La mia gatta si ricorda ancora di quando, anni fa, incazzata nera, le berciai tirandole dietro un libro.
Ancora oggi, quando alzo la voce in sua presenza, lei si spaventa e scappa via.
(gli animalisti del forum mi trinceranno, per ciò che ho scritto)
A me è rimasta una certa sensibilità all'incazzatura altrui.
Mi fa paura quando mia madre grida arrabbiata, cosa che fortunatamente, ormai, non avviene che di rado,
perché mi ricordo di quando praticamente ero il suo capro espiatorio, quando ero più piccola,
e lei con me era fredda e severa e se la prendeva spesso con me.
Così, quando la sento vociare, nella mia mente scatta qualcosa che mi riporta a sensazioni passate e paurose.
Anche se non ce l'ha con me vorrei essere invisibile, perché ho sempre paura che poi possa prendersela anche con me.
E così anche quando, in casa, avverto tensione e arrabbiatura inespressa - lo sento subito se qualcuno è alterato - mi ritornano nell'animo tutte le brutte sensazioni del "periodo buio" in cui ancora in casa mia c'era "Il problema" che ha contribuito alla mia 'formazione'..
Avevo paura di mia mamma perché se la prendeva con me.
Avevo paura del babbo perché spesso non era in sé.
Mi sa che queste cose gliele devo dire alla psichiatra...
[scusate il post inconcludente, ma avevo voglia di scrivere]