Carissimi.
In un momento di forte sconforto universitario/lavorativo ho pensate che sarebbe stato utile aprire un topic che potesse fungere da raccolta di consigli pratici e utili per la sopravvivenza sociofobica, per lo più in ambito lavorativo ma si può sempre spaziare.
Un esempio: come giustifichereste in un'eventuale colloquio di lavoro un forte rallentamento degli studi dovuto dalle vostre condizioni psichiche?
Come campereste nel caso in cui le cose vi andassero male (l'opzione barboneggiamento non valutiamola, dai)?
Come conciliare problemi e vita privata?
Non vuole essere un topic di richiesta consigli quanto uno scambio da parte di chi pensa di poter dare un aiuto cognitivo a chi è in difficoltà.
Dal canto mio, rispondendo unicamente alla seconda domanda, da studente universitario di una materia scientifica penso che potrei tirare avanti a ripetizioni, unito magari a qualche lavoro online (uber, ad esempio, o i bellissimi monopattini che arriveranno).
Penso, anche se non ho mai realmente toccato con mano (a onor del vero ho dato ripetizioni da liceale) che lavoretti di questo tipo siano fattibili, aggiunti a molte opportunità che esistono online (come il matched betting) che sommate, forse, un minimo ti fanno andare avanti.
Altra cosa è fare qualche corso di informatica anche di breve durata(ancora meglio, iscriversi al primo anno di informatica
le offerte di lavoro letteralmente piovono ancor prima di aver finito gli studi, questo a Milano non so altrove), per esperienza so che la richiesta ora è ampia e per un piccolo investimento si ha un lavoro quasi garantito, previa comprensione di cosa si è studiato.
Sentitevi liberi di postare consigli riguardo ogni ambito vi possa venire in mente, le mie domande erano vaghi esempi.