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Vecchio 27-11-2020, 20:05   #1
Principiante
 

Buonasera a tutti ragazzi, la mia sarà una storia un po' lunga, dunque ringrazio in anticipo chi la leggerà e mi consiglierà.
Il problema principale è che abbia 25 anni e non ho ancora concluso nulla, sono molto pessimista per il futuro e non ho mai avuto una ragazza.
Sono figlio unico di due genitori che non mi hanno mai dato tanto affetto, mio padre è sempre stato assente e non si è mai interessato a me, mentre mia madre ha cercato di volermi bene, ma complici molteplici problemi di salute che si ritrova, non ha mai potuto dedicarmi molte attenzioni.
Da bambino avevo un carattere chiuso, all'asilo avevo legato solamente con un solo bambino, idem alle elementari, dove ho iniziato a subire bullismo, il tutto protratto fino alle medie, in quel periodo si ammalò anche mia madre e non bastarono più soldi per i suoi problemi.
Fui così costretto a vivere da solo anche per settimane già a 11anni, in quanto mia madre era in cura a 1000km da dove viviamo (piccolo paesello del sud).
Alle superiori la situazione cambiò un po', non avendo più i vecchi compagni, decisi di non farmi mettere i piedi in testa da nessuno e furono 5 anni senza problemi (anche se avevo legato solamente con 3 soli ragazzi) e avevo anche una comitiva di amici fuori dalla scuola.
Finita la scuola invece di andare avanti, la situazione è regredita, tutti i miei amici iniziarono a fidanzarsi e a sparire, nel giro di poco mi ritrovai nuovamente quasi solo e iniziò a manifestarsi l'ansia in pubblico e da prestazione (se devo fare qualcosa davanti a persone che non conosco (anche mangiare), manifesto: agitazione, tremori, sudorazione, e sensazione di sete, ciò mi accade anche se faccio qualcosa in cui corro rischi).
Non mi sono iscritto all'università e per due anni non ho fatto nulla, a 21 anni ho trovato un lavoro in fabbrica per soli 4 mesi e non riuscì, anche questa volta a legare con nessun collega (infatti andare a lavoro per me fu un incubo), da quel momento mi sono completamente arenato, allo stesso tempo ho finito di perdere le ultime amicizie che avevo e mi sono rimasti solamente un amico con problemi simili ai miei e una mia amica con la quale invece ho un rapporto molto stretto.
Vorrei fare tante cose, andare via dal paesino del sud e costruirmi un futuro lontano da qua, ma mi sembra tutto più grande di me.
Vivo in una casa piccola e umida e il rapporto con i miei genitori è ormai ridotto a un rapporto da coinquilini, vorrei dunque costruirmi una vita mia, lontana da qui, lontana da persone che non mi va più di vedere, ma l'ansia mi blocca, ho paura di non farcela, paura di non essere all'altezza, anche perché con chi non conosco, ho come un blocco e i tremori alle mani che manifesto mi mettono ancor più in agitazione.
Riguardo me, sono un ragazzo normale, ne brutto ne bello, con il deficit di dimostrare molti meno anni.
A 19 anni stavo iniziando a perdere i capelli ma sono riuscito a bloccare il tutto con la finasteride.
Qualcuno ha vissuto situazioni simili alla mia e ce l'ha fatta? Qualsiasi consiglio e ben accetto.
Un'altra cosa che riscontro e il non riuscire più a voler bene alle persone, vedo falsità ovunque

Ultima modifica di Ambrox; 27-11-2020 a 20:19.
Vecchio 27-11-2020, 20:47   #2
Banned
 

Mi dispiace per la tua situazione, anch’io ho avuto una infanzia difficile perché ho perso i genitori da bambino, sono poi passato per un adozione e stavo molto male , ero innamorato ma purtroppo non ricambiato e ci ero stato molto male per parecchi anni , oltretutto io sono molto sensibile ed esteticamente ho molti difetti estetici evidenti sul viso e senza capelli da tantissimo , venendo a te credo che prima di poter costruirti una tua vita fuori casa devi superare prima qualche difficoltà che ora hai , io vivo solo ma ho comunque vicino i famigliari, se si ha qualche problema stare da soli non è affatto semplice , ovviamente dando per scontato che si riesca economicamente a mantenersi
Ringraziamenti da
Newage (28-11-2020)
Vecchio 27-11-2020, 21:28   #3
Esperto
L'avatar di Texas
 

Il fatto che hai difficoltà a mangiare davanti a delle persone (quindi anche di fronte ai tuoi genitori?) potrebbe significare che anche tu sei nel club. Non sono esperto, ma se ti provoca ansia a tal punto da avere sintomi fisici, potrebbe significare l'aver bisogno di un supporto.
Io per esempio ho grosse difficoltà a gestire telefonate davanti ad altre persone, ma senza subire effetti fisici.

Invece non avevi problemi a lavorare davanti ad altre persone? Di solito chi ha problemi a farsi vedere mangiare manifesta la stessa cosa anche in altri ambiti (lavoro, telefonate...)
Vecchio 27-11-2020, 21:33   #4
Banned
 

Un altro ragazzo che si è perso nel post-diploma..siamo in tanti qui..quando nessuno ci aiuta e ci indirizza dopo il liceo spesso ci si perde..la società non da una mano a chi non trova la propria strada e si finisce confusi e fermi nel tempo..quindi ti capisco
Ringraziamenti da
Creeper (29-11-2020), Newage (28-11-2020), pure_truth2 (28-11-2020)
Vecchio 27-11-2020, 21:33   #5
Banned
 

Anch’io a lavoro rendo molto di più se non sono troppo osservato , gli occhi addosso mi mettono agitazione ed è più probabile che possa commettere un errore
Vecchio 27-11-2020, 21:53   #6
Principiante
 

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Originariamente inviata da Texas Visualizza il messaggio
Il fatto che hai difficoltà a mangiare davanti a delle persone (quindi anche di fronte ai tuoi genitori?) potrebbe significare che anche tu sei nel club. Non sono esperto, ma se ti provoca ansia a tal punto da avere sintomi fisici, potrebbe significare l'aver bisogno di un supporto.
Io per esempio ho grosse difficoltà a gestire telefonate davanti ad altre persone, ma senza subire effetti fisici.

Invece non avevi problemi a lavorare davanti ad altre persone? Di solito chi ha problemi a farsi vedere mangiare manifesta la stessa cosa anche in altri ambiti (lavoro, telefonate...)
Ho problemi a mangiare davanti a persone che non conosco, se mangio con i miei genitori o con la mia amica non ho nessun sintomo fisico, ma basta un caffè al bar davanti a gente per farmi tremare le mani al punto di non poter mettere lo zucchero nel caffè e sono costretto a tenere la tazzina con due mani.
Riguardo il lavoro si, se qualcuno mi osservava iniziavano tremori e sudorazione, e il pensiero di ciò, aumentava il problema.
Ero arrivato al punto di entrare in ansia per paura di avere l’ansia

Ultima modifica di Ambrox; 27-11-2020 a 21:57.
Vecchio 27-11-2020, 21:55   #7
Esperto
L'avatar di Ezp97
 

Stessa identica solfa anche in famiglia...la tua storia con la mia è molto simile solo che io ho fatto sue anni di superiori, poi dai 17 anni ai 19 anni mi sono fatto da la in poi tre stagioni consecutive come bracciante agricolo 5 mesi all’anno e prendevo bei soldini ma tutti spesi per aiutare ancora a pagare ancora il mutuo di casa, poi mio zio per problemi di salute ha chiuso l’azienda e son rimasto fermo...non lavoro contratto dal 2016 ormai, solo lavoretti ogni tanto proprio.
Del resto non ho manco un amico, zero, conosco solo una ragazza messa quasi come me a vita sociale con cui non ho i coglioni di farmi avanti, e conoscenti solo over 40...una vita noiosa qui in aperta campagna. Una noia assurda ogni giorno. Poi abito pure vicino ai parenti ed è peggio ancora.
Vorrei andarmene lontanissimo, mi piacerebbe uno di quei paesini in UK.

Ultima modifica di Ezp97; 27-11-2020 a 22:05.
Vecchio 27-11-2020, 22:02   #8
Principiante
 

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Originariamente inviata da Delta80 Visualizza il messaggio
Mi dispiace per la tua situazione, anch’io ho avuto una infanzia difficile perché ho perso i genitori da bambino, sono poi passato per un adozione e stavo molto male , ero innamorato ma purtroppo non ricambiato e ci ero stato molto male per parecchi anni , oltretutto io sono molto sensibile ed esteticamente ho molti difetti estetici evidenti sul viso e senza capelli da tantissimo , venendo a te credo che prima di poter costruirti una tua vita fuori casa devi superare prima qualche difficoltà che ora hai , io vivo solo ma ho comunque vicino i famigliari, se si ha qualche problema stare da soli non è affatto semplice , ovviamente dando per scontato che si riesca economicamente a mantenersi
Vorrei non avere queste ansie che ho e poi trovare un lavoro da un’altra parte (anche la fabbrica mi andrebbe bene) e costruirmi un futuro.
Qui non ho nessuno, molti hanno paura di abbandonare la famiglia, per me invece stare a casa è solo un’angoscia.
Con la situazione covid molti si stanno facendo il problema del Natale, io non ho mai fatto un pranzo di Natale o Capodanno in vita mia.
Non ho neanche rapporti con i parenti, stare qui o da un’altra parte sarebbe uguale.
Solo l’amica che dicevo mi è stata realmente vicino negli ultimi anni
Vecchio 28-11-2020, 00:50   #9
Principiante
 

Ciao, cavolo sembra di averle scritte io le tue parole. Capisco appieno quello che provi perché anch'io sono nella tua stessa situazione. Ho 20 anni e non vado all'università né lavoro, perché non mi sentivo all'altezza dell'università e volevo a tutti i costi diventare indipendente. Purtroppo non sono ancora riuscita a diventarlo, sono stata ferma per un anno per il terrore di uscire dalla mia zona di comfort. Soltanto l'idea di avere un lavoro mi terrorizzava e mi terrorizza ancora, e proprio quando avevo trovato il coraggio di cambiare e avevo trovato lavoro fuori, è scoppiata la seconda ondata e quindi tutti i miei progetti sono andati in fumo. Non ti posso quindi dare grandi consigli ma una cosa mi sento di dirtela... Crogiolarsi nella negatività non serve a niente. So quanto sia paradossalmente rassicurante pensare a quanto siamo sfigati, a quanto la nostra vita faccia schifo, a quanto sia colpa della nostra famiglia o dei bulletti delle medie.. Lo so perché ero la prima a farlo. Ma arriva un punto in cui bisogna dire basta. Bisogna alzarsi le maniche e guardarsi dentro, ma per davvero. Da questo messaggio si evince che dentro di te c'è una luce, c'è una vocina che ti spinge a cambiare, che ti dice che è arrivato il momento di andare altrove e cercare la tua strada. Tu devi seguire quella vocina lì. Ed è normale che sopraggiungono mille paure, fare un salto nel vuoto non è per niente facile. Ma devi farti una domanda: cosa è peggio, rimanere in questa situazione comoda ma che mi rende totalmente insoddisfatto, oppure fare un salto nel vuoto e affrontare le paure? Pensaci su. Questa è la domanda che mi sono fatta io e che mi ha poi portata a fare la scelta di trasferirmi, cosa che spero di riuscire a fare una volta finita questa situazione covid.
Attuare un cambiamento, nel bene o nel male, ti farà crescere. Accrescerà non solo il tuo bagaglio di esperienze, ma anche la tua autostima. Perciò fallo, appena puoi, agisci. Rimanere fermo, lo sai già, non ti porterà a nulla di diverso. Ti auguro il meglio davvero!
Vecchio 28-11-2020, 15:35   #10
Principiante
 

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Originariamente inviata da Lolla333 Visualizza il messaggio
Ciao, cavolo sembra di averle scritte io le tue parole. Capisco appieno quello che provi perché anch'io sono nella tua stessa situazione. Ho 20 anni e non vado all'università né lavoro, perché non mi sentivo all'altezza dell'università e volevo a tutti i costi diventare indipendente. Purtroppo non sono ancora riuscita a diventarlo, sono stata ferma per un anno per il terrore di uscire dalla mia zona di comfort. Soltanto l'idea di avere un lavoro mi terrorizzava e mi terrorizza ancora, e proprio quando avevo trovato il coraggio di cambiare e avevo trovato lavoro fuori, è scoppiata la seconda ondata e quindi tutti i miei progetti sono andati in fumo. Non ti posso quindi dare grandi consigli ma una cosa mi sento di dirtela... Crogiolarsi nella negatività non serve a niente. So quanto sia paradossalmente rassicurante pensare a quanto siamo sfigati, a quanto la nostra vita faccia schifo, a quanto sia colpa della nostra famiglia o dei bulletti delle medie.. Lo so perché ero la prima a farlo. Ma arriva un punto in cui bisogna dire basta. Bisogna alzarsi le maniche e guardarsi dentro, ma per davvero. Da questo messaggio si evince che dentro di te c'è una luce, c'è una vocina che ti spinge a cambiare, che ti dice che è arrivato il momento di andare altrove e cercare la tua strada. Tu devi seguire quella vocina lì. Ed è normale che sopraggiungono mille paure, fare un salto nel vuoto non è per niente facile. Ma devi farti una domanda: cosa è peggio, rimanere in questa situazione comoda ma che mi rende totalmente insoddisfatto, oppure fare un salto nel vuoto e affrontare le paure? Pensaci su. Questa è la domanda che mi sono fatta io e che mi ha poi portata a fare la scelta di trasferirmi, cosa che spero di riuscire a fare una volta finita questa situazione covid.
Attuare un cambiamento, nel bene o nel male, ti farà crescere. Accrescerà non solo il tuo bagaglio di esperienze, ma anche la tua autostima. Perciò fallo, appena puoi, agisci. Rimanere fermo, lo sai già, non ti porterà a nulla di diverso. Ti auguro il meglio davvero!
Grazie per avermi esposto anche la tua situazione, hai proprio ragione!
Del resto nel continuare a fare ciò che si è sempre fatto, serve solo per farci ritrovare fermi allo stesso punto.
Cercherò di lavorare prima di tutto su me stesso, per cercare di eliminare quel senso di inadeguatezza che mi ritrovo e poi darò tutto me stesso per andare via da qui e costruirmi una vita migliore.
Auguro buona fortuna anche a te!
Vecchio 28-11-2020, 20:51   #11
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Classico caso di fobiasociale, sei nel posto giusto!

Secondo me dovresti parlare con un medico, farti prescrivere dei farmaci che ti calmino e slbocchino un po' la situazione, e quando questi cominciano a fare effetto andare a vivere da un'altra parte e farti una vita tua.
In queste condizioni, da come ti descrivi, non mi pare il caso di avventurarsi...
Vecchio 28-11-2020, 21:42   #12
Esperto
L'avatar di Newage
 

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Originariamente inviata da Masterplan92 Visualizza il messaggio
Un altro ragazzo che si è perso nel post-diploma..siamo in tanti qui..quando nessuno ci aiuta e ci indirizza dopo il liceo spesso ci si perde..la società non da una mano a chi non trova la propria strada e si finisce confusi e fermi nel tempo..quindi ti capisco
giustissimo.
Vecchio 28-11-2020, 22:47   #13
Principiante
 

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Originariamente inviata da Pongo Visualizza il messaggio
Classico caso di fobiasociale, sei nel posto giusto!

Secondo me dovresti parlare con un medico, farti prescrivere dei farmaci che ti calmino e slbocchino un po' la situazione, e quando questi cominciano a fare effetto andare a vivere da un'altra parte e farti una vita tua.
In queste condizioni, da come ti descrivi, non mi pare il caso di avventurarsi...
Un medico lo dovrei trovare anche molto competente, spesso non è facile.
Comunque riconosco di avere grosse difficoltà a relazionarmi con il prossimo, sopratutto con chi non ha interessi simili ai miei.
Purtroppo mi sento quasi costretto a fare questo passo, ho un budget economico limitato e se continuo a vivere qui, non mi rimarrebbe granché per una partenza futura, oltre al fatto che proprio non mi vada di continuare a incontrare delle persone che proprio non mi va di vedere.
Vivo in un paesino di 3000 abitanti, sono visto da tutti come quello “strano”, sempre solo e le due uniche amicizie che ho, le ho in una città vicina.
In tanti anni, solamente l’amica che ho citato prima mi è realmente stata e mi sta vicino, nessun’altro, nemmeno la mia famiglia, non ho motivo di continuare a stare qui.
Allo stesso tempo avete ragione, vorrei iniziare una nuova vita con meno problemi di quelli che ho adesso e così qualche rischio di ritrovarmi in tilt lo corro
Vecchio 29-11-2020, 00:53   #14
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Originariamente inviata da Masterplan92 Visualizza il messaggio
Un altro ragazzo che si è perso nel post-diploma..siamo in tanti qui..quando nessuno ci aiuta e ci indirizza dopo il liceo spesso ci si perde..la società non da una mano a chi non trova la propria strada e si finisce confusi e fermi nel tempo..quindi ti capisco
Già.

Io mi sono perso anche prima del diploma; non sono riuscito a prenderlo per niente.

Intorno ai 15-16 anni i sintomi dei miei disturbi psichiatrici hanno iniziato a prendere il sopravvento ed è iniziato l'isolamento totale: mollato la scuola, mollato lo sport, evitato qualsiasi cosa.

Non uscivo dalla mia camera se non quell'unica ora a settimana per andare dallo psicologo o psichiatra di turno.

Mai avuto amici, conoscenti o compagnie con cui uscire o fare le cose che comunemente fanno, e facevano quella volta, i miei coetanei.
Ora a quasi 26 anni sono senza esperienze lavorative e senza prospettive per il futuro.
Attualmente sono ricoverato in una struttura psichiatrica nella quale dovrei recarmi tutti i giorni, ma non è così semplice. Spesso non riesco nemmeno a strisciare fuori dal letto, figuriamoci uscire di casa.
Vecchio 29-11-2020, 10:54   #15
Esperto
L'avatar di Ezp97
 

Comunque c’è anche da dire una cosa, il diploma -ovvero un percorso scolastico- aiuta a crescere se lo fai per te e ti piace un determinato indirizzo di studi.
Sapete quanti ne conosco che si sono diplomati tanto per far vedere a genitori, parenti, e cugini che ce l’hanno fatta anche loro?! In poche parole per non farsi vedere dei falliti.
Vecchio 29-11-2020, 14:10   #16
Principiante
 

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Originariamente inviata da Ezp97 Visualizza il messaggio
Comunque c’è anche da dire una cosa, il diploma -ovvero un percorso scolastico- aiuta a crescere se lo fai per te e ti piace un determinato indirizzo di studi.
Sapete quanti ne conosco che si sono diplomati tanto per far vedere a genitori, parenti, e cugini che ce l’hanno fatta anche loro?! In poche parole per non farsi vedere dei falliti.
Non è il mio caso, io ho fatto il percorso che mi piaceva e proprio il periodo 14/18 anni è stato il più sereno della mia vita.
Dopo sono iniziati i problemi ed è andato tutto pian piano peggiorando.
Adesso devo fare in modo d’invertire la rotta
Vecchio 29-11-2020, 16:20   #17
Esperto
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Originariamente inviata da Ambrox Visualizza il messaggio
Non è il mio caso, io ho fatto il percorso che mi piaceva e proprio il periodo 14/18 anni è stato il più sereno della mia vita.
Dopo sono iniziati i problemi ed è andato tutto pian piano peggiorando.
Adesso devo fare in modo d’invertire la rotta
Infatti mica dico tutti, ma tanti lo fanno per quello. Pure a me la fase peggiore è iniziata ai 19 anni.
Vecchio 29-11-2020, 16:49   #18
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Originariamente inviata da FolleAnonimo Visualizza il messaggio
Penso che voi che avete preso il diploma siete nonostante tutto "fortunati", malgrado poi vi sia inutile rimane un vostro fondamento nella crescita.
Ricordo che a quel età ero completamente fuori rotta e nessuno faceva nulla.
Mai visto uno psicologo, parenti cosi frustranti e depressi che a sedici anni era già tutto finito, sono diventato intrattabile.
Sento questa condizione molto differente da chi si diploma, voi siete stati messi alla prova prima evitando le bocciature e poi con degli esami finali.
Mentre chi non ha fatto tutto questo?
Oltre che essere buttato "in mezzo a una strada" non ho un passato, una competenza logica, non mi sento un individuo.
Fermo nel tempo sicuramente, ormai sono quasi quindici anni, ma la confusione meno visto che non riesco a credere nel futuro e tanto meno nel presente.
Il diploma di liceo è carta straccia..facendo poi gli ultimi due anni in una paritaria per "recuperare" dopo una bocciatura dovuta alla depressione..è come non avere nulla
Vecchio 08-02-2021, 18:51   #19
Principiante
 

Raga riesumo questo post perché oggi è proprio una giornata negativa, vedo tutto storto e non ho davvero nessuno con cui parlare, nessuno che mi dica “andrà tutto bene”.
Nell’ultimo mese sono stato un po’ più positivo, ma oggi sto davvero male, ho tanta rabbia repressa, nei confronti di me stesso, della mia famiglia e di tutti i responsabili delle mie attuali insicurezze.
Mi capita spesso di avere crisi di rabbia dove prendo a pugni il muro e oggi è una giornata di quelle.
Non riesco più a fidarmi delle persone, non riesco a voler bene a nessuna delle persone che conosco nel mondo reale, nemmeno alla mia famiglia.
Voglio solo fuggire via di qua, ma l’unica speranza che avrei sarebbe lavorare in fabbrica, con turni massacranti, ma per cosa? Per tornare a casa e non trovare nessuno?
Mi sento uno stronzo, la mia famiglia non mi ha mai dato l’affetto che solitamente si da ai figli, mia madre adesso sta male per problemi seri, ma non riesco a essere empatico nei suoi confronti, non le voglio male, ma nemmeno bene.
Per chi non si ricordasse o non mi conoscesse, ho elencato davvero bene tutta la mia vita a inizio post.
Attualmente se vedo un animale soffrire, faccio di tutto per aiutarlo e mi dispiace, ma della gente non mi frega più nulla.
Vorrei solo fuggire via da qui, ma ho paura di non trovare la serenità che cerco, ne tantomeno di reggere una vita da operaio.
Ringrazio chiunque abbia letto
Vecchio 16-02-2021, 01:22   #20
Avanzato
 

segui te stesso, non le tue paure


ti auguro che la vita prima o poi ti mostri il tuo significato


(questo è l'unica cosa che mi viene da dirti, scusami)
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