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07-04-2016, 11:43
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#61
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Esperto
Qui dal: Mar 2008
Ubicazione: Mondo Disco
Messaggi: 687
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Su internet si trova di tutto. Non ricordo un referendum con così tante contraddizioni da entrambe le parti (dati che aumentano a dismisura da una parte e che vengono ridotti dall'altra). Sorgono però delle domande:
Detto ciò 1) il rischio ambientale sarebbe nettamente inferiore se avessimo piattaforme (che estraggono metano) a 12,01 miglia anzichè a 9? La legge che si vorrebbe abrogare prevede solo il rinnovo di concessioni per piattaforme già esistenti nel mare territoriale (ovvero entro le 12 miglia). Significa che niente vieta alle compagnie di estrarre fuori dal mare territoriale.
2) Abbiamo un certo fabbisogno energetico. Se di colpo rinunciassimo ad una parte di questo, in qualche modo dovremmo recuperare l'energia perduta. Come? Andando a comprare con i nostri soldi il metano da altri .Che arriverebbe magari via nave. Più navi metaniere nel nostro mare. L'ambiente sarebbe davvero più al sicuro?
3) Non parliamo dei posti di lavoro persi da chi lavora nel settore (e anche su questo dato siamo su cifre ballerine a seconda della fazione che ascoltiamo. Non è proprio il massimo).
Poi, per carità la salvaguardia dell'ambiente è fondamentale e il futuro deve essere dell'energia rinnovabile, ci mancherebbe.
Ovviamente per chi è orientato verso il NO, è palese che convenga non recarsi proprio alle urne. E non si tratta di sputare sul diritto di voto. Si tratta di non raggiungere il quorum. Devono essere i sostenitori del SI a mostrare interesse per abolire la legge. Esemplificando: se io ho la possibilità di vincere la partita a tavolino (non viene raggiunto il quorum) anziché giocarla e poterla perdere come vincere, bè, la scelta è di ottenere la vittoria a tavolino. Ha una sua logica e non offende certo la democrazia. Quindi, quando il governo (o il partito del NO) dice di non andare a votare, non sta facendo chissà quale propaganda anti democratica.
Poi sul merito ognuno giustamente la pensa in maniera diversa.
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07-04-2016, 14:27
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#62
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Banned
Qui dal: Jan 1970
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Risposta a xnoob. Il governo non è schierato, il governo ha proprio interessi nel concedere ai petrolieri libertà circa l'estrazione di petrolio e gas. Così come ha voluto fare un favore alla Total facendo costruire il pozzo di Tempa Rossa in Basilicata, in un luogo dove a causa delle trivelle la gente muore di tumore. Dove a causa dei fumi e degli scarichi di petrolio nelle falde acquifere la gente perde il proprio lavoro sul proprio territorio e poi muore di tumore. E questo per far fare soldi a petrolieri stranieri, che poi magari vanno a farsi le vacanze a Cortina. Ma quanto vi serve per indignarvi? Non vi interessano delle vite umane? Per il bene di queste e di tutte le vite future bisogna puntare sulle rinnovabili in toto, subito. Non appoggiarti sull'ipocrisia dilagante degli altri per non andare a votare, pensa a te stesso, e al massimo dí che non ti va.
Per rispondere a Rincewind:
1) Le estrazioni fuori dalle 12 miglia si bloccheranno anch'esse perché i No triv hanno costretto il governo a impedirne il rinnovo oltre le 12 miglia. Altrimenti sarebbe stato un quesito nel referendum, ma un referendum troppo corposo avrebbe trascinato troppa gente a votare, un grande pericolo per i lobbisti. Meglio spendere 300 milioni per un referendum passato sottobanco. Mi piacerebbe dar più dettagli al riguardo ma su internet vi sono pochissime fonti circa le trivellazioni oltre le 12 miglia, scusa. E comunque hai posto una domanda secondaria: l'impatto ambientale è sî importante ma senz'altro quello da considerare è quello ideologico e sul turismo. (riprenderó questo punto dopo)
2) Le trivellazioni non si stoppano il giorno dopo il referendum. Nel frattempo il governo avrebbe anni per investire sulle energie rinnovabili e andare anche in surplus energetico, dato che attualmente con queste estrazioni noi ci facciamo circa il 3%, guardiamo ad un paese come la Norvegia che ha molte meno possibilità sul solare di noi eppure nel 2020 avrá raggiunto l'autonomia energetica dalle rinnovabili, avendo anche meno opportunutá di noi. Noi come sempre siamo i pulcinella della situazione. Le compagnie vengono in Italia, deturpano il territorio, le persone e la nostra vera economia (turismo), portano il petrolio all'estero e ci pagano uno sputo di royalties. Morale: il petrolio lo importiamo comunque e da sempre. È ora di smetterla.
3) I posti di lavoro persi sono potenzialmente pari a 0: in questi anni le aziende possono iniziare un programma di ricollocazione occupazionale, magari coordinandosi col governo e le nuove centrali rinnovabili. Certo con un governo senza interessi sarebbe meglio, dato che a Renzi conviene far perdere i posti per dire "Oddio guardare che disastro il referendum che siete andate a votare, la crisi è colpa di chi vota!" I posti di lavoro aumenteranno, quando la gente potrà tornare negli istituti balneari vicino alle coste attualmente trivellate da questi mostri all'orizzonte, quando la pesca potrá tornare a essere valorizzata da acque prive di metalli pesanti, e potrei continuare a lungo anche sulle trivelle a terra, quelle che fanno più danni e morti.
Spero di aver dato delle risposte consone, anche se un po' intrecciate fra loro data la passione con cui espongono l'argomento che mi fa lasciare l'ordine ortografico in soffitta.
Chi spera nelle trivelle vuole un errato passato nel proprio futuro. (Semicit)
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07-04-2016, 14:50
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#63
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Esperto
Qui dal: Mar 2008
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Per rispondere a Roberto97
Oltre le 12 miglia non è più mare territoriale e noi (Italia) possiamo fare ben poco. La legge che è oggetto del referendum riguarda appunto il nostro mare territoriale.
Le trivellazioni non si fermano il giorno del referendum, è vero. Ma alla scadenza della concessione si. Che non dovrebbe essere lontana. E una volta terminate gli ingeneri e gli operatori nel settore cosa faranno se non pregare di essere assunti magari proprio in nuove installazioni a 12,3 miglia dalla nostra costa?
Sulla faccenda rinnovabili, come si può non essere d'accordo sul buttarsi su energia pulita? Al di là dei costi e dei tempi, che riconosciamo essere lunghi, intanto da qualche parte del mondo quel metano che a noi serve e che non estrarremo più, viene prelevato. E circola trasportato da navi che non vanno ad energia solare. L'impatto ambientale del SI sarebbe pertanto 0. Premesso che tanto prima o poi le nostre scorte si esauriranno, a che pro acquistare altro metano da altri? Non si potrebbe iniziare una politica di energie rinnovabili senza al contempo andare a fare la figura dei babbei a livello internazionale? Ricordiamoci che già ora noi siamo ricattabili perché siamo lontanissimi dall'autosufficienza energetica. Se rifiutiamo pure quel poco che abbiamo, siamo a posto. Costruiamo un futuro pulito, lobby permettendo (e non sono lobby piccoline nè legate solo ad un preciso governo. Parliamo forse delle multinazionali più potenti in circolazione che influiscono sulla politica energetica mondiale. Tanto per capirci: che fine ha fatto l'auto all'idrogeno?), intanto però non buttiamo quel poco che abbiamo anche perché l'Ambiente non ne risentirebbe (e non mi pare che il turismo ne sia così danneggiato).
Ricordiamoci infine chi ha proposto il referendum. Non gli ambientalisti, non i cittadini premurosi della salvaguardia dell'ambiente ma le Regioni. Mi sembra più uno scontro sui rapporti di forza Stato-Regioni che altro.
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07-04-2016, 15:03
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#64
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Banned
Qui dal: Jan 1970
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Il problema risiede nel governo. E' Renzi il primo a non considerare un cospicuo investimento nelle rinnovabili, il suo piano è molto lontano da quelle energie e quest'orientamento poco attento all'ambiente lo ha sempre avuto, basta risalire a quella famosa intervista dove sosteneva che gli inceneritori non provocano tumori. E' una persona legata a certe multinazionali e non ha interessi nell'investire nelle rinnovabili. Se al referendum vincessero i Sì il governo si ritroverebbe spalle al muro: hai una maggioranza risicata in parlamento e soprattutto in senato, anche fra i tuoi c'è un certo malcontento, se al blocco delle concessioni entro le 12 miglia non fai corrispondere un grande piano di rinnovabili sei finito. Se vinceranno i no/astensioni invece alzerà spallucce e dirà: "Vedete? Gli italiani hanno capito che era giusto non andare a votare. Andiamo su altro."
Le concessioni non termineranno tanto presto (si parla nell'ordine di alcuni anni fino a un decennio), non faremo la figura dei nababbi se nel frattempo rimpiazziamo quel 3% di energia con un 3% di fonti rinnovabili
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07-04-2016, 15:17
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#65
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Esperto
Qui dal: Mar 2008
Ubicazione: Mondo Disco
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Quote:
Originariamente inviata da Roberto97
Il problema risiede nel governo. E' Renzi il primo a non considerare un cospicuo investimento nelle rinnovabili, il suo piano è molto lontano da quelle energie e quest'orientamento poco attento all'ambiente lo ha sempre avuto, basta risalire a quella famosa intervista dove sosteneva che gli inceneritori non provocano tumori. E' una persona legata a certe multinazionali e non ha interessi nell'investire nelle rinnovabili. Se al referendum vincessero i Sì il governo si ritroverebbe spalle al muro: hai una maggioranza risicata in parlamento e soprattutto in senato, anche fra i tuoi c'è un certo malcontento, se al blocco delle concessioni entro le 12 miglia non fai corrispondere un grande piano di rinnovabili sei finito. Se vinceranno i no/astensioni invece alzerà spallucce e dirà: "Vedete? Gli italiani hanno capito che era giusto non andare a votare. Andiamo su altro."
Le concessioni non termineranno tanto presto (si parla nell'ordine di alcuni anni fino a un decennio), non faremo la figura dei nababbi se nel frattempo rimpiazziamo quel 3% di energia con un 3% di fonti rinnovabili
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Nel lungo periodo forse potremmo rimpiazzarle ma nel breve no. Dovremmo spendere soldi per acquistare l'energia "sporca" da altri.
Non penso sia un problema di un governo o di un altro. E' da anni che in Italia parliamo di rinnovabili e abbiamo avuto governi di dx e sx. Qualcosa è cambiato? Poco, pochissimo. Se vincesse il SI, non penso che il governo cambierebbe idea o costruisse dall'oggi al domani pannelli solari e pale eoliche. Il Governo andrebbe avanti per la sua strada e spenderebbe altri nostri soldi. Le Regioni avrebbero più potere contrattuale in vista della riforma costituzionale che, guarda caso, toglierebbe voce in capitolo a queste in tema di infrastrutture energetiche. E' una lotta squisitamente politica. Noi (e l'Ambiente), comunque vada, staremo a guardare.
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07-04-2016, 15:17
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#66
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Esperto
Qui dal: Dec 2014
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E' un referendum stupido, spero fallisca.
Una mossa politica (e tafazziana, come al solito) da parte della minoranza dem per cercare di dare la solita spallata al cattivone renzi.
Ma conoscendo la diffusione dell'analfabetismo funzionale in italia, mi sa che invece in molti andranno a votare (per fortuna il quorum è difficile da raggiungere).
Fra l'altro è il primo referendum proposto dalle regioni, non ha avuto come gli altri referendum origine attraverso la raccolta di firme popolare.
Quindi, chi ritiene il tentativo di boicottare questo referendum un attacco alla democrazia dovrebbe domandarsi se non si sta facendo strumentalizzare da giochi politici.
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Ultima modifica di Da'at; 07-04-2016 a 15:19.
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07-04-2016, 15:18
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#67
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Principiante
Qui dal: Feb 2014
Ubicazione: Fortezza della solitudine
Messaggi: 73
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Roberto97, prendi in considerazione la Norvegia ma ti dimentichi di dire che ha e estratto e tuttora continua a estrarre il petrolio dal Mare del Nord. Come vedi è un esempio di come l'estrazione di petrolio non sia completamente incompatibile con gli investimenti in fonti rinnovabili.
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Ultima modifica di xnoob; 07-04-2016 a 15:22.
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07-04-2016, 15:28
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#68
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Esperto
Qui dal: Sep 2007
Ubicazione: Nord
Messaggi: 13,030
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Ma se vi dico che io non ci credo nelle rinnovabili allo stato delle tecnologie attuali?e che rispetto al gas siano antieconomiche?e che una piattaforma petrolifera al largo per me deturba meno il paesaggio di migliaia di mulini a vento sulle coste?per me pensare di sostituire in un paese come l'italia densamente popolato e industrializzato i combustibili fossili nel breve/medio periodo(20/30anni)è da sognatori.
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07-04-2016, 15:30
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#69
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Esperto
Qui dal: Sep 2007
Ubicazione: Nord
Messaggi: 13,030
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Quote:
Originariamente inviata da xnoob
Roberto97, prendi in considerazione la Norvegia ma ti dimentichi di dire che ha e estratto e tuttora continua a estrarre il petrolio dal Mare del Nord. Come vedi è un esempio di come l'estrazione di petrolio non sia completamente incompatibile con gli investimenti in fonti rinnovabili.
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Dimentica anche che ha solo 5milioni di abitanti,facile stare bene con risorse naturali e scarsa popolazione
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07-04-2016, 15:41
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#70
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Esperto
Qui dal: Dec 2014
Ubicazione: Milano
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Quote:
Originariamente inviata da Milo
Ma se vi dico che io non ci credo nelle rinnovabili allo stato delle tecnologie attuali?e che rispetto al gas siano antieconomiche?e che una piattaforma petrolifera al largo per me deturba meno il paesaggio di migliaia di mulini a vento sulle coste?per me pensare di sostituire in un paese come l'italia densamente popolato e industrializzato i combustibili fossili nel breve/medio periodo(20/30anni)è da sognatori.
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Io sono agnostico sul tema, per questo ritengo che le sovvenzioni statali dovrebbero essere deideologicizzate a prescindere dall'origine energetica e abolite (salvo casi in cui si voglia promuovere lo sviluppo industriale di aree svantaggiate, ma si potrebbe fare attraverso sovvenzioni regionali che le singole regioni possono decidere o meno in autonomia, per creare una sana concorrenza fra regioni).
Quindi se le fonti rinnovabili sono convenienti sarà il mercato a dimostrarlo, offrendo soluzioni a riguardo.
Non come adesso, che l'acquisto del surplus energetico in conto energia (a prezzi assolutamente fuori mercato) viene compensato da un'aumento della bolletta che pagano quelli che non possono mettere pannelli solari (magari perché abitano in un condominio popolare).
Invece i radical chic ragionano così:
"Bisogna incentivare di più le energie rinnovabili! Anche i poveri dovrebbero avere la possibilità di installare pannelli solari sui tetti delle loro ville!"
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07-04-2016, 21:35
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#71
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Esperto
Qui dal: Dec 2007
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Messaggi: 4,538
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In qualsiasi altro paese normale, civile e democratico, non ci si sarebbe nemmeno sognati di fare un referendum del genere. di solito quando si trova il petroilio si festeggia per il lavoro e i soldi che esso porta con sè. Solo iin Italia i cagaminkia finti ambientalisti rompono i maroni su qualsiasi cosa si faccia, solo per giustificare la loro esistenza. Invece riguardo i veri e gravi prolemi ambientali, tali abmbietnalisti se ne fregano alla grande e si guardano bene di manifestare o protestare. Avete mai visto un ambientalista protestare contro un inceneritore? O avete mai visto un ambiuentalista nella terra dei fuochi? O dove stanno gli ambientalisti quando certe città come Roma e Napoli si riempino di rifiunti? Ecco in qeuiste situazioni pasariscono, si volatilizzano. Si rivedono solo quando devono fare gli sboroni.
Cmq in qualsiasi nazione si festeggerebbe per il petrolio, qui invece certa gentaglia vorrebbe rinunciare anche ad esso. Così se non si estrae più petrolio in Italia ci toccherà andarlo a compare, a caro prezzo, dai cari amici dei paesi islamici, che usano i soldi del petrolio per finanziare guerre, Isis e altre organizzazioni terroristiche.
Chissà come mai sti abientalisti non vanno a protestare..che ne so..in Norvegia, che estrare dal mare 1000 volte il petrolio che si estrae in Italia. Andassero a rompere la minkia e sti stoccafissi norvegesi... invece di prendersela coi poveri cefali adriatici, che senza trivelle non sanno come campà.
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Ultima modifica di Miky; 07-04-2016 a 21:39.
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07-04-2016, 22:07
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#72
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Banned
Qui dal: Jan 1970
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I furboni del referendum sapevano benissimo che Renzi lo avrebbe messo in un giorno in cui nessuno va a votare, dunque sapevano fin dall'inizio che sarebbe stato solamente una spesa inutile. Chiaro che la colpa è di Renzi, è Renzi che ha agito in modo intellettualmente disonesto, ma cosa ci si poteva aspettare da Renzi, davvero non avete capito chi è? Sapevano benissimo che Renzi avrebbe reagito così, e se non lo sapevano dovevano saperlo, è semplicemente assurdo proporre qualcosa che si sa benissimo che avrebbe portato a spreco di soldi pubblici. Non è questione di colpa, la colpa è tutta di Renzi, ma è questione di furbizia. E in quanto a furbizia Renzi vi batte 80 a zero.
Riguardo ai "risultati" ottenuti dai referendari, sono conquiste che vengono ampiamente superate dalle furbizie di chi è al potere. È come concentrarsi sui numeri decimali quando gli avversari precedono a decine. È praticamente inutile. Invece di concentrarsi su queste conquiste inutili bisognerebbe aprire gli occhi su cose che cambierebbero le nostre vite milioni di volte più di queste cose. Il problema è che siete schiavi dei media, di Mediaset, di Grillo, non riuscite a concepire altre strade per migliorare le vostre vite, vivete in un frame costruito dai potenti, i quali vi dirottano quotidianamente a parlare e pensare di questi problemi che non cambiano certo il rapporto tra il loro potere e il vostro. È come svuotare l'oceano con la cannuccia, bravi, continuate a succhiare.
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07-04-2016, 22:28
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#73
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Esperto
Qui dal: Dec 2014
Ubicazione: Milano
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Per favore text, anche te con sti luoghi comuni e bufale sulla disonestà di Renzi.
La legge che regolamenta la data del referendum è arcinota e ogni volta si presenta sempre lo stesso problema, e i politici sono lì ad alternarsi, quando fa comodo gridano allo scandalo del mancato accorpamento, quando fa comodo diversamente dicono che non è previsto per legge (ed è così).
i dettagli li trovate qui:
http://www.butac.it/reality-check-de...si-referendum/
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07-04-2016, 23:50
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#74
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Banned
Qui dal: Jan 1970
Messaggi: 1,083
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Quote:
Originariamente inviata da Marco.Russo
Per favore text, anche te con sti luoghi comuni e bufale sulla disonestà di Renzi.
La legge che regolamenta la data del referendum è arcinota e ogni volta si presenta sempre lo stesso problema, e i politici sono lì ad alternarsi, quando fa comodo gridano allo scandalo del mancato accorpamento, quando fa comodo diversamente dicono che non è previsto per legge (ed è così).
i dettagli li trovate qui:
http://www.butac.it/reality-check-de...si-referendum/
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Non era quello il punto del mio discorso, il discorso della data non cambia la mia opinione sull'onestà intellettuale di Renzi ed era per dimostrare che anche fosse tutta la colpa di Renzi non cambierebbe nulla.
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08-04-2016, 00:06
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#75
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Esperto
Qui dal: Apr 2011
Messaggi: 1,931
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Io sinceramente voterò No a questo referendum. Sono a favore delle trivelle perchè togliendole si eliminerebbero ulteriori posti di lavoro,già che qua dove sono io non c'è lavoro ci manca solo che ne togliamo dell'altro! Vedendo la mappa di queste trivelle che vogliono togliere molte sono a sud della Sicilia perciò sono contrario perchè si creerebbero solo altri disoccupati,non c'è niente,non ci sono fabbriche,dove le ricollochi queste persone? Non siamo in Norvegia dove c'è lavoro,qua c'è miseria e povertà. È già chiusa la fiat di termini imerese che era la maggior industria in Sicilia ed ora sta chiudendo pure la raffineria eni di Gela,ci manca solo che chiudiamo pure le trivelle così saranno tutti disoccupati. Cosa faranno queste persone? Aprire il cofano della macchina,caricarlo di arance spesso rubate e venderle in mezzo alla strada da abusivi? Vi assicuro che molti qui campano già adesso in questo modo. Le strade sono piene e togliendo le trivelle lo saranno ancora di più. Venditori di arance,carote,broccoli in mezzo alla strada dentro il cofano della macchina! Vedi che prospettiva! Ben vengano le trivelle in mare,almeno portano lavoro. Tanto alla fin fine non sono messe nella terra ferma e lì si che avrei potuto essere contrario anch'io,ma sono nel mare,per di più non a riva ma ad una certa distanza dalla costa,quindi i disagi sono relativi al fatto solo se succede una perdita di petrolio in mare,cosa che non succede spesso,non ci sono di fumi inquinanti vicino le case come ad esempio l'ilva di Taranto,con rischio di tumori. I rischi sono ridotti. Comunque ormai il mondo è tutto inquinato e non sarà togliendo le trivelle che il mondo sarà pulito,tanto anche se le togli in Italia ci saranno negli altri stati ed inoltre resteranno attive in Italia le trivelle oltre le 12 miglia,quindi l'inquinamento ci sarà lo stesso. Inoltre non estraendo quel minimo di petrolio che estraiamo saremo costretti ad importarlo interamente dall'estero,impoverendoci,facendo arricchire altri stati,fra cui i paesi arabi che finanziano l'isis ed un aumento sul costo finale del prodotto. Che poi sia contrario a Renzi è indubbio ma questo è un altro discorso.
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Ultima modifica di Fallito91; 08-04-2016 a 00:23.
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08-04-2016, 00:20
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#76
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Esperto
Qui dal: Mar 2012
Messaggi: 2,743
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Ammetto che come la maggioranza degli italiani ero poco informata sull'argomento però da quello che ho capito anche dovesse vincere il Sí le trivelle che ci sono restano, non è che dal 18 aprile smantellano tutto e si manda a casa la gente, le persone che già ci lavorano continueranno a lavorarci. Si chiede di porre un limite, non di bloccare totalmente l'estrazione.
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08-04-2016, 03:34
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#77
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Esperto
Qui dal: Dec 2014
Ubicazione: Milano
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Quote:
Originariamente inviata da Leucina
Ammetto che come la maggioranza degli italiani ero poco informata sull'argomento però da quello che ho capito anche dovesse vincere il Sí le trivelle che ci sono restano, non è che dal 18 aprile smantellano tutto e si manda a casa la gente, le persone che già ci lavorano continueranno a lavorarci. Si chiede di porre un limite, non di bloccare totalmente l'estrazione.
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Precisamente. Si tratta di impedire che i giacimenti dove ci sono impianti già esistenti si fermeranno a 15(mi pare) anni dall'inizio di validità della licenza.
Quindi mano a mano gli impianti dovranno chiudere, alcuni fra 5 anni, altri fra 10, altri fra 15.
Non ha molto senso.
Il comitato promotore è ideologicamente disonesto, ti fa credere che votando sì al referendum farai del bene all'ambiente, ma continueremo ad aver bisogno di metano e petrolio. E dovremo importarlo, o estrarlo altrove con nuove piattaforme (che non è detto che le aziende petrolifere abbiano più voglia di installare in italia).
Insomma, per gli ambientalisti bisogna dire sempre no a tutto. No al nucleare, no all'idroelettrico, no alle pale che disturbano gli uccelli, no alle trivelle, no alle strade, no no no.
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08-04-2016, 05:11
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#78
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Banned
Qui dal: Apr 2015
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Con questo referendum daremmo una bella spallata a quel governo non eletto
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08-04-2016, 11:12
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#79
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Esperto
Qui dal: Dec 2014
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Quote:
Originariamente inviata da Masterplan92
Con questo referendum daremmo una bella spallata a quel governo non eletto
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Quando mai un governo è stato eletto???
Ah, e per fortuna che bisogna difendere la costituzione...
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08-04-2016, 12:03
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#80
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Esperto
Qui dal: Jun 2009
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Quote:
Originariamente inviata da Marco.Russo
Quando mai un governo è stato eletto???
Ah, e per fortuna che bisogna difendere la costituzione...
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Il governo governa con una maggioranza frutto del Porcellum.
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