Tu non sei normale - Pagina 3

mmmax · 05-06-2018, 19:14

Anch'io pensavo che gli altri fossero crudeli, poi ho capito che hanno solo paura di qualcuno che non capiscono e non riescono a etichettare. Come i Romani che sulle mappe scrivevano "hic sunt leones" nei territori al di fuori del loro controllo, come certi preti che definiscono sataniche le altre religioni per timore di smarrire qualche pecorella.
La cosa paradossale è che questa etichetta che ci appiccicano addosso ci spaventa e ci fa allontanare sempre di più dagli altri, che vedranno così confermata la loro prima impressione.

Walla · 05-06-2018, 20:26

So di avere dei problemi quindi non mi offendo.
Mi offendo invece se mi danno della cattiva o della cafona ("maleducata, perché non mi saluti?") perché solo in quel caso sono fraintesa. Per il resto io normale non sono, quindi lo dicano pure. Trovo invece sbagliato giudicare anormale una persona soltanto perché ha opinioni o stili di vita o atteggiamenti che noi non comprendiamo. Va bene considerarli strani, anormali no.

Ogard · 05-06-2018, 23:58

Quote:

Originariamente inviata da Walla

So di avere dei problemi quindi non mi offendo.
Mi offendo invece se mi danno della cattiva o della cafona ("maleducata, perché non mi saluti?") perché solo in quel caso sono fraintesa. Per il resto io normale non sono, quindi lo dicano pure. Trovo invece sbagliato giudicare anormale una persona soltanto perché ha opinioni o stili di vita o atteggiamenti che noi non comprendiamo. Va bene considerarli strani, anormali no.

Chi non è omologato alla massa viene visto spesso come anormale ma difficilmente con accezione positiva. Dopotutto ciò che è diverso è sconosciuto e l'uomo ha sempre timore dell'ignoto, basta vedere quanto la gente ha paura di persone di colore e/o culture diverse.

Ventolin · 06-06-2018, 10:20

Quote:

Originariamente inviata da deck16

Pochi giorni fa, durante una conversazione in pausa pranzo, un mio collega mi ha definito "non normale". Negli anni mi è capitato diverse volte, ma quando capisco che chi lo dice non sta scherzando, ci rimango un po' male. Come si stabiliscono i confini della normalità? Da che pulpito una persona può giudicare la normalità altrui? Vi dico solo che questa persona è molto pelosa, ma si rade 10cm quadrati di braccio per far vedere un tatuaggio: questo è normale? Ovviamente gliel'ho fatto notare, scatenando il suo disappunto.
Questa vicenda mi ha fatto ripensare alle volte in cui sono stato definito "non normale":
Da bambino:
- perché ero troppo timido;
- perché fino a 6 anni bevevo il latte dal biberon;
- perché in classe non ascoltavo la maestra ma ero immerso nei miei pensieri;
- perché dicevo troppe parolacce.
Da adolescente:
- perché non avevo mai una ragazza;
- perché ero l'unico senza motorino;
- perché ero un pioniere dei primi porno in streaming;
- perché giocavo a pallavolo anziché a calcio.
Da adulto:
- perché affermo che le religioni siano storielle;
- perché faccio viaggi nel deserto o nelle foreste;
- perché la domenica mi alzo presto per andare in montagna;
- perché i miei film preferiti sono quelli di Bud Spencer e Terence Hill;
- perché rido guardando i video di Germano Mosconi;
- perché conosco donne su siti e app di incontri.

E voi? Siete normali?

facevi prima a sparare sulla croce rossa

Maximilian74 · 06-06-2018, 15:48

A me non lo dicono mai in faccia, ma si capisce da come mi guardano che pensano che sono sfigato e non normale, ma quando siedo in mensa o in area break di fianco o di fronte ai cosiddetti normali o estroversi che dir si voglia, sento i loro discorsi e sinceramente non ci trovo nulla di così eccezionale o straordinario da ritenerli superiori a me.i loro discorsi sono superficiali, battute stupide a doppio senso, sesso, e fare i versi e la discoteca, fare i selfie e contattare persone in Instagram...