Approdo in questa comunità con un mix di eccitazione e ansia, poiché sto per intraprendere il mio primo lavoro serio, ma mi sento come se stessi affrontando un burrone senza corda di sicurezza.
A 25 anni, mi ritrovo a confrontarmi con l'entusiasmo per questo nuovo capitolo della mia vita e il terrore che firmare un contratto lavorativo segni la fine della mia vita, non che ce ne sia mai stata una, se così possiamo dire: mi sento spesso come se la mia vita fosse stata un susseguirsi di giorni vuoti, in cui mi sono sentita inutile ed incapace di affrontare le sfide e non che la vita mi ha posto davanti. Nonostante i miei sforzi, che purtroppo ogni volta realizzo non vanno oltre la mia mente, mi percepisco come una persona inetta, incapace di realizzare il mio pieno potenziale.
Inoltre, mi trovo a dover fare i conti con la mia agorafobia, una compagna silenziosa ma presente che, anche se credevo di averla superata, si è manifestata nuovamente al pensiero di affrontare una nuova realtà.
Mi sono bastati tre uomini sul posto di lavoro per scatenare in me un'iperventilazione che mi fa sentire come se stessi annegando in un mare di paure. Mi viene da piangere. Cerco conforto nell'autolesionismo ma è fugace.
Ho iniziato a bere e a drogarmi per riuscire a sostenermi ma è impensabile farlo quotidianamente.
La consapevolezza di queste sfide che devo affrontare è ciò che mi porta qui. Sono alla ricerca di sostegno, comprensione e consigli da parte di persone che possano comprendere la mia lotta quotidiana.
Come se non bastasse ho una forte paura di guidare che mi destabilizza e mi impedisce di intraprendere qualsiasi strada, soprattutto quella della terapia.
Non so cos'altro aggiungere. Grazie per aver letto fino a qui.