo scopo però è anche vero che devono essere stati appresi in precedenza, magari in uno stato di quiete. Altrimenti diventa frustrante.
Vecchio 29-11-2018, 00:28   #7
Esperto
L'avatar di Equilibrium
 

Fuggo verso la realtà che mi sembra il più oggettiva possibile.
Vecchio 29-11-2018, 18:46   #8
Esperto
L'avatar di Warner84
 

Io personalmente quando sono parecchio giù oppure quando sono arrabbiato per qualcosa le mie valvole di sfogo sono l'alcool e ascoltare musica rock/metal. Chiaramente non mi aiutano ad annullare completamente la tristezza o la rabbia, ma perlomeno me le attutiscono un pò. Certo l'alcool non è un metodo salutare ma visto che sono solo come una merda a qualcosa mi devo pur aggrappare per tirare avanti in questa vita.
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