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Originariamente inviata da Kaname92
Si forse, e forse sbaglio anche io ad accanirmi così tanto su queste cose a volte ... Però è come ... come se tutti i bambini avessero imparato a camminare a 1 anno, e io sia stata costretta a farlo a 5 anni , non per mia volontà!
Secondo te come avrei passato quei 4 anni? Ad abbattermi vedendo gli altri, e poi a 5 anni quando avrei finalmente imparato, non c'era da essere poi tanto contenti e per gli altri era una cosa normale. Anzi se fossi stata al posto loro avrei pensato "guarda quella bimba che non impara a camminare perchè non vogliono, che sfigatella, si perde tutto"
Insomma sono una serie di cose che mi attanagliano , un po' come una buona dose d'invidia verso il mio ragazzo che ogni tanto spunta fuori.
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Capisco la sensazione, ti senti diversa e il bisogno di appartenenza vuole uscire fuori.
Il fatto è che siamo tutti ritardati e tutti precoci; solo che le tue precocità (o ipersensibilità) non vengono riconosciute.
Io ad esempio ho 33 anni e mi sento un adolescente, eppure già alle scuole medie filosofavo sulla femminilità e la sessualità, come pochi trentenni fanno e non è che col tempo mi sono fermato; ma rimango un immaturo perché i parametri di giudizio sono estroversi.
Occorre solo fare caso ai propri pregi senza vedere ogni volta il bicchiere mezzo vuoto.
Forse occorre fare l'esercizio in cui all'autocritica o al pensiero vittimista, fai seguire sempre un "però".