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Vecchio 21-03-2016, 22:49   #1
Intermedio
L'avatar di SimpleBreakfast
 

Avete mai ricevuto gesti o parole inaspettate, anche banali, da parte di estranei che vi hanno fatto guardare con più positività il mondo? Credete che servano affermazioni normalissime per qualsiasi persona con un'autostima non compromessa per dare il meglio di sé, nonostante una vocina nella testa sussurri "Ma te lo meriti davvero?"

Ultima modifica di SimpleBreakfast; 05-06-2016 a 16:14.
Ringraziamenti da
cancellato15732 (22-03-2016), Ninfee (21-03-2016)
Vecchio 21-03-2016, 22:55   #2
Esperto
L'avatar di Blue Sky
 

Hai voglia, fino a qualche anno fa avevo reazioni molto forti ai complimenti, evidentemente ne avevo un bisogno vitale perché avevo sviluppato un senso di inadeguatezza profondo.
Adesso gestisco meglio i commenti positivi, però ricordo bene la sensazione positiva, quasi sorprendente, che ho provato in alcune occasioni.
Vecchio 21-03-2016, 22:57   #3
Banned
 

Mi è capitato qualche volta di ricevere complimenti da estranei per qualcosina, ma non mi hanno mai fatto né caldo né freddo.
Vecchio 21-03-2016, 23:15   #4
Banned
 

Credo di essere il tuo contrario, ho sempre evitato i complimenti come la peste

Ho sempre odiato il fatto che mi dicevano che a scuola ero "bravo" (che poi bravo non vuol dire un cazzo), alla fine gli altri si godevano la vita e a me restavano i complimenti.
Sono andato avanti così, all'università e poi adesso al lavoro. Prendevo 30 e non dicevo niente a nessuno, pensavo alla fine "che gliene importa a loro?".

Solo una volta li ho apprezzati sul serio, e cioè quando un'amica mi ha detto candidamente che ero un bel ragazzo.

Secondo me dipende da chi te li fa o dalla caratteristica che viene esaltata, nel tuo caso ti sei impegnato molto nel lavoro e ti è stato riconosciuto per una volta il tuo giusto merito
Vecchio 21-03-2016, 23:53   #5
Banned
 

Pure a me quando lavoravo e mi facevano i complimenti (o anche solo ringraziavano) per il buon lavoro che avevo fatto mi faceva piacere. Sono quelle piccole cose che ti risollevano una giornata brutta o te ne fanno migliorare una già piacevole
Ringraziamenti da
Hazel Grace (22-03-2016)
Vecchio 22-03-2016, 00:05   #6
Esperto
L'avatar di pokorny
 

Certo, mi è capitato ed è un peccato che l'effetto sia temporaneo...
Vecchio 22-03-2016, 00:13   #7
Banned
 

A volte basta poco per migliorare la giornata a qualcuno, un sorriso, un incoraggiamento , una parola gentile tipo questa. Peccato la gente non lo capisca, che si puo rendere la vita migliore a una persona. E invece pochi ci pensano, l'importante e' che stai bene tu, il resto puo andare a farsi fottere. Comunque mi e' capitato, poche volte e troppo raramente. Ora che ci penso vedo poca gentilezza in giro
Vecchio 03-04-2016, 17:22   #8
Esperto
 

I complimenti sono delle opportunità che vanno fatte fruttare

C'è sempre una vocina che li sminuisce, che dice che non lì meritiamo o abbiamo avuto fortuna o non abbiamo fatto niente di che

È importante contrastare quella vocina, controbattere e argomentare

La ritengo una terapia importante
Vecchio 03-04-2016, 17:31   #9
Esperto
L'avatar di Gufetto
 

Volevo giusto parlarne in questi giorni..a me da anni nessuno fa più un complimento, né parenti né a lavoro..a lavoro danno per scontato che sono uno schiavo e in quanto tale faccio quel che devo fare e non merito nient'altro..i parenti mi sfruttano e basta...penso che uno sconosciuto non avrebbe un motivo per farmi i complimenti su qualcosa riguardante la mia persona o le mie azioni...
Vecchio 03-04-2016, 18:11   #10
Esperto
L'avatar di Blue Sky
 

Quote:
Originariamente inviata da lauretum Visualizza il messaggio
I complimenti sono delle opportunità che vanno fatte fruttare

C'è sempre una vocina che li sminuisce, che dice che non lì meritiamo o abbiamo avuto fortuna o non abbiamo fatto niente di che

È importante contrastare quella vocina, controbattere e argomentare

La ritengo una terapia importante
Sono profondamente d'accordo. I complimenti possono essere una importante fonte di sicurezza, ma bisogna essere capaci di ascoltarli e dare loro credito.
Vecchio 03-04-2016, 19:04   #11
Banned
 

Fanno piacere, a parte quando sono solo battute di una recita finalizzata a ottenere qualcosa da me.
Vecchio 03-04-2016, 19:48   #12
Esperto
 

Quote:
Originariamente inviata da SimpleBreakfast Visualizza il messaggio
Son sempre stato una persona evitante, o perlomeno dal liceo in poi, dacché ricordi.
Quasi sempre solo il sabato sera, quasi sempre solo il giorno di capodanno, specie dopo i 20, quasi sempre solo al cinema, a teatro, all'università (poi mollata).
Non saprei spiegare il perché con precisione, ho come l'impressione di valere meno o di non avere nulla di interessante da dire. Vivo n un mondo tutto mio. Quando parlo con qualcuno, ho timore che gli altri non mi prestino nemmeno attenzione, ergo sto zitto.

Da tre mesi ho però finalmente trovato lavoro in un officina. I miei superiori mi
smunuiscono di continuo, ma abitando da solo non posso fare altro che lavorare. L'altro giorno un ragazzo che aveva portato la moto ha dichiarato, con una semplicità disarmante, che avevo fatto un ottimo lavoro.
Non ci crederete, ma questo complimento mi ha cambiato la giornata. È come se questo perfetto estraneo, con un'affermazione normalissima per qualsiasi persona con un'autostima non compromessa, mi avesse spronato a dare il meglio di me, nonostante una vocina bella mia testa mi sussurrasse "Ma te lo meriti davvero?"

Avete mai ricevuto gesti o parole inaspettate, anche banali, da parte di estranei che vi hanno fatto guardare con più positività il mondo? Credete che servano?
Il problema è far dipendere la stima di sè dai giudizi degli altri.Bisognerebbe non sentirsi una merda sempre,e andare alle stelle per un complimento (io sono così)
Vecchio 03-04-2016, 20:57   #13
Esperto
L'avatar di Mushroom
 

Quote:
Originariamente inviata da claire Visualizza il messaggio
Il problema è far dipendere la stima di sè dai giudizi degli altri.Bisognerebbe non sentirsi una merda sempre,e andare alle stelle per un complimento (io sono così)
Anche io sono così. In realtà non mi frega più di tanto di ciò che pensano gli altri, ma a volte un giudizio riesce comunque a farmi stare male/bene per un bel po'.
Vecchio 03-04-2016, 21:01   #14
Esperto
L'avatar di Sn0w
 

si mi è capitato diverse volte di ricevere complimenti sul lavoro, anche da ragazze o da conoscenti. Però della pacca sulla spalla o del complimento nei vari campi citati, te ne fai poco, se poi non è seguito da una gratificazione economica (lavoro), un ritorno di favori o una relazione con una donna.
Vecchio 03-04-2016, 21:25   #15
Esperto
L'avatar di Blue Sky
 

Quote:
Originariamente inviata da claire Visualizza il messaggio
Il problema è far dipendere la stima di sè dai giudizi degli altri.Bisognerebbe non sentirsi una merda sempre,e andare alle stelle per un complimento (io sono così)
verissimo
Vecchio 03-04-2016, 21:51   #16
Principiante
L'avatar di WindOfChange
 

E' innegabile a mio avviso che i complimenti facciamo piacere mentre le critiche, anche quelle costruttive, lasciano sempre un minimo di fastidio.

Detto questo io penso che non bisognerebbe farsi condizionare nelle proprie azioni per ricercare il consenso/complimenti altrui. Spesso sul lavoro mi capita di vedere situazioni in cui le persone agiscono in un certo modo perché pensano faccia piacere al capo etc... Questi comportamenti non li condivido proprio....
Vecchio 03-04-2016, 21:55   #17
Esperto
L'avatar di Da'at
 

Quote:
Originariamente inviata da SimpleBreakfast Visualizza il messaggio
I miei superiori mi
smunuiscono di continuo
Io fossi in te concentrerei la mia attenzione su questo.

Essere sminuiti al lavoro è un classico, specie dai superiori. Loro ci guadagnano perché così non ti monti la testa, e non ti rendi conto delle tue reali potenzialità (che potrebbero spingerti verso altri lavori o addirittura a diventare un loro concorrente mettendoti in proprio).
I colleghi invece possono farlo per disinnescare un concorrente pericoloso, specie in alcune attività dove c'è una forte tensione all'ascesa carrieristica.

Il tutto serve a smontarti quanto basta per farti stare al tuo posto. Fa niente che qualcuno più sensibile della media si smonti eccessivamente e finisca per perdere completamente fiducia in sé stesso. Ti sto parlando di un'esperienza personale.

Personalmente i complimenti che mi fanno gli esterni tendo a ridimensionarli, perché sovente questi non hanno le competenze tecniche per apprezzarli. Però, quando ricevo complimenti da miei colleghi, allora sì, mi inizio a vedere diversamente.

Le botte di autostima che ho ricevuto in tal senso sono arrivate sempre quando mi sono occupato di formazione. Mi ha procurato soddisfazione sia vedere che le attività che svolgo non sono così triviali come sono portato a pensare, sia vedere l'entusiasmo di chi apprende e ne capisce la logica, i meccanismi, le finezze.

Comunque, come ti han detto altri, l'ideale sarebbe non far dipendere l'autostima dall'opinione altrui, anche se è inevitabile che si debba costruire anche attraverso queste.
Sfrutta queste occasioni, e cerca di capire il senso retrostante ai pareri negativi di chi invece vuole farti sentire una merda. Ci sono anche critiche motivate, non ignorarle, ma se sei sicuro del tuo impegno e delle tue capacità, considera l'ipotesi che chi ti sta attaccando ti tema, tema che tu possa fare meglio di loro.
Vecchio 09-04-2016, 17:35   #18
Principiante
 

Una volta a lavoro si stava parlando di una mia collega che spicca molto sulle altre a causa della sua forte autostima. Nel confronto di trattamento differente tra me e questa persona, mi é stato detto "sei brava tanto quanto lei, probabilmente anche di più. Lei crede in se stessa e lo dimostra, tu no, anzi ogni volta cerchi di affossarti ancora di più, questa é la differenza"
Insomma mi ha fatto capire che io ottenevo il risultato che inconsciamente chiedevo, quello di non apparire rispetto agli altri.

Le persone vogliono apparire migliori e sfruttano i punti deboli. Se arriva un complimento sicuramente quello é più veritiero!
Vecchio 09-04-2016, 20:33   #19
Principiante
 

Ho sempre avuto un rapporto molto complicato con i complimenti.

Tendenzialmente non gli ho mai graditi, suppongo perché temevo che, in definitiva, finissero per alimentare aspettative sul mio conto, e quindi creassero i presupposti per rendere più difficili da sopportare eventuali fallimenti, l'equazione è:

più aspettative su di me... più probabilità di deluderle.

In realtà credo che il conflitto sia nato in famiglia (siamo 4 figli). Spesso venivo indicato da mia madre come il prediletto, il più affidabile, il più retto. Non l'ho mai sopportato, mi sentivo fondamentalmente schiavo di quella reputazione, e delle pretese degli altri che temevo ne derivassero, per non parlare dell'imbarazzo nei confronti dei miei fratelli e sorelle.

Ma anche in contesti differenti (es. sport, lavoro), ho sempre tentato di fuggire dagli apprezzamenti altrui, mi nascondevo, sempre per le insidie legate al rischio "maggiore" di non poter dare più degli altri.

A ben vedere, è uno dei tanti problemi, che temo di essermi creato da solo, perdendo di conseguenza tante opportunità nella vita, e vedendo alla lunga preferirmi gente magari meno dotata, ma più pronta e dotata di autostima. Quando ci rifletto, mi sento inevitabilmente stupido, fortunatamente però, dopo una vita difficile anche per oggettiva sfortuna, ho imparato ad accontentarmi, non sono certo un arrivista.

Tuttavia, mi chiedo se sono ancora in tempo per cambiare, per imparare a raccogliere più serenamente le sfide e le opportunità. Due mesi fa, nel gruppo in cui lavoro, mi è stato proposto-imposto un deciso salto di qualità nelle mansioni (in amministrazione), per tutta reazione sono stato sul punto di mollare, ho pensato addirittura alle dimissioni, però ho "stranamente" resistito. Alla fine non se n'è fatto più nulla (in maniera quasi liberatoria per me), ma non per causa dei miei comportamenti, semplicemente sono venute meno altre condizioni strutturali necessarie, e sono rimasto legato per ora alle mie vecchie mansioni, che mi consentono di gestire il lavoro in maniera più autonoma e senza dover continuamente render conto ad altri, con minori responsabilità. Un po' riconosco di esser felice di aver resistito due mesi senza ammainare bandiera bianca preventivamente, senza rinunziare a combattere, anche se ci sono stato male, preda di mille e costanti ansie e paure, spero stavolta di aver imparato qualcosa, ma non giurerei di aver assimilato a dovere.

Rifletto però anche sul fatto che sono assai recalcitrante nel fare complimenti ad altri, forse per il timore che simili gesti possano aprire la strada a rapporti più aperti, confidenziali, e quindi rendermi più vulnerabile ad atteggiamenti che possano magari nuocermi (ho scarsa fiducia nel prossimo, e temo di esagerare, pur ritenendo piuttosto squallido il mondo in cui viviamo). Dovrei lavorarci su, e non poco, chissà se ne avrò tempo e forza, in fondo sono consapevolezze che sto maturando molto tardivamente, dopo averne subito lunghissimamente le conseguenze limitanti, quasi fosse tutto deciso ed indipendente dalla mia volontà.
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