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Originariamente inviata da Winston_Smith
Quindi è più teoria che altro, un vago sentimento che per lo più non si concretizza, tipo come quando "siamo tutti italiani" quando gioca la nazionale.
Io per "tutti ci sono per tutti" intendo altro, e non mi sembra di vederne granché in giro, sia nelle metropoli che in provincia.
Mi sembra siano molto più frequenti i casi tipo quel signore con problemi psichiatrici che viveva da solo in un piccolo paese in Puglia (Manduria?) che fu vittima di ripetute incursioni di una gang di teppisti senza che nessuno muovesse un dito. Sarà l'effetto dell'onda nera che avanza o che sono realpessimista di natura, ma mi sembra di vedere molto più homo homini lupus.
Non parliamo poi dei fobici o dei non abbastanza estroversi che mi sembrano proprio tra quelli meno cagati e di cui non fotte un cazzo a nessuno e possono anche morire, scusa il francesismo.
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Penso che il senso di comunità di un paesino, comunque esistente, venga al costo grande si sacrificare la propria libertà. Contesti più anonimi ti danno la libertà, ma a ben vedere non è una libertà così completa, perché che cosa te ne fai della libertà se non hai nessuno che ascolti e risponda a ciò che sei libero di esprimere? È l'anonimato stesso che ti tarpa le ali e limita la libertà
Io penso che sia pensabile un contesto in cui queste cose non sono in opposizione e in cui ti senti parte di qualcosa ma senza sentire che devi sacrificare nulla di te. Pensabile sì, ma realizzarlo penso sia molto difficile. Io per me sono ancora in una fase di ricerca e anche di riflessione su me stessa nel senso che in larga misura