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Vecchio 24-01-2009, 14:40   #1
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...oggi mi sento carico...ho l'occasione di avvicinare una ragazza (con cui ho avuto l'occasione di parlare poco o nulla...praticamente siamo come estranei)...x assurdo avevo al solito anche un paio di battute pronte sulla situazione che stavamo affrontando x rompere il ghiaccio e...e però poi non ero molto sicuro di come proseguire la conversazione dopo 2-3 domande....

RISULTATO? E' ARRIVATO UN ALTRO RAGAZZO CHE LE SI è AVVICINATO QUATTO QUATTO (chiedendomi pure se lo facevo passare mentre io rimuginavo sul da farsi) E LE HA RIVOLTO LA PAROLA DICENDO IDIOZIE ASSURDE (tipo programma della serata e qualche battutina)...

LA COSA CHE MI RODE DI PIù? CHE SO CHE SE RIESCO AD ESTROVERSARE SONO RESISTIBILE A POCHE/POCHI E SO COINVOLGERE E CREARE INTIMITà...SICURAMENTE MOLTO DI PIù DI QUEL RAGAZZO...

...poi 20 minuti dopo senza nemmeno rendermene conto invece faccio un paio di battute ad altre 2 ragazze, qualche buffetto scherzoso e 2 parole scambiate senza problema...

ecco....alla prima OCCASIONE HO PENSATO ANCORA UNA VOLTA TROPPO (invece di agire prima che fossero passati i famosi 3 secondi) E MI SONO GIOCATO L'OCCASIONE CHE MI SI ERA PRESENTATA (e che volevo più di ogni altra cosa) PERCHè NON SAPEVO AL SOLITO DI CHE PARLARE E CHE DOMANDA FARE X INIZIARE LA CONVERSAZIONE E CHE ARGOMENTI SOFT AFFRONTARE...

ALLA SECONDA INVECE AVEVO IL CERVELLO LIBERO E STAVO PENSANDO TALMENTE AI FATTI MIEI CHE MI è VENUTO NATURALE APPOGGIARE LA MANO SULLA SPALLA DELL'ALTRA RAGAZZA E PARLARLE UN PO'....

CONOSCENDOMI....BEH ROSICHERò PER LO MENO TUTTO IL WEEK-END SU CIò...RODENDOMI...

NON CE LA FACCIO....PER ASSURDO QUI DENTRO SONO UNO DI QUELLI MESSI MEGLIO...SE PARTO DAL PRESUPPOSTO CHE NESSUNO è MEGLIO DI ME MI CARICO A 1000 ED ESTROVERSO COME POCHI...E POI...E POI INVECE ARRIVA UNA SITUAZIONE COME QUESTA CHE MI FA CAPIRE CHE NONOSTANTE I MIGLIORAMENTI FATTI QUALCHE SITUAZIONE ANCORA NON SO GESTIRLA...E SOPRATTUTTO A VOLTE NON RIESCO ANCORA A GESTIRE ME STESSO....

EDIT:cioè nella seconda occasione ero talmente frustrato x "l'errore" commesso alla prima per aver rimuginato troppo che ero quasi tentato di tagliar corto la conversazione con un "ora sono scazzato...non ho voglia di scherzare ancora"....e invece mi so' trattenuto e ho scherzato...

Porca...mi sono stancato di avere ancora sti tentennamenti del caxxo...nemmeno fossi l'ultimo degli sfigati...ma vaffa....sono stato quello che gli sfigati li ha aiutati...sono stato quello che ha avuto una vita familiare di m...e che me la sono cavate certe volte da solo e altrettante ho preferito tenere le cose per me,...ho avuto una ragazza, piccole altre esperienze....tante amiche in passato....ed ora DEVO FATICARE come un CANE per raggiungere un minimo di normalità ed essere socievole e spontaneo come una volta...

RIEDIT: voglio dire...un conto potrebbe essere con una ragazza che non conosci....ma questa bene o male è una ragazza che è nel mio stesso ambiente fianco a fianco da 2 anni...cioè...non ci saremmo parlati molto (se non per qualche battuta e qualche commento ogni tanto da conoscente), ma lei ha sempre sorriso alle mie battute e al mio atteggiamento a volte trasandato, a volte profondo, a volte da giocherellone ecc...ecc...
non ho nulla da temere...sono sicuro che lei sarebbe la prima a prendere di buon grado il fatto che io mi avvicinassi x conversare....sarebbe contenta....ed invece...

ed invece.....tante e tnate volte desisto perchè non so di che parlare....magari ogni tanto buto lì una battuta, un'allusione, un commento, le faccio una domanda (1 volta ogni 10 giorni) e lei ogni tanto fa altrettanto...ma finisce lì perchè al solito fatico ad allacciare una conversazione...
E poi mi si presentano occasioni come questa x conoscerla meglio e.....e NULLA SEMPRE PERCHè IO NON SO DI COSA PARLARE....e mi limito a fare ogni tanto la battutina o la domandina del cavolo sul + e il - che mi viene in mente....ma vaffa....CERVELLO DI MER...A..mi sono stancato di avere tutta sta voglia di vivere e di interagire e non avere nulla da dire e quindi non farlo....MI ODIO....quando faccio così MI ODIO....FACCIO SCHIFO...
Vecchio 24-01-2009, 14:49   #2
Esperto
L'avatar di passenger
 

...ma non avevi detto che lasciavi il forum, giova? 8O :lol:
Vecchio 24-01-2009, 14:56   #3
Esperto
L'avatar di piocca
 

GIOVA Pussa via!!!!!... :lol: (ci avevo pure creduto...XD)
Vecchio 24-01-2009, 14:56   #4
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Quote:
Originariamente inviata da passenger
...ma non avevi detto che lasciavi il forum, giova? 8O :lol:
infatti lascio lascio...voglio permettermi gli ultimi sfoghi :P
Vecchio 24-01-2009, 14:59   #5
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Sono già in viaggio per Modena..

Cmq è normale che dopo tanto tempo che non esercitavi le tue doti qualcosa in te non sarà ancora del tutto a posto.
Insisti, e vedrai che col tempo otterrai quello che vuoi!
Vecchio 24-01-2009, 15:10   #6
Esperto
L'avatar di Redman
 

Hai finito di prenderci per il cu**? 8)
Vecchio 24-01-2009, 15:14   #7
Banned
 

Quote:
Originariamente inviata da Redman
Hai finito di prenderci per il cu**? 8)
non è una presa x il posteriore...come ho detto nell'altro thread....PAGHEREI QUASI X AVERE UN CUORE + FOBICO, MA TROVARE STE DANNATE COSA DA DIRE...QUALSIASI CAZZATA...TANTO POI SO PRENDERMI IN GIRO DA SOLO....SO RIGIRARE LE FRITTATE, FARE TUTTO...

EDIT: INSOMMA HO LETTERALMENTE LA NAUSEA X LA FRUSTRAZIONE E LA RABBIA...

Quote:
cioè tu non sai l'energia che ho dentro...

vengo insultato? smerdo l'altra persona nel giro di mezzo secondo

qualcuno mi interpella? rispondo al volo con una battuta e scherzando....

mi rivolge una domanda? non ho problemi a rispondere e da lì farne pure un'altra se mi viene in mente in quel momento a mia volta....

con le ragazze? mi intrigano talmente tanto che se parlo con loro non mi faccio pudori ad accarezzarle, dare buffetti, allusioni, doppi sensi e battute...ma DANNATAMENTE NON SO DI CHE PARLARE...


MI DETESTO...E' qualcosa di indescrivile e indefinibile...hai dentro la voglia di spaccare il mondo e non lo fai perchè non sai che parole usare....cioè peggio....non hai nessuna parola in testa...IL VUOTO...

cioè io non ho paura di dire stronzate...se le dico ci scherzo io con autoironia sopra....il problema è PROPRIO IL CERVELLO VUOTO...0 ARGOMENTI...0 DOMANDE....COME UNA STANZA STAGNA...

E' ORRIBILE...PAGHEREI QUALSIASI COSA...SAREI DISPOSTO PURE AD AVERE UN CUORE/MENTE PIù FOBICI....LE PAURE/BLOCCHI HO IMPARATO A CONTRASTARLE...MA SE NON SAI COSA DIRE è UN DISASTRO....

è QUASI PEGGIO IN FAMIGLIA CHE FUORI....
VI GIURO CHE MANGIO APPOSTA IN CAMERA...NON PERCHè ABBIA QUALI TIMORI...MA PERCHè NON SAPREI DI CHE PARLARE CON MIO FRATELLO E MIA MADRE....E ME NE ACCORGO CHE MIO FRATELLO MI GUARDA COME PER DIRE "sto qui se ne frega di me....ho giocato tanto con lui da piccolo...e ora a malapena mi dice "ciao" ".

E' INSOPPORTABILE....DI COSA SI PARLA...

NON CE LA FACCIO PIù...QUALCUNO LO DICA....MI SCOPPIA LA TESTA...
X LA PIO': te ne pentirai quando a giorni non ci sarò più davvero :P

x Sentenza: sarà normale doversi riabituare....però è frustrante...
Vecchio 24-01-2009, 15:18   #8
Esperto
L'avatar di JohnReds
 

Giova, un pò di amor proprio! Hai detto una cosa, realizzala!


No davvero se uno posta per tre volte un post d'addio, salutato da tutti, e poi non ha la forza di staccarsi...beh c'è qualche problema!

Te DEVI staccare da questo forum, ti fa rovellare il cervello e basta...agisci e non mettere più la testa in folle! Te lo devi imporre!


con amicizia, e spero sia l'ultima volta, ciao :wink:
Vecchio 24-01-2009, 15:19   #9
Esperto
L'avatar di Redman
 

Quote:
Originariamente inviata da giova88depresso
Quote:
Originariamente inviata da Redman
Hai finito di prenderci per il cu**? 8)
non è una presa x il posteriore...come ho detto nell'altro thread....PAGHEREI QUASI X AVERE UN CUORE + FOBICO, MA TROVARE STE DANNATE COSA DA DIRE...QUALSIASI CAZZATA...TANTO POI SO PRENDERMI IN GIRO DA SOLO....SO RIGIRARE LE FRITTATE, FARE TUTTO...
Premettendo che dormo lo stesso la notte e tu mi sei simpatico, però fare questi annunci per me sono un presa per il cul, vuoi andartene?vai! vuoi rimanere? rimani! sei indeciso? stai zitto 8)
Vecchio 24-01-2009, 15:22   #10
Intermedio
L'avatar di calicocomero
 

Quote:
Originariamente inviata da Redman
Premettendo che dormo lo stesso la notte e tu mi sei simpatico, però fare questi annunci per me sono un presa per il cul, vuoi andartene?vai! vuoi rimanere? rimani! sei indeciso? stai zitto 8)
:lol: :lol: :lol:
giova ma non è che pure tu sei un po' bipolare?
Vecchio 24-01-2009, 15:24   #11
Banned
 

Quote:
Originariamente inviata da JohnReds

No davvero se uno posta per tre volte un post d'addio, salutato da tutti, e poi non ha la forza di staccarsi...beh c'è qualche problema!

Te DEVI staccare da questo forum, ti fa rovellare il cervello e basta...agisci e non mettere più la testa in folle! Te lo devi imporre!


:
Non c'è da aggiungere altro..
Vecchio 24-01-2009, 15:32   #12
Banned
 

Quote:
Originariamente inviata da JohnReds
Giova, un pò di amor proprio! Hai detto una cosa, realizzala!


No davvero se uno posta per tre volte un post d'addio, salutato da tutti, e poi non ha la forza di staccarsi...beh c'è qualche problema!

Te DEVI staccare da questo forum, ti fa rovellare il cervello e basta...agisci e non mettere più la testa in folle! Te lo devi imporre!


con amicizia, e spero sia l'ultima volta, ciao :wink:

perchè da ieri a oggi sono ancora su sto forum? perchè sì...situazioni come quella di stamattina sono la testimonianza che non sono normale....

non sarò fobico....non sarò eccessivamente timido...non sono nulla...MA SE NON RIESCO AD INTERAGIRE PERCHè NON HO NULLA DA DIRE (nè in famiglia, nè con i coetanei) QUALCHE PROBLEMA C'è DAVVERO...NON SO...SARà SALTATA QUALCHE SINAPSI CEREBRALE (direi nessun handicap visto che qualche annetto fa ero abituato e parlavo come pochi)...NON SARò PIù ABITUATO...MA NON SO IO CHE FARE....

ME LO DEVO IMPORRE? POSSO ANCHE FARLO....MA IN CHE MODO?

GUARDA che quando dico che vorrei essere fobico e non silenzioso non scherzo...
la fobia è provocata da emozioni...le emozioni di paura, i tremori...so' combatterli...
dovrei solo limitarmi ad agire nonostante la paura (nessun problema...come quando sei super ansioso per conoscere una ragazza...succede anche ad una persona abbastanza normale...solo che sa reagire).
MA SE NON HAI LE PAROLE...NON PUOI NULLA...

COSA MI IMPONGO? NON SO CHE PAROLE USARE...MICA POSSO ANDARE Lì DA UNA RAGAZZA E IMPORMI PUR DI INTERAGIRE DI PARLPARLE LE TETTE e dirle "belle sode....sono naturali?"

Il problema x un fobico può sembrare minore...ma vissuto dall'interno è quasi peggiore della fobia di tanti qui dentro.

C'è IL CORAGGIO? SI....mancano i mezzi...niente di peggiore....come se vuoi volare, ma non hai le ali...che fai?

se sei fobico...beh magari le ali le hai, ma non hai il coraggio x buttarti dalla rupe e spiegare le ali.

Se sei come me...beh magari il coraggio ce l'hai eccome...dal tuo angolino fai un sorriso a quella "cucciolina" che è passata dicendole "sei proprio bella...ti posso fare 2 coccole?"....ma se poi non hai le ali x volare? cosa fai? ti butti sapendo di fare boom x terra?.

Se non hai le parole non puoi buttarti...se non sai cosa dire....
se uno ha paura di dire una cavolat.a...ma la cavolata ce l'ha in testa...deve solo trovare il coraggio x dirla...
se uno la cavolata non ce l'ha in testa?

x Red: nel thread....avevo detto che avrei scritto gli ultimi post e me ne sarei andato...è quel che farò...
non mi piace uscire di scena con un "ciao"...TROPPO FORMALE.
Io prima avverto "me ne vado" e poi magari mentre vado dico anche "mi raccomando statemi bene...e magari fate un giro anche in America ecc...ecc...".
Anche perchè sto forum mi fa scervellare anche più della mia già anormalità....
Vecchio 24-01-2009, 15:38   #13
Esperto
L'avatar di JohnReds
 

Giova, AVENDO IL TUO STESSO PROBLEMA, ti capisco...ma, se non hai blocchi, problemi particolari o traumi(a questo punto non ci credo più, penso ci sia qualcosa sotto, ritorno con il mio consiglio di andare da uno psicologo/psicoterapeuta), l'unica strada è VIVERE, con la nuova predisposizione aperta agli altri che hai imparato ragionando su te stesso...con il tempo ce la farai.

IL MIGLIORAMENTO E' GRADUALE, CI VORRA' DEL TEMPO PER SINTONIZZARTI CON GLI ALTRI...non puoi sperare di "reimparare a vivere" da un giorno a quell'altro!

Io sto cercando di migliorare, ma cerco in qualche modo di pormi questioni nuove, di andare avanti...te invece sei sempre a girare su te stesso, in modo ossessivo...o dovrei dire ossessivo-compulsivo? :?
Vecchio 24-01-2009, 15:49   #14
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Quote:
Originariamente inviata da JohnReds
Giova, AVENDO IL TUO STESSO PROBLEMA, ti capisco...ma, se non hai blocchi, problemi particolari o traumi(a questo punto non ci credo più, penso ci sia qualcosa sotto, ritorno con il mio consiglio di andare da uno psicologo/psicoterapeuta), l'unica strada è VIVERE, con la nuova predisposizione aperta agli altri che hai imparato ragionando su te stesso...con il tempo ce la farai.

Io sto cercando di migliorare, ma cerco in qualche modo di pormi questioni nuove, di andare avanti...te invece sei sempre a girare su te stesso, in modo ossessivo...o dovrei dire ossessivo-compulsivo? :?

ribadisco...non ho blocchi particolare....salvo forse un po' di timidezza che so combattere...

è facile dire vivere....ma se mi butto...interagisco...faccio 2-5-10 battute....dò 2-5-10 buffettini,coccole,carezza...parlo un po' del sabato sera, un po' dei trucchi delle ragazze, un po' dei posti che si frequentano...e poi non ho altro di cui parlar.e..faccio poco...

MI POSSO BUTTARE QUANTO VOGLIO...ma finiti quegli argomenti non so di che parlare....mi fermo...magari poi ascoltanto gli altri qualcosa da aggiungere mi viene, ma...poi???

VIVERE? GUARDA...per me...non mi faccio problemi...se vuoi vado giù e la prima ragazza che incontro le dico "ciao...guarda non ho mai un caxxo da dire...quindi la faccio breve....me la dai? se mi lasci una possibilità ti offro pure un gelato..."...

oppure in qualche momento/situazione particolare qualche argomento mi viene in mente (GF se si sta parlando di tv ad esempio anche banalmente, l'atteggiamento dell'altra persona e il mio, ecc...ecc...)....ma sempre uno alla volta...finito il quale sono punto e a capo...

dove vado avanti?
come vivo?

devo mettermi a slinguazzare ogni ragazza che passa e fare il marpione solo perchè non so fare altro? non so parlare di altro? è questo che devo fare?....

solo perchè a 4 occhi di fatto mi vengono pochissimi argomenti?

al punto che in famiglia evito di itneragire completamente e con gli amici faccio passare silenzi anche di minuti (ovviamente non c'è disagio eprchè si è tra amici, ma....)....si parla di calcio, di qualche esperienza, di politica, di xx, di fighetti e ochette varie...e poi? e poi prima o poi ci si pianta...magari sto 2 ore a scherzare, ma poi mi pianto...


mi sento disumano!....ok....non sarò fobico...ma sono mostruosamente silenzioso....in certi momenti...troppi....
Vecchio 24-01-2009, 15:49   #15
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L'avatar di Redman
 

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Originariamente inviata da giova88depresso
x Red: nel thread....avevo detto che avrei scritto gli ultimi post e me ne sarei andato...è quel che farò...
non mi piace uscire di scena con un "ciao"...TROPPO FORMALE.
Io prima avverto "me ne vado" e poi magari mentre vado dico anche "mi raccomando statemi bene...e magari fate un giro anche in America...
La storia dei territori che fanno parte degli Stati Uniti d'America ebbe inizio ben prima della data convenzionale del 4 luglio 1776, quando fu votato l'atto di nascita degli Stati Uniti d'America dai delegati al Secondo congresso continentale.

Abitato già 40.000 anni fa, toccato dalle spedizioni dei vichinghi, il territorio in questione fu probabilmente toccato nuovamente da esploratori europei nel 1513, durante una spedizione guidata da Juan Ponce de León. Gli esploratori e coloni europei successivamente approdati sul continente nordamericano incontrarono numerose popolazioni di nativi americani (denominati poi impropriamente indiani o indiani d'America), che vennero poi decimati nel corso della colonizzazione promossa da varie potenze europee cui parteciparono, tra gli altri, britannici, francesi, olandesi e spagnoli.

La Dichiarazione di indipendenza, scritta da Thomas Jefferson, fu ratificata il 4 luglio 1776, nel pieno della Guerra d'indipendenza americana appena due giorni dopo l'approvazione all'unanimità della risoluzione del delegato Richard Henry Lee che recitava fra l'altro: "queste Colonie Unite sono, e debbono essere di diritto, stati liberi e indipendenti"

Dopo la vittoria sulla madrepatria, gli Stati Uniti si allargarono ad ovest, dovendo fronteggiare anche una sanguinosa guerra civile. Completata la conquista dell'attuale territorio, la federazione divenne una potenza economica e politica mondiale, rafforzandosi notevolmente dopo la seconda guerra mondiale e ancora di più dopo la fine della guerra fredda.

Attualmente, in base alle ricerche di Luigi Luca Cavalli-Sforza e collaboratori, si suppone che i primi uomini siano arrivati nel continente intorno a quarantamila anni fa dall'Asia attraverso lo stretto di Bering, via mare. Il modello precedente, il cosiddetto modello Clovis, invece individuava tre ondate migratorie avvenute circa dodicimila anni fa, partite sempre dall'Asia e penetrate attraverso le terre allora emerse dello stretto di Bering, la Beringia. In ogni caso, questo primo flusso migratorio dall'odierna Alaska si spostò in tutto il continente americano, dal nord all'estremo sud.
Il Parco Nazionale degli Arches nello Utah

È ormai assodato che i Vichinghi, facilitati dal cosiddetto periodo caldo medioevale, nel corso delle loro esplorazioni nei mari nordici, raggiunsero il Labrador, da loro chiamato Vinland, terra della vite. Essi però non vollero o non riuscirono a creare degli insediamenti importanti.

Nel territorio occupato ora dagli Stati Uniti vivevano diversi popoli di discendenza asiatica chiamati pellirosse. Nella zona degli Stati del nord-ovest, al confine con l'odierno Canada, vivevano gli Yakima ed i vicini territori degli attuali Stati di California, Nevada e Utah erano abitati da Paiute, Shoshoni, Pomo, Costanoan e Serrano. La zona delle Grandi pianure era abitata da Hidatsa, Sioux, Shoshoni e Comanche mentre la fascia atlantica registrava la presenza di Irochesi, Lenape, Shawnee ed Illinois. I territori di quelli che oggi sono gli Stati del sud, come il Texas, erano abitati da Cherokee, Seminole, Chickasaw e Tunica mentre negli attuali Stati del sud-ovest erano insediati Apache, Mojave, Navajo e Pueblo.

Dovettero passare circa cinque secoli prima che altri europei mettessero piede nel continente americano. Il primo a giungervi fu Cristoforo Colombo che approdò sulle isole dei Caraibi, nel 1492, nel tentativo di guadagnare le Indie navigando verso occidente.

Solo anni dopo, Colombo si spinse fino alla massa meridionale del continente, mentre nelle terre attualmente parte dagli Stati Uniti non mise mai piede, se non si vuole considerare l'isola di Porto Rico raggiunta nel corso del suo secondo viaggio; infatti, un tempo colonia spagnola, oggi Porto Rico vive un'altalenante situazione politica che lo vede in bilico tra il suo attuale stato di Commonwealth e la possibilità di diventare uno Stato federale statunitense a tutti gli effetti.

Il primo europeo noto ad aver messo i suoi piedi nei territori che oggi appartengono agli Stati Uniti fu, come già accennato, Juan Ponce de León, che arrivò in Florida nel 1513, anche se vi sono elementi che fanno pensare al fatto che fosse stato preceduto da Giovanni Caboto nel 1947

Molte culture prosperarono nelle Americhe prima dell'arrivo degli europei e fra queste si ricordano Puebloans (Anasazi) nel sud-ovest e la cultura di Adena nell'est. Diverse culture di questo genere si svilupparono nel tempo stanziandosi in vari territori sotto forma di nuclei abbastanza grandi e concentrati. Queste civiltà avevano delle caratteristiche in comune: erano sedentarie, organizzate in città, praticavano l'agricoltura ed avevano un'organizzazione sociale gerarchica.

Molte di queste civiltà erano ormai decadute al momento dell'arrivo degli europei (fine XV secolo - inizio del XVI) e sono conosciute solo attraverso i resti archeologici. Altre, invece, erano ancora vitali e sono conosciute grazie ai racconti dell'epoca.

Dove ancora esistono, le società e le culture alla base di queste civiltà sono oggi sostanzialmente diverse da quelle originali. Tuttavia, molti di questi popoli e dei loro discendenti mantengono, tuttora, numerose tradizioni e pratiche che possono essere messe in relazione con quelle antiche, anche se sono spesso combinate con modificazioni recenti.

L'agricoltura si sviluppò circa nel 2500 a.C. in quella che è oggi la costa orientale degli Stati Uniti basandosi sulla coltivazione del girasole, frutti da spremere e palmizi.[3] Dalle terre occupate attualmente dal Messico si importarono granturco e legumi le cui colture furono adattate alle estati più brevi del nord-est dell'America rimpiazzando le colture indigene più rudimentali.

Dopo circa cinque secoli arrivarono gli spagnoli, prima con Cristoforo Colombo e dopo con Ponce de León. Entro trent'anni dall'arrivo di Ponce de León in Florida, gli spagnoli, avidi dei tesori che si favoleggiava esistessero nel nuovo mondo, divennero i primi europei a raggiungere gli Appalachi, il Mississippi, il Grand Canyon e le grandi pianure. Nel 1540, Hernando de Soto intraprese una estensiva esplorazione dei territori costituenti gli attuali Stati Uniti e, nello stesso anno, Francisco Vazquez de Coronado guidò 2.000 spagnoli e messicani attraverso i territori che sono rappresentati dall'odierna Arizona e dal confine Arizona-Messico, fino a giungere all'odierno Kansas centrale[5]. Altri esploratori spagnoli fra i quali Lucas Vasquez de Ayllon, Panfilo de Narvaez, Sebastian Vizcaino, Juan Rodriguez Cabrillo, Gaspar de Portola, Pedro Menendez de Aviles, Álvar Núñez Cabeza de Vaca, Tristan de Luna y Arellano e Juan de Oñate, intrapresero delle spedizioni esplorative sul territorio oggi appartenente agli Stati Uniti[6]. Gli spagnoli inviarono dei coloni, creando così i primi insediamenti di popolazione europea sul suolo continentale dell'America a St. Augustine in Florida nel 1565 e successivamente a Santa Fe, San Antonio, Tucson, San Diego, Los Angeles e San Francisco. La maggior parte degli insediamenti spagnoli vennero realizzati lungo la costa californiana ed il fiume Santa Fe in New Mexico[7].

I territori soggetti a Madrid furono inquadrati, fin dal 1535, nel Vicereame della Nuova Spagna, con capoluogo Città del Messico. Oltre a gran parte dell'America centrale, ne facevano parte tutti i territori corrispondenti agli attuali Stati centro-occidentali degli Stati Uniti, spingendosi a nord fino all'odierna Columbia Britannica, in Canada, e lungo la costa del Golfo del Messico fino alla Florida. L'autorità del viceré su un territorio tanto vasto fu tuttavia in larghe aree soltanto nominale; il controllo effettivo si esercitò soprattutto nelle aree meridionali degli attuali Stati Uniti (dalla California alla Florida), dove erano presenti gli insediamenti coloniali spagnoli più consistenti. Il Vicereame, i cui legami con la madrepatria si erano già fortemente indeboliti durante l'età napoleonica, cessò definitivamente di esistere nel 1821, quando il Messico raggiunse l'indipendenza. Sotto sovranità messicana rimasero, fino alla Guerra messicano-statunitense del 1846, i territori di California, Nuovo Messico e Texas; la Florida passò agli Stati Uniti già nel 1819.
Anche perchè sto forum mi fa scervellare anche più della mia già
anormalità....
8)
Vecchio 24-01-2009, 15:52   #16
Banned
 

Giova, stai davvero pensando troppo..
Rischi davvero di trascinarti in un vortice di ansia da cui è poi difficile uscirne.
A me è capitata la stessa cosa, non avevo nulla da dire, ho accumulato frustrazione, sono crollato, ci ho messo anni per recuperare, e poi come d'incanto sono rinato (salvo poi ricrollare perchè non avevo fatto bene i conti, ma questo è un altro discorso..).
E avevo giusto 20 anni quando ho incominciato la fase discendente, verso il crollo.
Cerca di vivere qunto ti è possibile, cerca di autoanalizzarti e di capire il PERCHE' della tua soluzione, e se senti che c'è qualcosa che ti blocca senza apparente motivo, beh, forse è il caso di chiedere un aiuto (e anch'io sono giunto a questa conclusione..).

Giova, ti dò una pacca sulle spalle (e sei fortunato che nevica e non posso venire a Modena per darti quello che ti avevo promesso :lol: ).
Ci sono passato anch'io, e a volte ripensandoci mi dò dello stupido per ciò che volevo fare e non sono riuscito a fare..è per questo che ti dico che devi uscire e affrontare le situazioni della vita senza paura di sbagliare

La prima fase della tua rinascita è sempre la più difficile, perchè le capacità che possiedi non riescono più a venire in superficie, ma pensa che le ce l'hai già, e che un giorno o l'altro verranno fuori, e allora riderai di questi post che scrivevi

Ce la farai
:wink:
Vecchio 24-01-2009, 16:02   #17
Banned
 

Quote:
Originariamente inviata da Sentenza
Giova, stai davvero pensando troppo..
Rischi davvero di trascinarti in un vortice di ansia da cui è poi difficile uscirne.
A me è capitata la stessa cosa, non avevo nulla da dire, ho accumulato frustrazione, sono crollato, ci ho messo anni per recuperare, e poi come d'incanto sono rinato (salvo poi ricrollare perchè non avevo fatto bene i conti, ma questo è un altro discorso..).
E avevo giusto 20 anni quando ho incominciato la fase discendente, verso il crollo.
Cerca di vivere qunto ti è possibile, cerca di autoanalizzarti e di capire il PERCHE' della tua soluzione, e se senti che c'è qualcosa che ti blocca senza apparente motivo, beh, forse è il caso di chiedere un aiuto (e anch'io sono giunto a questa conclusione..).

Giova, ti dò una pacca sulle spalle (e sei fortunato che nevica e non posso venire a Modena per darti quello che ti avevo promesso :lol: ).
Ci sono passato anch'io, e a volte ripensandoci mi dò dello stupido per ciò che volevo fare e non sono riuscito a fare..è per questo che ti dico che devi uscire e affrontare le situazioni della vita senza paura di sbagliare

La prima fase della tua rinascita è sempre la più difficile, perchè le capacità che possiedi non riescono più a venire in superficie, ma pensa che le ce l'hai già, e che un giorno o l'altro verranno fuori, e allora riderai di questi post che scrivevi

Ce la farai
:wink:
no guarda...io non aspetto alcuna fase discendente...l'ho sempre detto...
io PRETENDO una vita normale...o ci arrivo...o se arrivo in una fase almeno buia.....beh non aspetto alcuna risalita...ESCO DI SCENA E X SEMPRE....la pensavo così a 16 anni da estroverso e felice e la penso così tuttora e anzi a maggior ragione ora che nei problemi ci sono in prima persona e non sono più solo quello che aiuta gli altri....


io le situazioni della vita le affronterei pure senza temere di sbagliare....il timore lo prendo come variabile della vita...la sua presenza non mi blocca....anzi più temo e più mi sento in dovere di fare...di rischiare...

temo che la ragazza seduta al bancone possa rifiutarmi e umiliarmi? prendo e vado a 4 occhi...e agisco...

il timore non è di sbagliare....il timore è al solito ritrovarsi dopo 2-5-10-20 minuti di conversazione con nulla da aggiungere...dovendosela cavare al solito con battutine, buffetti ecc...ecc..x uscire dalla situazione e cambiare aria con disinvoltura...
Vecchio 24-01-2009, 16:03   #18
Esperto
L'avatar di JohnReds
 

Quote:
Originariamente inviata da giova88depresso
al punto che in famiglia evito di itneragire completamente e con gli amici faccio passare silenzi anche di minuti (ovviamente non c'è disagio eprchè si è tra amici, ma....)....si parla di calcio, di qualche esperienza, di politica, di xx, di fighetti e ochette varie...e poi? e poi prima o poi ci si pianta...magari sto 2 ore a scherzare, ma poi mi pianto...

mi sento disumano!....ok....non sarò fobico...ma sono mostruosamente silenzioso....in certi momenti...troppi....
Giova...non so come dirtelo...anch'io interagisco poco con la famiglia e con gli amici dopo un pò ho il vuoto totale...ma vedi il punto è proprio la prospettiva sbagliata. Te NON DEVI PARLARE, devi VIVERE. Ovvero fare le cose che ti piacciono e i doveri(studio o lavoro, etc.).

Il parlare con le persone dev'essere un'esigenza che sboccierà in te stesso naturalmente.

Non devi vivere con l'angoscia e il dovere di dover dire qualcosa, devi spostare il tuo obbiettivo sul fare le cose che ti piacciono. Parlare non dev'essere un'imposizione esterna, ma una cosa che ti deve nascere naturalmente, senza forzature. Se non ti nasce, pace. Te prova a dire quello che ti va, che SPONTANEAMENTE ti viene da dire, e poi stai zitto...e se la cosa ti crea imbarazzo, allora vai in situazioni "controllate", dove stai con la gente per un periodo di tempo limitato.

Anzi, prova a importi di starci meno di quel che vorresti e potresti. Invece di starci due ore, stacci un'ora: ti rimarranno ancora tante cose da dire e forse riuscirai a capovolgere la prospettiva, non avrai più il dovere di parlare, ma il dovere di non parlare....forse non parliamo proprio perchè ce lo sentiamo imposto. Proviamo a imporci di stare zitti, e forse ci verrà proprio da parlare. Ad esempio parti da questo forum .

Non so come spiegartelo sinceramente. Se non lo capisci da solo è un casino. Io non sono diventato un parlatore, intendiamoci, ma ho capito qual'è la via...e sto cercando di percorrerla...è un lento e graduale abituarsi al vivere con naturalezza...mooolto lento e graduale, farai passi indietro e balzi in avanti, ma pian piano ci arriverai. Questo, sia chiaro, lo scrivo per te ma anche per me, poichè, come ho già detto, mi riconosco moltissimo in quello che scrivi. Ma ho, credo e spero, un atteggiamento molto diverso dal tuo.
Vecchio 24-01-2009, 16:15   #19
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Originariamente inviata da JohnReds
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Originariamente inviata da giova88depresso
al punto che in famiglia evito di itneragire completamente e con gli amici faccio passare silenzi anche di minuti (ovviamente non c'è disagio eprchè si è tra amici, ma....)....si parla di calcio, di qualche esperienza, di politica, di xx, di fighetti e ochette varie...e poi? e poi prima o poi ci si pianta...magari sto 2 ore a scherzare, ma poi mi pianto...

mi sento disumano!....ok....non sarò fobico...ma sono mostruosamente silenzioso....in certi momenti...troppi....
Giova...non so come dirtelo...anch'io interagisco poco con la famiglia e con gli amici dopo un pò ho il vuoto totale...ma vedi il punto è proprio la prospettiva sbagliata. Te NON DEVI PARLARE, devi VIVERE. Ovvero fare le cose che ti piacciono e i doveri(studio o lavoro, etc.).

Il parlare con le persone dev'essere un'esigenza che sboccierà in te stesso naturalmente.

Non devi vivere con l'angoscia e il dovere di dover dire qualcosa, devi spostare il tuo obbiettivo sul fare le cose che ti piacciono. Parlare non dev'essere un'imposizione esterna, ma una cosa che ti deve nascere naturalmente, senza forzature. Se non ti nasce, pace. Te prova a dire quello che ti va, che SPONTANEAMENTE ti viene da dire, e poi stai zitto...e se la cosa ti crea imbarazzo, allora vai in situazioni "controllate", dove stai con la gente per un periodo di tempo limitato.

Anzi, prova a importi di starci meno di quel che vorresti e potresti. Invece di starci due ore, stacci un'ora: ti rimarranno ancora tante cose da dire e forse riuscirai a capovolgere la prospettiva, non avrai più il dovere di parlare, ma il dovere di non parlare....forse non parliamo proprio perchè ce lo sentiamo imposto. Proviamo a imporci di stare zitti, e forse ci verrà proprio da parlare. Ad esempio parti da questo forum .

Non so come spiegartelo sinceramente. Se non lo capisci da solo è un casino. Io non sono diventato un parlatore, intendiamoci, ma ho capito qual'è la via...e sto cercando di percorrerla...è un lento e graduale abituarsi al vivere con naturalezza...mooolto lento e graduale, farai passi indietro e balzi in avanti, ma pian piano ci arriverai. Questo, sia chiaro, lo scrivo per te ma anche per me, poichè, come ho già detto, mi riconosco moltissimo in quello che scrivi. Ma ho, credo e spero, un atteggiamento molto diverso dal tuo.
john lo so anch'io...lo so anch'io che il problema è che vedo a volte la conversazione come un obbligo, una formalità, quasi un lavoro...e invece dovrei vederlo come piacere...

pure io ho detto giusto l'altro giorno che se guardo all'altra persona co ncuriosità e interesse beh mi viene spontaneo incuiriosirmi e chiedere, scherzare ecc...ecc..., viceversa se mi impegno a trovare x forza qualcosa da dire il cervello spesso mi resta vuoto...

ma evidentemente tutto questo non mi basta ancora...se ancora mi sforzo tanto x conversare è evidente che il vedere con curiosità le attività che faccio e le persone che incontro non basta a farmi apprezzare la conversazione con piacere...

Faccio passi in avanti e indietro...così non mi va bene...se non sono in grado di avere tutto e subito significa che a sto mondo non so campare...ed è grave...a 20 anni non saper campare dopo aver avuto una ragazza, avr avuto amici/e ecc...ecc...è frustrante...

non mi accontento più di piccoli passettini...piccoli passettini vanno bene x un bimbo che deve imparare a camminare...io camminare sapevo già farlo...mi sono dimenticato...ma non accetto e mai lo farò di andare a gattoni in mezzo alla strada dove mi vedono tutti solo perchè mi sono impigrito e sono stato 3 anni seduto perdendo l'abilità nel camminare...

devo partire e andare di corsa...niente rotelline x bimbi alle ruote della bici facendola diventare a 3-4 ruote....2 ruote e parto...se cado e mi faccio male PRETENDO di rialzarmi senza storie...non con timori e piagnistei del cavolo...

IL FATTO CHE ALL'ENNESIMO ERRORE MI SONO SENTITO DI DOVER SCRIVERE SU STO FORUM, ANZICHE ANDARE DALLA DIRETTA INTERESSATA (e/o una qualsiasi altra conoscenza della vita reale) E PARLARNE E PARLARE ANCHE DI ALTRO è la dimostrazione degli errori che faccio...e così non mi va bene....
Vecchio 24-01-2009, 16:31   #20
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Originariamente inviata da giova88depresso

il timore non è di sbagliare....il timore è al solito ritrovarsi dopo 2-5-10-20 minuti di conversazione con nulla da aggiungere...dovendosela cavare al solito con battutine, buffetti ecc...ecc..x uscire dalla situazione e cambiare aria con disinvoltura...
Questo è il timore del 95% della razza umana, Giova.

Non è per caso che sei troppo esigente con te stesso?
Che vuoi sembrare infallibile, indistrittubile, mentre sai che non lo sei?
Non avere paura di mostrare ogni piccolo difetto.
sono i difetti che rendono interessanti le persone.
Non riesci a conquistare una ragazza la prima volta? Non vergognarti e non viverla come un fallimento, potresti riuscirci la seconda, la terza, la quinta, la decima volta.

per il resto quoto ogni singola parola di John Reds.

Pensi che tutti nascono imparati?
Devi esercitare le tue doti comunicative, sei rimasto molto tempo silenzioso, è normale che in 2 giorni non otterrai miglioramenti.
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