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16-07-2025, 15:39
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#1
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Esperto
Qui dal: May 2022
Messaggi: 2,168
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A terapia di gruppo noto che i ragazzi più giovani di me e che hanno iniziato la terapia in età inferiore rispetto a quella in cui io ho iniziato a curarmi parlano del percorso terapeutico come un'esperienza salvifica. Dai loro interventi si denota una maturità nella conoscenza di se stessi, delle proprie potenzialità e dei propri progetti che io nemmeno mi posso sognare. Si parla comunque di persone che prendono psicofarmaci e presentano diagnosi, quindi non sono persone che hanno (o avevano) solo lievi disfunzionalità.
Dunque mi stavo chiedendo se effettivamente l'età conti così tanto. Io sono migliorato un po' grazie alla terapia però sono ancora molto, ma mooolto lontano dal sentire uscire dalla mia bocca le parole che pronunciano loro o anche solo averne il pensiero in testa. Ovviamente non voglio abbandonare tutto, però un po' il rimpianto rimane. Magari se avessi iniziato a curarmi a 16 anni adesso non avrei un disturbo di personalità, non avrei deliri persecutori, non avrei tanti altri problemi che l'isolamento ha causato. Generalmente sono abituato ad ambienti di persone disfattiste, scettiche verso i miglioramenti. Avere una finestra sul mondo di ragazzi così giovani e così maturati, consapevoli e risolti, mi ha lasciato stupito. Mi chiedo se dopo una certa età ci si debba rassegnare, i disturbi si radicano e incancreniscono ed estirparli diventa un'impresa titanica. Io ormai penso che alla mia età si possa solo accontentarsi di quei piccoli cambiamenti che è possibile fare senza porsi grandi obiettivi. Questi ragazzi sono tutti proiettati verso la laurea, verso il lavoro in un determinato campo, io sto portando avanti la pratica per le categorie protette e il mio unico pensiero è trovare un lavoro che non mi faccia scoppiare a piangere quando sento la sveglia. Io in questi problemi ci sono ancora dentro fino al collo e chissà se riuscirò mai ad affiorare e prendere una boccata d'ossigeno.
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16-07-2025, 20:24
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#2
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Esperto
Qui dal: Nov 2009
Messaggi: 8,964
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Juan, tu sei qui.
Ora.
Stai facendo del tuo per stare meglio e questa è la cosa più importante.
Tra l'altro hai 25 anni, giusto? Non sei mica Matusalemme!
Sei ancora gggiovanissimo, perdinci.
Forza
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02-08-2025, 17:39
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#3
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Esperto
Qui dal: May 2022
Messaggi: 2,168
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Oggi ho fatto terapia ed è uscito di nuovo il discorso secondo cui praticamente devo accettare quello che sono. Su internet avevo letto che problemi tipo la fobia di mangiare in pubblico e di urinare nei bagni pubblici dovrebbero risolversi nel giro di breve con la psicoterapia. Invece dopo quattro anni ci sono dentro fino al collo. Riesco a combattere queste fobie solo in circostanze circoscritte che raramente si presentano. Per il resto mi tocca evitare. La mia psicologa dice che devo accettare di non evitare solo le cose che posso portare a termine, quelle che mi creano grossa ansia e che so di non poter reggere le posso evitare. Ad esempio ogni tanto esco con qualcuno però esco solo il pomeriggio. Se mi chiedono di venire a mangiare sanno già che non vado. Il problema è che facendo così non troverò mai una donna. Perché non posso portarla a cena, non possiamo fare gite altrimenti non so dove pisciare, non possiamo andare in vacanza. Le donne (ma anche gli uomini) specie se giovani hanno voglia di godersi la vita, non di fare il giretto di un'ora il sabato pomeriggio per poi chiudersi in casa. Già è difficile trovare essendo brutto, poi devo pure cercare tra un mucchio di donne una reclusa come me con cui condividere la reclusione. Non mi aspettavo che la mia vita si sarebbe ridotta in questo modo.
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03-08-2025, 06:23
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#4
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Esperto
Qui dal: Feb 2019
Messaggi: 736
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Se sei ventenne hai tempo, ma in questa vita prima o poi le conseguenze arrivano, e raccontarsi da giovani di "sentirsi vecchi" non è una mossa molto intelligente al cospetto del tempo e della vita
Questo non rivolto a te nello specifico ma in generale
Da come scrivi forse osservi troppo gli altri e non controlli te stesso
La cosa di percepire il tempo in modo così dilatato succede spesso a chi ha il ritmo circadiano del sonno invertito o sballato, come vanno le sveglie mattutine se posso chiedere?
Lavori, studi? Stai risparmiando soldi per sopravvivere? - non devi rispondere, sono diciamo domande "guida"
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03-08-2025, 15:14
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#5
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Principiante
Qui dal: Mar 2025
Messaggi: 30
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Anche io ho la sensazione, o la consapevolezza che sia sia troppo tardi, nel mio caso a 28 anni quasi 29 lo è, tagliato fuori.
Il futuro lo vedo disastroso e drammatico, il presente è l'inferno, e il passato è un trauma.
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03-08-2025, 20:24
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#6
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Esperto
Qui dal: May 2022
Messaggi: 2,168
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Quote:
Originariamente inviata da rogues
Se sei ventenne hai tempo, ma in questa vita prima o poi le conseguenze arrivano, e raccontarsi da giovani di "sentirsi vecchi" non è una mossa molto intelligente al cospetto del tempo e della vita
Questo non rivolto a te nello specifico ma in generale
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Non mi sento vecchio, dico solo che oggettivamente più tardi dall'esordio del problema inizi a curarti e più il disturbo sarà radicato e pervasivo. A mi hanno detto che oltre un tot non migliorerò data la complessità dei miei disturbi. Quindi è normale che mi chieda ''se avessi iniziato prima le cose sarebbero andate così?''.
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03-08-2025, 20:26
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#7
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Esperto
Qui dal: May 2022
Messaggi: 2,168
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Quote:
Originariamente inviata da rogues
Da come scrivi forse osservi troppo gli altri e non controlli te stesso
La cosa di percepire il tempo in modo così dilatato succede spesso a chi ha il ritmo circadiano del sonno invertito o sballato, come vanno le sveglie mattutine se posso chiedere?
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Osservo me stesso solo per dedurne che valgo meno degli altri, ma anche questo implica un confronto quindi sì probabilmente do troppo peso alla presenza di altre persone intorno a me.
Per quanto riguarda il sonno, da quando prendo farmaci dormo 8-10 ore, mi sembra nella norma.
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03-08-2025, 20:54
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#8
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Esperto
Qui dal: Aug 2013
Ubicazione: Roma
Messaggi: 29,087
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Quote:
Originariamente inviata da juan
Oggi ho fatto terapia ed è uscito di nuovo il discorso secondo cui praticamente devo accettare quello che sono. Su internet avevo letto che problemi tipo la fobia di mangiare in pubblico e di urinare nei bagni pubblici dovrebbero risolversi nel giro di breve con la psicoterapia. Invece dopo quattro anni ci sono dentro fino al collo. Riesco a combattere queste fobie solo in circostanze circoscritte che raramente si presentano. Per il resto mi tocca evitare. La mia psicologa dice che devo accettare di non evitare solo le cose che posso portare a termine, quelle che mi creano grossa ansia e che so di non poter reggere le posso evitare. Ad esempio ogni tanto esco con qualcuno però esco solo il pomeriggio. Se mi chiedono di venire a mangiare sanno già che non vado. Il problema è che facendo così non troverò mai una donna. Perché non posso portarla a cena, non possiamo fare gite altrimenti non so dove pisciare, non possiamo andare in vacanza. Le donne (ma anche gli uomini) specie se giovani hanno voglia di godersi la vita, non di fare il giretto di un'ora il sabato pomeriggio per poi chiudersi in casa. Già è difficile trovare essendo brutto, poi devo pure cercare tra un mucchio di donne una reclusa come me con cui condividere la reclusione. Non mi aspettavo che la mia vita si sarebbe ridotta in questo modo.
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Se il problema è solo quello di non riuscire a fare i bisogni nei luoghi pubblici queste sono cose molto diffuse e che si risolvono con al massimo un anno di farmaci e psicoterapia. ho conosciuto un sacco di persone con questi problemi e li hanno risolti con le cure.
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03-08-2025, 20:55
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#9
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Esperto
Qui dal: May 2022
Messaggi: 2,168
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Quote:
Originariamente inviata da Keith
Se il problema è solo quello di non riuscire a fare i bisogni nei luoghi pubblici queste sono cose molto diffuse e che si risolvono con al massimo un anno di farmaci e psicoterapia. ho conosciuto un sacco di persone con questi problemi e li hanno risolti con le cure.
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Io sono in cura da quattro anni con farmaci e psicoterapia e non è cambiato nulla. Mi hanno detto che devo accettarmi così.
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04-08-2025, 04:48
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#10
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Esperto
Qui dal: May 2014
Messaggi: 4,374
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Quote:
Originariamente inviata da juan
....Mi hanno detto che devo accettarmi così.
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Si' ma non credo che intendessero di accettarti cosi' per tutta la vita. Accettarti cosi' nel presente è un bene, quieta. La linena del tempo però scorre, comprendi, "l'accettarsi cosi'" all'interno di un percorso significa anche accettarsi (automaticamente) in un percorso di evoluzione.
Dai tuoi 25 anni in poi, sono pronto a scommettere le cose cambieranno.
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04-08-2025, 07:30
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#11
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Esperto
Qui dal: Feb 2019
Messaggi: 736
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Quote:
Originariamente inviata da j.
Osservo me stesso solo per dedurne che valgo meno degli altri
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Non conviene stare a vedere gli altri perchè tutto è soggetto a potenziale cambiamento
Più che il numero di ore, quel che intendevo è se riesci a svegliarti al mattino orario attività (prima delle 8)
Per settembre hai attività in partenza? Corsi di formazione, uni -se non lavori
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04-08-2025, 17:14
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#12
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Esperto
Qui dal: May 2022
Messaggi: 2,168
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Quote:
Originariamente inviata da rogues
Non conviene stare a vedere gli altri perchè tutto è soggetto a potenziale cambiamento
Più che il numero di ore, quel che intendevo è se riesci a svegliarti al mattino orario attività (prima delle 8)
Per settembre hai attività in partenza? Corsi di formazione, uni -se non lavori
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Mi alzo alle 07:00 tranne sabato e domenica che dormo di più perché non punto la sveglia.
A settembre perderò il lavoro, spero che con l'invalidità ne troverò un altro. Altri progetti non ne ho a parte curarmi, poi dopo l'estate inizieranno le attività di riabilitazione quindi qualcosa per impegnare il tempo ce l'avrò.
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